Letture di martedì 21 maggio 2019

LETTURE DI MARTEDÌ

21 maggio 2019

V Settimana di Pasqua 

“…Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. …”

Madonna_degli_Angeli_Arcola_1-1MADONNA DEGLI ANGELI

Arcola (SP) Italia – 21 maggio 1556 – Ad Arcola in provincia di La Spezia, la Vergine Maria apparve sopra un rametto di rosmarino, a 5 sorelline mentre si inginocchiavano per recitare l’angelus in un boschetto. La storia dell’apparizione di Arcola e la preghiera.

San Godric di FinchaleSan Godric di Finchale

(ca. 1070-1170) 21 maggio – Venditore ambulante, pellegrino, marinaio, balivo e poi eremita per cinquant’anni o più: Godric fu tutto questo, e anche compositore di musica e versi, raro esempio di uomo medievale di umili origini del quale possediamo testimonianze personali contemporanee. In briciole di luce la storia e un saggio delle sue melodie.

“Date lode al nostro Dio, voi che lo temete, piccoli e grandi, perché è venuta la salvezza e la potenza e la sovranità del suo Cristo. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che nella risurrezione del Tuo Figlio ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, rafforza in noi la fede e la speranza, perché non dubitiamo mai di raggiungere quei beni che Tu ci hai rivelato e promesso. Amen.

PRIMA LETTURA

At 14, 19-28 – Dagli Atti degli Apostoli

5lapidazione di PaoloIn quei giorni, giunsero [a Listra] da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i qualipersuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe. Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché –dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.
Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto. Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.114

RIT: I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue gioiaopere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT

Per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. RIT

Canti la mia bocca la lode del Signore e benedica ogni vivente il suo santo nome, in eterno e per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti, ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.

VANGELO

Gv 14,27-31 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
discepoli abbraccio«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Vi lascio la pace, vi do la mia pace.

pace cuore coppiaLa pace di Cristo non coincide con quella che gli uomini dicono di cercare: è un dono che entra nel profondo del cuore. La pace di Gesù non è una conquista sanguinosa, ma un dono di Dio, che viene attraverso Gesù. Chi lo riceve è liberato dall’ansietà e turbamento del cuore. Le tribolazioni ci saranno sempre, ma con la Sua presenza, la Sua grazia, esse diventano mezzo di salvezza, luogo di incontro e di cammino nel regno di Dio, come lo sono state per San Paolo. Egli, predicando il vangelo, ha subìto ogni tipo di persecuzione. Ma la stessa tribolazione è mezzo di fede, per portare il Vangelo dove Cristo non è accettato. Questa fede ha reso Gesù vivo in mezzo ai discepoli. Anche oggi solo la fede ci fa entrare nel mistero del risorto. Entrarvi è possibile se amiamo e facciamo la volontà del Padre nella missione ricevuta. Cerchiamo quella pace che forse è più facile trovarla lontano dal chiasso del mondo. Ma essa esiste anche li’ dove piovono le bombe o si “sprecano” le croci… “Vi lascio la pace… Vi dò la mia pace”… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

bambino2PREGHIERA DELLA SERA

O Signore Gesù, che ci hai lasciato in dono la Tua pace per vincere ogni turbamento e paura, fà che diffondiamo attorno a noi la gioia di chi sa che il potere del male non può prevalere su chi confida in Te. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.