Letture di martedì 6 novembre 2018

LETTURE DI MARTEDÌ

6 novembre 2018

XXXI Settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

“…«Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». …”

gioia-di-coloro-che-sono-nella-tristezza-2LA GIOIA DEI TRISTI

L’icona russa della “Madre Dio gioia di coloro che sono nella tristezza” – 6 novembre 1688 – La Madre di Dio “Gioia di tutti coloro che sono nella tristezza” è un icona particolarissima che si rivelò miracolosa per la prima volta a Mosca nel 1688 grazie alle preghiere della sorella del patriarca del tempo.

SANTUARIO DI SAN GERARDO MAIELLA

B. Cristina di Stommeln

Mistica e beghina(1242-1312) 6 novembre – Uno Cristina di Stommelndei casi più straordinari di tutta la agiografia: estasi, visioni e la stigmatizzazione, come pure le spaventose tentazioni e attacchi del demonio che si potrebbero ritenere leggendarie, se non fossero testimoniate  soprattutto  dal dotto teologo Pietro di Dacia, discepolo di S. Alberto Magno. 

Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per Cristo Nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Fil 2, 5-11 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

preghiera -uomo-in-ginocchioFratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 21

RIT: Da te, Signore, la mia lode nella grande assemblea.

lode a DioScioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano; il vostro cuore viva per sempre! RIT

Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra; davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. RIT

Perché del Signore è il regno: è lui che domina sui popoli! A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra. RIT

Lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunceranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: «Ecco l’opera del Signore!». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 14, 15-24 – Dal Vangelo secondo Luca

cena1In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”. Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Un uomo diede una grande cena!

Solo per breve tempo è rimasto anonimo quell’uomo che diede una grande cena. Ora noi non abbiamo alcun dubbio su di Lui, è Cristo Gesù, il Figlio di Dio. È ancora Lui a lanciare l’invito. Siamo ancora noi ad addurre spesso le nostre stùpide scuse perCENA4 esimerci da quell’invito. Ci falla la memoria di Chi c’invita, perché c’invita e cosa troveremo alla sua mensa. Siamo evidentemente immersi nei nostri campi, a fare le nostre cose, a nutrirci delle nostre povere mense. La mensa del Signore è l’intima comunione con Lui, è il farci nutrire della luce della sua parola di verità, è il godere interiormente del suo amore di fratello e amico nostro. Forse dobbiamo riconoscerci ed identificarci con i poveri, gli storpi e i ciechi per sperare di essere annoverati almeno tra gli invitati dell’ultima ora. Voglia Dio farci sentire non solo nella morsa della fame e tutta l’arsura della sete che ci brucia dentro perché solo così potremmo valutare l’importanza dell’invito alla cena del Signore e apprezzare il divino nutrimento che, gratuitamente, ci viene dato. È davvero triste costatare che ancora oggi i reiterati inviti alla grande cena vadano deserti, mentre fuori aumentano fame e sete fino al punto di degenerare in continue e crescenti violenze. Nel nostro mondo si verificano delle strane chiusure alle grazie e alle sollecitazioni divine proprio in concomitanza di ineluttabili urgenze: mense ben imbandite nelle nostre chiese e fuori famelici inferociti. Sorge legittimo il dubbia che i “servi” inviati per spandere l’invito non siano adeguati alla loro missione. O sono gli invitati a non sentire il forte richiamo che Dio sta lanciando loro per bocca dei suoi ministri? E’ consolante per tutti che, nonostante i colpevoli rifiuti, la mensa è ancora imbandita: il Figlio di Dio è ancora obbediente e docile alle voci che lo vogliono come cibo e bevanda di vita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Interpreti delle necessità di ogni uomo, ci rivolgiamo a Te o Padre: da Te solo osiamo sperare quanto sappiamo di non poter realizzare con le nostre forze. Accogli le nostre preghiere o Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.