Anna Maria Rosa Marchisio
Madre di famiglia (1937 – 1990) 9 aprile
Anna Maria ha il grande pregio di essere un modello imitabile da tutti, certamente con impegno, coraggio e preghiera; ma davvero imitabile, perché la sua vita si è svolta nella condizione “feriale e laica” di moglie e madre di famiglia, senza nulla di eccezionale.
Anna Maria Rosa nasce a Torino il 14 Settembre 1937 in una famiglia di profonda fede cristiana. A Torino compie gli studi e si diploma ragioniera e poi interprete per le lingue inglese e francese.
Impegnata come capo nel movimento scout cattolico dell’AGI e occupata come segretaria di direzione in un’azienda d’importanza internazionale, all’età di 24 anni, il 1° Maggio 1962, si sposa con Paolo Marchisio e, a causa del lavoro del marito, si trasferisce a Milano, lasciando la sua attività professionale per dedicarsi totalmente alla sua nuova famiglia che, dopo qualche anno, si trasferirà a Inverigo (prov. di Como, ma diocesi di Milano).
Tra il 1963 e il 1968 nascono tre figlie. La famiglia è diventata già abbastanza numerosa, ma nel 1971 Anna Maria non esita ad accogliere in casa i suoceri, vecchi e malati. Il nonno morirà l’anno seguente, ma la nonna guarirà e vivrà felice per nove anni, godendo di un rapporto sinceramente affettuoso con la nuora e con tutti. Negli anni 1976 e 77 la famiglia accoglie in affido altre due bambine di 5 e 7 anni, che verranno legalmente affiliate nel 1981 con decreto del Tribunale dei Minori. Nel 1985 il padre di Anna Maria, rimasto vedovo, entra a far parte del nucleo familiare.
La casa di Anna Maria è sempre aperta per tutti, non importa se parenti, amici o quasi sconosciuti. Ospita, talvolta anche per mesi, diverse persone in difficoltà e bisognose di aiuto e ne diventa punto di riferimento e di appoggio.
La dedizione alla famiglia – stabilmente di otto persone – non impedisce ad Anna Maria di impegnarsi in varie attività:
– in parrocchia, come catechista e come membro del Consiglio pastorale, per 16 anni;
– in decanato, nel Consiglio per la pastorale familiare;
– nell’Associazione Genitori A.Ge;
– nella scuola, in diversi Consigli, anche come presidente;
– nel movimento di spiritualità coniugale delle Equipes Notre-Dame, introducendolo in Brianza nel 1970 e poi contribuendo alla sua diffusione, anche come responsabile di Settore;
– in vari decanati della diocesi, come relatrice in ben 165 incontri con giovani, fidanzati, sposi, genitori e famiglie.
Anna Maria vive i suoi impegni con gioia, con amore, al servizio del Vangelo, donando tutta se stessa senza risparmio, sempre col sorriso sulle labbra, anche nei momenti di maggiore difficoltà o sofferenza, forte del sostegno della fede, irrobustita dalla preghiera personale, dalla meditazione e dallo studio assiduo dei documenti del Magistero. E non mancano nei suoi impegni quotidiani la preghiera coniugale e familiare e, potendo, la santa Messa. È infatti ben consapevole che il regolare accostamento ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia sono fondamentali nella vita di un cristiano. E vive ogni giorno coerentemente a questa sua fede rocciosa.
Anna Maria conclude la sua vita terrena all’età di 52 anni, il 9 aprile 1990, stroncata in 40 ore da un’improvvisa pericardite acuta.
Per maggiori informazioni: Associazione “Amici di Anna Maria” Via Piave 16, Inverigo (CO) amicidiannamaria@libero.it
Fonte: Amici di Anna Maria su http://www.santiebeati.it/dettaglio/94200