NOSTRA SIGNORA DELLA LIBERAZIONE

NOSTRA SIGNORA DELLA LIBERAZIONE

Morne Rouge – (Martinica) 30 agosto

Nostra Signora della Liberazione Morne-Rouge MartiniqueLa Chiesa di Nostra Signora della Liberazione si trova nel dipartimento francese della Martinica, nel comune di Morne Rouge ed è la sede del santo patrono della Martinica. Infatti, ogni anno ospita il 30 agosto, il pellegrinaggio diocesano in cui non meno di 20.000 persone sono coinvolte.

Nel 1851 , venne deciso di creare delle diocesi nelle Antille francesi, al fine di riorganizzare la poco seguita vita religiosa. Padre Étienne-Jean-François Le Herpeur , parroco a Bayeux in Normandia , già grande devoto di Nostra Signora della Liberazione a Dover-la-Délivrande in Calvados, si propone per il nuovo vescovado in Martinica. La sua richiesta viene quindi approvata da Papa Pio IX il 3 febbraio.

Lascia dunque la sua patria insieme ad altri sacerdoti e seminaristi per la nuova diocesi, con il cuore pieno di fiducia nella sua amata Vergine della Liberazione. Ma per ben dieci giorni il mare infuriava tanto che una notte il capitano mandò a chiamare il vescovo per comunicargli la gravità e l’imminenza del pericolo.

Padre Étienne-Jean-François Le Herpeur implora la VergineAl culmine della tempesta, monsignor Le Herpeur iniziò a pregare facendo voto alla Vergine che se fossero sfuggiti alla tempesta, una volta in Martinica avrebbero fatto costruire una chiesa in suo onore e l’avrebbe elevata a Patrona della diocesi. Il giorno successivo, il 25 marzo festa dell’Annunciazione, il mare si calmò.

Monsignor Le Herpeur arrivò in Martinica il 25 aprile, quando un’epidemia di febbre gialla era appena scoppiata a San Pietro, la sede della nuova diocesi, decimando il clero. Il vescovo e i seminaristi furono costretti a rifugiarsi immediatamente sulle vicine colline di Saint-Pierre, la Morne-Rouge , in una regione boscosa, scarsamente popolate dove solo coloro che aveva fatto il vaccino contro la febbre gialla potevano rimanere. Tra l’altro il clima in quella zona era più salutare, rendendo più difficile ammalarsi.

Ancora una volta il vescovo rivolge alla sua cara Madonna della Liberazione suppliche e preghiere. Ma non resta inerme, cerca subito il terreno sul quale poter costruire il prima possibile la chiesa che già Le aveva promesso. È così che un giorno sente esclamare: “Non esitare, è qui che sarà Nostra Signora della Liberazione!

La febbre gialla scompare subito dopo, come se la Vergine al solo impegno del vescovo abbia provveduto alla liberazione dal male e già in dicembre Le Herpeur riesce a tornare alla sua diocesi a San Petro per proclamare un decreto il 13 dicembre: “Considerando che è piaciuto a nostro Signore di diffondere la devozione a Maria in tutte le parrocchie e nei cuori della Martinica (…) la cappella di Morne-Rouge d’ora in poi portarà il titolo di nostra Signora della Nostra Signora della Liberazione Morne-Rouge Martinique chiesaLiberazione (. ..) Vogliamo che la Madre di Dio divenga qui la Padrona, la Mistress, la Regina e la Madre della diocesi e di ciascuna delle anime che ci sono affidate. ” Questa è l’origine del pellegrinaggio diocesano che dal 13 dicembre 1851 si ripetè ogni anno.

Tutti gli abitanti si erano prodigati per la costruzione del piccolo santuario in legno, ognuno secondo quando poteva, anche solo con la manodopera se non era in grado di dare altro. Una donazione di Napoleone III e l’imperatrice Eugenia permisero l’avvio dei lavori, mentre una statua di Nostra Signora della Liberazione, arrivò in Martinica nel mese di febbraio del 1853 dove venne incoronata. La chiesa fu completata l’8 dicembre, alla presenza di 20.000 persone. La corona della Vergine e Gesù Bambino sono stati benedetti da Papa Pio IX.

Purtroppo il 18 agosto 1891 un ciclone terribile creò il caos in Martinica. La chiesa e la canonica furono completamente distrutte, lasciando solo la statua intatta. Ci vollero purtroppo diversi anni per poter ricostruire e ampliare il santuario che fu benedetto il 3 maggio 1897 da Monsignor Carmene e consacrato dal vescovo di Cormont il l4 marzo 1902.

La sfortuna però sembrava abbattersi su questo sacro tempio e cinque mesi dopo, il 30 agosto, l’eruzione del Monte Pelee devastò il Morne-Rouge mentre una nube vulcanica procurò la morte di oltre 1500 persone, tra cui il parroco del paese che morì eroicamente dopo aver salvato le persone che si erano rifugiate nel santuario. Nello sconforto generale un segno forte Nostra Signora della Liberazione Morne-Rouge Martinique chiesa3ancora una volta da coraggio, ed è la statua della Madonna rimasta intatta come gran parte del santuario che aveva perso solo il tetto e i suoi arredi. Lo sciacallaggio e i furti sacrileghi fecero il resto. Oggetti sacri, le campane, i confessionali, l’organo, le piastrelle e anche la statua di Nostra Signora della Liberazione, che fortunatamente in seguito venne recuperata. Si decise dunque di salvaguardare la statua della Madonna trasportandola non senza i dovuti onori al santuario del Redoubt, nei pressi di Fort-de-France, nel 1906 .

Nel 1907, Padre Wechter divenne il è responsabile del recupero della parrocchia, così come del restauro della chiesa, che dura fino 1912 ed è fatto in un nuovo stile. La statua trova il suo posto nella chiesa restaurata nel 1912. In memoria del tragico giorno del 30 agosto 1902, il pellegrinaggio diocesano viene spostato al 30 agosto. La Chiesa di Nostra Signora della Liberazione soffre ancora qualche danno per un’altra eruzione nel febbraio 1929.

 

Fontehttps://fr.wikipedia.org/wiki/%C3%89glise_Notre-Dame_de_la_D%C3%A9livrande_du_Morne-Rouge