MARIA ANTONIETTA DE GEUSER

MARIA ANTONIETTA DE GEUSER

mistica francese ( 1889-1918) 22 giugno

Marie-Antoinette_de_GeuserMorta all’età di 29 anni, Maria Antonietta de Geuser è stata una mistica francese, nota per aver scritto lettere e appunti esemplificativi della spiritualità carmelitana, sul modello di Teresa di Lisieux

Essendo in stretto contatto con i Carmelitani , il suo stato di salute e gli eventi della prima guerra mondiale, non le permisero di prendere i voti. Lasciò note e lettere che di elevata tiratura spirituale carmelitana, sulla scia di Teresa di Lisieux e Elisabetta della Trinità.

 

Maria Antonietta de Geuser era la figlia di René de Geuser e sua moglie, nata Loyzeaux Grandmaison. Era la maggiore dei loro dodici figli. (Maria Antonietta, Henri Georges (morto nella guerra del 1914-1918), Louis Michel, Hubert (morto durante la guerra del 1914-1918), Jean, François, René, Marie-Magdeleine, Alfred e Theresa) C’erano diverse vocazioni religiose in questa famiglia. Uno zio paterno era entrato nell’ordine certosino, mentre altri due erano Gesuiti e una zia carmelitana. Anche quattro dei suoi fratelli presero i voti.

Marie-Antoinette de GeuserMaria Antonietta già da bambina era particolarmente fragile di salute. Nel 1906 rischiò di morire per un’appendicite e fu proprio nell’estate di quell’anno, secondo le testimonianze scritte con Marie-Thérèse del Sacro Cuore nel Carmelo di Pontoise, con la quale ebbe una corrispondenza fissa dal 1910 al 1917, che qualcosa di straordinario le era accaduto. Si trattava di qualcosa di così importante che non se la sentiva di spiegare esattamente nemmeno alla sua cara confidente, ma da quel momento aveva compreso che la sua vita non sarebbe più stata la stessa.

 

Il 31 ottobre 1910 le scrive chiaramente che è attratta dalla vita contemplativa. Riuscirà ad entrare nel convento Carmelitano di Pontoise dove le venne dato il nome religioso di “Maria della Trinità, ma nel 1914, e ancora nel 1915, viene rimandata a casa a causa dei continui problemi di salute. Ella però non abbandona il suo stile di vita eremitico e sempre più spesso prende l’abitudine di firmarsi nella corrispondenza con il nome “Consummata” (essere consumata nell’unità della Trinità).

trinitàIo mi abbandono, SS. Trinità, Unità indivisibile, per mezzo di Maria SS., interamente alla vostra volontà adorabile. Amore divino, consumatemi tutta intera in voi. Non sia più io che vivo, ma voi che vivete in me per la vostra gloria, per quella del nostro comune Padre e della SS. Trinità.”

Morì il 22 giugno 1918 senza essere riuscita a prendere i definitivi.

Padre Raoul, un gesuita , ha pubblicato nel 1921 con il nome di “Consummata” una raccolta di testi ed estratti dei suoi diari e carteggi. Il libro ha avuto numerose ristampe. Nel 1928, Padre Raoul, ha inoltre scritto una biografia utilizzando il suo vero nome: Maria Antonietta de Geuser. Due anni più tardi, nel 1930, apparve un terzo volume: “Lettere da Consummata ad una carmelitana” . Insieme, questi tre libri, tradotti in tedesco, spagnolo, olandese, italiano, portoghese, ecc…, hanno dato a Maria Antonietta de Geuser una grande fama nella prima metà del XX secolo, per poi essere alquanto trascurata.

Scriveva in una lettera del 22 giugno 1913: “Gesù mi conduce sempre per la medesima via. Non elevandomi verso la perfezione, ma sprofondandomi sempre più nella mia miseria. Direi che ogni grado di umiliazione per me, produce un grado di gloria in più per Lui. (…) Direi che per essere puri di quell’ammirabile purezza che lettera (2)è la sua, basta riconoscere le proprie innumerevoli miserie, perché dal momento in cui siamo annullati completamente, Egli è noi tutto intero. Direi che se Egli fa vivere questa piccola cosa, una con Lui, e se la colma delle sue grazie, è soltanto perché è veramente minima

I suoi testi sono stati letti e apprezzati da Edith Stein, la quale li portò con se durante la fuga dalla Germania a causa dei nazisti, il 31 dicembre 1938. Hans Urs von Balthasar la cita molte volte con il nome di Consummata nei diari che pubblicherà in forma definitiva nel 1989 con il titolo “Das Weizenkorn” (Il Chicco di Grano).”… A fianco di Teresa di Lisieux e di Charles de Foucauld si ergono oggi le grandi anime oranti di Antonietta de Geuser, Elisabetta della Trinità, Josefa Menéndez, Edith Stein

«Ho sentito come un gran vuoto in me che si ricolmava di Amore, come se il tutto si sostituisse al nulla. Ho sentito in me la presenza dello Spirito di Amore e da lui sono stata trasformata nella stessa SS. Trinità».

REGINA1Questa donna come molti altri mistici è stata formata da Maria Immacolata, che la condusse a vivere l’unione trasformante in relazione alle singole persone della SS. ma Trinità, e poi a sperimentare la sublime e semplicissima Unità divina. Lo dice lei stessa con molta semplicità:

lo depongo tutti i miei affari sempre più nelle sue mani e vivo sotto la sua direzione. Maria completa tutto meravigliosamente! Non saprò mai dire quanto io devo a questa Madre incomparabile né potrò mai ringraziarla abbastanza della sua bontà verso di me che sono sua figlia! Se sapeste quanto è delizioso vivere sotto lo sguardo di Maria e non fare alcuna cosa senza chiederle il permesso e l’aiuto! Confidando tutto a lei siamo sicuri che ogni cosa nostra è nelle sue buone mani. Maria dispone tutto in vista della maggior gloria di Dio. Le nostre opere così misere si immolano nelle sue mani“.

La sofferenza e la purezza di Maria Antonietta diventano la sofferenza e la purezza di Maria:

trinitàL’ideale è che io scompaia e non resti in me nulla se non Maria e la SS. Trinità. Ma io sono troppo debole per questo, non ho il coraggio necessario e così lo vado a trovare presso la nostra amata Madre che mi dà sempre il coraggio di cui ho bisogno. Con la Vergine io mi offro sempre di più al Signore e credo che egli accetti questa piccola ostia. lo soffro molto, ma ho capito che è questa la mia vocazione e ne sono felice”.

In questo si differenzia da Elisabetta della Trinità, che sperimentò le Tre Persone nel loro essere Tre, per quanto possano in ciò soccorrerci il nostro linguaggio e la nostra concettualità limitata.

Fontihttps://en.wikipedia.org/wiki/Marie-Antoinette_de_Geuserhttp://mondodomani.org/teologia/cogliandro2011.htm

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