Letture di domenica 7 aprile 2019

LETTURE DI DOMENICA

7 aprile 2019

V Domenica di Quaresima (Anno c)

“…  «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra …”

the spinner“The Spinner”

7 aprile – “The Spinner” ovvero, la filatrice, è l’Icona dell’Annunciazione della Madre di Dio venerata a Kiev, in Russia, nella chiesa di Santa Sofia già dal sesto secolo a.C.

San Giovanni Battista de la Salle

San Giovanni Battista de La Sallefondatore (1651-1719) 7 aprile – Riuscì a passare dalla vita comoda e agiata del benestante  canonico alle mani della provvidenza attraverso un abbandono totale ed un ubbidienza dettata dalla preghiera e  dalla  meditazione. Completando la sua vita con queste parole: «Adoro in tutte le cose il santo volere di Dio su di me» la storia e la video storia.

“Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall’uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il Tuo Figlio a dare la vita per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 43, 16-21 – Dal libro di profeta Isaia.

isaiaCosì dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti: «Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 125

RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la coppiasorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. RIT

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. RIT

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. RIT

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. RIT

SECONDA LETTURA

Fil 3, 8-14 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità paolo Guercino51-242x300della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Lode e onore a te, Signore Gesù

Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso.

Lode e onore a te, Signore Gesù

VANGELO

Gv 8, 1-11 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.peccatrice - adultera
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

La misera e la misericordia.

Il brano della donna adùltera è una stupenda applicazione della misericordia divina. E’ significativo che l’episodio non ci viene offerto come parabola ma come un fatto concreto. Una donna, trovata sicuramente in stato di peccato, sta per subire una morte crudele per mano di giustizieri improvvisati. Questi giustizieri, però, non si accontentano di ciò: sicuri della giustezza della loro posizione credono di poter anche cogliere in flagrante contraddizione Gesù. Un occasione ghiotta si presenta loro, quando vedono Gesù impegnato in adultera (2)discussioni con i farisei. Non solo pensano di soddisfare la loro sete di vendetta ma pensano di sbarazzarsi, una volte per tutte, di quel predicatore che tante volte li aveva posti in imbarazzo. Gesù riesce a capovolgere tutta la situazione: non solo salva la donna – senza giustificare il suo peccato, condonandolo – ma svela l’ipocrita malvagità dei farisei. La donna è così redenta: ha salva la vita, non solo quella materiale ma soprattutto la spirituale. Si trovava davanti ad un branco di persone affamate del suo sangue, ora invece ha di fronte solo lo sguardo di Gesù che – alzatosi – le viene incontro. Gesù e la sua misericordia si trova di fronte al peccato che vuole redimere; si trova anche di fronte ad una persona che vuole salvare. Gesù condanna il peccato e salva il peccatore. E’ questo il nostro comportamento, così pronti alla condanna? E’ questa la nostra giustizia o non è – alle volte – proprio all’opposto? Crediamo di applicare la giustizia condannando il peccatore: così non eliminiamo neanche il peccato. In questo anno del giubileo siamo chiamati alla misericordia, al perdono, alla redenzione. Il peccato è sempre da condannare. Il peccatore da comprendere, da accogliere, da redimere. «Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; ma va’ e d’ora in poi non peccare più».(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Con fede viva Ti presentiamo o Signore la nostra preghiera, rendendoci interpreti del desiderio di giustizia e di pace, che sale abbraccio (4)da tutti gli uomini di buona volontà. Donaci la Tua sapienza. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. La luce della Tua verità, o Padre, ci faccia avanzare sulla via della conversione e ci impedisca di lasciar cadere anche una sola delle tue parole.
Per Cristo nostro Signore. Amen.