Letture di venerdì 8 marzo 2019

LETTURE DI VENERDÌ

8 marzo 2019

Venerdì dopo le Ceneri

“…verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». …”

NOSTRA SIGNORA DELLE LACRIMEmadonna_delle_lacrime_statua

Campinas (Brasile) L’ 8 marzo e l’8 aprile 1930 la Vergine apparve a suor Amalia Aguirre, co-fondatrice dell’Istituto delle missionarie di Gesù crocifisso, mostrandole il “Rosario delle lacrime” che teneva in mano ed insegnandole la sua contemplazione per la conversione dei peccatori.  La storia delle apparizioni.

S. Giovanni di Dio

1Giovanni di Dio2fondatore (1495-1550) 8 marzo – Rapito a otto anni da un prete adottato da un conte, passa dal gregge all’esercito e viceversa non senza miracoli improvvisi. Conoscerà il manicomio e da questa esperienza imparerà a trattare con i malati e i poveri. Ci mise quarantatre anni per scoprire la propria vocazione ma solo tredici per raggiungere il massimo della santità nel seguire la chiamata a servire nostro Signore Gesù Cristo. La storia e la video-storia.

Il Signore mi ha ascoltato, ha avuto pietà di me: il Signore è il mio aiuto. 

PREGHIERA DEL MATTINO

Accompagna con la Tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all’osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Is 58, 1-9 – Dal libro del profeta Isaìa

litigi continuiCosì dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: “Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?”. Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.50

RIT: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

cuore ferito

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.  Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. RIT

Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. RIT

Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. RIT

CANTO AL VANGELO

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

insegna fariseiMt 9, 14-15 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito…

liberazione

Isaia denuncia la falsa autenticità di comportamenti superficiali di preghiera e di astinenze in cui l’esteriorità e la superficialità non esprimono un vero desiderio di Dio, e nascondono ingiustizie sociali. Occorre sensibilità nei confronti dei poveri e degli indigenti per essere esauditi dal Padre: “Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli ti dirà: Eccomi, se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio”.(Isaia 58, 9). In questa prospettiva si canta il ritornello del salmo 50: “Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito”. Dio è sempre vicino al penitente umile, coraggioso e leale, che invoca: “Signore, sciogli le mie catene inique” (Isaia 58, 6). La Quaresima invita al coraggio della verità degli atti e delle scelte. Il testo di Matteo asserisce indirettamente la presenza del Messia; pertanto i discepoli non possono essere imprigionati dal digiuno giudaico; Cristo infatti ha inaugurato la “nuova giustizia”. La comunità ecclesiale capisce il vero significato del digiuno e delle pratiche ascetiche, con un riferimento cristologico e un orientamento di solidarietà. Tale è la prospettiva di una santità evangelica, che si alimenta della Parola di Dio. Il legame con Cristo Salvatore è il punto di partenza per un impegno morale autenticamente evangelico, ispirato dallo Spirito di verità, che nutre anche il comportamento sociale e suscita tanti gesti eroici, per esempio: Teresa di Calcutta, Massimiliano Kolbe, fino ai tanti altri odierni martiri e testimoni che non hanno esitato a scegliere sempre i valori essenziali. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

libertàScuoti, o Padre, la nostra coscienza pigra e intorpidita dal peccato, e fà che, accogliendo il giudizio della Tua Parola sulle nostre incoerenze, viviamo in maniera più responsabile l’impegno della fede. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.