Venerabile Silvio Dissegna

VENERABILE SILVIO DISSEGNA

Adolescente (1967 – 1979) 24 settembre

VENERABILE SILVIO DISSEGNANon ancora 11 anni, un dolore alla gamba e poi la sedia a rotelle. In ospedale pregava col rosario e chiedeva al parroco di venire spesso a portargli l’Eucaristia. E offriva per gli altri: per il Papa, per le conversioni, per i missionari e per la fratellanza tra i popoli.

Nato a Moncalieri (Torino) il 1° luglio 1967, Silvio Dissegna vive la sua fanciullezza cristiana nella sua bella casa, con i suoi genitori e il fratello minore Carlo, a Poirino, nell’ondulata pianura di Torino. Dal giorno della sua Prima Comunione, il 7 settembre 1975, ricevuta per un piccolo privilegio, nella cappellina di famiglia, dedicata a San Pio X, Silvio vive un intenso rapporto con Gesù nella preghiera personale, nella partecipazione alla Messa con la Comunione ogni settimana, con la fedeltà ai suoi piccoli doveri di ragazzo, con una bontà dolce e splendente verso tutti.

Molto intelligente, a scuola si distingue per l’impegno che mette in tutte le cose, i suoi quaderni sono pieni delle descrizioni della natura, dei giochi, della vita familiare e dei propositi per l’avvenire: “Da grande farò il maestro per insegnare agli altri”.

Silvio-DissegnaNel 1977 a Natale, la mamma gli regala una macchina per scrivere e lui su un foglio batte con i tasti: “Ti ringrazio mamma, perché mi hai messo al mondo, perché mi hai dato la vita che è tanto bella! Io ho tanta voglia di vivere”.

Nella primavera del 1978 comincia a lamentarsi di un dolore continuo alla gamba sinistra; si scopre che è un cancro alle ossa; pur non avendo ancora 11 anni. capisce lo stesso quello che gli capitava, non si dispera e si affida alla volontà di Dio e alla materna protezione della Madonna.

Il 21 maggio 1978, già in carrozzella, riceve la cresima, le condizioni si aggravano e i dolori sono fortissimi, chiede di ricevere ogni giorno Gesù Eucaristico; dal giugno 1978 al gennaio 1979 inizia per lui una Via Crucis con sette ricoveri a Parigi in cerca di cure e guarigione; prese ad offrire ogni giorno le sue sofferenze per uno scopo: “Oggi le offro per il papa e la Chiesa”; “Oggi le offro per la conversione dei peccatori”.

Accoglie tutti con un sorriso, consola i genitori ed il fratello, dà coraggio ai medici che si sentono impotenti; si sente la presenza di Dio in quella creatura e questo l’avvertono quanti gli si avvicinano.  Nella primavera la malattia avanza senza pietà e Silvio perde anche la vista, non si lamenta mai, ma chiede insistentemente la Santa Comunione.

VENERABILE SILVIO DISSEGNA3Non voleva alcuno dei suoi cari vicino, nonostante il dolore atroce, perché diceva: «Io devo pregare e soffrire per guadagnare il Paradiso». «Gesù vuole da me molte sofferenze e preghiere». «Io ho molte cose da dire a Gesù e alla Madonna».

Nelle interminabili ore del dolore, di giorno e di notte, prega senza stancarsi mai, con il Rosario tra le mani, invocando l’intercessione di Maria Santissima, per sé, per i suoi cari, per il mondo intero.

«Gesù, io credo che tu mi vuoi bene… Gesù, io soffro come quando Tu portavi la croce ed eri picchiato… ecco un’altra tappa della mia salita al Calvario, ma poi verrà la crocifissione… Oh, io sarò felice soltanto quando sarò in Paradiso».

E ancora con il cuore aperto al mondo intero, con la dimensione del Cuore di Gesù: «Gesù, mi offro per la Chiesa e per i sacerdoti… Gesù, io mi offro per la conversione degli uomini a Te… Gesù, mi offro per i missionari e per le missioni, perché tutti gli uomini siano fratelli».

Venerabile Silvio Dissegna

Preparato da questo lungo Rosario a Maria, Silvio Dissegna va incontro a Gesù, amico e Signore, il 24 settembre 1979. La sua fama di santità dilaga in molti Paesi del mondo. Anche L’Osservatore Romano ha illustrato più volte la sua vita singolare, una vera meraviglia di Dio nel nostro tempo. Dal 9 novembre 2001, è in corso presso la Congregazione delle Cause dei Santi a Roma, la sua causa di canonizzazione. Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile il 7 novembre 2014.

Fontehttp://www.santiebeati.it/dettaglio/91049

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