MADONNA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

MADONNA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

1 luglio

Gesù - caliceCome tutti i grandi missionari anche S. Gaspare ha avuto il suo quadro della Madonna delle Missioni, che portava sempre con sé, il cui uso prescrisse anche per la sua Congregazione. Nella tradizione della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue questo quadro è stato chiamato in diversi modi: Madonna Auxilium Christianorum, Madonna delle Missioni, Madonna del Calice, Madonna del Preziosissimo Sangue.

(Tratto da una catechesi di P. Beniamino Conti)

In qualche testimonianza si afferma che questo quadro fu donato a S. Gaspare da Pio VII, quando lo incaricò di predicare le missioni nello Stato Pontificio. Infatti, sul retro del dipinto della Madonna del Preziosissimo Sangue, rifoderato alla fine del sec. XIX e conservato attualmente nel Museo delle reliquie di S. Gaspare in Albano Laziale, è incollato un cartiglio con questa scritta: «Memoria. Per testimonianza dei Missionari anziani, e nominatamente del R.mo D. Giacinto Petroni, che lo ritirò dalla “Sora Gigia”, e del R.mo D.Nicola Pagliuca, il presente Auxilium Christianorum, Immagine usata nelle Sante Missioni dal Ven. Gaspare Del Bufalo… è il quadro originale. Fratel Adeodato De Filippis afferma di aver sempre inteso dire che questa immagine fu data da Pio VII al nostro Venerabile. Giuseppe Schaeper, Missionario. Roma 16 settembre 1898».

san gaspare del BufaloChe il quadro della Madonna Auxilium Christianorum conservato nel Museo di Albano Laziale sia quello originale che S. Gaspare portava nelle sue missioni, non c’è alcun dubbio; ma che questa immagine sia quella datagli da Pio VII secondo la testimonianza del De Filippis, non vi è alcuna, tranne una testimonianza del Merlini circa il dono di un’immagine della Madonna a S. Gaspare da parte di Pio VII, che però non viene descritta come quella che già sembrava tra l’altro essere in suo possesso.

Dopo la fondazione della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue (15 agosto 1815), si portava in missione solo il quadro della Madonna del Soccorso di D. Gaetano Bonanni, primo superiore della Casa di S. Felice, tanto che S.Gaspare in una lettera del 22 novembre 1820 al missionario D. Francesco Maria Pierantoni la chiama semplicemente «Madonna del Bonanni».  Affermando: «La Madonna delle nostre Missioni avrà da essere uniforme; per ora si userà quella di Bonanni».

Con la promozione Bonanni il quale aveva deciso di lasciare S. Felice per la sua sede episcopale a Norcia, si rendeva necessaria un’altra immagine. Venne dunque utilizzato il quadro che S. Gaspare nelle sue lettere chiama più volte la «mia Madonna», cioè il quadro della Madonna di cui parliamo.

In una lettera del 13 novembre 1825 al Sig. Giovanni Francesco Palmucci di Offida S. Gaspare ci fa sapere che questo quadro della sua Madonna «si portava in missione da altri missionari già morti». Perciò, non è esatto dire che questa immagine della Madonna fu ideata e fatta dipingere da S.Gaspare. Egli fece Missionari del Preziosissimo Sangue1aggiungere solo il calice in mano al Bambino. Infatti, nella stessa lettera al Palmucci egli dice che in Roma «non è a mia notizia chi sia il Pittore che ha dipinto la mia Madonna. Quello che vi aggiunse il Calice è il Signor Pozzi». Probabilmente S. Gaspare fece aggiungere dal Pozzi anche la vestina dorata del Bambino, il cui candido e tenero corpicciolo è stato riportato alla forma originaria nel restauro eseguito nel 1984. Il quadro è attribuito a Pompeo Batoni (1708-1787) in età giovanile, lo stesso pittore del quadro del Sacratissimo Cuore di Gesù che si venera a Roma nella chiesa del Gesù.

Gaspare fece eseguire diverse copie di questo quadro per i suoi missionari o per altre persone che glielo chiedevano. Non voleva che i missionari si facessero dipingere e usassero quadri diversi per le missioni.

Le riproduzioni della Madonna delle Missioni dovevano essere perfette e belle. Così scrive nel maggio 1837 alla nipote Luigia, pregandola di ripetere le sue stesse parole al pittore Luigi Spalladoro, che doveva fargli una copia della Madonna: «Converrà pensare a dire a Spalladoro che mi faccia una bella Madonna delle nostre Missioni, ma bella, non malinconica, non viso bislungo, non languente; ditegli chiaro ciò che avverto».

Missionari del Preziosissimo Sangue2Il Bambino Gesù presenta a sua Madre il calice del Sangue eucaristico e la Madre invita i peccatori a «servirsi di quel farmaco divino», non solo perché siano purificati dai loro peccati, ma anche perché si rivestano di tutte le virtù, secondo quanto si evince nei regolamenti dei Missionari del Preziosissimo Sangue.

Tuttavia, nel quadro però sia gli occhi del Bambino che quelli della Madre sono rivolti direttamente all’osservatore, da qualunque parte questo si trovi a guardare. Perciò, sembra piuttosto che l’offerta del calice da parte del Bambino sia rivolta  a tutti coloro che lo guardano, che fissano cioè il loro sguardo di fede in lui, quasi ripetesse per loro le parole dell’ultima cena. E la Madonna asseconda col suo sguardo amorevole e col gesto accogliente della sua mano destra l’offerta del Figlio. Chi rifiuterebbe una tale offerta fatta da un Bambino così tenero e inerme, confermata dal volto così bello e dolce della Mamma?

Fontehttp://www.floscarmeli.net/modules.php?name=News&file=article&sid=591

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