Letture di domenica 21 ottobre 2018

LETTURE DI DOMENICA

21 ottobre 2018

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno b)

“… «Che cosa volete che io faccia per voi?». […]chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. …”

MADONNA TAL-GHARMadonna ta' l-Ghar, Rabat, Malta

Rabat – Malta – 21 ottobre 1450 – La storia racconta che molto tempo fa, un cacciatore addormentatosi in una grotta sognò la Vergine Maria risvegliandosi molti anni dopoIl 21 ottobre 1450 tre frati dedicarono la prima casa dell’Ordine domenicano dell’isola alla Madonna di Tal-Ghar che nel 1999 pianse lacrime di sangue. La storia e il video della Madonna della Grotta Tal-Ghal a Malta.

s. ilarioneSant’Ilarione

monaco-eremita(ca. 291-371) 21 ottobre – Ilarione nacque da genitori pagani in un villaggio chiamato Thabata, a sud di Gaza in Palestina. Inviato a studiare ad Alessandriaa circa quindici anni si fece cristiano. Per un breve periodo rimase con S. Antonio (17 gen.) nel deserto egizianoimitandone l’estremo ascetismo. Arrivò a compiere straordinari miracoli.

Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera. Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 53,10-11 – Dal libro del profeta Isaia.

Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.32occhio cuore

RIT: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra. RIT

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. RIT

L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. RIT

SECONDA LETTURA

Eb 4, 14-16 – Dalla lettera agli Ebrei.

Cristo-SacerdoteFratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 35-45 – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello discepoliche ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mc 10, 42-45 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Marco

Gesù e i discepoliIn quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e disse loro:
«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia questo…

Gesù, ai Dodici in disparte, ha annunziato per la terza volta la sua passione e morte. Ha usato toni molto duri e realistici: lo condanneranno a morte, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo uccideranno. Nel vangelo odierno, ad immediato seguito di quelle insegna discepoli (3)dichiarazioni, i due figli di Zebedèo avanzano a Gesù un’ambiziosa domanda, una richiesta contraria al vangelo: questa gli dà l’occasione di approfondire ed esplicitare il tema della passione, associando ad essa la sorte dei suoi discepoli. Il vangelo ha capovolto il concetto di potere e di primato. Ricordiamoci che la nostra grandezza non sta nell’imporre a Gesù la nostra volontà. La vera grandezza del cristiano è nel servizio. Non è da escludere che nell’atteggiamento dei figli di Zebedèo si riflettono anche tensioni della Chiesa nascente. Troppe volte nella Chiesa siamo tentati di confondere autorità e potere. Ma bisognerebbe riflettere più spesso sul significato di queste parole: ministero, diaconìa, servizio. Dobbiamo sempre essere disposti a condividere con gli altri le responsabilità, ad ascoltare le esigenze e i suggerimenti di tutti, a riconoscere che spesso chi non ha cariche ecclesiastiche, dimostra di avere capacità e generosità molto maggiori. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

La nostra voce giunge a Te o Signore, che Ti chini sulle nostre eucarestia13miserie: con la Tua potenza risanatrice, ridoni la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la stessa fiducia di Bartimeo, ti chiediamo di donarci una fede viva! In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A Te la lode nei secoli dei secoli. Amen.