Letture di domenica 30 giugno 2019

LETTURE DI DOMENICA

30 giugno 2019

XIII Domenica del tempo Ordinario (Anno c)

“…«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». …”

NAJU 4VERGINE DI NAJU

Le lacrime cominciarono a scorrere il 30 giugno 1985 – «… Mentre dicevo: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. Amen“, feci un “Oh!” di meraviglia. Nel guardare gli occhi e le gote della statua della Vergine, avevo visto colare delle lacrime. …». In articoli vari la storia delle apparizioni e i messaggi.

PROTOMARTIRI ROMANI sotto Nerone

PROTOMARTIRI1 [64-68] Nerone fu il primo imperatore romano a scatenare una persecuzione contro i cristiani, la stessa nella quale videro la morte Pietro e PaoloLo storico Tacito ci racconta dettagliatamente i fatti, ma sembra che in realtà abbia solo acceso un acuto dibattito. Le origini della festa, parte del film “Quo Vadis” e il film completo dell’incendio di Roma.

“Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fà che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per Cristo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te. Amen

PRIMA LETTURA

1 Re 19, 16. 19-21 – Dal primo libro dei Re.

In quei giorni, il Signore disse a Elìa: «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto». Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 15

RIT: Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. RIT

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce.Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. RIT

Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. RIT

Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. RIT

SECONDA LETTURA

Gal 5, 1.13-18 – Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Galati.

spirito di veritàFratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

 CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta: tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Lc 9, 51-62 – Dal Vangelo secondo Luca

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura e commento di Don Ferdinando Colombo su

http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA) 

COMMENTO

Come agnelli in mezzo ai lupi.

Gesù affida ai suoi il compito di continuare e perpetuare nel mondo la sua missione fino alla fine dei tempi. Un mandato difficile, quasi impossibile, se affidato solo a delle forze umane e non solo perché la messe è molta e gli operai sono pochi, ma soprattutto perché gli inviati, già di per se deboli, dovranno affrontare ogni genere di insidie e di persecuzioni. Vuole siano sgombri di ogni cosa, privi di ogni sostegno umano, ma solo fiduciosi in Colui che li manda. Dovranno annunciare l’avvento del Regno di Dio sulla terra e la pace, come frutto primario della redenzione.

L’annuncio che viene loro affidato, perché di origine divina, perché verità rivelata e vissuta da Cristo stesso, ha in sé una intrinseca forza di convinzione, per cui deve essere soltanto fedelmente proclamata e testimoniata. Sarà fruttuosa per chi l’accoglie, sarà motivo di condanna per chi invece la respinge e la rifiuta. È il rifiuto della salvezza eterna che inevitabilmente implica una dura condanna; è la conseguenza della non accettazione di un dono d’infinito valore, costato la vita di Cristo ed offerto nell’assoluta gratuità. Saranno poi proprio coloro che non accettano il messaggio della salvezza ad assumere la veste dei lupi e ad insidiare la vita degli agnelli indifesi, degli apostoli di Cristo. Ne è testimone la storia della chiesa fino ai nostri giorni. Coloro che restano volontariamente nel loro peccato, rifiutando colpevolmente i frutti della redenzione, diventano i persecutori della Verità perché questa seguita a pulsare dentro come acuto rimprovero mordendo le coscienze. Dove non c’è la pace di Cristo facilmente sgorga il furore dell’uomo e le prime vittime pare debbano essere proprio gli annunciatori e i testimoni della pace divina. La chiesa così, in ogni tempo, si è adornata di eroi, di martiri e di santi. Non solo, ma dalle persecuzioni ha saputo trarre motivo di rinnovata fedeltà a Cristo e di migliore fecondità nello Spirito Santo. Il sangue dei martiri è diventato il seme prezioso donde generare nuovi figli, nuovi frutti di santità.

(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

candela (2)

Padre, che hai posto il Tuo Cristo come luce delle genti, fà che dall’oscurità dell’ora presente emergano i tratti di un mondo pacificato e giusto, e la Tua Chiesa possa liberamente servire la causa del Vangelo e le speranze dei poveri. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Per Cristo nostro Signore. Amen.