MADONNA DI CIPRO

MADONNA DI CIPRO

Panagia Paramithia

Santo Monastero di Vatopedi – 1 febbraio 1997 

Questa icona è stata rimossa da un dipinto murale del Monastero nel 14° secolo quando prese vita cambiando posizione. Il 1 ° febbraio 1997 un monaco novizio notò che dal volto della Vergine e del Bambino uscivano lacrime emananti un intenso profumo di pino.

L’Isola di Cipro ha accolto il Cristianesimo ai tempi di San Paolo e di San Barnaba. Antiche fonti apocrife sostengono che Maria SS. si sia recata a Cipro per fare visita ai Cristiani dell’Isola e durante l’occupazione turca dell’Isola ebbe molto a patire e molti dei suoi Monaci furono uccisi ed i loro beni sequestrati, dispersi o incendiati.

Nel 14 ° secolo, la vita dei monaci era piuttosto ordinaria. La sera entravano nelle loro celle e all’alba si alzavano, aprivano le porte per adempiere alle loro attività giornaliere e di nuovo le porte si richiudevano al tramonto. Questa ritmicità era purtroppo conosciuta dai pirati che attendevano l’apertura delle porte per saccheggiare i monasteri.

Lo stesso stava per accadere al monastero di Vatopedi, quel giorno mentre i monaci si apprestavano ad alzarsi, l’abate era del tutto immerso nella preghiera quando sentì una voce che da quel che riferì, nulla sembrava avere di umano. Spaventato cominciò a guardarsi intorno per rendersi conto se si trattava di uno scherzo o cos’altro. Fu in quel momento che vide l’immagine dell’icona appressa al muro venire sempre più verso di lui. La Santa Vergine si volse verso l’abate con fare preoccupato ma deciso intimandogli: “Non aprite la porta del monastero oggi, ma recatevi alle mura e scacciate i pirati” Guardò meglio l’icona e vide il miracolo più sorprendente.

L’immagine della Madonna era viva e Cristo, il bambino, come illustrato nell’icona, anch’egli era vivo. Il Santo Bambino sollevò il Suo braccio destro per coprire la bocca della Madonna e la guardò con un’espressione molto severa. Poi sentì il Cristo parlare con la voce di un dolce bambino “No Madre, non dire loro questo. Lasciate che siano puniti come meritano, perché non mantengono i loro doveri monastici.”

La Madonna però prese con dolcezza la mano di Cristo, e guardò delicatamente verso destra, ripetendo il suo consiglio per la seconda volta “Non aprite la porta del monastero oggi, andate alle mura e liberate il monastero dai pirati, e pentitevi perché mio figlio è arrabbiato con voi “. Ripeté le stesse parole per la terza volta e solo allora le figure tornarono ad imprimersi nell’icona.

L’abate, che era pieno di stupore, chiamò tutti a raccolta e si affrettò a riferire quanto gli era accaduto. Corsero tutti a vedere l’icona che se ne stava come sempre nella medesima posizione, sul muro dove era sempre stata, ma la posizione della Madre e del Bambino non era più la stessa. Ora infatti ritraeva la Madonna mentre trattiene la mano del suo bambino. Da questo capirono che il miracolo era davvero avvenuto.

Questa icona non è fatta da mani umane (αχειροποίητος) perché raffigura un’immagine che non è stata dipinta da mano umana, ma dalla Grazia di Dio. Da quel giorno i monaci pieni di gratitudine verso la Santa Vergine misero un cero perenne davanti ad essa e si impegnarono a mantenere una preghiera perpetua.

Il 1 ° febbraio 1997 vi fu un secondo straordinario miracolo, un monaco novizio notò che dagli occhi della Vergine e del Bambino uscivano lacrime che profumavano di pino. L’abate e l’Arcivescovo hanno interpretato questo pianto come un segno di Dio, una chiamata al pentimento; e l’abate ha promesso di usare tutte le donazioni che ne sarebbero derivate per la “difesa di Cipro” e la ricostruzione del Monastero.

Fonti: http://holymountain-agionoros.blogspot.it/2012/06/0054-miraculous-icon-of-panagia.html; http://www.wherewewalked.info/feasts/02-February/02-01.htm