Fabio Bilancini

Fabio Bilancini

Adolescente (1988-2005) 11 aprile

fabio bilanciniIl suo cuore giovane di diciassettenne non ha retto a una lunga malattia. Sensibile, intelligente, profondo, religioso: da grande avrebbe voluto fare il giornalista. Impegnato nella scuola e anche un po’ in politica. Sensibile, intelligente, profondo, religioso: da grande avrebbe voluto fare il giornalista…

Gli amici, la famiglia, la sua scuola hanno tirato fuori dal computer quei circa 120 componimenti (tra articoli, racconti, poesie ed altro) scoprendovi ricchezza interiore ed una preparazione non comune, considerata la giovane età e ne è nato il libro “Un applauso a me stesso.”

Fabio Bilancini è scomparso all’età di 17 anni, l’11 aprile 2005, per un grave problema al cuore. Nato a Tivoli (Roma) il 28 gennaio 1988, in una bellissima giornata di sole. Solo il giorno successivo, i genitori vengono informati che il bimbo è affetto da una neonatocardiopatia congenita. Fabio viene trasferito al Policlinico Umberto I di Roma, per accertamenti e il mese successivo viene ricoverato all’ospedale Bambino Gesù, dove viene preso in cura dall’équipe del professor Carlo Marcelletti. Subito la diagnosi: ventricolo destro a doppia uscita con lieve stenosi polmonare. A dieci mesi, Fabio è sottoposto ad un primo cateterismo, e a due anni subisce il primo intervento che il cardiochirurgo giudica “difficile ma riuscito molto bene”.

Bambino molto intelligente, molto riservato e abilissimo con il computer con cui giocava già dall’età di due anni. Nonostante la sua cardiopatia, Fabio cresce felice e per lui la figura del medico prof. Carlo Marcelletti diventa una icona.

A scuola sia elementare che media, emerge subito la sua geniale creatività che gli fa conquistare le simpatie di tutti. Poi è la volta delle Liceo Scientifico Statale Ettore Majoranasuperiori, si iscrive al Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana” di Guidonia, dove risiede (non distante dal paese natio), ove il giovane continua a guadagnarsi la stima di tutti, collaborando con docenti e divenendo la guida dei suoi compagni.

Tifosissimo dell’Inter e appassionato di politica, la vita di Fabio scorre serena, accarezza un sogno: quello di fare il giornalista; esperto di computer e amante della scrittura, scrive quotidianamente sul blog da lui creato e su un sito scolastico resogli disponibile, grazie alla sensibilità dell’Istituto che frequenta.

Nel 2003 le condizioni di salute di Fabio si aggravano, il suo cuore inizia a faticare, fino a quando il 18 marzo 2005, si ammala di una banale influenza che pesa in modo decisivo sul suo cuore già provato. Il 1° aprile inizia il viaggio della speranza a Palermo, dove all’ospedale Civico lavora il prof. Carlo Marcelletti. Il giovane è posto in lista di attesa per il trapianto cardiaco, giungono due organi, ma purtroppo nessuno dei due risulta compatibile; la lotta titanica dell’équipe medica contro gli eventi non può avere la meglio. L’esito lascia una sorta di frustrazione. Così Fabio Bilancini, giovane speranza, alle ore 2,40 dell’11 aprile 2005, a Palermo, viene rapito da una tiepida e ventosa notte di primavera: come se Braccia molto ampie lo sorreggessero per accoglierlo nel grembo divino.

Preoccupato per la salute del padre scrive:

Caro Gesù, suprema fonte di grazia e di speranza, mi sottometto al tuo incanto e riconosco in Te il Redentore di tutti gli uomini e il Salvatore dell’universo. A Te, caro Gesù, rivolgo quest’umile preghiera affinché con la tua luce possa fare stare bene mio ragazzopadre che è stato colpito da un brutto male. Con semplicità. Fabio

Stupisce, che a 17 anni si possa essere così. Ma Fabio Bilancini ha raggiunto, attraverso la sofferenze, una vera consapevolezza e profondità di lettura della vita.

Scrive ad una compagna per creare un movimento giovanile all’interno della scuola: Cara Ramona,[…] mi accontento di una risposta a questa semplice domanda: è mai possibile nelle quattro mura scolastiche, creare un movimento politico? Io quel che ricordo dopo aver scartabellato pagine e pagine di burocrazia scolastica, credo di sì ma aspetto la tua risposta. Accetti di creare questo movimento giovanile?[…]

Sul blog del professore di matematica Michele Passante 29 dicembre 2004: Cara Ramona, l’ora sta per scoccare: cercheremo di realizzare l’impossibile. Salvare gli alunni dall’ondata dilagante di fascismo e comunismo che si respira in ogni angolo della nostra scuola. Aumentano gli incolti con le celtiche sul collo, accresce il pericolo di giovani che antepongono l’odio alla razionalità, che scelgono seguendo una moda, che prostituiscono la conoscenza. Se tutto andrà per il verso fabio bilancini1giusto (anche se ho molti dubbi a proposito) ci faremo molti nemici. Non ho aggiunto più di quello che ti ho detto a scuola. Però, credo sia giunto il momento di parlarne. Bietto

Il post di Sorvegliato Speciale, 13 aprile 2005

Addio, Fabietto. Il giovane cuore di Fabio Bilancini due giorni fa si è fermato. Fabio era appena un ragazzo, aveva 17 anni. Aveva un blog col nome con il quale tutti lo chiamavano: ‘Bietto’. Era un blogger come me. Come tanti. E oggi non è più con noi. Gli avevo mandato una mail qualche settimana fa per chiedergli come mai proprio lui non si era ancora iscrittoa tocque-ville, lui che era il più grande fan (ed anche il più giovane di età) di questo progetto di blogs liberali TocqueVille – La città dei liberi 2.0. Non sapevo nulla della sua malattia. Così mi aveva risposto 15 giorni fa: ‘Scusa per la risposta a rilento, ma è un periodo in cui sto male. Sì, è meglio che mi iscrivete nella lista dei bloggers di area liberale. Ti ringrazio tantissimo, Fabio’. Che Gesù lo tenga stretto a sé … come il più speciale dei suoi. Perché Fabio era un ragazzo veramente speciale. Non ce la faccio ad aggiungere altre parole … Spero di conoscerti lassù, Fabio. Ti abbraccio fortissimo e pregherò (insieme ai miei bambini) per te, e per la tua famiglia che ti ha perso. Tuo, Mario (Sorvy)

Tratto da http://www.santiebeati.it/dettaglio/94230

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