Letture di domenica 1 luglio 2018

LETTURE DI DOMENICA

1 luglio 2018 

XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno b)

“… «Non temere, soltanto abbi fede!». …”

MADONNA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

MADONNA DI KUYAVIA

procesion de madonna della foppa

MADONNA DELLA FOPPA

Gerosa -(BG – Italia) 1 luglio 1558 – Dalla tradizione orale e da alcuni documenti conservati nella  parrocchia di Santa Croce e nel comune di Gerosa è possibile ricostruire la vicenda, che vede come protagoniste due pastorelle e una premurosa Madonnina. In articoli vari la storia dell’apparizione e le preghiere.

S. Oliviero PlunkettSan Oliviero Plunkett

vescovo e martire [1625-1681] 01 luglio Irlandese di origine finisce per amare l’Italia grazie ad un sacerdote italiano. In lui nascerà il desiderio di guidare il suo paese in un periodo piuttosto duro per il cristianesimo, fino a dare la propria vita per esso.  

“Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fà che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per Cristo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te. Amen

PRIMA LETTURA

Sap 1,13-15; 2,23-24 – Dal libro della Sapienza.
morte - sepolturaDio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra. La giustizia infatti è immortale. Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.29

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

cristo tende la manoTi esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa. RIT

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia. RIT

Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre. RIT

SECONDA LETTURA

2 Cor 8,7.9.13-15 – Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

poveri bambiniFratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.  Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 5, 21-24.35b-43 (Forma breve) – Dal Vangelo secondo Marco

miracolo naimIn quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.C: Parola del Signore.

A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Talità kum…

[…] Giaìro, con il suo gesto, mostra la sua fede. E’ molto malata la figlia, ma per Dio non esistono le cose impossibili e lui ci crede. Gesù accetta. Si avvìano verso la casa sua, ma ecco arrivare un servo: “tua miracolo - fanciullafiglia è morta”. Che tristezza per un padre sentire questa notizia. Ma Giaìro è con Cristo. E Gesù lo consola. Hai creduto? Continua ad avere la fede. Ecco quello che può fare la fede. La fede in Cristo può perfino far risuscitare dai morti. Gesù ha riscattato dalla morte tutti, egli è il Dio con noi. Egli ha le parole di vita, e di vita eterna. E la nostra fede? Quanto è forte? Diciamo di credere ma poi? La nostra fede è viva o morta? L’abbiamo ricevuta, ma l’abbiamo anche coltivata, conservata? La fede è un dono. Dobbiamo chiedere il Signore, ogni giorno: Signore, aumenta la mia fede. Possa io credere in te, possa io fidarmi di te, con tutto il cuore; possa io chiudere gli occhi ed abbandonarmi nelle tue braccia aperte. Tu mi aspetti, Signore, sono io che ritardo. Dammi la mano ed àlzami dal sonno. Comandami come hai comandato alla ragazza morta: “a te dico, alzati”. Fa’ che io possa sentire la tua voce e seguirti sempre, dove vuoi tu. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAmiracolo talitakum

Padre, che hai posto il Tuo Cristo come luce delle genti, fà che dall’oscurità dell’ora presente e la Tua Chiesa possa liberamente servire la causa del Vangelo e le speranze dei poveri. In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato  atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. Amen