ROSARIO A SAN GIUSEPPE
Nessun santo vanta tanti meriti per ottenere grazie da Gesù come San Giuseppe. Impariamo dunque a recitare con una comune corona del Santo Rosario la stessa preghiera che recitiamo per la Sua Santissima Madre anche per il suo padre terreno il nostro amato San Giuseppe.
Per la recita si usa una comune corona del Santo Rosario. Dopo una breve invocazione iniziale si prende in mano la corona e si prega così:
Struttura di ogni decina:
- enunciazione del mistero
- breve pausa di riflessione
- sui grani del Padre Nostro: Padre nostro, che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà,come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano,e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non ci indurre in tentazione,ma liberaci dal male. Amen.
- sui grandi dell’Ave Maria si ripete per 10 volte:
Ave, o Giuseppe, uomo giusto, sposo verginale di Maria e padre davidico del Messia; tu sei benedetto tra gli uomini, e benedetto è il Figlio di Dio che a te fu affidato, Gesù. San Giuseppe patrono della Chiesa universale, custodisci le nostre famiglie nella pace e nella grazia divina, e soccorrici nell’ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Alla fine del quinto mistero:
- litanie a san Giuseppe
- preghiera per il papa:
Il Signore lo conservi, gli doni vigore, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male.
INIZIO DEL ROSARIO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli, Amen.
PRIMO MISTERO:
Si contempla S. Giuseppe l’uomo giusto agli occhi di Dio. (Mt 1,18-21.24.).
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
Riflessione: “Fece come l’angelo gli aveva ordinato”.
Fare la volontà dio Dio è la cosa più “giusta” ossia gradita a Dio e benefica per la creatura. San Giuseppe aderì con piena fiducia al progetto di Dio su di sé. Ci lasciamo anche noi guidare nelle nostre scelte dalla parola della Chiesa, che è parola di angelo di Dio?
Padre nostro – 10 “Ave o Giuseppe” – Gloria al Padre
SECONDO MISTERO:
Si contempla Giuseppe lo sposo verginale di Maria SS. (Lc 1,34-38.)
Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo” Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei.
Riflessione:”Non conosco uomo”
Il matrimonio tra battezzati può essere vissuto santamente, cristianamente, degnamente in due sole maniere, sempre, evidentemente, di comune accordo degli sposi (la comunione degli spiriti è assolutamente necessaria negli sposi!): può essere vissuto “responsabilmente” aperto alla procreazione o “verginalmente”, per una speciale missione per il Regno di Dio. Gli sposi cristiani, secondo san Paolo, non dovrebbero più considerarsi di questo mondo. (1Cor 7,29)
Padre nostro – 10 “Ave o Giuseppe” – Gloria al Padre
TERZO MISTERO:
Si contempla S. Giuseppe il fidente profugo nella terra di Egitto (Mt 2,13-15.) Fuga in Egitto e strage degli innocenti.
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.
Riflessione: “Fuggi in Egitto“
Il dolore, sotto qualsiasi forma, materiale e spirituale, è pane quotidiano della nostra vita. Gesù non è venuto per darne la spiegazione, ma per riempirlo della sua presenza. Giuseppe non fuggì solo, ma aveva con sé Gesù. Solo in questo modo, come il lievito impastato con la farina fa buon pane, così il dolore, impastato di fede, fa “beatitudine”.
Padre nostro – 10 “Ave o Giuseppe” – Gloria al Padre
QUARTO MISTERO:
Si contempla S. Giuseppe il saggio capo della Santa Famiglia di Nazareth (Mt 13,53-55a; Mc 6,1-3a; Lc 2.51-52.)
Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di loses, di Giuda e di Simeone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo amore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Riflessione:
Tutta la meraviglia, suscitata intorno a Gesù, la gente la rimanda più che alla sua madre al suo “padre” Giuseppe. Segno che Giuseppe era stimato e riconosciuto un saggio capo di famiglia. Questa saggezza di Giuseppe era costituita, anzitutto, da una profonda stima e religioso rispetto degli eccezionali componenti della sua famiglia, Gesù e Maria,; in secondo luogo dal suo discreto dialogo con essi necessario, anche nella Santa Famiglia di Nazaret, per affrontare i quotidiani problemi della casa; e in fine da un vivissimo senso religioso, di cui seppe, come giuda del focolare domestico, animava tutta la vita casalinga. È saggezza del capo famiglia, che rende felice la vita domestica. Così si dice della madre in una famiglia.
Padre nostro – 10 “Ave o Giuseppe” – Gloria al Padre
QUINTO MISTERO:
Si contempla S. Giuseppe il fedele osservante delle feste religiose. (Lc 2,41-43.)
“I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa della Pasqua. Quando ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Riflessione: Commoventi tutte queste tre scene, in cui san Giuseppe dimostra di praticare fedelmente le prescrizioni della sua religione. Dunque la religione, ci insegna san Giuseppe, va vissuta da tutta la famiglia “insieme”: le preghiere quotidiane, la santificazione delle feste, la frequenza dei sacramenti, la partecipazione alla vita ecclesiale, al sostegno dalle necessità della chiesa.
Padre nostro – 10 “Ave o Giuseppe” – Gloria al Padre
LITANIE A SAN GIUSEPPE
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo, eaudiscici
Padre celeste, Dio pietà di noi
Figlio redentore del mondo, Dio pietà di noi
Spirito Santo, Dio pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio pietà di noi
S.Giuseppe prega per noi
Inclita prole di Davide prega per noi
Luce dei Patriarchi prega per noi
Sposo della Madre di Dio prega per noi
Custode purissimo della Vergine prega per noi
Tu che nutristi il Figlio di Dio prega per noi
Solerte difensore di Cristo prega per noi
Capo dell’Alma Famiglia prega per noi
O Giuseppe giustissimo prega per noi
O Giuseppe castissimo prega per noi
O Giuseppe prudentissimo prega per noi
O Giuseppe obbedientissimo prega per noi
O Giuseppe fedelissimo prega per noi
Specchio di pazienza prega per noi
Amante della povertà prega per noi
Esempio agli operai prega per noi
Decoro della vita domestica prega per noi
Custode dei vergini prega per noi
Sostegno delle famiglie prega per noi
Conforto dei sofferenti prega per noi
Speranza degli infermi prega per noi
Patrono dei moribondi prega per noi
Terrore dei demoni prega per noi
Protettore della S.Chiesa prega per noi
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Preghiamo per il papa:
Il Signore lo conservi, gli doni vigore, lo renda felice sulla terra e lo preservi da ogni male.
Fonte: Pregate, pregate, pregate ed. Shalom
ARTICOLI COLLEGATI
SAN GIUSEPPE
FESTA DI SAN GIUSEPPE
SAN GIUSEPPE LAVORATORE
LA MISTERIOSA SCALA DI SAN GIUSEPPE
NOVENA A SAN GIUSEPPE
SACRO MANTO DI SAN GIUSEPPE
CORONCINA DI RINGRAZIAMENTO A SAN GIUSEPPE
TRIDUO DI RINGRAZIAMENTO A SAN GIUSEPPE
I 7 DOLORI E GIOIE DI SAN GIUSEPPE