Letture di giovedì 27 giugno 2019

LETTURE DI GIOVEDÌ

27 giugno 2019

XII settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“… «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. …”

Gietrzwald1Regina del Rosario

Gietrzwald (Polonia) 27 Giugno 1877 – La Madonna, parlando in polacco – lingua allora severamente vietata si presentò a due ragazzine come l’Immacolata Concezione, chiese che si recitasse il Santo Rosario e annunciò la fine della persecuzione degli occupanti prussiani sui polacchi. La storia delle apparizioni e un video.

B. Luisa Teresa de Montaignac de Chauvance

Fondatrice (1820 – 1885) 27 giugno – La sua famiglia era imparentata con i reali di Francia e tra i suoi avi troviamo numerosi Crociati oltre al santo abate Amabile. Fondò la Pia Unione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù.

“Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.Amen

PRIMA LETTURA

Gn 16, 1-12. 15-16 – Dal libro della Gènesi

Sarài, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarài disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò l’invito di Sarài. Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l’Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. Egli si AbramoAgarSara1unì ad Agar, che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. Allora Sarài disse ad Abram: «L’offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho messo in grembo la mia schiava, ma da quando si è accorta d’essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!». Abram disse a Sarài: «Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace». Sarài allora la maltrattò, tanto che quella fuggì dalla sua presenza.  La trovò l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse: «Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?». Rispose: «Fuggo dalla presenza della mia padrona Sarài». Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». Le disse ancora l’angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa». Soggiunse poi l’angelo del Signore: «Ecco, sei incinta: partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perché il Signore ha udito il tuo lamento. Egli sarà come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti contro di lui, e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.105
RIT: Rendete grazie al Signore, perché è buono.

AgarNelDesertoRendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Chi può narrare le prodezze del Signore, far risuonare tutta la sua lode? RIT.

Beati coloro che osservano il diritto e agiscono con giustizia in ogni tempo. Ricordati di me, Signore, per amore del tuo popolo. RIT.

Visitami con la tua salvezza, perché io veda il bene dei tuoi eletti, gioisca della gioia del tuo popolo, mi vanti della tua eredità. RIT.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Mt 7, 21-29
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo CASA SULLA ROCCIA E CASA SULLA SABBIAnome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Non chi mi dice Signore, Signore…

La falsità e l’ipocrisia non si attuano solo nei nostri quotidiani rapporti umani, ma spesso si pràticano anche nei confronti di Dio, mentre però tra noi riusciamo anche a farla franca ricorrendo abilmente alle nostre maschere d’occasione, nei confronti di Colui che scruta i cuori e conosce i nostri pensieri, prima ancora che li concepiamo nel casacuore, non possiamo assolutamente nulla nascondere. «Signore tu mi scruti e mi conosci… penetri da lontano i miei pensieri», dice un salmista. Per questo Egli ci dice che la nostra religiosità non può esaurirsi ed esprimersi solo con belle parole e finte preghiere. Bisogna aderire incondizionatamente alla volontà divina per essere veramente a Lui graditi. Questa verità, se non ben tenuta presente e vissuta, ci potrebbe riservare amare sorprese quando ci troveremo dinanzi al tribunale di Dio. Sentendoci da Lui rifiutati ci verrà da dire: «Signore, Signore, non abbiamo noi predicato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti, allontanatevi da me operatori d’iniquità». Potrebbe apparire paradossale aver fatto tante e tali cose come Gesù le enùmera e poi sentirsi dire: non vi conosco.

Vuol dire che la nostra religiosità potrebbe essere solo apparente e falsa. Vuol dire che si può apparire e fingere di casaessere fedeli e credenti e poi essere ritenuti «operatori d’iniquità». C’è da riflettere! La parabola che segue, dell’uomo saggio che costruisce sulla roccia e dello stolto che costruisce sulla sabbia ci fa comprendere ulteriormente che per resistere a tutte le seduzioni del male, per essere in piena conformità alla volontà divina bisogna fondare tutta la vita in Cristo, la roccia che può rendere solida la nostra casa e incrollabile la nostra fede. La pioggia, i fiumi e i venti significano infatti tutte le possibili tentazioni e i relativi cedimenti, talvolta catastrofici, in cui possiamo incorrere, se non saldamente aggrappati a Colui che è la nostra forza. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Dio, che ami e proteggi chi compie la Tua volontà, non GESù ADULTOguardare alla nostra debolezza, ma alla sincerità del nostro impegno a completare l’opera della Tua creazione. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Accogli, Signore, la nostra preghiera, che ti presentiamo per mezzo della Tua e nostra Madre, la Vergine Maria, purificaci e rinnovaci, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla Tua volontà.