BEATA MADRE SPERANZA DI GESÙ

BEATA MADRE SPERANZA DI GESÙ

Religiosa, mistica e fondatrice (1893-1983) 8 febbraio

Madre SperanzaMadre Speranza di Gesù, al secolo María Josefa Alhama Valera è la fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. Nel Santuario da lei voluto, insieme al Crocifisso si venera la Madonna con il titolo di Maria Mediatrice  e qui sembra sgorgare un’acqua miracolosa che ha trasformato Collevalenza nella Lourdes italiana. 

María Josefa Alhama Valera nacque nel 1893 a Santomera, nella regione di Murcia (Spagna), da una famiglia indigente, primogenita di nove figli. Il nome María Josefa le sarebbe stato dato per riguardo alla nonna paterna che così si chiamava. Il padre era operaio agricolo avventizio e la madre casalinga. Madre Speranza conobbe e condivise la povertà della sua famiglia.

Si racconta che tale Pepe Ireno, che aveva un podere vicino alla famiglia di Madre Speranza, colpito dall’intelligenza della bambina, pensò che era un peccato lasciarla in tanta povertà e convinse i genitori ad affidarla al parroco di Santomera, don Manuel Aliaga, che viveva con due sorelle. Questi fu lieto di portarla a casa sua, dove avrebbe potuto ricevere una buona educazione. Il trasferimento avvenne quando la bambina aveva circa 6 o 7 anni.

Le due sorelle del parroco, Inés e María, aiutate da María De Las Maravillas Fernández Serna e da una sua sorella religiosa, Carmen, diedero a María Josefa un po’ di istruzione e le insegnarono i lavori domestici. Non frequentò mai la scuola e rimase a casa del parroco fino al 15 ottobre 1914, giorno in cui partì per farsi religiosa.

madre speranza2All’età di dodici anni fece la comunione, come era abituale in quell’epoca. Ma già a otto anni, ricorrendo a uno stratagemma, riuscì, come ella stessa disse, a “rubare” Gesù. Infatti una mattina, mentre il parroco era assente, approfittando del fatto che il sacerdote celebrante non la conosceva, al momento della comunione si avvicinò alla balaustra e ottenne l’ostia consacrata. Questo episodio, pur nella sua ingenuità, dimostra l’amore che Madre Speranza aveva per Gesù fin da bambina, tanto che fin da allora si propose di non dimenticarlo mai durante la giornata.

Dopo essere entrata a far parte, all’età di 21 anni, della Congregazione delle “Figlie del Calvario” a Villena, nel 1930 fondò a Madrid, quella che sarebbe diventata la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. In seguito, negli anni ’50, fondò il ramo maschile della congregazione, con il nome di Figli dell’Amore Misericordioso, e nel 1951 si stabilì a Collevalenza con alcune delle “Ancelle dell’Amore Misericordioso”, la congregazione dal lei iniziata a Madrid nel 1930, per trascorrere colà poi il resto della sua vita, dove in seguito nacque grazie alla sua opera una basilica-santuario.

Madre Speranza, dagli anni cinquanta, cominciò a realizzare il progetto che per lei rappresentava la volontà di Dio: la costruzione di un santuario dedicato all’Amore Misericordioso di Dio, al quale dedicò la sua vita. Questa fu la sua missione e la sua opera definitiva. Volle in questo luogo “far conoscere a tutti che Dio è un Padre che ama, perdona, dimentica e non tiene in conto i peccati dei suoi figli quando li vede pentiti“. Nel santuario riceveva ogni giorno più di cento persone, ascoltando e infondendo speranza a ciascuno.

madre-speranza-1Compose per questo scopo un’orazione, dove diceva tra l’altro: “Fa, Gesù mio, che a questo Santuario vengano persone dal mondo intero, non solo con il desiderio di guarire nel corpo dalle malattie più dolorose e strane, ma per curare la propria anima…e fa, Gesù mio, che tutti vedano in Te non un giudice severo ma un Padre pieno di amore e di misericordia che non tiene in conto le debolezze dei suoi figli, le dimentica e le perdona“.

Il 22 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II si recò i visita al santuario, incontrando anche Madre Speranza. L’anno successivo il santuario ottenne il riconoscimento di Basilica minore. Durante un’udienza svoltasi a Roma nel 1981, papa Giovanni Paolo II si espresse con queste parole nei confronti di Madre Speranza e delle sue “ancelle”:

« Il mondo è assetato, anche senza saperlo, della Misericordia divina e in questo mondo voi siete chiamati a porgere quest’acqua prodigiosa e risanatrice dell’anima e del corpo. »(Giovanni Paolo II, Roma, 1981)

Nel santuario da lei voluto, Madre Speranza visse fino al giorno della sua morte, avvenuta l’8 febbraio 1983. Il suo corpo, come aveva desiderato, riposa nella cripta del santuario stesso.

Il 23 aprile 2002 la Chiesa, dopo aver riconosciuto le sue virtù eroiche, l’ha proclamata venerabile. Il 5 luglio 2013, con il consenso di papa Francesco, il cardinale Angelo Amato ha emesso il decreto di beatificazione. Il rito di beatificazione è stato celebrato il 31 maggio 2014, presso il santuario di Collevalenza.

Il Santuario di Collevalenza

Il Santuario di Collevalenza è soprannominato la Lourdes italiana a motivo dell’acqua scaturita da un pozzo che Madre Speranza per richiesta di Gesù ha fatto scavare e delle conseguenti piscine.

madre mediatrice santuario collevalenzaA Collevalenza non si hanno due Chiese, superiore e inferiore, principale e secondaria, perché nell’unità compositiva architettonica esse sono in realtà tutt’unoLa luce penetra nella chiesa, come in un bosco, da tutti i lati; ha costituito nel progetto un elemento fondamentale, quasi fosse un’altro materiale, il materiale più prezioso: la luce.

Il Crocifisso accoglie con le sue grandi braccia spalancate, guarda serenamente ed esorta alla confidenza e alla fiducia. Raffigura il Cristo non nello spasimo della morte, ma nella regale crocifisso madre speranzaserenità di Colui che innalzato da terra vuole attirare tutti a Sè con la forza dell’amore.

Sulla sinistra del tempio è possibile raggiungere una Fontana. E’ l’acqua dell’Amore Misericordioso. Questa – oltre che alimentare le piscineè presa dai pellegrini come segno della grazia che estingue la sete del corpo e dello spirito. Il pozzo fu scavato per espressa volontà di Dio, attraverso Madre Speranza che ne indicò il luogo preciso. I lavori del pozzo furono terminati alla fine del 1960. Il pozzo è profondo 122 metri.

Parole ricevute dalla Madre Speranza durante un’estasi del 3 aprile 1960, aventi fin dall’intestazione un valore particolarmente ufficiale. Dice il testo:

Decreto. A quest’acqua e pozzo collevalenzaalle piscine va dato il nome del mio Santuario. Desidero che tu dica, fino ad inciderlo nel cuore e nella mente di tutti coloro che ricorrono a te, che usino quest’acqua con molta fede e fiducia e si vedranno sempre liberati da gravi infermità; e che prima passino tutti a curare le loro povere anime dalle piaghe che le affliggono per questo mio Santuario dove li aspetta non un giudice per condannarli e dar loro subito il castigo, bensì un Padre che li ama, perdona, non tiene in conto, e dimentica“…

La Cripta parzialmente interrata è dedicata a Maria Mediatrice e riceve luce e significato dalla Basilica che celebra l’Amore Misericordioso di Dio. Il grande quadro della Vergine è opera del pittore Elis Romagnoli. Riproduce Maria Mediatrice, col giglio sul petto e con le braccia aperte in atteggiamento di implorare misericordia dal suo divin Figlio. Maria ha accolto nel suo Cuore Immacolato Gesù, significato nell’Ostia posta nel giglioDietro l’atare, sempre nella Cripta si trova un sepolcro di Madre Speranza, che è morta in Collevalenza il giorno 8 febbraio 1983 all’età di quasi 90 anni.  La sua salma è stata tumulata in questa tomba il giorno 13 febbraio 1983.

Sito del Santuario http://www.collevalenza.it/Orario.htm

Novena dell’amore misericordioso dettata direttamente da Gesù secondo quanto riferito da Madre speranza scaricabile in pdf su http://www.collevalenza.it/LibriPdf/NovenaAM.pdf

 

Fonti: varie