Letture di lunedì 5 novembre 2018

LETTURE DI LUNEDÌ

5 novembre 2018

XXXI Settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

“…quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. …”

stella-rotondi2MARIA SS. DELLA STELLA

Rotondi, (AV) Campania, Italia – 5 Novembre – Ci sono due Madonne della Stella a Rotondi. La storia racconta che venne trovata una statua lignea della Vergine nelle montagne del Partenio tra Rotondi e Avella e venne portata a Rotondi, il cui santuario divenne meta di pellegrinaggi,ma i cittadini di Avella non restarono a guardare…

Beato Bernardo LichtenbergB. Bernardo Lichtenberg

Sacerdote (1875-1943) 5 novembre – Quando Hitler salì al potere contribuì a distribuire copie clandestine  dell’enciclica Mit brennender Sorge, di papa Pio XII, proibita in Germania e chiese di pregare per gli ebrei. La Gestapo lo mandò a Dachau, ma…

Non abbandonarmi, Signore mio Dio, da me non star lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza. 

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per Cristo nostro Signore . Amen.

PRIMA LETTURA

Fil 2, 1-4 –  Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

paolo Guercino51-242x300Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 130

RIT: Custodiscimi presso di te, Signore, nella pace.ABBRACCIO 5

Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me. RIT

Io invece resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia. RIT

Israele attenda il Signore, da ora e per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli, dice il Signore, e conoscerete la verità.

Alleluia.

banchettoVANGELO

Lc 14, 12-14 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

L’invito cristiano.

Quando nelle nostre ricorrenze più gioiose stiliamo l’elenco degli invitati, istintivamente iniziamo la lista delle persone che noi riteniamo più ragguardevoli, che sono a noi più care e dalle quali, più o meno consapevolmente, ci attendiamo un contraccambio. Questo è un criterio umano e logico, che abitualmente viene praticato dalla stragrande maggioranza. Non siamo diversi neanche noi cristiani. Gesù però contesta palesemente tale scelta e ci dice chiaramente: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla banchetto1risurrezione dei giusti». Il banchetto cristiano, da quando Cristo ha consumato con noi la sua cena, dandosi a tutti come cibo e bevanda di salvezza, deve essenzialmente conservare le stesse caratteristiche, deve avere cioè le caratteristiche della carità e della solidarietà vera. Anche alla nostra mensa deve essere sempre presente Cristo, se non sotto le specie eucaristiche, almeno in coloro che meglio lo rappresentano. Egli infatti si identifica in coloro che hanno fame, che hanno sete, che sono nudi, malati o carcerati. Una identificazione che è la naturale espansione e il pieno completamento dell’eucaristia. La stessa fede che ce lo fa riconoscere vivo e vero nell’ostia consacrata ci deve illuminare per farcelo vedere ancora vivo e vero nel povero, nell’affamato, negli ultimi e negli abbandonati. “Avevo fame e tu mi hai dato da mangiare. Avevo sete e tu mi hai dato da bere…” L’invito alla mensa non significa soltanto la condivisione del nostro cibo con loro, ma sta ad indicare il posto privilegiato che riserviamo loro nel nostro cuore e nella nostra vita per averli sempre con noi, perennemente invitati alla nostra mensa. Solo facendo risorgere tanti prostrati dalle miserie del mondo, potremmo garantirci la nostra personale risurrezione. “Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAabbraccio2

A Dio, fonte di ogni dono perfetto, Ti raccomandiamo i nostri cari vivi e defunti e tutta l’umanità. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre santo, custodiscici nella serenità, fortifica i nostri propositi di bene, dona ai nostri cuori quella gioia che sarà perfetta quando più nulla esisterà se non il Tuo volto. Per Cristo nostro Signore. Amen.