MADONNA DELL’ANGELO DI CAORLE

MADONNA DELL’ANGELO DI CAORLE

1a domenica dopo la Natività di Maria SS

madonna dell'angelo di caorle5Ogni 5 anni per la festa della Madonna dell’Angelo di Caorle vi è una suggestiva processione in mare presieduta dal patriarca di Venezia. La Statua della Santa Vergine viene imbarcata sul bucintoro, la barca a remi dei Dogi.

Il Santuario della Madonna dell’Angelo è una chiesa di Caorle, ricostruita nella sua forma attuale nel XVIII secolo in riva al Mare. La prima costruzione della chiesa dell’Angelo è da attribuire alle prime trasmigrazioni dei concordiesi verso i territori costieri, in seguito alle invasioni barbariche dei territori dell’entroterra. Questo fa del Santuario il primo edificio sacro costruito a Caorle, cittadina di fondazione romana.

Inizialmente la chiesa era intitolata a San Michele arcangelo, cui era dedicato l’altare maggiore della basilica. Ancora oggi, nel santuario attuale, è posta una statua dell’angelo, con bilancia e spada in mano, nell’atto di sconfiggere il diavolo.

La tradizione narra che anticamente alcuni pescatori trovarono prodigiosamente il simulacro della Vergine galleggiante sul mare, mentre gettavano le loro reti per la pesca. Così trassero con le reti la statua verso la spiaggia vicina alla chiesa dell’Angelo, e la statua venne così titolata Madonna dell’Angelo. Sempre secondo la tradizione popolare, la statua galleggiante era posta sopra un pesante blocco di marmo, ancora oggi custodito nell’attuale santuario e, malgrado gli sforzi dei pescatori e del popolo accorso, nessuno era in grado di trasportare il simulacro all’interno del tempio. Fu il vescovo ad affidare il compito a dei fanciulli che, con la loro innocenza, riuscirono a sollevare la statua e a trasportarla in chiesa.

madonna dell'angelo di caorle.3Nell’antico tempio la statua della Vergine era posta in una nicchia posta sopra l’altar maggiore, e protetta da una lastra di cristallo, seduta su un trono di legno dorato mentre due angeli di legno ai lati sorreggevano il velo. Nell’unica navata laterale rimasta era posto un altare di legno dedicato a San Francesco d’Assisi, sul quale era posta una statua del santo. Inoltre erano appesi alla parete i dipinti di Santa Marta e San Valentino.La chiesa era priva di porte di ingresso; era chiusa esternamente da un cancello, che permetteva a tutti i fedeli di vedere la statua della Vergine sia di giorno che di notte; la facciata era costruita da un porticato in legno dove erano posti alcuni sepolcri marmorei.

L’esposizione continua alla furia del mare, fu la causa dell’abbattimento dell’antica struttura per la costruzione di una nuova chiesa consacrata l’8 agosto 1751, dedicata all’arcangelo San Michele e alla Beata Vergine dell’Angelo. La statua fu posta nella stessa nicchia precedentemente usata nella chiesa antica, con sopra la statua dell’angelo sempre proveniente dal vecchio edificio; il coro venne separato dal resto della navata da una balaustra in marmo.

I MIRACOLI D’INTERCESSIONE

madonna dell'angelo di caorle.6In seguito a un voto solenne emesso il 2 gennaio 1944 dal parroco monsignor Felice Marchesan e dalla comunità tutta, il santuario fu restaurato nel 1948. Nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale, il comando militare tedesco con sede a Venezia stabilì che l’intero territorio costiero a nord della laguna dovesse essere sommerso, per ragioni strategiche, per una distanza di dieci chilometri; dunque la città di Caorle sarebbe andata completamente distrutta. Le ragioni e le suppliche della comunità e del parroco non valsero a cambiare l’ordine; così fu deciso di riunirsi ai piedi della Madonna dell’Angelo, per supplicare il suo intervento e porre fine alla pericolosa situazione; pochi giorni dopo l’arciprete recava da Venezia la lieta notizia della revoca dell’ordine precedentemente stabilito. In memoria di quel fatto, oltre al restauro della chiesa, ogni anno, il 2 gennaio la popolazione (o meglio, negli ultimi tempi una piccola parte di essa) si ritrova nel santuario per scogliere il voto.

Si ricorda inoltre la disastrosa alluvione del 1727; il mare distrusse la diga di contenimento, inondando così la città per un’altezza di più di un metro. In quell’occasione, come testimoniano delle lapidi poste ai lati della porta d’ingresso, l’acqua non invase il santuario, neppure con una goccia, sebbene l’entrata fosse protetta soltanto da una cancellata esterna.

I FURTI

madonna dell'angelo di caorle1Il 31 gennaio 1923 ignoti ladri, nell’atto di trafugare gli ori e i suppellettili che adornavano la statua e l’altare appiccarono, forse accidentalmente, il fuoco e bruciarono il simulacro della Vergine. Grande fu il dolore degli abitanti di Caorle, che fecero scolpire da scultori della Val Gardena un nuovo simulacro ligneo (quello attuale) che avesse le sembianze di quello andato distrutto. Il 19 luglio 1923 la statua fu benedetta nella Basilica della Madonna della Salute a Venezia dal cardinale patriarca Pietro La Fontaine, ed inseguito trasportata con una nave a Caorle, dove arrivò ricoperta di reti, rifacendosi alla tradizione del prodigioso ritrovamento. La statua mostra Maria seduta in trono, incoronata, con in braccio Gesù bambino con in mano il globo terrestre sormontato dalla croce; con il braccio sinistro la Vergine indica il Cristo.

Il 10 ottobre 2007 un altro furto spaventò la comunità cittadina; due ladri sfondarono parte del vetro di protezione del simulacro, strappando ogni sorta di gioiello e le corone. I ladri lasciarono la città senza lasciare traccia, fino a quando, il successivo 4 novembre uno dei due, pentitosi, collaborò perché fosse recuperata più di metà della refurtiva.madonna dell'angelo di caorle.4 festa

I FESTEGGIAMENTI

Numerose sono state e sono tuttora le manifestazioni religiose in onore della Beata Vergine dell’Angelo.

In occasione di un voto emesso nel 1741, per la minaccia che arrivava dal governo centrale della Repubblica Serenissima di perdere i diritti di pesca, unica fonte, a quel tempo, del sostentamento degli abitanti del litorale. Dopo numerosi rifiuti dell’autorità dogale, quando un anno dopo furono definitivamente sanciti i diritti della cittadina, il vescovo fissò alla domenica successiva alla festa della Natività di Maria una celebrazione annuale di ringraziamento, con la processione verso il duomo.

Nella domenica successiva all’8 settembre, la festa dell’antico voto è stata sostituita da quella della Madonna dei Fagotti (in cui i pescatori chiedevano la grazia di restare sicuri durante il lungo inverno in cui si trasferivano con il fagotto dalla città ai casoni per la pesca); la festa in onore della Vergine dell’Angelo fu spostata dal cardinale patriarca Giuseppe Luigi Trevisanato alla seconda domenica di luglio, con l’accordo di papa Pio IX, data in cui ancora oggi si celebra. Fu proprio Pio IX ad incaricare il patriarca Trevisanato di incoronare il simulacro il 7 maggio 1874; per questo ancor oggi la festa annuale di luglio è conosciuta anche come Festa dell’incoronazione.

caorle_festa_madonnaUna particolare importanza ha un’altra manifestazione in occasione della quale il sacro simulacro viene portato in processione via mare, con un corteo acqueo dal porticciolo interno della città, attraverso il fiume Livenza nel mare e con approdo sulla spiaggia vicino al santuario. Questa manifestazione veniva inizialmente svolta ogni 25 anni; inizialmente l’immagine era traslata in cattedrale, dove la domenica successiva si svolgevano imponenti festeggiamenti; successivamente era riportata al santuario.

In occasione del primo centenario delle apparizioni di Lourdes, con un corteo acqueo che portò la Madonna dell’Angelo dal Santuario al rione vicino di Santa Margherita alla presenza del cardinale patriarca Angelo Giuseppe Roncalli; il futuro papa rimase molto colpito dalla devozione dimostrata in quella circostanza dai fedeli (come testimonia una lettera inviata all’arciprete: Folla sempre madonna dell'angelo di caorledevota e pia: giovinezza vibrante di schietta devozione appresa in casa e portata su dallo zelo sacerdotale), tanto da volerne la ripetizione non più in venticinque anni, ma ogni cinque. Così ad oggi ogni cinque anni (2015 – 2020), la settimana che comprende l’8 settembre, si ripetono questi imponenti festeggiamenti, che richiamano una folla numerosa di fedeli da tutta Italia e dai vicini stati confinanti, i cui abitanti sono soliti scegliere Caorle come meta turistica.

La devozione è confermata e tramandata anche con canti caratteristici della comunità caorlotta; a partire dalla famosa Madonnina del mare per arrivare al canto popolare: Salve o eccelsa imperatrice, Vergin dell’Angelo (testo del cardinale Pietro La Fontaine) e O bella mia speranza (testo di Sant’Alfonso Maria de Liguori).

IL 13 SETTEMBRE DI QUEST’ANNO C’E’ LA PROCESSIONE IN MARE CHE SI SVOLGE OGNI 5 ANNI LA MADONNA VIENE INBARCATA SUL BUCINTORO, LA BARCA A REMI DEI DOGI, E SARA’ IL PATRIARCA DI VENEZIA A PRESIEDERE IL TUTTO

Fontehttp://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_dell%27Angelo