MADONNA ADDOLORATA DI ANGRI

MADONNA ADDOLORATA DI ANGRI

Angri (SA) Campania – 27 settembre 1953

Madonna Addolorata AngriQuesta immagine della Madonna Addolorata venne posta dal fondatore delle Suore di S. Giovanni Battista, il Beato Alfonso M. Fusco, sull’altare della Cappella della Casa Madre in Angri. Solennemente incoronata per il 75° anniversario della fondazione, il 27 settembre 1953 dall’Arcivescovo di Napoli.

Il 26 aprile 2016, il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante i miracoli attribuiti al Beato Alfonso Maria Fusco, sacerdote diocesano, fondatore della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista, di Angri, nato il 23 marzo 1839 e morto il 6 febbraio 1910.

I miracoli che lo hanno visto protagonista di inspiegabili guarigioni sono quelli di un bambino africano e una suora originaria della provincia di Campobasso colpita da aneurismi ed altre gravi complicazioni. In seguito alle preghiere offerte al santo dalle Alfonso-Maria-Fusco2tante consorelle, sparse in 16 paesi del mondo insieme a parenti ed amici, mentre nessun medico curante sperava ormai nella guarigione completa, di Sr. M. Dulcis, tutti rimasero molto sorpresi quando, il 25 ottobre 2009, la suora, all’improvviso sentì dentro di sé una grande forza, inspiegabile e indescrivibile. Ebbe un lieto e improvviso risveglio da un sonno lungo e profondo. Riacquistò un linguaggio fluente, congruo e la capacità delle risorse attentive. All’esame collegiale della consulta medica, il 25 febbraio 2016, è stato dichiarato che  la guarigione di Sr Maria Dulcis Miniello è stata improvvisa e completa e il recupero cognitivo e sensoriale è stato ritenuto duraturo e non spiegabile scientificamente.

Già proclamato beato, il 7 ottobre 2001, sarà presto canonizzato.

BIOGRAFIA DEL SANTO

Primogenito di cinque figli, nacque il 23 marzo 1839 ad Angri, in provincia di Salerno, diocesi di Nocera-Sarno, dai coniugi Aniello Fusco e Giuseppina Schiavone, entrambi di origine contadina, ma educati fin dalla nascita a sani principi di vita cristiana e al santo timore di Dio.

Per quattro anni i coniugi Fusco attesero l’arrivo di un bambino fin quando si decisero nel 1838 a fare un pellegrinaggio a Pagani, poco distante da Angri, dove sono custodite le reliquie di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori per chiederne l’intercessione. In tale circostanza si sentirono dire dal Redentorista Francesco Saverio Pecorelli: «Avrete un figlio maschio, lo chiamerete Alfonso, sarà sacerdote e farà la vita del Beato Alfonso».Alfonso-Maria-Fusco

Il bambino rivelò subito un carattere mite, dolce, amabile, sensibile alla preghiera e ai poveri. Ebbe come maestri nella casa paterna dotti e santi sacerdoti, che lo istruirono e lo prepararono al primo incontro con Gesù. A sette anni ricevette la Prima Comunione e subito dopo anche la Cresima. A undici anni manifestò ai genitori la volontà di diventare sacerdote. 

Il 29 maggio 1863 ricevette l’ordinazione sacerdotale e ben presto si distinse per lo zelo, per l’assiduità nel servizio liturgico e per la diligenza nell’amministrazione dei sacramenti, specialmente della riconciliazione, nella quale mostrava tutta la sua paternità e comprensione per i penitenti.

Negli ultimi anni di seminario, una notte, aveva sognato Gesù Nazareno, che gli aveva chiesto di fondare, non appena ordinato sacerdote, un istituto di suore e un orfanotrofio maschile e femminile. Fu l’incontro con Maddalena Caputo di Angri, donna dal carattere forte e volitivo, aspirante alla vita religiosa, che spinse don Alfonso ad accelerare i tempi per la fondazione dell’Istituto.

La Congregazione delle Suore Battistine del Nazareno venne dunque fondata il 25 settembre 1878 e la piccola e fatiscente Casa Scarcella prese ben presto il nome di Piccola Casa della Provvidenza.

Alfonso-Maria-Fusco3Don Alfonso non ha lasciato molti scritti. Amava parlare con la testimonianza della vita. Le brevi frasi ricche di sapienza evangelica, che si possono ricavare dai suoi scritti e dalle testimonianze di chi lo conobbe, sono bagliori che illuminano la sua vita semplice, il suo grande amore per l’Eucaristia, per la Passione di Gesù e la sua filiale devozione alla Vergine Addolorata. Ripeteva spesso alle sue Suore : «Facciamoci santi seguendo da vicino Gesù… Figliole, se vivrete nella povertà, nella purità e nell’obbedienza, risplenderete come stelle lassù, in cielo».

Quando il cibo scarseggiava o addirittura mancava. Allora don Alfonso rassicurava le sue Figlie pensierose, dicendo: «Non vi preoccupate, figlie mie, ora vado da Gesù e ci penserà lui». E Gesù rispondeva con prontezza e grande generosità. A chi crede tutto è possibile! In un tempo in cui l’istruzione era privilegio di pochi, vietata ai poveri e alle donne, don Alfonso non badava a sacrifici pur di dare ai bambini una vita serena, lo studio e un mestiere ai più grandi, in modo che, una volta cresciuti, potessero vivere da onesti cittadini e da cristiani convinti.

Le crescenti richieste di assistenza per un numero sempre maggiore di orfani e di bambini spinsero don Fusco ad aprire nuove case, prima in Campania, poi in altre regioni d’Italia.

Il 5 febbraio 1910 si sentì male durante la notte. Chiese e ricevette con raccoglimento i Sacramenti e la mattina del 6 febbraio, dopo aver benedetto con braccio tremante le sue figlie piangenti intorno al suo letto, esclamò: «Signore, ti beato-alfonso-maria-fusco spoglieringrazio, sono stato un servo inutile.» Poi, rivolto alle Suore: «Dal cielo non vi dimenticherò, pregherò sempre per voi». E si addormentò placidamente nel Signore.

Si diffuse subito la notizia della sua morte e, per tutta la giornata di quella domenica, vi fu una processione di persone che piangendo dicevano: «È morto il padre dei poveri, è morto il santo!».

Le sue Suore sono oggi diffuse in quattro Continenti.

Il 12 febbraio 1976 il Papa Paolo VI ne riconobbe le virtù eroiche; il 7 ottobre 2001 il Papa Giovanni Paolo II proclamandolo beato lo offre come esempio ai sacerdoti e lo indica a tutti come educatore e protettore specialmente dei poveri e dei bisognosi.

Per saperne di più: www.alfonsomariafusco.org

Fontihttp://www.angri.info/alfonso-maria-fusco-tra-i-santi-della-chiesa-ad-ottobre-la-cerimonia-di-canonizzazione.htm; http://www.santiebeati.it/dettaglio/40525