Letture di domenica 26 agosto 2018

LETTURE DI DOMENICA

26 agosto 2018

XXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno b)

“… È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla…”

LA MADONNA DI CZESTOCHOWA

Theotokos di Vladimir

MADONNA DI CZESTOCHOWA 

26 agosto – Il santuario di Częstochowa è uno dei più importanti centri di culto cattolico della Polonia. L’icona della Madonna di Częstochowa è così cara al popolo polacco da meritare a Częstochowa il titolo di Capitale della Corona di Polonia. In articoli vari la storia, la video-storia, il canto e la preghiera.

S. Teresa di Gesù Jornet e Ibars

S. Mariam di Gesù Crocifisso

B. MARIAM dì GESÙ CROCIFISSO(MARIAM BAOUARDY) – Religiosa [1846-1878] 26 agosto – E’ la prima figura araba elevata all’onore degli altari. Estasi,visioni e stigmate incoronarono di sofferenza la sua vita, una donna sicuramente fuori del comune che operò coraggiosamente nel suo ambiente con determinazione. Sarà canonizzata il 17 maggio 2015 a Roma! In briciole di luce la storia, la video-storia, le sue lettere e il video del suo convento a Betlemme.

“Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi: mio Dio, salva il tuo servo che confida in te: abbi pietà di me, Signore; tutto il giorno a te io levo il mio grido.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al Tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gs 24, 1-2.15-17.18 – Dal libro di Giosuè.

giosuèIn quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.33

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

LODEBenedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. RIT

Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. RIT

Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. RIT

Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. RIT

Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. RIT

SECONDA LETTURA

Ef 5, 21-32 – Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni.

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche lecoppia-felice-cuore mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 60-69 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo,insegna (11) disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Signore, e dove andremo??

Un salmista, un cantore di Dio, un cantore dei tempi remoti, nella sua preghiera che rivolgeva a Dio, afferma «nella tua luce vediamo la luce». Solo con la tua luce, con la tua sapienza, possiamo in qualche modo capire le cose di Dio, scrutare i segreti di Dio, entrare in contatto con Lui. E queste parole del salmista, anche se antiche, sono vere anche oggi. Nonostante tante scoperte,dio occhio nonostante tante invenzioni, tanti miracoli tecnologici, non possiamo e non potremo mai capire fino in fondo, penetrare nei pensieri divini, comprendere il senso profondo delle sue parole, il significato, la portata, e in modo particolare, quando si tratta delle parole, degli insegnamenti di Gesù, della Sapienza del Figlio di Dio, Verbo eterno del Padre. C’è un grande rischio, un grande pericolo. Possiamo con le nostre categorie del pensare possiamo ridurre le grandi verità, i grandi insegnamenti di Gesù… possiamo ridurli alle nostre piccole cose. Ed è proprio ciò che accade nel brano evangelico di oggi. Siamo stati testimoni anche noi in queste domeniche, nelle eucaristie, nelle messe di queste settimane di agosto, abbiamo ascoltato anche noi le grandi verità sul Pane di vita, abbiamo sentito anche noi che senza mangiare di questo pane, senza bere il suo sangue non possiamo vivere, non solo… è lui, è Gesù quel pane, è lui il cibo di cui dobbiamo nutrirci, e ancora di più, dobbiamo mangiare la sua carne, bere il suo sangue per poter vivere davvero. I discepoli, gli apostoli si scandalizzano, «questo linguaggio è duro, chi mai potrà intenderlo».

Ecco ciò che accade quando cerchiamo, quando proviamo di capire le parole, gli insegnamenti di Gesù con le nostre categorie, con i nostri concetti. La sublime proposta di Cristo di farsi cibo e bevanda di vita viene definita dai suoi più intimi discorso duro, incomprensibile, assurdo. È la debolezza della nostra fede a farci dire i nostri dubbi. E l’evangelista sottolinea che Gesù sapeva che tra di loro ci sono alcuni che non credono, sapeva che sono lì presenti solo perché hanno mangiato e si sono saziati dei pani moltiplicati, sapeva perfino chi era colui che lo avrebbe tradito, l’avrebbe venduto per trenta insegna28denari… E forse qualcuno si è sentito scoperto, scoperte nelle sue umane, meschine motivazioni. Chi o che cosa vogliamo servire? Anche nella prima lettura il popolo è stato messo davanti ad una scelta: “volete servire il nostro Dio o volete servire i déi stranieri?” Ecco la domanda di oggi: la stessa domanda la pone Gesù ai discepoli… Forse volete andarvene anche voi? E’ facile andarsene, è facile abbandonare tutto, è facile abbattersi alzando sù le mani… E non solo per ciò che riguarda le cose della … San Paolo ci parlava della famiglia, dei mariti che amano le proprie mogli, delle mogli che amano i mariti, come Cristo ama la Chiesa, come Cristo che ha dato la vita per la sua Chiesa… E anche lì, nelle famiglie, se c’è qualcosa che non va, qualcosa che non funziona, è facile andarsene, è più difficile invece amare come Cristo, che ama la propria Chiesa, la ama anche quando va per proprie strade, la ama anche quando è peccatrice, la ama fino a dare la vita per lei…Forse anche voi volete andarvene? È Simòn Pietro a salvare la situazione: «Signore, e dove andremo, solo tu hai parole di vita eterna…». Questa è la vera risposta, questa è la vera intelligenza, la vera luce nella quale vediamo la Luce. Non quella umana che cerca un po’ di pane, ma quella divina che cerca la vita, la Vita, la Vita eterna. Possiamo andare ovunque, possiamo vagare per il mondo, e oggi tanti sono gli inviti… Ma la verità è una sola, «inquieto è il cuore dell’uomo, finché non riposi in Te o Dio…». Come gli apostoli abbiamo ascoltato la sua Parola. Ora anche a noi il Signore rivolge la domanda: «Forse anche voi volete andarvene?» Ognuno risponda nel silenzio del cuore. Come gli apostoli, come Pietro… «Signore, solo tu hai parole di vita eterna». (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

mano di mariaPREGHIERA DELLA SERA

Stendi la tua mano, o Padre, sull’umanità affaticata e oppressa; concedi a noi una fede ricca di memoria e audace nella testimonianza profetica del tuo regno. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen