Letture di domenica 29 luglio 2018

LETTURE DI DOMENICA

29 luglio 2018 

XVII Domenica del tempo ordinario – Anno b

“… comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, …”

MADONNA DEI MIRACOLI

di Morbio Inferiore – Canton Ticino (Svizzera) – 29 luglio 1594 – Protagoniste di questa apparizione sono due fanciulle di dieci e sette anni malate e tormentate dal demonio le loro madri che con fede unitamente ad altre donne pie che con fede hanno chiesto l’intercessione della Madre Celeste. La storia e la video-storia.

SANTA MARTA

Santi Coniugi Martinconiugi_santi_martin

Genitori di S. Teresa di Gesù Bambino – 29 luglio e 28 agosto – Louis Martin e Marie-Azélie, inizialmente orientati alla consacrazione religiosa, s’incontrarono e da allora non si separarono più. Dal loro matrimonio, nacquero nove figli, ma solo cinque femmine sopravvissero, tra queste suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Dottore della Chiesa dal 1997. La storia, la video-storia e la preghiera.

Dio sta nella sua santa dimora; ai derelitti fa abitare una casa, e dà forza e vigore al suo popolo.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

2 Re 4, 42-44 – Dal secondo libro dei Re

pani

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.144mano

RIT: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente. RIT

Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. RIT

SECONDA LETTURA

Ef 4, 1-6 – Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

paolo in prigioneFratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 1-15 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.miracolo pani2
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Pane da comprare o da spezzare!

miracolo dei pani e pesciSfamare, dissetare, saziare nell’anima e nel corpo è il compito a cui il buon Dio ha provveduto personalmente sin dal principio: Egli con sapienza infinita, creato l’uomo a sua immagine, ha provveduto con i frutti della natura a dargli l’habitat e tutto il necessario per vivere. Nell’atto creativo ha legato a sé la creatura con un vincolo di amore, fonte di un totale naturale benessere. Dopo il peccato tutto è diventato complicato e difficile per l’uomo. Dio, pur non cessando di alitare la vita sul mondo con il suo Spirito, dice all’uomo: “Ti guadagnerai il pane con il sudore della fronte” e aggiunge: “La terra ti germinerà triboli e spine”. Di conseguenza molti interventi straordinari nella storia della salvezza sono occorsi per venire incontro alla sete e alla fame dell’uomo o di un intero popolo. Basti ricordare le vicende del popolo eletto mentre vagava nel deserto. Anche ai nostri giorni quello della fame e della sete sono tra i più urgenti e gravi problemi per milioni di esseri umani. L’intero continente africano, benché potenzialmente ricco, è assetato e affamato ed è un fenomeno in crescita!

miracolo dei paniGesù ci lancia ancora una duplice sfida: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?»: “comperare”: è la via iniziale di una umana debole solidarietà. “E Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simòn Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere», e sappiamo come finisce la storia. La parabola è stata ripresa dal papa Francesco nel suo ultimo viaggio in America Latina, con una bella spiegazione. Il buon Dio sempre ci coinvolge nei nostri problemi, sempre chiede la nostra collaborazione, ma poi sa lui come sconvolgere e superare le logiche umane per far emergere la fede e imboccare la via feconda dell’amore. Nell’era della tecnica e della scienza è difficile comprendere la forza e le recondite infinite energie che scaturiscono da un sacramento di comunione dove il pane e il vino diventano la carne e il sangue del Figlio di Dio. Noi cristiani però dovremmo ormai sapere con la certezza della fede che proprio da quel banchetto umano-divino sgorgano le virtù che uniscono l’uomo a Dio e l’uomo all’uomo con vincoli di carità, di generoso altruismo, di vera completa disponibilità. In gran parte questi sono valori da recuperare, che li stiamo perdendo miseramente in nome dell’egoismo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

miracolo paniPREGHIERA DELLA SERA

Tutto coopera al bene di coloro che Ti amano e che Tu ami o Signore e con questa certezza, Ti presentiamo tutte le necessità dell’ora presente. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. La Tua bontà, Signore, non ha confini; concedi a noi e a tutti gli uomini la gioia di sperimentare quanto la Tua Misericordia è più grande del nostro cuore. Per Cristo nostro Signore. Amen.