L’ANNO DELLA MISERICORDIA

L’ANNO DELLA MISERICORDIA

ANNO SANTO 2015-2016

Papa-Francesco-icona-Don-LinoPapa Francesco nel secondo anniversario della sua elezione in concomitanza con il 50° del Concilio Vaticano II ha stupito tutti proclamando un giubileo straordinario per esaltare la Divina Misericordia.

Papa Francesco nell’anniversario del suo secondo anno di papato, durante l’omelia della celebrazione penitenziale con la quale ha aperto l’iniziativa 24 ore per il Signore, ha stupito tutti annunciando nella Basilica di San Pietro la celebrazione di un Anno Santo Straordinario che inizierà con l’apertura della Porta Santa in San Pietro l’8 dicembre 2015, giorno in cui ricordiamo l’Immacolata Concezione  e terminerà il giorno 20 novembre 2016 con la solennità di Cristo Re.

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Per facilitare il sacramento della riconciliazione molte chiese saranno tenute aperte 24 ore su 24 in tutto il mondo. L’apertura del prossimo Giubileo avverrà nel cinquantesimo anniversario della chiusura del concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1965.

misericordia3L’annuncio ufficiale verrà dato la prima domenica dopo Pasqua, festa della Divina Misericordia. Gesù stesso chiese a Santa Faustina Kowalska l’istituzione di questa festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre” (Q. II, p. 345).

Papa Francesco è sempre stato particolarmente sensibile a questo sacramento, ricordiamo che fu proprio lui ad inventare il famoso farmaco della Misericordina... Anche Gesù è ritornato a chiedere l’istituzione della festa della Divina Misericordia addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.misericordia

Durante il tempo ordinario le domeniche avranno le letture dell’Evangelista Luca, soprannominato proprio l’evangelista della Misericordia e molte sono le parabole che la sottolineano, lo stesso Dante Alighieri lo descrisse come lo “scriba mansuetudinis Christi”.

Anche presso il popolo ebraico il giubileo era un anno dichiarato santo che si ripeteva ogni 50 anni. Un anno di misericordia non solo per gli uomini (gli schiavi venivano liberati o comunque potevano decidere liberamente di stare presso la famiglia o andarsene), ma anche la terra che doveva lasciar riposare mentre tutti potevano goderne i frutti spontanei tornando in mano ai loro rispettivi proprietari. L’inizio del giubileo veniva annunciato con una serie di riti ufficiali, tra cui il suono del corno di montone, in ebraico jobel, da cui la parola giubileo.

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Papa Bonifacio VIII

Per i cristiani il giubileo, detto anche “anno santo” è iniziato con Papa Bonifacio VIII nel 1300 per recuperare una tradizione che vedeva ormai perduta, e successivamente riproposto ogni 25 anni salvo casi straordinari come avvenne proprio nel 2000 in occasione della nascita di Gesù. Ad oggi ne sono stati celebrati 26 e il prossimo sarà nel 2025.

L’Anno Santo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale, è santo perché si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Le condizioni per lucrare l’indulgenza sono variate nel tempo. Ad esempio, per il Grande Giubileo del 2000 era possibile lucrarla anche con il pellegrinaggio in un santuario della propria Diocesi (indicato dal Vescovo), oppure offrendo assistenza ad ammalati o carcerati.

Dante riferisce nella Divina Commedia che l’afflusso di pellegrini a Roma nel giubileo del 1300 fu tale che divenne necessario regolamentare il senso di marcia dei pedoni sul ponte di fronte a Castel Sant’Angelo, speriamo solo che l’afflusso si possa ripetere se non addirittura moltiplicare anche durante questo giubileo.

INDULGENZA PLENARIA
PER LA RECITA DELLA “CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA

Atto della Penitenzieria Apostolica del 12 gennaio 2002
L’indulgenza plenaria, a condizioni ordinarie (quindi confessione sacramentale, Comunione Eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) viene concessa nei confini della Polonia ai fedeli che, con l’animo totalmente distaccato dall’affetto versogesù misericordioso qualunque peccato, recitino devotamente la “Coroncina alla Divina Misericordia” in chiesa o in una cappella dinnanzi al Santissimo Sacramento, pubblicamente esposto oppure custodito nel tabernacolo.
Se i fedeli, a causa di una malattia (o un’altra giusta causa), non potendo uscire di casa, reciteranno la Coroncina alla Divina Misericordia, con fiducia e con il desiderio di misericordia per se stessi e con la disponibilità di dimostrarla nei confronti degli altri, alle condizioni consuete ottengono l’indulgenza plenaria, con l’osservanza delle prescrizioni che riguardano “coloro che sono ostacolati”, contenute nelle norme 24 e 25 dell’indice delle indulgenze (Enchiridion Indulgentiarum). Nelle altre circostanze l’indulgenza sarà parziale. Il presente decreto ha vigore perpetuo, nonostante qualunque altra contraria disposizione.

Fonti varie

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