SANT’ESPEDITO DI MELITENE

SANT’ESPEDITO DI MELITENE

19 aprile

Patrono delle cause urgenti e disperate. Mostra la Croce sulla quale sta scritto: Hodie (oggi) e schiaccia la testa ad un corvo che col suo gracchiare dice: Cras (domani) per insegnarci che non dobbiamo mai dubitare della Onnipotenza di Dio, né aspettare il domani per pregare con fiducia e fervore. E’ il Santo dell’undicesima ora, che non è mai invocato troppo tardi, sempre però come intercessore presso la Santissima Vergine.

Sant’Espedito, onorato per riconoscenza da chi vi ha invocato per l’ultima sua ora, e per cause urgenti, noi vi preghiamo d’ottenerci dal Sacro Cuore di Gesù, e per l’intercessione di Maria Santissima Addolorata (oggi, o per tal giorno) la grazia diche noi sollecitiamo, sempre però sommessi al volere del Signore.

Le notizie riguardanti S. Espedito si ricavano solamente dai martirologi ed è pertanto impossibile avere dettagli più precisi sulla sua esistenza. Il Martirologio Geronimiano (che risale, nella sua originaria formulazione, alla prima metà del V secolo) commemora il martire Espedito in due date: il 18 aprile ed il 19 aprile. La prima data sembra però essere frutto di un errore: si può facilmente dimostrare che i nomi dei presunti compagni di martirio del 18 aprile sono solo ripetizioni di nomi di altri santi. A questo proposito occorre ricordare che gli errori (modificazioni di date, luoghi, ecc.) sono molto frequenti nei martirologi.

In sintesi, le uniche informazioni che sembrano certe riguardano il giorno (19 aprile) ed il luogo di morte (Melitene, ora Malatya, in Turchia); nulla si può dire neanche sulle circostanze del martirio, né sulla sua epoca (l’affermazione che esso avvenne sotto Diocleziano non si fonda su dati storici), sicuramente però anteriore alla redazione del Martirologio Geronimiano.

L’esistenza di S. Espedito è stata più volte messa in dubbio, senza però una ragione basata su prove decisive. Secondo Delehaye, il nome Espedito sarebbe una lettura errata di Elpidio, ma la tesi sembra essere troppo sbrigativa. Infatti, sia S. Espedito che un martire di nome Elpidio morirono a Melitene insieme ad un compagno di nome Ermogene, ma nulla indica che si tratti dello stesso Ermogene: tant’è vero che il Martirologio Geronimiano segnala i martiri “Elpidio ed Ermogene” sempre in date diverse dal 19 aprile, giorno in cui sono invece riportati i nomi di Ermogene, Espedito e degli altri compagni. Appare quindi una forzatura considerare Elpidio ed Espedito appartenenti allo stesso gruppo di martiri o identificarli addirittura nella stessa persona.

E’ anche stata avanzata l’ipotesi che la parola “expeditus” debba essere intesa come aggettivo riferito ad una persona e non come nome proprio. Effettivamente, in latino, tale vocabolo poteva essere sia aggettivo (“libero da impacci”) che sostantivo (“chi è libero da impacci”; nel linguaggio militare, il plurale “expediti” indicava la fanteria leggera). Non ci sono però assolutamente prove per affermare – come qualcuno ha fatto in passato – che “expeditus” sia un aggettivo riferito a S. Menna. L’unico legame tra i due santi consiste nel fatto che entrambi sono rappresentati in vesti militari e, dopo il XVII secolo, la loro iconografia venne confusa in Occidente.

Intorno alla figura di S. Espedito sono nate anche diverse leggende. Frutto di invenzione è ad esempio la storia che presenta S. Espedito come comandante della legione romana Fulminante e autore del miracolo dell’acqua avvenuto all’epoca di Marco Aurelio.

Esiste poi un’altra leggenda, diffusa in numerose versioni: in ognuna di esse si spiega che il nome “Expeditus” deriverebbe dalla scritta ”spedito” posta su un pacco contenente le reliquie di un santo sconosciuto. Naturalmente, queste storie sono completamente false, dal momento che il nome “Expeditus” si trova già nel Martirologio Geronimiano. Una variante di questa leggenda è presente anche in una poesia, all’interno della raccolta Palmström (1810), dell’autore tedesco Christian Morgenstern (München, 1871 – Merano, 1941); in quest’opera viene inoltre nominata un’opposizione da parte della Chiesa di Roma al culto del santo.

Per quanto riguarda il culto di S. Espedito, sicuramente il nome “Expeditus” ha facilitato giochi di parole e così egli è diventato il santo della rapidità per antonomasia. Inizialmente invocato per le cause urgenti, è divenuto patrono dei commercianti (per il celere disbrigo degli affari) e dei naviganti; per lo stesso motivo viene anche pregato dagli esaminandi e per il buon esito dei processi.

Espedito è raffigurato nelle vesti di soldato (il termine latino “expeditus”, come già accennato, significa anche “armato alla leggera”) e calpesta un corvo che grida “cras” (“domani” in latino): secondo una leggenda, tale corvo, che rappresenta lo spirito maligno, apparve a S. Espedito dopo la conversione al cristianesimo. Nell’area germanica il santo è rappresentato con un orologio, mentre nel resto del mondo ha in mano un crocefisso (elemento aggiunto in epoca successiva) con la scritta “hodie” (“oggi” in latino).

Il culto, al contrario di quanto si legge solitamente, non è di origine piuttosto recente (non nacque cioè in Sicilia e in Germania nel XVII secolo): già nel Medio Evo a Torino esisteva la contrada di S. Espedito ed il santo era patrono dei commercianti; inoltre, in Francia, il culto del santo risale almeno al XVI secolo. All’inizio del XX secolo vi furono numerose dispute intorno alla soppressione del culto: nel 1905 si diffuse addirittura la voce – infondata – che esso era stato vietato.

Attualmente S. Espedito è conosciuto ed invocato in molti Paesi, in particolare Austria, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Filippine, Francia (ed in special modo nell’Ile de La Réunion), Italia (soprattutto in Sicilia, Campania e Lombardia), Germania, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Russia, Spagna, Turchia, Uruguay, Venezuela, Stati Uniti.

 

Supplica a S. Espedito martire

Glorioso S. Espedito, che Dio nella sua misericordia ha incaricato di soccorrerci nelle più grandi necessità, noi ricorriamo a Voi in questo urgente bisogno affinché per vostra intercessione, liberi da ogni ostacolo temporale e spirituale, possiamo servire Dio nella pace e nella tranquillità.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

Glorioso Santo pregate ed intercedete per noi.

Sant’Espedito, onorato dalla riconoscenza di quelli che vi hanno invocato all’ultima ora e per cause difficili noi vi preghiamo di ottenere dal S. Cuor di Gesù, per intercessione dalla SS. Vergine Addolorata se a Dio piace la grazia… che noi chiediamo con piena sommissione alla divina volontà.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

Glorioso Santo pregate ed intercedete per noi.

Sant’Espedito, deh! Pregate perché all’ora della nostra morte il divin Redentore pronunzi per ciascuno di noi quella soave parola: Oggi sarai meco in paradiso. Ottenete questa grazia a tutti gli agonizzanti di questo giorno, ed affrettate con le vostre preghiere la liberazione delle ani-me del purgatorio, e particolarmente delle più abbandonate.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

Santa Maria, Regina degli Angeli e dei Santi, pregate per noi.

Sant’Espedito martire glorioso, pregate per noi. Soldato coraggioso sino alla morte, Modello di fedeltà, Esempio di ubbidienza, Invincibile atleta delle fede, Patrono dei viaggiatori, Salute degli infermi, Soccorso dei scolari, Potente soccorso nelle cause pressanti, Amico della gioventù studiosa, Speranza dei mesti, Avvocato dei peccatori, Consolatore delle madri afflitte, Intercessore degli agonizzanti. O voi che avete ricevuto la corona promessa e quelli che soffrono persecuzioni per la giustizia, Insegnateci a far subito ricorso nelle nostre necessità.

Orazione

O Signore che ascoltate favorevolmente quelli che vi pregano con umiltà, fervore e fiducia, concedeteci, ve ne scongiuriamo, per l’intercessione deI Santo Martire Espedito la grazia urgente che chiediamo. Volgete pure uno sguardo di tenerezza verso i peccatori prossimi a comparire al vostro giusto giudizio, e fate che la gioventù cristiana si slanci con gioia all’osservanza dei vostri comandamenti e dei precetti della Chiesa. Dio onnipotente ed eterno, che siete la consolazione degli afflitti ed il sostegno dei tribolati, ascoltate il grido della nostra miseria, e per l’inter-cessione e per i meriti di S. Espedito, concedeteci di risentire gli effetti prodigiosi della vostra misericordia. Per Gesù Cristo Signor nostro. Così sia.

Orazione per la grazia ricevuta

Siate, nostro Dio, infinitamente ringraziato, perché per i meriti del nostro Signor Gesù Cristo, e ad intercessione del Santo Martire Espedito vi siete degnato accogliere le nostre umili preghiere, coll’accordarci benignamente la grazia che imploriamo dal trono della vostra misericordia. E voi, o Santo Martire Espedito, nostro speciale Avvocato e Protettore, siate mille volte benedetto. Deh! Proseguite a perorare presso Dio la causa della nostra temporale e spirituale salute, e rendeteci così facile e spedita la via per giungere al Monte dell’Eterna felicità. Così sia.

Preghiera a Santo Espedito

Mio Santo Espedito delle cause giuste ed urgenti. Soccorrimi in questo momento di afflizione e disperazione. Intercedi per me presso il nostro Signore Gesù Cristo. Tu che sei il Santo degli afflitti, tu che sei un Santo Guerriero, tu che sei il Santo dei disperati, tu che sei il Santo delle cause urgenti. Proteggimi, aiutami, dammi forza, coraggio e serenità. Ascolta la mia richiesta (Fare la richiesta). Aiutami a superare questo momento difficile, proteggimi da tutti coloro che possono danneggiarmi. Proteggi la mia famiglia, attendi la mia domanda con urgenza. Ridammi la pace e la tranquillità. Ti sarò grato fino alla fine della mia vita e porterò il tuo nome a tutti quelli che hanno fede. Grazie

Fonti: http://www.santiebeati.it/dettaglio/50050; http://www.preghiereagesuemaria.it/santiebeati/sant’espedito.htm

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