Letture di mercoledì 09 aprile 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌB. Tommaso di Tolentino

09 aprile 2014  

V Settimana del Tempo di Quaresima

Beato Tommaso di Tolentino

frate martire (ca. 1260-1321) Tra i più accesi sostenitori dell’ideale di povertà in conformità della Regola, fu per questo motivo imprigionato due volte e all’ultimo processo, per aver attaccato l’Islam e Maometto, venne decapitato. 

Tu mi liberi, Signore, dall’ira dei miei nemici. Tu mi innalzi sopra i miei avversari, e mi salvi dall’uomo violento.

PREGHIERA DEL MATTINO

Risplenda la Tua luce, Dio misericordioso, sui Tuoi figli purificati dalla penitenza; Tu che ci hai ispirato la volontà di servirti, porta a compimento l’opera da Te iniziata. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Dn 3, 14-20. 46-50. 91-92. 95 – Dal libro del profeta Daniele.

In quei giorni il re Nabucodònosor disse: «È vero,FORNACE, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d’oro che io ho fatto erigere? Ora se voi, quando udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo istante, sarete gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Quale dio vi potrà liberare dalla mia mano?».Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto». Allora Nabucodònosor fu pieno d’ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac, Mesac e Abdènego e gettarli nella fornace di fuoco ardente. I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. La fiamma si alzava quarantanove cùbiti sopra la fornace e uscendo bruciò quei Caldèi che si trovavano vicino alla fornace. Ma l’angelo del Signore, che era sceso con Azarìa e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco della fornace e rese l’interno della fornace come se vi soffiasse dentro un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia.Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: «Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». «Certo, o re», risposero. Egli soggiunse: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell’aspetto a un figlio di dèi». Nabucodònosor prese a dire: «Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio all’infuori del loro Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.Dn 3

RIT: A te la lode e la gloria nei secoli.

lode10Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, Benedetto il tuo nome glorioso e santo. RIT

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso, Benedetto sei tu sul trono del tuo regno. RIT

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini, Benedetto sei tu nel firmamento del cielo. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO

Gv 8, 31-42 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati INSEGNA5schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Voi fate le opere del padre vostro.

Continua anche nel Vangelo odierno la disputa di Gesù con i Giudei. L’evangelista Giovanni precisa che Egli ora parla con quei giudei che avevano già creduto in Lui. Gesù non si trova di fronte a qualcuno che si dichiara lontano dalla fede o chi non vuole impostare la sua vita lontano da Dio. Gesù si rivolge a chi volto41sta cercando Dio con tutto l’affanno del limite umano; Egli si rivolge anche a chi proclama la sua fede, con i limiti e delle debolezze che possono produrre ipocrisia e un certo fondamentalismo. Gesù però sa rivolgersi sempre all’uomo, rispettandolo nella sua coscienza e appagando le sue esigenze più profonde. La sua risposta è sempre completa e chiara. In questo possiamo trovare la vera libertà. La libertà è infatti uno dei desideri più profondi dell’uomo ed una delle sue aspirazioni più alte. La libertà può essere intesa e rivendicata in molti modi diversi. La vera libertà non può essere però disgiunta dalla verità. In Gesù scopriamo di essere figli di Dio e fratelli in Gesù. Libertà è l’espressione dell’uomo che scopre quindi dei rapporti di fratellanza nei quali possono albergare la giustizia, la pace, il rispetto. Ogniqualvolta invece si cerca di alimentare il proprio egoismo non si realizza la libertà ma si calpesta la dignità dell’uomo. Riconosciamo in Gesù allora la nostra vera guida per fare le opere del Padre. Non seguiamo l’egoismo che può nascere dai nostri cuori e scopriamo in queste opera la vera realizzazione dell’Amore.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

abbraccio6 (2)

PREGHIERA DELLA SERA

Padre santo e misericordioso, che nel Tuo Figlio ci hai fatto dono della vera libertà, fa’ che comprendiamo il valore di essere e di vivere come Tuoi figli per cantare sin d’ora il canto dei redenti. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Letture di martedì 08 aprile 2014

LETTURE DI MARTEDÌMadonna della Basella

08 aprile 2014

V Settimana del Tempo di Quaresima

MADONNA DELLA BASELLA

Urgnano (BG) ITALIA – 8 aprile 1356 – Nella notte tra il 7 e l’8 aprile era caduta una forte brinata e per vederne i danni una ragazzina corre nei campi del padre per constatarne i danni e mentre piange disperata per la desolazione che ha causato ecco apparirle innanzi una Signora con un Bambino che le allunga la mano… 

5Santa GIULIA BILLIART

Santa GIULIA BILLIART

fondatrice (1751-1816) Un voto privato di castità a 14 anni, uno spavento che larende immobile fino a che non comprende quale sia la sua missione e una novena al Sacro Cuore che le ridà l’uso delle gambe; questo e una capacità di parlare di cose spirituali come un teologo ne segnano il cammino. La storia, i suoi pensieri e la video-storia.

INIZIO TRIDUO A SANTA GEMMA GALGANI

Stà in attesa del Signore, prendi forza e coraggio; tieni saldo il tuo cuore e spera nel Signore.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente, Il Tuo aiuto, ci renda perseveranti nel Tuo servizio, perché anche nel nostro tempo la Tua Chiesa si accresca di nuovi membri e si rinnovi sempre nello Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Nm 21, 4-9 – Dal libro dei Numeri.

Moses e il serpente di bronzoIn quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.101

RIT: Signore, ascolta la mia preghiera.

preghiera (4)Signore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido di aiuto. Non nascondermi il tuo volto nel giorno in cui sono nell’angoscia. Tendi verso di me l’orecchio, quando t’invoco, presto, rispondimi! RIT

Le genti temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria, quando il Signore avrà ricostruito Sion e sarà apparso in tutto il suo splendore. Egli si volge alla preghiera dei derelitti, non disprezza la loro preghiera. RIT

Questo si scriva per la generazione futura e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore: «Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario, dal cielo ha guardato la terra, per ascoltare il sospiro del prigioniero, per liberare i condannati a morte». RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO

Gv 8, 21-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

croce 15In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Io sono.

Così Gesù proclama nel Vangelo di oggi la sua Divinità. I suoi interlocutori, i farisei, capiscono bene ciò; infatti hanno sì presente che così Dio si rivelò a Mosè nel roveto che ardeva. In questa dichiarazione di Gesù vi è però una novità importante. Egli si dichiara Dio e manifesta la divinità nel proclamarsi come il Figlio che compie le opere del Padre. Il Dio si rivela all’uomo nella pienezza tramite l’umanità di Gesù e si rivela nel suo profondo mistero trinitario. Anche per noi è importante questa rivelazione, ci apre il cuore e ci rende possibile accoglierlo croce1 (2)nella completezza del suo messaggio. Nel manifestarsi come Dio, Egli invita a credere in Lui per la salvezza. Si sta rivolgendo certamente a quei farisei che ancora hanno delle difficoltà ad accogliere la sua parola di salvezza. Gesù però si sta rivolgendo a tutti noi con una esortazione di grande consolazione. Credere in Gesù non significa soltanto scrutare le Sacre Scritture a livello intellettuale ma leggerle come mezzo della nostra salvezza. Significa affidarsi alla salvezza e redenzione di Dio e scoprire quindi in Gesù il Dio che è diventato nostro fratello che ci guida, il Dio Padre che ci ama come dei figli e il Dio Amore che infonde in noi il suo Spirito di amore, perché anche noi possiamo amarci come ci ha amati Lui.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

gruppo di preghiera2

Padre, ascolta le nostre preghiere, ti supplichiamo anche per chi non ha voce. Fa’ che guardiamo con fiducia alla croce di Cristo salvatore, che ha accettato per noi di scendere nell’abisso del dolore e della morte, In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Madonna della Basella

Madonna della Basella

Urgnano (BG) ITALIA – 8 aprile 1356

Madonna della BasellaNella notte tra il 7 e l’8 aprile era caduta una forte brinata e per vederne i danni una ragazzina corre nei campi del padre per constatarne i danni e mentre piange disperata per la desolazione che ha causato ecco apparirle innanzi una Signora con un Bambino che le allunga la mano… 

L’8 e il 17 aprile 1356 la vergine apparve a Marina Cassone, una contadinella quindicenne. Nella notte tra il 7 e l’8 aprile era caduta una forte brinata che aveva devastato la campagna; la mattina seguente la ragazza corse nel campo paterno, detto la Basella, per vedere i guasti causati. Constatata la distruzione delle coltivazioni, scoppiò in un pianto dirotto. Proprio allora le apparve una Signora, con un Bambino che le dava la mano, che la rincuorò, dicendole inoltre che dopo nove giorni sarebbe dovuta ritornare in quello stesso luogo e che le avrebbe detto chi ella fosse e che cosa voleva da lei.

Il 17 aprile Marina rivide la Signora, ancora col Bambino, che le disse di essere la “Regina del Cielo”, chiedendole di fare voto di perpetua verginità e soggiungendole che le era apparsa per consolazione sua e degli abitanti di Urgnano. Le chiese, inoltre, di fare scavare nel luogo ove posava i piedi perché:

04-Santuario_Madonna_Brina-Sotto queste pietre troveranno un altare a me dedicato. Dirai che, appena la mia chiesa sarà riedificata, un sacerdote novello celebri qui la sua prima messa per le anime dei defunti qui sepolti. Sappi che, se sapessero la devozione di questa chiesa, perfino gli sciancati si farebbero portare qui. Dirai poi che ti confezionino una veste color rosso e celeste, che tu porterai tutte le domeniche venendo a questa chiesa. Inoltre ti sceglierai nove vergini, con le quali starai nella chiesa di Urgnano dalla prossima domenica delle Palme fino all’ora della Resurrezione di Cristo. In seguito verrai tutte le domeniche con queste fanciulle a questa chiesa e visiterai anche tutte le chiese del territorio di Urgnano“.

Dapprima la ragazza non fu creduta, ma in seguito si scavò e si trovò ciò che era stato annunciato. Il 1° maggio dello stesso anno il vescovo Lanfranco pose la prima pietra del santuario che venne edificato in soli tre mesi e allargato un secolo più tardi.

Nel secolo successivo il condottiero Bartolomeo Colleoni fece ingrandire il santuario e costruire anche un convento, affidandolo ai frati Domenicani perché celebrassero i sacri riti ed assistessero spiritualmente i pellegrini. Tutto continuò fino al 1784, quando il convento fu soppresso dalla Repubblica Veneta. Cento anni dopo il parroco di Urgnano si riappropriò della chiesa e del convento e cominciò i restaurinel 1920 il convento fu affidato ai Padri Passionisti. Nel 1921 vi fu la cerimonia dell’incoronazione del gruppo statuario del santuario. Ora esso, con i suoi antichi affreschi, è ritornato ad essere centro di devozione e di pellegrinaggio.

Santuario Madonna della Basella

Il santuario della Madonna della Basella, sorge a circa tre chilometri dal paese, è diventata chiesa sussidiaria per i circa mille abitanti della zona; raggiungibile con autobus o mezzo privato, è aperto tutti i giorni (ore 6,30-11,30 e 14,30-18,30).

 

Si celebrano la festa dell’Angelo (vicina alla data dell’apparizione) e la domenica più prossima all‘8 settembre (a ricordo dell’incoronazione). Nel 1956, nella ricorrenza del sesto centenario dell’apparizione, vi fu festa solenne con la presenza dell’allora Cardinale Angelo Roncalli.

Fontihttp://www.mariadinazareth.it/apparizione%20basella.htm; Notizie tratte dal libro:”Apparizioni mariane” di M.Gamba ; Ed.Segno

Triduo a Santa Gemma Galgani

TRIDUO A SANTA GEMMA GALGANI

S.Gemma2Santa Gemma Galgani si è lasciata plasmare da Cristo crocifisso, ricevendone nel suo corpo verginale i segni della Sua gloriosa Passione, per la salvezza di tutti. Invochiamo con viva fede la sua intercessione affinché il Signore ci conceda le grazie desiderate. 

Preghiera Composta da Santa Gemma per ottenere grazie 

Eccomi ai vostri santissimi piedi, caro Gesù, per manifestarvi ogni momento la mia gratitudine per tanti e continui favori che mi avete fatto e che ancora volete farmi. Quante volte vi ho invocato, o Gesù, mi avete fatta sempre contenta: ho ricorso spesso a voi e m’avete sempre consolata. Come esprimermi con voi, caro Gesù? Vi ringrazio. Ma un’altra grazia voglio, o mio Dio, se a voi piace…….. (esporre la grazia che si desidera). Se voi non foste onnipotente, non vi farei questa domanda. O Gesù, abbiate pietà di me! Sia fatto in tutto il vostro santissimo volere.
Pater, Ave e Gloria.

 1° GIORNO

O gloriosa, Santa Gemma, specchio tersissimo di virtù che nei brevi giorni della vostra vita terrena, quale vergine prudente, disprezzando le caducità della terra, vi con­sacraste unicamente agl’interessi del cielo, i soli che valgano a renderci davvero felici, quanto non ci dobbiamo confondere innanzi a voi! Attratti dalle Gemma Galganilusinghe e dalle bu­giarde promesse di questo mondo fallace, noi abbiamo troppe volte dimenticati i beni del cielo e ci siamo perduti in quelli della terra, collocando in essi le nostre speranze e la nostra felicità.

Deh! o Santa Gemma, ottenete che un raggio di quella luce divina che tan­to v’inondò l’anima, abbia a discendere su di noi che purtroppo ci troviamo tra tante tenebre; e da quel trono di gloria cui vi hanno sublimato le vostre eroiche virtù, ab­bassate sopra di noi il vostro sguardo e non disdegnate la nostra umile preghiera. Il mon­do ci aggira del continuo colle sue astuzie, e il demonio e i nemici dell’anima nostra cercano di farci dimenticare il vero scopo della vita ed immergerci sempre più nelle vanità della terra.

O ardentissima amante di Gesù Crocifisso, Santa Gemma, destateci dal nostro torpore e fate che possiamo ben compren­dere quella massima che fin dai primi anni vi proponeste quale programma di vostra vita. « Tutta di Gesù solo » onde disingan­nati pienamente della terra, abbiamo d’or innanzi ad applicarci ancor noi a realizzare nella nostra condotta questo stesso program­ma di perfezione e di santità.

Pater, Ave, Gloria.

 2° GIORNO

O gloriosa Santa Gemma, che foste così devota del Redentor Crocifisso e che con tanto ardore amaste lo sposo divino delle anime nostre; o voi, che ben potevate ri­petere coll’Apostolo, e con tutta verità «Vivo io, non più io, vive in me Cristo Gesù », e quest’amore andaste alimentando ogni giorno più nel vostro cuore con la con­templazione della sua passione e con la par­tecipazione copiosa ai suoi dolori, fate che abbiamo noi pure ad ardere dello stesso in­cendio di tanta carità.Blessed_Gemma_Galgani_holy_card_with_relic_15

Oh! quanto purtrop­po, o Santa Gemma non abbiamo noi a confonderci alla presenza vostra nel vederci da voi così dissimili! Oh! perchè al ricordo della dolorosissima passione del divin Re­dentore Gesù e alla vista di lui Crocifisso, le anime nostre rimangono sì fredde, men­tre la vostra si accendeva di tanta fiamma di santo amore?

Deh! scuotete, o Santa Gemma, questi nostri cuori così miserabili, che insen­sibili purtroppo al pensiero dei dolori di Cristo, gli rinnovano bene spesso col pec­cato la sua dolorosissima passione; e fate che d’or innanzi la passione di Gesù e i do­lori della Vergine Madre abbiano ad impri­mersi davvero nelle anime nostre e rimaner­vi profondamente scolpiti, a ritegno dalla colpa e come sigillo indelebile di amore.

Pater, Ave, Gloria.

 3° GIORNO

O gloriosa Santa Gemma, che foste così presa dagl’interessi della divina gloria e che unicamente sospiraste che lo Sposo divino dell’anima vostra fosse da tutti conosciuto e da tutti amato, non dimenticate la vostra missione ora che vi trovate in cielo presso il trono del vostro Gesù. Il peccato continua purtroppo a regnare nel mondo e vi fa ogni giorno le sue vittime.

St Gemma Galgani1Deh! voi che nel vo­stro silenzioso e benefico apostolato, strap­paste colle vostre preghiere, colle vostre lacrime, coi vostri sacrifici, innumerevoli anime all’inferno, venite in soccorso a tanti in­felici che traggono la loro vita nel peccato. Oggi ancora l’amore di Gesù non è compre­so; e gli uomini, lungi dal ricambiare le sue tenerezze, rispondono invece con ingratitu­dini e con peccati.

Deh! continuate a zelare l’onore del vostro Gesù, e a questi infelici ottenete il ravvedimento e il perdono. E a noi pure, voi che vi offriste a Dio vittima di carità per la salvezza delle anime, impe­trate il più vivo dolore per le colpe che ab­biam commesse, e il più efficace proposito di non commetterne più.

 Pater, Ave, Gloria.

Santa Gemma prega con noi e per noi!

lo vorrei che il mio cuore non palpitasse, non vivesse, non sospirasse che per Gesù; vorrei che la mia lingua non sapesse proferire che il nome di Gesù, che i miei occhi non guardassero altro che Gesù, che la mia penna non sapesse scrivere che Gesù, e che i miei pensieri non volassero che a Gesù.  (Santa Gemma Galgani)

 LA STORIA DELLA SANTA 

 

Fonti: “Il libro delle novene” ed. Ancilla; http://preghiamoinsieme.myblog.it/

 

Letture di lunedì 07 aprile 2014

LETTURE DI LUNEDÌSan Giovanni Battista de La Salle

07 aprile 2014

V Settimana del Tempo di Quaresima

San GIOVANNI BATTISTA de LA SALLE

fondatore (1651-1719) Riuscì a passare dalla vita comoda e agiata del benestante canonico alle mani della provvidenza attraverso un abbandono totale ed un ubbidienza dettata dalla preghiera e dalla meditazione.  Completando la sua vita con queste parole: «Adoro in tutte le cose il santo volere di Dio su di me» la storia e la video storia.

Abbi pietà di me, Signore, perché mi calpestano; tutto il giorno mi opprimono i miei nemici.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che con il dono del Tuo amore ci riempi di ogni benedizione, trasformaci in creature nuove, per essere preparati alla Pasqua gloriosa del Tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Dan 13,42-62 (Forma breve) – Dal libro del profeta Daniele

In quei giorni, la moltitudine condannò Susanna a morte. Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima susanna_bagnoche accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce. Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele, il quale si mise a gridare: «Io sono innocente del sangue di lei!». Tutti si voltarono verso di lui dicendo: «Che cosa vuoi dire con queste tue parole?». Allora Daniele, stando in mezzo a loro, disse: «Siete così stolti, o figli d’Israele? Avete condannato a morte una figlia d’Israele senza indagare né appurare la verità! Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha concesso le prerogative dell’anzianità». Daniele esclamò: «Separàteli bene l’uno dall’altro e io li giudicherò». Separàti che furono, Daniele disse al primo: «O uomo invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze ingiuste, opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l’innocente.

Ora, dunque, se tu hai visto costei, di’: sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentìsco». Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Già l’angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti squarcerà in due».susanna
Allontanato questi, fece venire l’altro e gli disse: «Stirpe di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore! Così facevate con le donne d’Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale albero li hai sorpresi insieme?». Rispose: «Sotto un léccio». Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco, l’angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano, per tagliarti in due e così farti morire». Allora tutta l’assemblea proruppe in grida di gioia e benedisse Dio, che salva coloro che sperano in lui. Poi, insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di avere deposto il falso, fece loro subire la medesima pena che avevano tramato contro il prossimo e, applicando la legge di Mosè, li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.22

RIT: Con te, Signore, non temo alcun male.

buonpastore45Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. RIT

Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. RIT

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. RIT

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Io sono la luce del mondo, dice il Signore, chi segue me avrà la luce della vita.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO

Gv 8, 1-11 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di scrivenuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Chi è senza peccato, scagli per primo la pietra.

Nel Vangelo di oggi è presentato uno degli episodi più suggestivi della vita terrena di Gesù. Egli si trova costretto ad intervenire riguardo alla condanna di una donna trovata in flagranza di adulterio. Gli scribi e farisei, sentendosi forti adultera3dalla legge mosaica, non chiedono l’intervento di Gesù per scopo di giustizia; non chiedono il suo intervento per un chiarimento di come applicare tale legge in questa situazione. Non interessa loro il destino della donna e tanto meno riparare agli eventuali torti o errori. La donna, nei loro cuori, è già giudicata e condannata con la peggiore delle sentenze: la lapidazione. Così la storia di questa peccatrice avrà la conclusione che si mèrita. Gli scribi ed i farisei però intravedono in questo frangente una ulteriore opportunità. Credono di aver trovato la possibilità di mettere in difficoltà Gesù, chiedendo a Lui, con le pietre già in mano, il da farsi. Gesù risponde adeguatamente a questa provocazione. Nella concitazione della scena, Egli è seduto e con calma scrive a terra e con capo chino; poi guarda i suoi interlocutori.

adultera (2)Egli li guarda negli occhi e nei cuori. Guarda proprio quei cuori dove è già scritta la condanna. Si rivolge proprio ai cuori duri di chi non conosce il riscatto, la salvezza e la misericordia. Gesù allora, per smascherare la loro ipocrisia, dona loro la possibilità di salvezza, proprio per loro, che non vogliono la salvezza altrui. La misericordia di Gesù si comprende nell’invito a riconoscersi peccatori; invito per tutti, anche per chi non usa misericordia verso gli altri. In questo episodio Gesù non condanna nessuno: non condanna la donna, già riconosciutasi colpevole e l’invita a cambiare vita. Non condanna neanche gli scribi e i farisei; a loro la porta della salvezza non è chiusa se sapranno riconoscere l’ipocrisia del loro agire. A noi l’invito alla conversione, che passa attraverso il perdono, per accogliere lo stesso invito che Gesù ha rivolto alla donna nel cambiare la nostra vita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAsangue di Gesù5

Dio di infinita bontà e misericordiosa, il sangue del Tuo Figlio ha cancellato tutti i nostri peccati: purificati dal Tuo grande amore, donaci la gioia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Letture di domenica 06 aprile 2014

LETTURE DI DOMENICAB. Pierina Morosini

06 aprile 2014

V Domenica del Tempo di Quaresima

Beata PIERINA MOROSINI

martire (1931-1957) Uno stupro, violento e brutale, tanto più non riuscito, che scatena l’ira del bruto che uccide a colpi di pietra la vittima predestinata e ribelle. Ma sarebbe solo un fatto di cronaca se non si collocasse come coronamento di una vita tutta dedita all’apostolato e alla purezza fisica e interiore. la storia, la video-storia in spagnolo e la lettera di perdono della madre.

Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall’uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa.

PREGHIERA DEL MATTINO

Padre misericordioso,vieni in nostro aiuto,  perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il Tuo Figlio a dare la vita per noi. Amen
lazzaro risurrez

PRIMA LETTURA

Ez 37, 12-14 – Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.129

RIT: Il Signore è bontà e misericordia.

misericordia1Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica. RIT

Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore. RIT

Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora. RIT

Più che le sentinelle l’aurora, Israele attenda il Signore, perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. RIT

adamoedeva

SECONDA LETTURA

Rm 8, 8-11 – Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chi crede in me non morirà in eterno.

Gloria e lode a te, Cristo Signore!

VANGELO

Gv 11, 1-45 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle 5SAN-VINCENZO-FERRERI.1mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro.

Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo lazzarofratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».

Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso lazzaro2profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Gesù si commosse.

Nella quinta domenica del tempo di Quaresima ci è donato come imminente preparazione alla Pasqua il racconto di uno dei miracoli più sorprendenti di Gesù. Tutti i miracoli, tutti i gesti e tutte le parole di nostro Signore dovrebbero essere sorprendenti per il moto di lode e ringraziamento che producono nei nostri cuori. Gesù sempre si proclama il Signore della vita e della morte. Il miracolo narrato oggi è una resurrezione: quella del suo amico Lazzaro. Nei Vangeli e in tutta la lazzaro (1)Bibbia sono descritti vari miracoli. Oggi ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso. La resurrezione di Lazzaro è narrata dall’evangelista Giovanni con toni particolari dove si intrecciano sentimenti e desideri umani, fede e speranza nella resurrezione. Molti personaggi si affacciano e si alternano nel racconto che egli ci propone, ognuno rappresenta una particolare angolazione e sottolineatura dell’episodio stesso. Con i discepoli la resurrezione di Lazzaro ci aiuta a comprendere la differenza della vita e della morte fisica e della vita e della morte spirituale, cioè la vita in Cristo e la morte come lontananza dal Signore. Nei discepoli che esortano Gesù, quasi come rimprovero, vi è la parte umana di Gesù. Essi riferiscono infatti che Lazzaro, colui che lui ama, sta male. Gesù risponde loro invitandoli a scoprire la manifestazione della gloria di Dio, anche in questo momento drammatico. Gesù si reca allora Betània scoprendo che Lazzaro era morto da quattro giorni. Lazzaro e le sorelle Marta e Maria sono in relazione di unione di amore con Gesù.

I Vangeli raccontano vari episodi che li vedono come protagonisti. Ora però questo equilibrio è sconvolto dalla morte inaspettata del fratello. In questo episodio le due sorelle Marta e Maria rappresentano la necessità di leggere avvenimenti, anche quelli drammatici, alla luce della fede. È questo il senso della domanda di Gesù che è in realtà una esortazione: “Credi tu?”. La risposta di Marta dimostra la completa fiducia in Gesù. Di fronte alla tomba di Lazzaro Gesù mostra il suo lato veramente umano, non nascondendo nemmeno le sue lacrime di commozione. Ai discepoli Egli risponde cercando di far comprendere il significato profondo del miracolo che libro3 (2)sta per compiere. Alle sorelle invece, alle quali chiede la fede e la fiducia, Gesù mostra il suo lato umano. La resurrezione di Lazzaro è l’anticipo (typos) della resurrezione di Gesù. Essa ci suggerisce un atteggiamento di serena fiducia nel Signore di fronte a tutti gli avvenimenti della vita, da leggere alla luce della fede. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, la luce della Tua verità, ci faccia avanzare sulla via della conversione e ci impedisca di lasciar cadere anche una sola delle Tue parole. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen

Letture di sabato 05 aprile 2014

LETTURE DI SABATOvincenzoFerrer3

05 aprile 2014 

IV Settimana del Tempo di Quaresima

San Vincenzo Ferrer

sacerdote domenicano (ca1350–1419 ) Si racconta che la madre di S. Vincenzo, prima di metterlo alla luce, udì, come la madre di S. Domenico “latrati di cagnoletto” nel grembo. Molti i miracoli tra i quali quello di un giovane muratore rimasto sospeso a mezz’aria fino a quando non ricevette autorizzazione dal suo superiore di poterlo salvare.  La storia e la video-storia I Miracoli di San Vincenzo Ferrer

Flutti di morte mi hanno circondato, mi hanno stretto dolori d’inferno; nella mia angoscia ho invocato il Signore, dal suo tempio ha ascoltato la mia voce.

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore onnipotente e misericordioso, attira verso di Te i nostri cuori, poiché senza di Te non possiamo piacere a Te, sommo bene. Amen

PRIMA LETTURA

GEREMIA1

Ger 11, 18-20 – Dal libro del profeta Geremia.

Il Signore me lo ha manifestato e io l’ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l’albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome». Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.7

abbraccio10 (2)RIT: Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.

Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio: salvami da chi mi perseguita e liberami, perché non mi sbrani come un leone, dilaniandomi senza che alcuno mi liberi. RIT

Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia, secondo l’innocenza che è in me.
Cessi la cattiveria dei malvagi. Rendi saldo il giusto, tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto. RIT

Il mio scudo è in Dio: egli salva i retti di cuore. Dio è giudice giusto, Dio si sdegna ogni giorno. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 7, 40-53 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da fariseiBetlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Mai un uomo ha parlato così!

Il Vangelo proposto dalla liturgia di oggi ci descrive l’ennesimo scontro tra i giudei riguardo a Gesù. Ognuno di loro guarda a Gesù, scoprendone un aspetto particolare. Per alcuni di loro Gesù è un profeta. Gesù, infatti è un profeta. Anzi è il Profeta per eccellenza, colui che completa tutta la tradizione profetica nel messianismo di Figlio di Dio. Altri dicono Gesù è il Cristo, l’Unto che attua in sé la profezia del Regno. È anche il sommo Sacerdote che offrirà se stesso, come ci dice l’autore della Lettera agli Ebrei, misericordioso e fedele. Tutta la Sacra LIBRO E CROCEScrittura delinea proprio la figura di Gesù nella sua completezza. Il dissenso che sfocia tra i concittadini di Gesù nasce probabilmente dall’incapacità di comprendere nella loro interezza tutte le Sacre Scritture. Ognuno approfondisce un aspetto particolare tralasciando il resto. Vi è un particolare interessante in questa discussione: la presenza delle guardie. È interessante perché esse rappresentano il mondo pagano, estraneo al popolo eletto e che quindi non hanno avuto il dono delle Scritture. Nella loro semplicità volgono il loro sguardo e la loro attenzione su Gesù. Da qui possiamo trovare l’esortazione per noi. Talvolta pensiamo alla Bibbia come fosse un toccasana miracoloso per noi. Ecco che capita che cerchiamo nelle Sacre Scritture solo quello che più ci piace o che più ci fa comodo, quasi per fabbricarci il “nostro” Gesù. Questo periodo di quaresima sia invece il tempo per scoprire con la lettura della Bibbia Dio come vera luce e guida della nostra esistenza. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

libro7PREGHIERA DELLA SERA

O Dio di clemenza, aiuta i tuoi fedeli nel cammino quaresimale. Rinnovati dall’amore di Cristo, per noi crocifisso e risorto, Ti riconosciamo come Padre d’immensa bontà e Ti rendiamo grazie a nome di tutta la Chiesa. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Letture di Venerdì 04 aprile 2014

LETTURE DI VENERDÌapparizione

04 aprile 2014

IV Settimana del Tempo di Quaresima

MADONNA DI CHAPPELES

Svizzera  4 aprile 1871 – Maria apparve due volte alla ventunenne Marie-Frangoise Decotterd. La veggente era gravemente malata fin dalla nascita e continuava a soffrire. Il 4 aprile 1871 la Madre celeste apparve nella sua infermeria a Chappeles vicino a Losanna in Svizzera per la prima volta ed esortò l’ammalata a dedicare la sua vita di sacrificio e di espiazione al servizio di Gesù Cristo e alla salvezza delle anime del mondo. La seconda volta le apparve il 9 maggio 1872 e le preannunciò la fine delle sue sofferenze e il trapasso nel mondo celeste.

s.isidoro

SAN ISIDORO di SIVIGLIA

vescovo e dottore della Chiesa (ca. 565-636) Meritò la reputazione di uomo più sapiente del suo tempo. Papa Giovanni XXIII fu ispirato dal ritratto del vescovo ideale fatto da Isidoro, il quale  affermava:”Ogni vescovo dovrebbe essere contraddistinto tanto dalla sua umiltà quanto dalla sua autorità. La storia e la video-storia.

Beato Francesco Marto 

1francesco marto

(1908-1919) Francesco Marto è uno dei due pastorelli veggenti di Fatima morti come preannunciato dalla Madonna in tenera età. Ma come si sono svolti i fatti, che ruolo hanno avuto in queste apparizioni e che collegamenti vi sono stati con le altre apparizioni mariane? La storia, i film e i video che narrano delle apparizioni, e il confronto con le altre apparizioni mariane.

Salvami, o Dio, per il tuo nome, e nella tua potenza rendimi giustizia. Ascolta, o Dio, la mia preghiera, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

PREGHIERA DEL MATTINO

Padre santo, che nei tuoi sacramenti hai posto il rimedio alla nostra debolezza, fà che accogliamo con gioia i frutti della redenzione e li manifestiamo nel rinnovamento della vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Sap 2, 1. 12-22 – Dal libro della Sapienza

Dicono [gli empi] fra loro sragionando: «Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta. Proclama di possedere la farisei1conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore. È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure. Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre. Vediamo se le sue parole sono vere,  consideriamo ciò che gli accadrà alla fine. Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà». Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.33

RIT: Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato

Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. RIT

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. RIT

Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 7, 1-2. 10. 25-30 – Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.insegna sinagoga
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».  Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Cercavano di arrestarlo, ma sua ora non era ancora venuta.

insegna16Il ministero di Gesù si è alternato nei suoi tre anni di predicazione tra la Giudea e la Galilea. Sono territori geograficamente diversi. Regioni che nella loro diversità e complementarietà possono raffigurare i due grandi misteri di Gesù Cristo: il Mistero Pasquale compiutosi a Gerusalemme, in Giudea, ed il mistero dell’Incarnazione avvenuto a Nazareth, in Galilea. Nel brano del Vangelo di oggi però hanno in comune l’incapacità di riconoscere in Gesù il vero Messia. Chi lo ha conosciuto a Nazareth non ha capito la presenza di Dio nell’umiltà della casa paterna. La Sua predicazione a Gerusalemme risultava scandalosa perché Gesù si manifestava come vero Dio. Egli è nel tempio per insegnare. È nella casa del Padre per manifestare la sua gloria nel mistero Pasquale della sua morte e resurrezione. Il suo mistero è unico. Il Dio si manifesta nella vera gloria con l’umiltà. È il Dio della misericordia che Gesù manifesta nella sua sottomissione al padre terreno, Giuseppe. Il Messia Gesù rivela il Padre e il suo amore per noi proprio nel Mistero Pasquale. Gesù vive questo mistero come l’obbedienza del Figlio al Padre, in modo che possa rivelare l’uomo a se stesso. Per noi questo è l’esortazione del brano del Vangelo a riconoscere in Gesù un unico Mistero di Amore che si realizza nell’obbedienza, virtù che misteriosamente unisce in modo fraterno gli uomini e ci fa aprire le braccia nella lode a Dio. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

gesù e l'agnello

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, che ci hai redenti nel sangue del Figlio, custodiscici nella prova, perchè rimaniamo miti e fiduciosi come l’Agnello cui dobbiamo la nostra salvezza. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Letture di giovedì 03 aprile 2014

3-La Madonna del Santuario di Crema-2

LETTURE DI GIOVEDÌ

03 aprile 2014 

IV Settimana del Tempo di Quaresima

SANTA MARIA DELLA CROCE

CREMA (CR – ITALIA) – 

NOTTE TRA IL 2 E IL 3 DI APRILE 1490

Tutte ben documentate le origini del culto alla Madonna di Santa Maria della Croce, poiché trae origine da un efferato omicidio. Protagonista seppur per poco una moglie sposata con l’inganno e trucidata, che invocando Maria per ricevere i sacramenti non solo li otterrà per lei, ma si accrediterà la grazia di numerosi miracoli per tutti coloro che con fede a Lei si rivolgeranno. Storia dell’apparizione con un video degli interni su http://biscobreak.altervista.org/2014/04/santa-maria-della-croce-di-crema/

3. San Riccardo di Chichester

San Riccardo di Chichester

vescovo (ca. 1197-1253) Vescovo riformatore che con la sua costanza riuscì a farsi rispettare da un re che non voleva riconoscerlo e ad educare un clero lassista che sembrava aver dimenticato il vero significato della Santa Messa.   La storia, la video-storia e la sua preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-riccardo-di-chichester/

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che ci hai dato la grazia di purificarci con la penitenza e di santificarci con le opere di carità fraterna, fà che camminiamo fedelmente nella via dei tuoi precetti, per giungere rinnovati alle feste pasquali. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Es 32, 7-14
Dal libro dell’Esodo.

In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si mosè parla con Diosono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”». Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione». Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”». Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.105

RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

popoli della terraSi fabbricarono un vitello sull’Oreb, si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erba. RIT

Dimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, meraviglie nella terra di Cam, cose terribili presso il Mar Rosso. RIT

Ed egli li avrebbe sterminati, se Mosè, il suo eletto, non si fosse posto sulla breccia davanti a lui per impedire alla sua collera di distruggerli. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 31-47
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete volto 23inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Voi cercate le scritture credendo in esse la vita eterna.

Nel brano evangelico di oggi così Gesù si rivolge a quei giudei che si dimostrano perplessi di fronte alla sua persona. Questo vangelo è tessuto proprio sulla trama che vede il confronto tra Gesù e i giudei, suoi contemporanei. volto24Dalle sue parole comprendiamo bene cosa chiedono i giudei. Essi cercano delle prove sicure ed inconfutabili sulla sua messianicità. Chiedono delle testimonianze e dei segni che possano confermare quello che Gesù stesso sta proclamando. La risposta di Gesù sembra essere molto articolata. Egli chiama a sé la testimonianza delle Scritture, di San Giovanni Battista e delle sue opere. I giudei probabilmente si aspettavano altri segni ed altri prodigi. Quelli che compie Gesù invece testimoniano la sua autenticità ed il Volto misericordioso del Padre. Gesù pone la sua risposta su diversi livelli, da considerare insieme. Invita prima di tutto a considerare quello che Egli compie e i miracoli che àttua. Non vuole però che i miracoli siano considerati superficialmente o che si basi sul loro aspetto esterno. Devono essere letti proprio alla luce delle Sacre Scritture. Solo così la Parola di Dio diventa efficace e produttiva. Possiamo capire allora quanto diceva San Girolamo: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Oggi l’invito è nel leggere la Bibbia per scoprire Gesù. Volgiamo il nostro sguardo su Gesù per scoprirne il suo Volto che ci guarda con misericordia.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

volto22

O Padre, che ci hai redenti col sangue del Tuo Unigenito, fà che, accostandoci alla mensa eucaristica, la nostra debole umanità riceva da Te luce, vigore e vita. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen

 

Santa Maria della Croce di Crema

SANTA MARIA DELLA CROCE

CREMA (CR – ITALIA)

NOTTE TRA IL 2 E IL 3 DI APRILE 1490

3-La Madonna del Santuario di Crema-2Tutte ben documentate le origini del culto alla Madonna di Santa Maria della Croce, poiché trae origine da un efferato omicidio. Protagonista seppur per poco una moglie sposata con l’inganno e trucidata, che invocando Maria per ricevere i sacramenti non solo li otterrà per lei, ma si accrediterà la grazia di numerosi miracoli per tutti coloro che con fede a Lei si rivolgeranno.

Il 13 febbraio 1489 Caterina degli Uberti, esponente di una famiglia benestante di Crema, sposava Bartolomeo Pederbelli detto il Contaglio, pregiudicato bergamasco bandito dalla sua provincia e giunto da tempo a Crema, ovviamente tacendo la sua condizione di fuggiasco. Nell’anno che seguì i rapporti non furono affatto facili, sono narrati nelle cronache le contrapposizioni tra il Contaglio e i familiari di Caterina per questioni di pagamento della dote.

Secondo i documenti storici, la sera del 2 aprile 1490 il Contaglio convinse (oppure obbligò con la forza) Caterina a seguirlo per tornare dai familiari dell’uomo nel bergamasco. Una volta giunti un miglio fuori da Crema deviò dalla strada per Bergamo (l’odierna via Mulini) giungendo all’interno del bosco detto del Novelletto.

Qui il Contaglio, nella notte tra il 2 ed 3 aprile 1490, infierì sulla donna colpendola con la spada (che ancora si conserva nel Santuario ) in maniera violenta e grave al capo ed alle braccia tanto che le venne amputata la mano destra con un pezzo di braccio; mentre l’omicida calava fendenti sulla povera donna, 3-Santa Maria della Croce - Cremala spada si spezzò in due e, non pago di ciò, per essere certo che la moglie sarebbe morta, estrasse il pugnale e le sferrò un colpo alla schiena, ma la la ma non penetrò nel corpo, scivolando forse lungo le vesti, ma procurandole comunque un ematoma vicino alla scapola sinistra. Poi fuggì “portando via il fardello e le altre cose insieme con quattro anelli d’oro della stessa Caterina”. Quindi di lui non si seppe più nulla.

La donna agonizzante chiese aiuto alla Madonna affinché le venissero impartiti i Sacramenti ed apparve una donna vestita poveramente che avrebbe dettosono colei che hai chiamato“. Le emorragie di colpo si fermarono e Maria trasportò Caterina presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime cure. Poiché era ormai sera e le porte della città erano chiuse, solo alla mattina Caterina poté essere trasportata a Crema.eu-i-crema13

Qui venne visitata da un medico e interrogata da un “Giudice del Maleficio” (magistrato veneto), quindi il prete Filippo della parrocchia di San Benedetto le diede i sacramenti, solo a questo punto le emorragie ripresero e Caterina spirò.

Sempre secondo i documenti storici, presso il luogo del delitto fu posta una piccola croce in legno. Un mese dopo, il 3 maggio giorno dell’esaltazione della Santa Croce, un ragazzino di 11 anni figlio di un Francesco Marazzo, afflitto da gravi problemi ad un piede che non gli permettevano di reggersi in piedi autonomamente, fu condotto al Novelletto. Dopo le preghiere il ragazzo riprese a camminare: fu il primo miracolo che richiamò una folla. Le cronache riportano nello stesso giorno una quarantina di guarigioni miracolose.

Il giorno successivo, 4 maggio, una solenne processione venne allestita verso il Novelletto presso il quale fu costruito un piccolo altare sul quale venne collocato il rilievo della Madonna con il Bambino, dono del milanese Gianfranco Cotta. Il 5 maggio furono in molti a veder riversare lacrime dall’effigie, in quel giorno si registrarono circa ottanta guarigioni inspiegabili. Sempre il 5 maggio il Consiglio della città decretò la costruzione di un edificio nel luogo dell’apparizione. Le cronache riportano altri miracoli il 18 maggio e il 2 giugno.

Il podestà veneto di Crema era quell’anno Nicolò Priuli: scettico sui fatti del Novelletto, stante la carica che ricopriva temeva problemi di ordine pubblico. Il 18 giugno si fece condurre presso l’altare e assistette in prima persona al prodigio del cerchio luminoso: attorno al sole apparve un cerchio iridato che parve cadere verso la terra per tre volte. Di seguito lo stesso podestà fu uno dei principali sostenitori della costruzione del santuario.

cremaLe vicende belliche che videro trasformata la chiesa in un fortino e un’epidemia di peste rallentarono la prosecuzione dei lavori: le prime decorazioni interne vennero avviate verso il 1541.

Il 14 novembre 1664 il doge di Venezia Domenico Contarini autorizzava l’istituzione di una fiera da tenersi ogni anno il 25 marzo giorno dell’Annunciazione: la prima edizione si tenne nel 1666 e viene allestita tuttora.

Nel 1694 il santuario fu affidato all’ordine dei Carmelitani Scalzi i quali pochi anni dopo (1706) iniziarono la costruzione dell’imponente convento, ma a seguito delle soppressioni napoleoniche i frati partirono e fu affidato ad un sacerdote che ne istituì la parrocchia di Santa Maria della Croce incoronata poi con una cerimonia solenne. Con bolla pontificia datata 18 aprile 1958 papa Pio XII concedeva al santuario l’appellativo di basilica minore.

Il 20 giugno 1992 la basilica ricevette l’illustre visita di papa Giovanni Paolo II il quale si fermò a pregare nello scurolo prima di proseguire la visita alla città.

eu-i-crema7

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Santa_Maria_della_Croce

 

NOVENA ALLA MADONNA DI CASTELMONTE

NOVENA ALLA MADONNA DI CASTELMONTE

3 – 11 aprile

madonna-castelmonteLa “Madonna Viva”, così viene chiamata la Madonna di Castelmonte. Si  tratta di una statua di legno pesantissima. Non deve la sua fama ad un’apparizione ne ad un miracolo in particolare, ma una leggenda parla di una sfida che le lanciò proprio qui il Demonio lasciando segni evidenti.

Il Santuario di Castelmonte è antico e si trova sopra Cividale del Friuli (UD), al confine con la Slovenia.

Nel 1469 un fulmine si abbatté sul campanile e incenerì la statua di legno della Madonna di Castelmonte. Costernati, i Cividalesi vi lessero un presagio di sventura e pensarono alla ricostruzione: l’indomani stesso il Capitolo di Cividale deliberò che tutto il frumento dei granai capitolari venisse venduto per ricostruire la chiesa e, dal momento che i fondi non bastavano, si mandarono due frati alla questua.

arcangelo san michele di castelmonte

Mentre procedevano i lavori, tre orde di Turchi seminarono il terrore nel 1469, nel 1472 e nel 1476. La ricostruzione riprese dopo la pace tra i Turchi e Venezia conclusa nel 1479. Quell’anno si tenne un solenne “perdono” e ben 50.000 pellegrini vennero a inginocchiarsi davanti alla nuova statua della “Madonna viva” che vediamo ancora oggi e che fino al secolo scorso veniva vestita con abiti di colore differente a seconda delle festività. A san Michele, poi, era particolarmente devota la prima Chiesa apostolica e i longobardi, giunti a Cividale nel 568, elessero l’Arcangelo Michele a loro patrono, inserendo nella cripta una sua statua di legno dell’arcangelo mentre schiaccia un diavolo. Queste remote origini fanno di Castelmonte uno dei più antichi santuari mariani del nord-est d’Italia. 

LA LEGGENDA DELLA SFIDA TRA IL DIAVOLO E LA MADONNA

Un giorno il diavolo sfidò la Madonna. Le si mise di fronte e propose: “Vediamo chi arriva per primo sulla cima di Castelmonte. Chi vince avrà la città di Cividale”. La Madonna accettò la sfida e volò rapida in alto. Si appoggiò solo una volta a metà monte su di un sasso che porta ancora oggi il segno del suo piede. Anche il Diavolo salì velocemente, ma all’atterraggio trovò la Madonna che già arrivata lo stava aspettando. Sconfitto, andò a sprofondarsi nell’inferno aprendo la voragine chiamata “bùse del Diàul” [buco del Diavolo], che ancora oggi si può vedere sul vicino monte Spich.

PREGHIERA ALLA MADONNA DI CASTELMONTE

Vergine Santa di Castelmonte, che sempre hai protetto e difeso i tuoi devoti, guarda con occhio materno anche noi che con tanta fiducia ci rivolgiamo a Te. Siamo poveri peccatori, ma Tu sei la nostra Madre. Ci pentimo del male che abbiamo commesso e confidiamo nella tua materna bontà.

tu conosci, o Vergine, la nostra angoscia e la nostra speranza: prega con noi. Fà che adoriamo sempre e in tutto la volontà del padre e che il dolore non soffochi mai la fiducia che abbiamo in Te.

Ricordati che sul Calvario Gesù ci ha consegnati alla tua materna sollecitudine; veglia su di noi e aiutaci. O Santa Vergine di Castelmonte, tanti sono ricorsi a Te e furono esauditi: accogli la nostra umile preghiera.

LA NOVENA

1° GIORNO

O Vergine di Castelmonte, che fin dai primi tempi della Chiesa da questa cima hai diffuso la luce del Vangelo, rendici, come Te, fedeli ascoltatori della Parola di Cristo e aiutaci a metterla in pratica. Ave Maria

2° GIORNO

O Vergine gloriosa di Castelmonte, Tu hai difeso la nostra gente contro le ricorrenti invasioni che hanno tormentato e insanguinato queste terre; togli dal nostro cuore ogni egoismo che ci divide e fa’ che ci sentiamo tutti fratelli e figli tuoi. Ave Maria

3° GIORNOMinolta DSC

O Vergine santa, Tu che rispondendo al saluto del’Angelo nello stupore di tutto il creato, diventasti Madre di Cristo e della Chiesa, fa’ che guardando continua­mente a Te, nostro amabile modello, riu­sciamo ad essere in tutto disponibili alla volontà di Dio e al servizio dei fratelli. Ave Maria

4° GIORNO

O Vergine potente di Castelmonte, Tu hai salvato miracolosamente dalla peste i nostri paesi, liberaci dalle malattie e dai dolori che ci affliggono e liberaci dal peccato, affinché vivendo come veri tuoi figli, possiamo raggiungerti e godere con Te la beatitudine di Dio. Ave Maria

5° GIORNO

O Vergine bella di Castelmonte, ai cie­chi che ti pregavano con fiducia, donasti la vista e la gioia della fede, ottieni a noi la grazia di contemplare il Creatore nelle bellezze del creato e di non perdere mai di vista il Cristo, vera luce del mondo. Ave Maria

6° GIORNO

O Vergine benedetta di Castelmonte, che agli infermi sorretti da mani amo­rose che giunsero pellegrini al tuo santuario facesti la grazia della guarigione, fa’ che sap­piamo essere forti nella sofferenza, fiducio­si nella potenza del Signore, e come Te capa­ci di unirci nel dolore a Gesù Crocifisso. Ave Maria

7° GIORNO

O Vergine buona, Madre nostra, che spesso nel tuo santuario di Castel­monte toccasti il cuore ai peccatori, donan­do loro la grazia della conversione e il conforto della preghiera, noi ci riconoscia­mo davanti a Te creature fragili e bisognose di aiuto: vieni Tu in nostro soccorso quan­do siamo tentati dall’orgoglio o dalla viltà, e donaci sempre la grazia del perdono di Dio. Ave Maria

8° GIORNO

O Vergine amabile, Tu che hai sempre visto ai tuoi piedi folle instancabili di pellegrini, ottieni anche a noi la grazia di nutrire sempre una vera devozione per Te e di venire al tuo santuario con spirito di fede per implorare e ottenere la tua prote­zione. Ave Maria

9° GIORNO

O Vergine di Castelmonte, tanto dolce nella tua immagine, Tu sei amore, Tu sei forza, Tu sei invocazione, Tu sei perdo­no! Nei tuoi occhi, velati di soave commo­zione, brilla la tenerezza che hai per il tuo Bambino e per noi. Da questo tuo trono di bontà, o Maria, accogli la confidenza che ti facciamo: chiedi al tuo Figlio la grazia che ci sta tanto a cuore… Ave Maria.

FONTI:  “IL LIBRO DELLE NOVENE“, Editrice Ancilla, http://www.santuariocastelmonte.it/ita/storia.asphttp://www.cappuccinivenezia.org/castelm.htmhttp://www.santuariocastelmonte.it/it/leggenda

Letture di mercoledì 2 aprile 2014

zeitun2

LETTURE DI MERCOLEDÌ

2 aprile 2014

IV Settimana del Tempo di Quaresima

MADONNA DI ZEITOUN

2 Aprile 1968 – Egitto

Forse tra le meno conosciute anche se abbastanza recenti dove Maria apparve a cristiani e mussulmani, non vi è stato nessun messaggio, ma diversi video ne attestano l’avvenuta apparizione e i miracoli anche in questa circostanza non sono mancati. Le apparizioni di Maria a Zeitoun la storia, i filmati e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/le-apparizioni-di-maria-a-zeitoun/

5san-francesco-da-paola

San FRANCESCO di PAOLA

Francescano fondatore (1416-1507) Considerava il digiuno il mezzo principale della conquista di , e sperava che potesse essere uno strumento attraverso cui poter riparare alla tiepidezza di tanti cristiani, tanto che lo inserì come quarta regola del suo ordine. 

La storia, un documentario e il video del santuario MIRACOLI E PROFEZIE

giovanni-paolo-ii

GIOVANNI PAOLO II

Veglie e preghiere commosse in tutto il mondo hanno accompagnato le ultime ore di vita e l’agonia di Karol Wojtyla … La video storia e altro materiale audio-video con la spiegazione dei più importanti miracoli che lo hanno portato alla beatificazione.

Signore, innalzo a te la mia preghiera; nel tempo opportuno mi rivolgo a te, o Dio. Rispondimi nel tuo grande amore, nella tua fedeltà al patto di salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che dai la ricompensa ai giusti e non rifiuti il perdono ai peccatori pentiti, ascolta la nostra supplica: l’umile confessione delle nostre colpe ci ottenga la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Is 49, 8-15 – Dal libro del profeta Isaia.

Così dice il Signore:
«Al tempo della benevolenza ti ho risposto, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra, per farti rioccupare l’eredità devastata, per dire ai prigionieri: “Uscite”, e a ABBRACCIO4quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. Non avranno né fame né sete
e non li colpirà né l’arsura né il sole, perché colui che ha misericordia di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti d’acqua.
Io trasformerò i miei monti in strade e le mie vie saranno elevate. Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente e altri dalla regione di Sinìm». Giubilate, o cieli, rallégrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri.
Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.144

RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.

abbraccio2Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. RIT

Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. RIT

Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chiunque crede in me non morirà in eterno.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
insegna fariseiGesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

 Facendosi uguale a Dio.farisei_ruben555L’evangelista San Giovanni, con naturalezza e profondità ci dona la rivelazione di Cristo come Figlio del Padre. La sua esperienza umana accanto a Gesù, è stata vissuta non nell’orizzonte dell’immediato sensibile ma nel rapporto di Cristo-Padre, nello Spirito. Il Vangelo scritto da San Giovanni ha come elemento essenziale questo rapporto con Gesù, come partecipazione al legame profondo e trinitario. San Giovanni, che ha vissuto in piena comunione ed intimità con Gesù riconosce la presenza di un mistero che va ben oltre la sua capacità intellettiva. È un mistero che è vissuto nella sua completa naturalità. Il Figlio dona per noi la vita al Padre. È un dono di amore che rifulge nel mistero pasquale e che è condiviso per noi nell’umanità del Figlio Incarnato. San Giovanni riconosce che Cristo è il Figlio non in base a ragionamenti intellettuali ma come il necessario effetto della sua esperienza umana, esperienza di amore profondo. La fede ci dice che Gesù è il vero uomo e il vero Dio in un mistero inscindibile. La fede però per noi non dovrebbe essere un dato esterno, quasi imposto o soltanto culturale, ma deve nascere dal nostro rapporto personale con Gesù. È un rapporto di amore che si nutre e alimenta il nostro rapporto di amore verso il nostro prossimo. Non vergogniamoci di dimostrare il nostro amore, proclamiamolo nella semplicità e nella discrezione della nostra vita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

abbraccio3PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, Tu ci riveli il volto del Padre, che è per noi insondabile potenza, ma anche tenerezza, provvidenza e vita. Ti apriamo con fede il nostro cuore e Ti chiediamo di immergerci sempre nella Tua infinita misericordia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore, fa’ che il nostro cuore diventi docile nelle Tue mani e pronto a donarsi. Osiamo sperarlo dalla Tua bontà e per il sacrificio del nostro Redentore, che con Te vive e regna nei secoli. Amen.

APRILE MESE DELLA MISERICORDIA

APRILE MESE DELLA MISERICORDIA  

misericordia5Dedichiamo questo mese di aprile all’infinita Misericordia sgorgata dalla ferita aperta nel costato di Cristo e recitiamo ogni giorno la Coroncina alla Divina Misericordia insegnata da Gesù a Santa Faustina Kowalska di Cracovia.

Il 13 settembre 1935, Suor M. Faustina Kowalska (1904-1938), vedendo un Angelo sul punto di eseguire un tremendo castigo sull’umanità, fu ispirata di offire al Padre “Il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinitàdel suo dilettissimo Figlio  “in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo”.

Mentre la Santa ripeteva la preghiera, l’angelo era impotente a mettere in atto quel castigo.

misericordia (2)Il giorno dopo Gesù le chiese di recitare con le medesime parole questa “Coroncina”, usando i grani del Rosario:

Ecco come reciterai la Coroncina della mia Misericordia. La reciterai per nove giorni cominciando con:

il Padre nostro, l’Ave Maria e il Credo.

Poi usando una comune corona del Rosario, sui grani del padre nostro reciterai la preghiera seguente:

Eterno Padre, ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e quelli di tutto il mondo.

Sui grani dell’Ave Maria reciterai per dieci volte:

Per la sua dolorosa passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

Per finire, ripeterai tre volte questa invocazione:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero”.figura - misericordioso

O Sangue ed Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te.

Il Signore non si limitò a descrivere la Coroncina, ma fece alla Santa queste promesse:

Concederò grazie senza numero a chi recita questa Coroncina, perché il ricorso alla mia passione commuove l’animo della mia Misericordia.Quando la reciti, avvicini a me l’umanità.

Le anime che mi pregheranno con queste parole saranno avvolte dalla mia Misericordia per tutta la loro vita e in modo speciale al momento della morte.

Invita le anime a recitare questa Coroncina e darò loro ciò che chiederanno. Se la reciteranno i peccatori, riempirò la loro anima con la pace del perdono e farò sì che la loro morte sia felice.

I sacerdoti la raccomandino a chi vive nel peccato come una tavola di salvezza. Anche il peccatore più indurito, recitando sia pure una sola volta questa Coroncina, riceverà qualche grazia dalla mia misericordia.

Scrivi che, quando questa Coroncina sarà recitata accanto ad un morente, mi misericordiacollocherò io stesso fra quell’anima e il Padre mio, non come giusto giudice, ma come salvatore. La mia Misericordia infinita abbraccerà quell’anima in considerazione delle sofferenze della mia passione”.

Non stupiamoci di queste promesse perché scrive San Paolo:

Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?” (Rm 8,32)

Gesù inoltre incoraggia a fare delle novene in qualsiasi tempo e in qualsiasi necessità usando come preghiera questa stessa Coroncina.

INDULGENZA PLENARIA
PER LA RECITA DELLA “CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA”

Atto della Penitenzieria Apostolica del 12 gennaio 2002
L’indulgenza plenaria, a condizioni ordinarie (quindi confessione sacramentale, Comunione Eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) viene concessa nei confini della Polonia ai fedeli che, con l’animo totalmente distaccato dall’affetto verso qualunque peccato, recitino devotamente la “Coroncina alla Divina Misericordia” in chiesa o in una cappella dinnanzi al SantissimoPREGHIERA (5) Sacramento, pubblicamente esposto oppure custodito nel tabernacolo.
Se i fedeli, a causa di una malattia (o un’altra giusta causa), non potendo uscire di casa, reciteranno la Coroncina alla Divina Misericordia, con fiducia e con il desiderio di misericordia per se stessi e con la disponibilità di dimostrarla nei confronti degli altri, alle condizioni consuete ottengono l’indulgenza plenaria, con l’osservanza delle prescrizioni che riguardano “coloro che sono ostacolati”, contenute nelle norme 24 e 25 dell’indice delle indulgenze (Enchiridion Indulgentiarum). Nelle altre circostanze l‘indulgenza sarà parziale. Il presente decreto ha vigore perpetuo, nonostante qualunque altra contraria disposizione.

PREGHIERA

O Dio clementissimo, Padre delle divine Misericordie e Dio d’ogni consolazione, che non vuoi che nessuno perisca dei tuoi credenti che sperano in Te, volgi il tuo sguardo su di noi e moltiplica le tue Misericordie secondo la moltitudine delle tue commiserazioni, affinchè, anche nelle più grandi calamità di questa vita, non ci abbandoniamo mai alla disperazione ma, sempre fiduciosi ci sottomettiamo alla tua volontà, che è la stessa tua Misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen

Misericordia divina, confido in Te

LITANIE ALLA DIVINA MISERICORDIA

preghiera (2)Signore, pietà, Signore, pietà,

Cristo, pietà, Cristo pietà,

Signore, pietà, Signore, pietà,

Cristo, ascoltaci, Cristo, ascoltaci,

Cristo, esaudiscici, Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, Dio, abbi pietà di noi.

Figlio, Redentore del mondo che sei Dio, abbi pietà di noi.

Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi.

Santa Trinità unico Dio, abbi pietà di noi.

***

Misericordia di Dio, che scaturisci dal seno del Padre,

RIT. Confidiamo in Te.misericordia6

Misericordia di Dio, massimo attributo delia Divinità, RIT.

Misericordia di Dio, mistero incomprensibile, RIT.

Misericordia di Dio, sorgente che emani dal mistero della Trinità, RIT.

Misericordia di Dio, da cui proviene ogni vita e felicità, RIT.

Misericordia di Dio, sorgente di stupende meraviglie, RIT.

Misericordia di Dio, che abbracci l’universo, RIT.

Misericordia di Dio, che scendi al mondo nella persona del Verbo Incarnato, RIT.

Misericordia di Dio, che scorresti dalla ferita aperta del Cuore di Gesù, RIT.

Misericordia di Dio, racchiusa nel cuore di Gesù per noi e soprattutto per i peccatori, RIT.

Misericordia di Dio, imperscrutabile nell’istituzione dell’Eucaristia, RIT.

misericordia4Misericordia di Dio, che fondasti la Santa Chiesa, RIT.

Misericordia di Dio, che istituisti il Sacramento del Battesimo, RIT.

Misericordia di Dio, che ci giustifichi attraverso Gesù Cristo, RIT.

Misericordia di Dio, che per tutta a vita ci accompagni, RIT.

Misericordia di Dio, che ci abbracci specialmente nell’ora della morte, RIT.

Misericordia di Dio, che ci doni la vita immortale, RIT.

Misericordia di Dio, che ci segui in ogni instante della nostra esistenza, RIT.

Misericordia di Dio, che converti i peccatori induriti, RIT.

Misericordia di Dio, che ci proteggi dal fuoco dell’inferno, RIT.

Misericordia di Dio, meraviglia per gli angeli incomprensibile ai santi, RIT.

Misericordia di Dio, presente in tutti i divini misteri, RIT.

Misericordia di Dio, che ci sollevi da ogni miseria, RIT.

Misericordia di Dio, sorgente di ogni nostra gioia, RIT.

Misericordia di Dio, che dal nulla ci chiamasti all’esistenza, RIT.

Misericordia di Dio, che abbracci tutte le opere nelle tue mani, RIT.misericordia

Misericordia di Dio, che coroni tutto ciò che esiste ed esisterà, RIT.

Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi, RIT.

Misericordia di Dio, amabile conforto dei cuori disperati, RIT.

Misericordia di Dio, in cui i cuori riposano e gli spauriti trovano pace, RIT.

Misericordia di Dio, che ispiri speranza contro ogni speranza, RIT.

***

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci Signore 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi

PREGHIAMO

Dio eterno, la cui Misericordia è infinita e in cui il tesoro della compassione è inesauribile, rivolgi a noi uno sguardo di bontà e moltiplica in noi la tua Misericordia affinché, nei momenti difficili, non ci perdiamo d’animo e non smarriamo la speranza, ma,con la massima fiducia, ci sottomettiamo alla Tua Santa Volontà la quale è Amore e Misericordia. Amen.

 

Fonte:Il libro delle novene” ed. Ancilla

 

ARTICOLI COLLEGATI

PADRE PIO AL CONFESSIONALE
FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
GESÙ MISERICORDIOSO
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
RIPARAZIONE PER IL DELITTO D’ABORTO
L’ANNO DELLA MISERICORDIA
NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA 
MISTERI NELL’IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO