Letture di domenica 3 marzo 2019

LETTURE DI DOMENICA

3 marzo 2019

VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno c)

“… Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?…”

IL PRODIGIO DELLA MADONNA DEI CORDICI

santa maria della croceSANTA MARIA DELLA CROCE

Cubas de la Sagra – Madrid (Spagna) – 3 marzo 1449 – Durante questa apparizione la Santa Vergine per dimostrare l’autenticità della sua venuta trasformerà il braccio e le mani di una fanciulla di dodici anni. Solo davanti a questo doloroso miracolo che poi si risanerà il popolo credette e numerosi furono poi i miracoli di guarigione che ne seguirono.

Ven. Conchita Cabrera de Armida

S. Teresa Verzeri

Teresa VerzeriFondatrice  delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù –religiosa (1801-1852) 3 marzo – Teresa Verzeri è una donna coraggiosa, forte e decisa. Nel suo cammino di fede aprì il suo cuore all’amore del Padre e alla fedeltà alla divina volontà. Innamorata di Gesù Cristo e del Suo progetto di Vita. Sensibile alla sofferenza ed alla povertà, assieme ad alcune giovani diede inizio alla Congregazione delle Figlie del S. Cuore di Gesù.

Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza, perché mi vuol bene.

PREGHIERA DEL MATTINO

Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Sir 25,5-8 –Dal libro del Siràcide

Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
I vasi del ceramista li mette a prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
Il frutto dimostra come è coltivato l’albero, così la parola rivela i pensieri del cuore.
Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

C: Parola di Dio.

A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 91

RIT: È bello rendere grazie al Signore.

È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte. RIT

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. RIT

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno verdi e rigogliosi, per annunciare quanto è retto il Signore, mia roccia: in lui non c’è malvagità. RIT

SECONDA LETTURA

1 Cor 15, 54-58 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?». Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita.

Alleluia.

VANGELO

Lc 6,39-45 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

La bocca esprime la verità del cuore

[…] Oggi apprendiamo in particolare precetti relativi all’ipocrisia. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?
Questa immagine paradossale ricorda una favola antica. Narra Esopo che ogni uomo, entrando nel mondo, si trova appese al collo due bisacce: davanti, quella piena dei vizi altrui; dietro, quella dei vizi propri; ovviamente vede e stigmatizza quelli degli altri, e non vede invece i propri. Il concetto è lo stesso, nel vangelo e nella saggezza degli antichi; differente è però il contesto in cui i due brevi racconti si collocano. Esopo si limita a costatare un dato della comune esperienza, che genera un certo pessimismo sulla natura umana e quindi sulla società. Il vangelo invece invita a guardare la pagliuzza altrui e la trave propria, con gli occhi con cui li guarda il Signore: con verità, ma senza condannare nessuno, perché nessuno di noi è immacolato, ma senza disperare, perché Egli ci dona sempre la possibilità di ricuperare, di ravvederci, di ricominciare. […] Quanto spesso siamo inclini a rilevare anche il più piccolo difetto altrui, senza riconoscere che noi non siamo migliori, anzi talora siamo ben peggiori. E quand’anche parliamo con retta intenzione, rilevando i difetti altrui al fine di correggerli, stiamo bene attenti: non pretendiamo di guidare gli altri, se non siamo sicuri di parlare non secondo le nostre opinioni ma in conformità con quanto insegna il Maestro; altrimenti, dice il brano odierno, saremmo come un cieco che guida un altro cieco, e tutti e due cadono nel fosso. Stiamo bene attenti, anche perché le nostre parole rivelano chi siamo: come non possono venire uva o fichi da un cespuglio spinoso, così non può venire il bene da chi non l’ha nel cuore. […] i farisei, i quali si vantavano di essere perfetti osservanti della Legge e criticavano senza appello chi non era come loro (ricordiamo la parabola del fariseo e del pubblicano che vanno entrambi a pregare). E dopo Gesù ciechi sono quei cristiani sempre pronti a giudicare gli altri senza misericordia, dimentichi di quante volte anch’essi hanno potuto godere della misericordia di Dio. (di Mons. Roberto Brulli su LaChiesa.it)

PREGHIERA DELLA SERA

affidamentoPadre misericordioso, il pane eucaristico
che ci fa tuoi commensali in questo mondo,
ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Esaudisci il Tuo popolo, o Signore. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Concedi, a noi il dono della Tua sapienza, o Padre, e fà che la Tua Chiesa diventi segno concreto dell’umanità nuova, fondata nella libertà e nella comunione fraterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.