LETTURE DI MERCOLEDÌ
3 ottobre 2018
XXVI Settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
“…«Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio» …”
MADONNA DELLA GHIANDA
Somma Lombardo (Va – Italia) Il 3 ottobre 1936 Il Cardinal Schuster concesse duecento giorni di indulgenza, ma la festa del santuario è stata posta anche al 25 marzo. In “articoli vari” La storia dell’apparizione, del santuario, le festività e la preghiera.
Beato Columba Marmion
Monaco (1858-1923) Columba Marmion è stato un maestro di vita spirituale. Riportando i cattolici alle fonti bibliche e liturgiche della loro fede, li ha resi coscienti realmente della loro vita di figli di Dio, animati dallo Spirito, umili e semplici nel ricorrere alla misericordia e all’amore del Padre.
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti: ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per Cristo Nostro Signore. Amen
PRIMA LETTURA
Gb 9, 1-12.14-16 – Dal libro di Giobbe
Giobbe rispose ai suoi amici e prese a dire: «In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio? Se uno volesse disputare con lui, non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille. Egli è saggio di mente, potente di forza: chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo? Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno, nella sua ira egli le sconvolge. Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano. Comanda al sole ed esso non sorge e mette sotto sigillo le stelle. Lui solo dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare. Crea l’Orsa e l’Orione, le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe. Fa cose tanto grandi che non si possono indagare, meraviglie che non si possono contare. Se mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non mi accorgo. Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire? Chi gli può dire: “Cosa fai?”. Tanto meno potrei rispondergli io, scegliendo le parole da dirgli; io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli, al mio giudice dovrei domandare pietà. Se lo chiamassi e mi rispondesse, non credo che darebbe ascolto alla mia voce».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 87
RIT: Giunga fino a te la mia preghiera, Signore.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani. Compi forse prodigi per i morti? O si alzano le ombre a darti lode? RIT
Si narra forse la tua bontà nel sepolcro, la tua fedeltà nel regno della morte? Si conoscono forse nelle tenebre i tuoi prodigi, la tua giustizia nella terra dell’oblio? RIT
Ma io, Signore, a te grido aiuto e al mattino viene incontro a te la mia preghiera. Perché, Signore, mi respingi? Perché mi nascondi il tuo volto? RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.
VANGELO
Lc 9, 57-62 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Io ti seguirò dovunque tu vada.
Il mestiere di seguire Gesù è molto impegnativo: non consente distrazioni; è un’occupazione a tempo pieno. Il Cristo è un maestro diverso dagli altri: l’aderire a lui non si presenta come un sedersi attorno ad una cattedra, ma è un camminare dietro: un instancabile protendersi in avanti. Bisogna seguirlo e diventare suoi discepoli con prontezza e decisività: è una via difficile, di disagio, di povertà, di stenti, ma anche la via sicura, quella che consente di pensare e credere di spendere la vita nel modo migliore possibile. Non possiamo mai dimenticare chi è colui che chiama, chi seguiamo, dove egli vuole condurci, quali strumenti di grazia egli ci offre per renderci possibile la sequela. I veri discepoli di Cristo ci affascinano per la loro vita, per i loro esempi, per la loro pace profonda. Anche oggi sono molti i chiamati, pochi coloro che hanno il coraggio di rispondere con generosità e sollecitudine. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
O Signore, ti abbiamo manifestato con umile fiducia i nostri desideri. Li affidiamo a Te perché abbiano compimento, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.