LA FESTA DELLA DONNA

LA FESTA DELLA DONNA

8 MARZO

festa20delladonnaimm5Quale donna non ha ricevuto almeno una volta nella sua vita in questo giorno una mimosa, ma sappiamo davvero cosa si festeggia in questo giorno, cosa hanno ottenuto o per cosa si sono battute queste donne?

L’8 marzo del 1908, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte … nei pressi della fabbrica bruciata cresceva proprio un albero di mimosa, storia o leggenda?  A quanto pare è piuttosto una leggenda, ispirata ad un fondo di verità, di certo però sappiamo che l‘Unione Donne Italiane nel 1946 scelse proprio la mimosa come simbolo di questa ricorrenza, forse più semplicemente perchè fiorisce in questo periodo o magari perchè la si poteva trovare a buon mercato.

festa-della-donna-2014-al-ristorante-per-festeggiare-in-compagniaOvunque si evince che l’8 marzo è la festa di tutte le donne o meglio la “Giornata internazionale della donna” per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora oggi.

A quanto pare l’idea che la festa delle donne sia nata in concomitanza con un rogo in una fabbrica americana non ha reali conferme storiche, o meglio sembra che ci sia stata una tragedia realmente verificatasi a New York, ma non è stato questo il fattore scatenante. Nemmeno la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York. 

sciopero delle camiciaie a New YorkMa a quanto pare sono state le donne socialiste a lottare per il raggiungimento di questo obbiettivo che aveva come scopo portare alla ribalta le difficoltà e le problematiche delle donne in ambito politico e lavorativo. Tutto ciò indipendentemente dallo scenario femminista che in quegli anni imperversava. Ma cosa volevano veramente le donne? E cosa si è ottenuto? Vediamo un po’ la dinamica di questi avvenimenti.

Il « Woman’s Day » negli Stati Uniti (1908-1909)

Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni vennero tra gli argomenti trattati anche la questione femminile e la rivendicazione del voto alle donne.

Su quest’ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a « lottare energicamente per l’introduzione del suffragio universale delle donne» senza allearsi a gruppi femministi. Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu 8-marzo-giornata-internazionale-della-donna-L-khGGV6_1tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste.

Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le «femministe borghesi»: negli Stati Uniti, il 3 maggio 1908, causa l’assenza dell’oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater fu presieduta da una donna per tutte le donne che avevano deciso di parteciparvi e da quel momento nacque l’ « Woman’s Day », il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.

Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Verso la fine dell’anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il successivo 27 febbraio, domenica, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman’s Day.festa-della-donna-storia-e-origine-dell8-marzo_165031_big

La Conferenza di Copenaghen (1910)

Le delegate socialiste americane, forti dell’ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.

Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l’ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei – Germania, Austria, Svizzera e Danimarca – la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne».

lavoro femminileIn Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1910, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi mentre in Svezia si svolse il 1º maggio 1911, in concomitanza con le manifestazioni per la Giornata del lavoro.

La manifestazione non fu ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913, il 3 marzo, su iniziativa del Partito bolscevico, con una manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, e fu interrotta dalla polizia zarista che operò numerosi arresti; l’anno seguente gli organizzatori vennero arrestati, impedendo di fatto l’organizzazione dell’evento.

Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l’8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi ISDD_British_suffragetteinviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo ormai completamente screditato e privo anche dell’appoggio delle forze armate, così che l’8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio.

Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all’8 marzo la « Giornata internazionale dell’operaia ». 

In Italia la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all’ormai fatidico 8 marzo.

La connotazione fortemente politica e la seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.

donneNel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un’idea di Teresa Noce, di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.

Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto io-sono-mia3«atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Solo negli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

L’8 marzo 1972 la manifestazione della giornata della donna si tenne a Roma in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestanti inalberavano cartelli con queste scritte:

– «Legalizzazione dell’aborto», (Nella sua testimonianza Gloria Polo afferma che con l’aborto Satana diventa più potente e ancora “…Quando lo uccidono, il bambino grida, e tutto il Cielo comincia a tremare...”)

FESTADELLADONNA1– «Liberazione omosessuale», (Scrive in una rivelazione nella seconda metà del 1500 Madre Mariana de Jesus Torres relativamente al XX secolo “Non ci sarà quasi più innocenza nei bambini, né pudicizia nelle donne, e in questo momento di grande miseria della Chiesa quelli che dovrebbero parlare rimarranno in silenzio.  Questa repubblica, avendo consentito l’ingresso di tutti i vizi, dovrà subire ogni sorta di castighi, …”

– «Matrimonio = prostituzione legalizzata» (Da un messaggio della Regina della pace di Medjugorje del 25 gennaio 1994  “…In questo tempo satana vuole creare disordine nei vostri cuori e nelle vostre famiglie. Figliuoli, non cedete, non dovete permettere che egli diriga voi stessi e la vostra vita. …” Madre Mariana de Jesus Torres “… il Sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la Sua Chiesa, esso verrà attaccato e profanato nel pieno senso della parola. …”)

festa-delle-donneLa polizia caricò, manganellò e disperse le manifestanti, ma forse non era questo il modo di affrontare il problema. Mi domando però a fronte di tutti questi avvenimenti cosa realmente siamo riuscite ad ottenere.

Il femminismo unito al desiderio di potere ha davvero emancipato la donna o piuttosto dovremmo parlare di annichilimento? Forse i primi obbiettivi erano anche buoni, ma purtroppo l’animo umano è facilmente suscettibile alle tentazioni di questo mondo se non c’è sufficiente preghiera e discernimento. Lascio ad ognuno di voi la propria conclusione.

FONTI: Varie;  http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_Internazionale_della_Donna

 

3 thoughts on “LA FESTA DELLA DONNA

  1. Tutti ce lo dobbiamo inculcare e ricordare sempre nella nostra memoria che la giornata internazionale della donna viene celebrata per ricordare la dura repressione di una manifestazione sindacale di operaie tessili organizzata sempre a New York fin dai lontani anni del 1857!!!
    Non siamo e non vogliamo essere donne solo l’8 marzo x il consumismo ma x ricordare questa giornata che se leggiamo l’articolo, capiremo meglio !!! Buona giornata a tutti !

  2. Tutto ciò che è pubblicato con immagini e commenti mi piacciono.Domanda:come posso scaricare foto cartoline e dediche sul mio account riguardo la festa della donna? Grazie fatemi sapere.

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