Venerabile Anna de Guignè

Venerabile Anna de Guignè

Fanciulla (1911 – 1922) 14 gennaio

venerabile-anna-de-guigneEra considerata una piccola peste la primogenita e figlia di conti, con un caratterino tutto pepe, sempre pronta a cercar lite con chiunque, eppure dai 4 anni, dopo la morte del padre ebbe una conversione incredibile. 

È nata nel castello di La Cour, presso Annecy (Francia), il 25 aprile 1911; cresciuta inevitabilmente nella bambagia, dimostra quale unica nota positiva, oltre alla bellezza fisica, una sincerità disarmante, che costringe i suoi genitori a vivere sempre sulla difensiva per cercar di riparare i disastri che provoca all’etichetta ed alla loro vita di relazione.

A poco più di quattro anni resta orfana di papà, che muore eroicamente sui Vosgi, nel corso della prima guerra mondiale. Dal momento in cui il sindaco di Annecy bussa alla porta di casa per annunciare quella morte, la vita e l’atteggiamento di Anna cambiano radicalmente: con il proposito di confortare mamma e di renderle meno penosa la vedovanza, diventa improvvisamente dolce, conciliante remissiva, obbedientissima in tutto.

Cosa comune, forse, anche ad altri bambini nella fase di elaborazione del lutto, che però si risolve perlopiù in un fuoco di paglia. Sorprendentemente, in Anna diventa invece il suo nuovo stile di vita, che le costa sforzi immensi per dominare il suo carattere irruente e la sua facilità ad arrabbiarsi. Soltanto le guance un po’ arrossate tradiscono però i suoi sforzi, celati sempre dietro ad un sorriso che diventa il suo più simpatico biglietto da visita.

venerabile-anna-de-guigne2Questa metamorfosi si accompagna ad un ancor più stupefacente, data l’età, innamoramento per Gesù, nel quale cerca conforto ed al quale cerca di piacere in tutto.Mio Gesù, io voglio ciò che tu vuoi”, “Gesù, io ti amo e per piacerti prendo la decisione di obbedire sempre”; così l’amore per la mamma è diventato la strada di Anna per arrivare a Gesù. La prima Comunione è una tappa fondamentale di questa sua “conversione”: la riceve ad appena sei anni, nel 1917 e per via dell’età le occorre una dispensa vescovile.

Il gesuita, incaricato di esaminarla, è obbligato a riconoscere che neppure un cristiano adulto sarebbe preparato come quella bimba, alta appena un soldo di cacio, ma con il cuore pieno di amore per Gesù. Che, come al solito, non viene da Anna a mani vuote, rendendo ancor più salda la trasformazione che in lei è avvenuta. La bambina scopre il gusto della preghiera, che diventa un prolungato colloquio con Gesù; in particolare, anche se può sembrare sproporzionato all’età, Anna comincia a cogliere il senso della preghiera di intercessione, facendosi carico dei problemi e delle necessità degli altri.

Sono soprattutto i poveri  a trovare posto nel suo cuore e nelle sue preghiere e, tra questi, “i poveri più poveri” che lei individua in quelli che hanno perso la fede e sono lontani da Dio. Per questi offre, insieme alle preghiere, i suoi sforzi per diventare più buona e le sue piccole sofferenze, preparandosi così all’offerta più grande.

venerabile-anna-de-guigne1Nel 1921 Anna è in un’esplosione di vita e di gioia e il pediatra ad ottobre la trova in perfetta salute. Il 19 dicembre, mentre si trova a Cannes con la famiglia, è assalita da fortissimi dolori di testa e di schiena e alcuni giorni dopo le viene diagnostica una meningite. Il quadro clinico peggiora di giorno in giorno, le sofferenze diventano lancinanti ed Anna soffre in silenzio “per gli altri”. “Posso andare con gli angeli?”, chiede all’alba del 14 gennaio alla suora che l’assiste: obbedientissima sempre, soltanto quando questa le risponde di sì, Anna dolcemente chiude gli occhi per riaprirli nell’incanto di Dio.

La Chiesa si è domandata a lungo se i bambini possono praticare in grado eroico le virtù cristiane, cioè se, in definitiva, possono essere proclamati santi, arrivando solo nel 1981 ad una risposta affermativa. Soltanto allora la causa di beatificazione di Anna, avviata nel 1932, ha potuto decollare e nel 1990 Giovanni Paolo II l’ha dichiarata venerabile. Si attende ora un miracolo, che permetta di proclamare beata la piccola peste che, in dieci anni appena, è diventata una meraviglia di Dio.

Autore: Gianpiero Pettiti

Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/93869