Letture di domenica 28 ottobre 2018

LETTURE DI DOMENICA

28 ottobre 2018

XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno b)

“… «Va’, la tua fede ti ha salvato» ...”

madonna del bagno2MADONNA DEL BAGNO

S. Simone e Giuda Taddeo

Domenicano, martire (1694-1748) 28 ottobre – Nel 1724 l’imperatore Young-Cheng iniziò la persecuzione dei missionari e cristiani in Cina. San Giovanni Alcober aveva chiesto di partire per le missioni cinesi nel 1728 e dette la sua vita per la fede.

“Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti fa’ che amiamo ciò che comandi. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ger 31, 7-9 – Dal libro del profeta Geremia.

POPOLICosì dice il Signore: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: “Il Signore ha salvato il suo popolo, il resto d’Israele”. Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione e li raduno dalle estremità della terra; fra loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente: ritorneranno qui in gran folla. Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua per una strada dritta in cui non inciamperanno, perché io sono un padre per Israele, Èfraim è il mio primogenito».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.125

RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

croce - creatura nuova in cristoQuando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. . RIT

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. RIT

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. RIT

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni.. RIT

SECONDA LETTURA

Eb 5, 1-6 – Dalla lettera agli Ebrei.

passione di_Cristo.1jpgOgni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo. Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia

VANGELO

Mc 10, 46-52 – Dal Vangelo secondo Marco

miracolo cieco2In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Rabbunì, che io riabbia la vista!

Il cieco del brano evangelico di oggi rappresenta l’uomo sulla via della fede; non vede ancora Gesù, ma ne percepisce la presenza. E’ una percezione però così viva che gli fa intuire come solo da Dio gli può venire la salvezza e gli fa gridare: «figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me». abbraccio2Il suo è un atto di fede nella messianicità di Gesù. La fede però non è solo adesione ad una verità, ma è soprattutto adesione ad una persona, in un incontro vitale con Cristo Gesù. Sappiamo bene che è la grazia divina a guarire e a salvare. Ma alla corrente della grazia l’uomo arriva attraverso la spina della fede. In questo caso siamo portati ad ammirare un doppio intervento di Gesù che dona la vita e dona la fede. La fede è capitale nella vita cristiana. Senza di essa è impossibile aderire a Dio. L’aver ricevuto la vista, simbolo della fede, impegna immediatamente chi era stato cieco a seguire Gesù; e il cammino del cieco di Gèrico, verso la vera luce, si presenta come un esemplare itinerario per chi, dalla tristezza di un’esistenza opàca e senza avvenire, vuole pervenire al traguardo della vera vita. Saper percepire la salutare presenza di chi ci passa accanto, il calore del sole divino che ci illumina; lasciàr salire verso di lui l’anelito della propria anima, implorare incessantemente finché ci avvenga di essere toccati dall’esperienza viva del suo splendore e della sua infinita benevolenza. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

abbraccio (3)PREGHIERA DELLA SERA

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e apri il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen