Letture di giovedì 01 maggio 2014

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LETTURE DI GIOVEDÌ

01 maggio 2014

II Settimana del Tempo di Pasqua

SAN GIUSEPPE LAVORATORE

(I sec) Nello stesso giorno in cui molti paesi celebrano la Festa del Lavoro i lavoratori cristiani celebrano la festa di San Giuseppe come loro esempio e protettore. 

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MADONNA DEI MIRACOLI di LONIGO

Vicenza (Italia) 1 maggio 1486 – Era il primo maggio 1486, quando un’immagine della Vergine dipinta sulla parete sud della chiesa di Lonigo, dopo essere stata sfregiata e oltraggiata, si mosse, e dal petto sgorgarono gocce di sangue. La storia e la video-storia

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NOSTRA SIGNORA DEL LIBANO

La gigantesca statua della Vergine, bianca figura a braccia aperte e rivolta verso il mare che troneggia dall’alto della collina di Harissa, è l’emblema della devozione alla Madonna del biblico Paese mediorientale. Diventato un importante luogo di pellegrinaggio, si trova a circa 20 km di distanza da Beirut. La storia e la video-storia

San Riccardo Pampuri

S. Riccardo Pampuri

(1897-1930) Lo vedono sempre correre, con il sorriso sulle labbra e cantando  sottovoce inni alla Madonna, a San Giovanni di Dio e agli Angeli, con le mani sotto lo scapolare, tenendo sempre la corona fra le dita. Spiega: «Questa è la mia arma prediletta, con la corona il demonio fugge»

Beato chi teme il Signore, e cammina nelle sue vie. Mangerai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d’ogni bene. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che nella Tua provvidenza hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro al disegno della creazione, fà che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi, e riceviamo la ricompensa che ci prometti. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gn 1,26 – 2,3 – Dal libro della Gènesi

Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li Dio (2)benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogàtela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:
Col 3, 14-15.17.23-24 – Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

S PAOLOFratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 89

RIT: Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

mani12Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio. RIT

Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. RIT

Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! RIT

Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Di giorno in giorno benedetto il Signore: a noi Dio porta la salvezza.

Alleluia.

VANGELO

Mt 13, 54-58 – Dal Vangelo secondo Matteo

tempio-3In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il Figlio del carpentiere.

Scegliamo di commentare oggi la memoria di san Giuseppe nella sua memoria. Non ne sappiamo molto. Giuseppe, anche lui, come la Madonna Santissima, l’uomo di fede, di fede e di speranza. Anche lui ha creduto alla Parola, senza pretendere di capire tutto, come Maria. Il vangelo ci presenta proprio questa famiglia, famiglia di Giuseppe, una famiglia semplice… Eppure Gesù, anche se figlio di un semplice carpentiere, sa parlare bene… seppur non avesse studiato nelle
volto19scuole di Gerusalemme stupisce comunque per la sua saggezza. Oggi la nostra attenzione però viene spostata al lavoro. San Giuseppe lavoratore… La reazione della gente di Nàzaret, nel vangelo di oggi, a proposito della sapienza di Gesù, fa pensare al capitolo del Siràcide, che contrappone il lavoro manuale e la Legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siràcide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città. La gente di Nazaret si domanda: «Da dove mai viene a costui questa sapienza. Non è il figlio del carpentiere?», che non ha studiato e non può avere cultura? È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed Egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi che “dicono e non fanno”. D’altra parte il Vangelo insiste anche sulla Parola: è necessario, dobbiamo, accogliere la parola di Dio! E soltanto se ci ispiriamo alla Parola di Dio il nostro lavoro vale, il nostro lavoro ha un valore costruttivo, costruiamo, creiamo il mondo con Dio. «Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre». Tutto quello che facciamo, tutti i lavori, lavori materiali, intellettuali, sia lo studio, sia la carità fraterna, lo facciamo per il Signore… Il Vangelo ci dice, che il nostro servizio deve essere sincero, umile, dobbiamo avere la disponibilità nella carità, tutto questo per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, quel Figlio, che ha dichiarato di essere venuto a servire e non per essere servito. La vera dignità consiste proprio in questo: nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio. Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)manipreghiera

PREGHIERA DELLA SERA

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di Tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

MADONNA DEI MIRACOLI di LONIGO

MADONNA DEI MIRACOLI di LONIGO

Vicenza (Italia) 1 maggio 1486

lonigo_mosaico_1Era il primo maggio 1486, quando un’immagine della Vergine dipinta sulla parete sud della chiesa di Lonigo, dopo essere stata sfregiata e oltraggiata, si mosse, e dal petto sgorgarono gocce di sangue.

Il Santuario della Madonna dei Miracoli sorge sul luogo dove secondo la leggenda vi era stata eretta in ricordo di un eccidio compiuto dagli Unni, i feroci barbari guidati da Attila (457), una chiesa in onore a San Pietro in Lamentese.

Il primo maggio del 1486, due calzolai scaligeri, Guglielmo e Gianantonio, invidiosi del successo di Giampietro, un amico calzolaio come loro, decisero con l’inganno di invitarlo a Lonigo per affari. L’amico, che credette nella buona fede dei due, si unì al viaggio ma, alle porte del paesino berico, venne ucciso dai due che volevano rubargli il denaro. Compiuto l’assassinio  i due si rifugiarono nella chiesa di S. Pietro per spartirsi la somma di denaro. Davanti ad un’effige della Madonna, però, Guglielmo si pentì del delitto e lo gridò a Gianantonio, il quale, indemoniato, inveì contro il dipinto pugnalandolo all’occhio e al petto.

Lonigo2Fu a quel punto che, secondo le testimonianze dell’epoca, il dipinto si mosse e la Madonna si coprì con la mano sinistra l’occhio sanguinante e con la mano destra il petto ferito. I due malviventi, impauriti, scapparono. Guglielmo morì poco dopo, giustiziato, l’altro sparì bandito dalla Serenissima Repubblica. Da subito il vescovo di Vicenza Bruti volle vederci chiaro sulla faccenda e, dopo aver ascoltato circa 7 testimoni, decise che il miracolo era da ritenersi credibile anche per i successivi miracoli che ne seguirono in zona.“

Seguirono infatti alle numerose guarigioni miracolose, i pellegrinaggi. I benedettini riformarono l’abbazia e costruirono un monastero, la trasformarono e la impreziosirono, fino a quando a causa della soppressione del 1771 decisa dalla Serenissima Repubblica, lo stabile fu venduto alla nobile famiglia Balbi-Valier. Divenne allora residenza estiva dei patrizi veneziani e la chiesa cadde in abbandono.

Solamente nel 1826, dietro insistenza dei fedeli, tornarono le grandi celebrazioni e i pellegrinaggi. Sotto la guida di don Domenico Toffanin fu Lonigo_Santuario_Madonna_dei_Miracoli_009avviata un’imponente opera di restauro, e la chiesa della Madonna dei Miracoli riprese a pieno titolo la sua funzione di centro devozionale mariano.

La cappella-santuario che protegge l’affresco miracoloso è impreziosita da decorazioni che hanno trasformato e abbellito lo spazio sovrapponendosi armoniosamente dalla fine del Quattrocento a tutto l’Ottocento.

Oggi la chiesa, eretta parrocchia nel 1955, è officiata dal clero diocesano; beneficiata di alcuni privilegi papali, celebra  la festa annuale, per decreto della Santa Sede, nella quarta domenica dopo Pasqua.

„Nel Santuario è anche presente una sezione dedicata ai ricordi e agli oggetti portati in segno di grazia ricevuta. Alcuni sono tanto vecchi (e preziosi) quanto l’anno del miracolo: come l’ex voto di Stefano Cavaccione da Zimella datato proprio 1486. Tra i vari reperti, dunque, oltre a catenine e cuori d’argento anche tavolette dell’epoca.“

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Fonti: http://www.madonnadeimiracoli.org/index.phphttp://www.comune.lonigo.vi.it/index.php/turismo/207-il-santuario-della-madonna-dei-miracolihttp://www.vicenzatoday.it/cronaca/santuario-madonna-dei-miracoli-di-lonigo-storia-informazioni-luoghi-culto-vicenza.html

MADONNA DI CAPOCOLONNA

MADONNA DI CAPOCOLONNA

30 APRILE

Madonna_di_CapocolonnaLe feste mariane in onore della Madonna di Capocolonna si celebrano nel mese di maggio ed ogni sette anni con particolare solennità. Questo quadro bizantino ha protetto più volte la città dai turchi, dai terremoti, dalle pestilenze e raffigura la Vergine Maria con in braccio il bambino Gesù.

Sul Capo Lacinio – o delle Colonne- sorgeva un tempio pagano dedicato alla Dea Madre, Hera Lacinia, e fonti attendibili parlano di un pellegrinaggio a quei tempi, in primavera, per celebrare la “fertilità”, la “vita”. Quando venne “la pienezza dei tempi” (Gal. 4,4), con il Cristianesimo, il culto si spostò alla “Madre del Signore e della Chiesa”, a Maria. Simbolicamente si può dire che il crollo delle tante colonne di quel tempio antico e del permanere di “una sola” di esse è come una indicazione del crollo delle tante divinità pagane ed il rimanere di “Maria” la sola “Colonna” del mondo che portò Cristo “pietra angolare della storia” (I Pt 2,6).

Un’antica tradizione vuole che l’Icona sia stata portata a Crotone dallo stesso San Dionigi, il convertito da S. Paolo,  rimanendovi come primo Vescovo; e secondo questa tradizione il dipinto sarebbe opera di San Luca evangelista.

capocolonna_2Il primo giugno 1519, i turchi sbarcarono a Capocolonna. Il Quadro della Vergine già esistente, cadde nelle loro mani; questi fecero un rogo per bruciare la tela, ma il fuoco, nonostante fosse acceso da tre ore, non scalfì l’immagine irradiante di luce. I turchi decisero di portare via il Quadro facendo rotta per la foce del Neto, ma la galea rimase ferma nonostante lo sforzo dei rematori. I turchi gettarono in mare la tela e la galea si mosse agevolmente, mentre il Quadro approdò in un podere presso l’Irto di Capo Nao. Un pescatore contadino, Agazio Lo Morello, lo trovò e lo nascose in una cassapanca. In punto di morte, rivelò al suo confessore il segreto.

Nel 1638 i turchi assediarono la città; il popolo si strinse attorno alla Sacra Icona esponendola sulle mura della città. I turchi alla vista della Vergine, atterriti, si ritirarono e fuggirono via. Crotone fu salva! Nel 1749 Mons. Costa, Vescovo di Crotone, devotissimo della Madonna per dar maggior risalto alla Sacra Immagine, laminò in argento la tela.

L’8 marzo 1832 il terremoto seminò distruzione in tutta la Calabria. A Crotone non si ebbero vittime nonostante una grande rovina di edifici. I crotonesi, nella loro fede, ascrissero ciò all’intercessione della B. V. Maria di Capocolonna e costruirono, allora, la piccola edicola che rimane ancora, in largo Umberto I. Pellegrinaggio della Madonna di Capo Colonna (Crotone) CalabriaLuogo dove i crotonesi si erano accampati per diversi giorni. Nel 1851 la Vergine salvò Crotone da una grande epidemia di colera. Nel 1877 iniziò la pia pratica della “Sabatina” che si continua ancora il sabato di ogni settimana.

Il 7 maggio del 1893 la B. V. Maria nella sua Icone fu incoronata col Decreto del Capitolo Vaticano. Il 1908 Crotone fu risparmiata dal grande terremoto. Il 1928 il Quadro fu decorato da artistica cornice d’argento. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre del 1983 un sacrilego furto privò l’Immagine della Madonna dei suoi gioielli.

Le feste mariane in onore della Madonna di Capocolonna si celebrano nel mese di maggio ed ogni sette anni con particolare solennità. Il 30 aprile il quadro viene deposto dall’altare particolare della cattedrale di Crotone e posto a fianco dell’altare presso la navata centrale, il giovedì della seconda settimana del mese i fedeli si ritrovano per il rito del “bacio”, in cui, successivamente alla messa, l’immagine viene baciata; il sabato della seconda settimana del mese viene portato in processione nelle vie della città fino a raggiungere l’ospedale civile “San Giovanni di Dio“, dove l’arcivescovo di Crotone o il parroco della cappella dell’ospedale tengono una breve preghiera di ringraziamento, e successivamente riaccompagnato in Cattedrale, che per l’occasione resta aperta fino a tarda ora.

Il mercoledì della terza settimana del mese viene aperta la fiera che si snoda lungo Viale Regina Margherita, presso il castello di Carlo V, costeggiando il porto commerciale, e presso lo stadio Ezio Scida. Il terzo sabato del mese avviene il targa della Madonna di Capo Colonna per la chiesetta omonimagrande pellegrinaggio a Capo Colonna, promontorio distante circa 15 km dalla città, che si svolge durante tutta la notte, dopo che il quadro esce dalla basilica verso l’una di notte, salutato dai fedeli.

Il dipinto arriva, in processione, prima presso il cimitero, durante la quale viene recitata un’omelia dal vescovo della diocesi, successivamente riprende il cammino ed arriva a Capo Colonna alle prime luci dell’alba, e ivi risiede per tutta la giornata di domenica. Sul far della sera questo viene imbarcato e portato via mare al porto turistico di Crotone, salutato al suo rientro da fuochi artificiali. Via Poggioreale, la strada principale di Crotone che conduce dal centro della città al lungomare, illuminata in occasione della festa.

I festeggiamenti perdurano per tutto il mese con i bambini delle scuole elementari che visitano a turno la cattedrale e con lo svolgimento del Festival dell’Aurora. La festa si chiude il 31 del mese, con la riposizione del quadro nell’altare privilegiato della basilica.madonna-di-capocolonna

Ogni sette anni la festa è maggiore, il quadro portato in processione non è la miniatura moderna, ma il quadro originale: i festeggiamenti sono prolungati e il quadro, al rientro, non viene imbarcato e portato via mare, bensì posto su un carro trainato da buoi e percorre la via inversa a quella compiuta la sera prima; i pellegrini in questo caso seguono il quadro anche al rientro. In giorni prefissati, all’alba, si tengono dei concerti presso il promontorio di Capo Colonna.

Nel 2008 sono state apportate delle modifiche al quadro grande mettendo, grazie a Gerardo Sacco, 12 stelle che prima aveva la Madonna. Le stelle che aveva prima sono state rubate tempo fa.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Festa_della_Madonna_di_Capocolonnahttp://www.santuariomadonnadicapocolonna.it/index_new.html

Letture di mercoledì 30 aprile 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌMadonna_di_Capocolonna

30 aprile 2014

II Settimana del Tempo di Pasqua

MADONNA DI CAPOCOLONNA

Le feste mariane in onore della Madonna di Capocolonna si celebrano nel mese di maggio ed ogni sette anni con particolare solennità. Questo quadro bizantino ha protetto più volte la città dai turchi, dai terremoti, dalle pestilenze e raffigura laVergine Maria con in braccio il bambino Gesù. La storia della devozione e i festeggiamenti con il video.

NOSTRA SIGNORA D’AFRICA

Una statua di bronzo della Vergine Maria, copia di un’opera originale creata da Bouchardon nel 1750, fu offerta nel maggio del 1840 a Dupuch, il primo vescovo di Algeri. La storia, la devozione e la preghiera.

San Giuseppe Benedetto Cottolengo2

S. Giuseppe Benedetto Cottolengo

sacerdote fondatore (1786-1842) Amato e invocato da chiunque si abbandoni alla provvidenza. Si definì povero tra i poveri vestiva e mangiava infatti come loro. Particolarmente devoto alla Madonna la scelse come patrona dei suoi istituti.

Ti loderò, Signore, fra tutti i popoli, ai miei fratelli annunzierò il tuo nome. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fà che accogliamo e viviamo nell’amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 5, 17-26 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica. Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel 424px-Michelangelo_-_Sistine_Chapel_-_Ezekiel,_detail_-_1510tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare. Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d’Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno». Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo». Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.33

RIT: Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Poveroenedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. RIT

Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. RIT

Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. RIT

L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 16-21 – Dal Vangelo secondo Giovanni

nicodemoIn quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Dio ha così amato il mondo da dare il suo Unigenito, affinché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Leggiamo oggi dal Vangelo di Giovanni ancora una parte dell’incontro di Gesù con Nicodemo. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Il progetto di Dio è uno solo: amarci per salvarci, attraverso il sacrificio della croce del suo nicodemo2Figlio Unigenito. Con totale gratuità Dio ha mostrato al mondo sino a che punto lo ami. L’apostolo Paolo, consapevole di ciò, esclama: “siamo stati comprati a caro prezzo”. Ora l’affermazione, che tutto ciò avviene affinché “chiunque crede in lui abbia la vita eterna”, suggerisce all’evangelista alcune considerazioni circa il ruolo di Cristo. Egli ci rivela l’amore del Padre per il mondo, quindi è venuto per salvare e non per condannare. Cristo è il riflesso della luce del Padre, come diciamo nella nostra professione di fede: “Luce da luce”. Tutti questi titoli, dati a Gesù, manifestano l’amore di Dio per l’umanità. Tale amore è detto in greco agàpe, e indica quell’amore col quale si vuole bene a una persona per se stessa, non per l’interesse che se ne può trarre. Nell’atto di fede in Gesù, il Figlio, si realizza in noi il giudizio ultimo: chi crede sinceramente a ciò che Gesù dice, ha già accesso alla vita divina, che il Padre ci comunica mediante il Figlio. Chi non crede invece, va verso la condanna eterna. Di fronte alla rivelazione del Figlio, ciascuna persona è posta nella libertà di scegliere la sua definitiva destinazione. Alle opere malvagie di chi ha preferito le tenebre alla luce, si contrappongono le opere di chi si è lasciato illuminare dalla luce. Costoro “òperano la verità” cioè agiscono secondo la rivelazione accolta, e così si manifesta anche esteriormente che in essi opera Dio medesimo. Grande luce gettano queste parole sul mistero della salvezza. Tale mistero si compie nel segreto rapporto tra Dio e l’uomo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

luce e tenebreO Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, fà che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei Tu stesso, In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen

NOSTRA SIGNORA D’AFRICA

NOSTRA SIGNORA D’AFRICA

ALGERI – 30 APRILE

Notre_Dame_d-'afriqueUna statua di bronzo della Vergine Maria, copia di un’opera originale creata da Bouchardon nel 1750, fu offerta nel maggio del 1840 a Dupuch, il primo vescovo di Algeri. Essa fu posta nel monastero trappista di Staouëli a Bouchaoui, un piccolo villaggio a una ventina di chilometri da Algeri e solo successivamente trasferita nella capitale.

In seguito alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte di papa Pio IX l’8 dicembre 1854, il successore di Dupuch, Louis-Antoine-Augustin Pavy, decise di costruire una grande chiesa per il pellegrinaggio per la “Nostra Signora d’Africa”. Egli pone la statua in una cappella, inaugurata il 20 settembre 1857.

Il nuovo vescovo di Algeri, Pavy, inizierà la costruzione di una nuova chiesa il 20 febbraio 1858 dove trasferire “Nostra Signora d’Africa”, ma la costruzione finì solo nel 1872, 6 anni dopo la sua morte, per un attacco di cuore.

Notre-Dame d'AfriqueAd avere la custodia del santuario furono la Società dei missionari d’Africa (i cosiddetti Padri bianchi) e le Suore missionarie di Nostra Signora d’Africa, dette anche Suore bianche.

Fu papa Pio IX a concedere alla Chiesa il titolo di Basilica; essa fu consacrata il 30 aprile 1876. La Basilica è stata fortemente danneggiata dal sisma del 2003 che ha procurato circa 3 000 morti, soprattutto nella città di Boumerdès. I lavori di restauro sono cominciati nel 2007.

La festa della Nostra Signora d’Africa (Notre-Dame d’Afrique, in francese) si tiene il 30 aprile. La Basilica di Nostra Signora d’Africa è stata classificata nella lista dei beni culturali algerini come monumento storico dal 12 settembre 2012

Papa Ratzinger disse a conclusione della visita di tre giorni compiuta in Benin:

«Dopo aver consegnato l’Esortazione apostolica “Africae Munus”, desidero affidare alla Vergine Maria, Nostra Signora d’Africa, la nuova tappa che si apre per la Chiesa in questo Continente, affinchè ella accompagni il futuro di questa evangelizzazione dell’intera Africa e particolarmente quella di questa terra del Benin».

La Basilica di Nostra Signora d’Africa viene visitata anche da numerosi mussulmani. Donne, ragazze e nonne, a volte sole, a volte accompagnate dal marito, entrano a pregare “Nostra Signora”. La statua della Vergine, in 8244134338406562-img-3925copie-jpgbronzo, è coperta con un ricco vestito ricamato in stile di Tlemcen. L’Algeria fu terra cristiana e mariana dal secondo secolo dopo Cristo. L’invasione araba e l’islamizzazione del Paese, dal VII secolo, avvennero con la forza. Nel giro di qualche secolo, la Chiesa d’Africa venne decimata e non tenne che alcune sacche di resistenza, essenzialmente da parte dei Berberi. Bisognerà aspettare la conquista dell’Algeria da parte della Francia, nel 1830, perché la Chiesa si ristabilisca in questa regione dell’Africa del Nord.

Terra di antica cristianità, terra di martiri, l’Algeria, affidata a Nostra Signora d’Africa (chiamata anche “Nostra Signora dell’Atlante”), benché oggi islamizzata e scossa da sanguinosi attentati, non ha mai smesso di rispettare la Vergine Maria, Lei che i Musulmani stessi riconoscono come la Sante Madre di Gesù e che onorano. Quando la Basilica di Nostra Signora d’Africa fu costruita sulle alture di Algeri, al di sotto dell’altare principale venne iscritto:

“Nostra Signora d’Africa prega per noi e per tutti i Musulmani”.

Questa intercessione mariana incisa nella navata di Nostra Signora d’Africa non è mai stata eclissata né dal tempo, né dagli avvenimenti che hanno scosso il Paese: domina sempre l’altare della Basilica di Algeri e così i Cristiani come i Mussulmani vengono a pregare Maria e ad offrirle omaggi floreali.Nostra Signora d'Africa3

Preghiera

O Madre di Misericordia, Noi ti salutiamo, Madre del Redentore; ti salutiamo, Vergine gloriosa; ti salutiamo, nostra Regina! O Regina della speranza, mostraci il volto del tuo Figlio divino; guidaci sulle vie della santità; donaci la gioia di coloro che sanno dire Sì a Dio!  O Regina della Pace, esaudisci le più nobili aspirazioni dei giovani africani; esaudisci i cuori assetati di giustizia, di pace e di riconciliazione; esaudisci le speranze dei bambini vittime della fame e della guerra! O Regina della giustizia, ottienici l’amore filiale e fraterno; ottienici di essere amici dei poveri e dei piccoli; ottieni per i popoli della terra lo spirito di fraternità! O Nostra Signora d’Africa, ottieni dal tuo Figlio divino la guarigione per i malati, la consolazione per gli afflitti, il perdono per i peccatori; intercedi per l’Africa presso il tuo Figlio divino; e ottieni per tutta l’umanità la salvezza e la pace! Amen.

Benedetto XVI

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Notre-Dame_d’Afriquehttp://www.reginamundi.info/preghiere/nostrasignoradellafrica.asp; http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-20/papa-affida-continente-nero-164949.shtml?uuid=AaquL8ME;

 

Letture di martedì 29 aprile 2014

LETTURE DI MARTEDÌMadonna_di_Re_1-1

29 aprile 2014

II Settimana del Tempo di Pasqua

MADONNA DEL SANGUE DI RE

Valle Vigezzo – VB – (Italia) 29 aprile 1494 –La Madonna del Sangue di Re ci dimostra che ogni immagine sacra, anche la più semplice e dimenticata, debba essere tenuta in grande rispetto e considerazione. La storia del miracolo con un video del santuario su http://biscobreak.altervista.org/2014/04/madonna-del-sangue-di-re/

 La Novena alla Madonna di Pompei

(dal 29 aprile) PER IMPETRARE GRAZIE NEI CASI PIU’ DISPERATI

4SantaCaterina2

Santa CATERINA da SIENA

dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa [1347-1380] – Si lasciava ispirare dallo Spirito Santo: “…più conosciamo e comprendiamo Dio, più vediamo come sia «pazzo d’amore per noi», e più desideriamo ricambiare il suo amore…”Rimproverò apertamente e aspramente la lussuria e la rilassatezza della Chiesa, e imitando il suo amato Gesù dette tutta se stessa per lei. CHI ERA VERAMENTE S. CATERINA DA SIENA?

Questa è la vergine saggia, una delle vergini prudenti: è andata incontro a Cristo con la lampada accesa. Alleuia. 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che in santa Caterina da Siena, ardente del Tuo spirito di amore, hai unito la contemplazione di Cristo crocifisso e il servizio della Chiesa, per sua intercessione concedi a noi tuoi fedeli, partecipi del mistero di Cristo, di esultare nella rivelazione della sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

1 Gv 1,5 – 2,2 –  Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.

Carissimi, questo è il messaggio che abbiamo udito da Gesù Cristo e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in Giovanni Apostolocomunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 44

RIT: ‡ In te, Signore, ho posto la mia gioia.

gioia1Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; al re piacerà la tua bellezza. Egli è il tuo Signore: prostrati a lui. RIT

La figlia del re è tutta splendore, gemme e tessuto d’oro è il suo vestito; è presentata al re in preziosi ricami. RIT

Con lei le vergini compagne a te sono condotte; guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

‡Questa è la vergine saggia che il Signore ha trovato vigilante; all’arrivo dello Sposo è entrata con lui alle nozze.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 1-13 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio vergini sagge e stoltein piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dàteci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compràtevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, àprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La vergine saggia e sapiente.

Il vangelo, nell’immagine delle vergini, ci rappresenta la grande santa senese, come la vergine saggia e prudente, che, in attesa dell’incontro con lo Sposo divino, ha preso con se la lampada e si è munita di olio. Possiamo intravedere nella vergini_savie_e_stolteparabola evangelica tutte le preclari virtù che hanno adornata la patrona della nostra patria. Lei è la donna sapiente, che ha compreso appieno l’essenza della religiosità autentica: ha dedicato tutta la sua vita ad un incontro personale con Cristo, si è lasciata umilmente illuminare dalla luce radiosa dello Spirito Santo e ha trovato nell’amore al Signore la realizzazione piena della sua vita. Abbondando così di olio, ha tenuto costantemente accesa la sua lampada, anche nel cuore della notte, e ha saputo irradiare la sua luce a tutto il mondo ecclesiastico e civile del suo tempo.

Aveva appreso la vera sapienza e la vera prudenza, non dai libri, ma dal cuore stesso del suo Sposo divino, dalla fonte stessa della verità e della vita. Si è trovata pronta all’incontro con lui e la lampada luminosissima della sua vita, ha riflesso luce ovunque e a tutti. Ha squarciato le tenebre della notte del vergini2suo tempo e ancora ai nostri giorni, con i suoi scritti, con i suoi esempi con la sua intercessione irradia luce di sapienza, ci si mostra come modello sublime di vita e come celeste patrona. Lei ci ricorda che è da stolti restare senz’olio, affondare nel buio e mancare all’appuntamento con il Signore. Ci indica ancora la fonte inesauribile della vera sapienza e soprattutto alle donne di ogni epoca, addita i motivi profondi per affermare e difendere la propria dignità. Indica a tutti di non cedere alla facile tentazione di confidare nelle proprie forze per non cadere nell’illusione di un superficiale perbenismo. Restare al buio e privi di olio, vedersi esclusi dal convito dello sposo per un colpevole ritardo è un grave peccato che guasta la vita di molti. Essere sempre pronti, con le lampade accese è la virtù del viandante sapiente e saggio, è la virtù del cristiano vero. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Dio, anche per mezzo dei Tuoi santi continuamente ci offri la Tua salvezza: fà che, imitando il loro esempio e ricorrendo alla loro intercessione, raggiungiamo la meta alla quale ci chiami, Gesù Cristo nostro Signore, In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

MADONNA DEL SANGUE DI RE

MADONNA DEL SANGUE DI RE

Valle Vigezzo – VB – (Italia) 29 aprile 1494

Madonna_di_Re_1-1La Madonna del Sangue di Re ci dimostra che ogni immagine sacra, anche la più semplice e dimenticata, deve essere tenuta in grande rispetto e considerazione. 

Erano le ore 23 del 29 aprile del 1494. In quel tempo la giornata era divisa in 24 ore, dal tramonto al tramonto, finiva ed iniziava l’imbrunire. Era un martedì. Ciò che accadde non può ritenersi una leggenda, poiché e ben documentato in due pergamene autentiche di quell’epoca, firmate dai podestà della Valle, Daniele Crespi e Angelo Romano, e controfirmata, la prima, da quattro notai, i cui nomi figurano negli archivi comunali di alcuni paesi vigezzini.

VIDEO DEL SANTUARIO

Un’ora prima del tramonto un certo Giovanni Zucono (soprannominato poi “Zuccone”) assieme con l’amico Comolo giocava alla “piodella” sulla piazzetta antistante la chiesa del paese, dedicata a S. Maurizio. Il gioco consisteva nel porre sopra un bussolotto di legno o di sasso (il “mago”) una moneta per ciascun giocatore. Viceversa chi colpendo il “mago” con la piodella (una scheggia di sasso rotondeggiante) “riusciva a spargere le monete intorno facendo sue quelle più vicine alla “piodella”, vinceva.

Madonna del Sangue 2Lo Zuccone, già noto per il suo carattere furioso, quella sera era perdente, “non sappiamo quanto denaro, ma a sufficienza per scatenare in lui la collera e l’irrazionalità che si nasconde in ognuno di noi quando ci sentiamo perseguitati dalla sfortuna”. Se la prende con la tranquilla immagine della Madonna che è li a pochi passi sotto il porticato della chiesa, dipinta sulla facciata, a destra della porta di entrata e che sembra non occuparsi delle disavventure dello Zuccone.

Accecato dall’ira scaglia la “piodella” contro l’immagine e la colpisce in fronte. “Poltron, lo rimprovera il compagno Comolo, hai tratto alla Vergine Maria!”. Lo Zuccone rientra in se stesso e preso da rimorso, si inginocchia davanti alla Madonna e chiede perdono.

Poi, colti tutti due da una sensazione di paura; fuggono, Prima ancora dei segni prodigiosi che stanno per manifestarsi sulla sua immagine colpita in modo sacrilego, la Madonna ha già compiuto il primo miracolo nel cuore del suo Madonna del Sangue1aggressore. Nella notte, verso le 11, prima Giovanni di Minola di Re e poi Antonio Ardicio di Craveggia, passando davanti alla chiesa, notano un chiarore insolito sotto il porticato come se vi fosse una candela accesa. Anch’essi, presi da paura, si allontanano in fretta.

Prima dell’alba il sagrestano Stefano di Gisla, mentre si accinge ad aprire la chiesa per il suono dell’Ave Maria, trova inginocchiata davanti all’immagine una donna vestita di bianco; crede di riconoscere una sua vicina di casa e la saluta senza ricevere risposta; ma non si accorge di cosa stà avvenendo sull’affresco. Esce quasi subito dalla chiesa e non trova più la donna. Sarà un vecchietto di nome Bartolomeo a scoprire per primo l’avvenimento prodigioso.

Nel gesto devoto di toccare l’immagine della Madonna e di baciarsi la mano, s’accorge con stupore che è bagnata di sangue.  Guarda la Madonna e vede che dalla ferita della testa esce un rigagnolo di sangue. Corre a chiamare il rettore della chiesa don Giacomo. Suonano le campane a distesa e la notizia si propaga di casa in casa, di paese in paese.

madonna del SangueLa gente accorre e si accalca sotto il portico della chiesa con gli occhi fissi sull’immagine insanguinata implorando ad alta voce: “Misericordia, misericordia”. “Pareva che la terra tremasse”. Per tutto il giorno e la notte successiva molte persone rimangono sul luogo del miracolo a pregare con ceri accesi in mano.

 Dopo la mezzanotte il fiotto di sangue cresce e gocciola fino a terra emanando un profumo soave “impossibile a descriversi”. Sul pavimento si tampona il sangue con “pannolini bianchi” che poi il parroco raccoglie in una tovaglia e ripone in un calice.

L’effusione di sangue dura una ventina di giorni fino al 18 maggio in modo intermittente e sempre meno abbondante come da una ferita che a poco a poco si rimargina. Ad ogni emissione di sangue, si annuncia l’evento con il suono delle campane; al richiamo, il popolo accorre “di giorno e di notte“.

Dopo il miracolo si protegge l’immagine della Madonna, costruendovi intorno una cappella. Essa viene edificata abbattendo il portico della chiesa parrocchiale e prolungando quest’ultima verso la facciata. Così la chiesa si amplia, ma resta divisa in due sezioni dal muro dell’antica facciata, contro il quale viene 04-Santuario_Madonna_Sangue_Re-5addossato l’altare della Madonna del Sangue. Davanti alla cappella della Madonna viene costruito un portico. Successivamente la cappella della Madonna viene allungata.

Il pittore della Madonna del Sangue di Re è anonimo non avendo lasciato la firma né su questo affresco né su altre opere da lui dipinte con uguali caratteristiche sia in Ossola che fuori. A S. Paolo di Appiano (Tirolo) nel 1875 è stato eretto un Santuario dedicato alla Madonna di Re; presso Ginevra in una cappella a Perlj la Madonna del Sangue è stata riprodotta in una grande vetrata di Alexandre Cingria; così pure sulla porta di legno del tabernacolo della chiesa di Semsales in una scultura policroma, opera di Marcel Feuillat. In Ungheria esistono due santuari dedicati alla Madonna del Sangue: uno a Budapest e l’altro a Gorcsonj.

Preghiera alla Madonna del Sangue

Onnipotente e misericordioso Iddio, che dalla miracolosa immagine della dolcissima Madre tua hai fatto sgorgare rivoli di sangue, concedi propizio che, spenta la sete dell’umano orgoglio, abbiamo sete di Te, fonte della vera Sapienza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

ARTICOLI COLLEGATI

MADONNA DELL’ARCO
MADONNA DEI MIRACOLI DI LONIGO

Fonti: http://www.comune.re.vb.it/Santuario?MiracoloDelSanguehttp://www.comune.re.vb.it/Santuario?MiracoloDelSangue

Letture di lunedì 28 aprile 2014

LETTURE DI LUNEDÌmadonna_della_castagna

28 aprile 2014

II Settimana del Tempo di Pasqua

MADONNA DELLA CASTAGNA

Bergamo – 28 aprile 1310 – Un’apparizione attestata da un atto notarile e da una lettere indirizzata a Re Lodovico con confermare la richiesta della Madonna della Castagna di costruire una chiesa in suo onore.

Luigi Maria

San Luigi Maria Grignion de Montfort

sacerdote fondatore (1673-1716) Luigi Maria porta i suoi verso Maria, per condurli più facilmente a Gesù. «Vi sono diverse devozioni a MariaLa prima consiste nel compiere i doveri di cristiano…, la seconda consiste nel nutrire per la Madonna sentimenti di stima, amore e confidenza… la terza… consiste nel darsi a Maria in una dipendenza totale ispirata dall’amore… e per Suo mezzo a Gesù. » La storia, la video-storia, i video del “Segreto di Maria” e del “Trattato della vera devozione a Maria”

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Santa Gianna Beretta Molla

mamma coraggio (1922-1962)Gianna Beretta Molla era una madre, straordinaria nell’ordinario. Non solo perchè ha preferito salvare la vita della sua nascitura perdendo la sua, ma per un modo di vivere che l’aveva avvicinata al cielo ancor prima di quel tragico 28 aprile

Cristo risorto più non muore, la morte non ha più potere su di lui. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fà crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 4, 23-31 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani.spirito-tindari
Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: “Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”; davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d’Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù». Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.2

RIT: Beato chi si rifugia in te, Signore.

abbraccio6Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano? Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato: «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!». RIT

Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro. Egli parla nella sua ira,
li spaventa con la sua collera: «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna». RIT

Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane. Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 1-8 – Dal Vangelo secondo Giovanni

nicodemo_jesus2Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui
andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Rinascere dall’Altonicodemo2Assistiamo e partecipiamo ad un colloquio notturno. Ci interessano i due interlocutori Gesù e Nicodemo. Questi porta con sé una sincera ammirazione per Gesù che certamente condividiamo: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Forse dobbiamo condividere anche i limiti della sua fede e il bisogno di una ulteriore illuminazione. Egli si reca di notte dal Signore e ciò per timore dei giudei: la notte non solo la mancanza della luce del sole, ma anche il buio della mente e del cuore. La paura poi denota una ulteriore debolezza, l’incapacità di essere testimone, anche e soprattutto quando si è circondati da persona che non la pensano come noi. È il rispetto umano che talvolta frena la libera professione della nostra fede. È per questo che Gesù ci ripete: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio». Bisogna quindi rinascere per vedere. Bisogna far morire in noi l’uomo vecchio, annebbiato dal peccato, per essere creatura nuova in Cristo.

Già nel battesimo abbiamo avuto potenzialmente la nostra rinascita come figli di Dio, ma poi con la libera adesione e con le nostre opere, dobbiamo confermare la novità che ci è stata data in dono. Infatti Gesù conferma il suo pensiero dicendoci nicodemoancora: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio». E aggiunge: «Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Lo Spirito che ci fa rinascere sarà il dono di Cristo ai suoi Apostoli e li trasformerà da pavidi in intrepidi araldi del suo Vangelo. Lo stesso Spirito sarà la forza vincente della chiesa di Cristo e di ogni suo seguace. Il vero rinnovamento, la vera rinascita, la vita nuova la possiamo attingere solo da quella arcana forza divina, che riversata nei nostri cuori, ci rende capaci di uscire dalla notte, di rinascere come creature nuove e di essere infine testimoni autentici e credibili della risurrezione di Cristo.(Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)

PREGHIERA DELLA SERA

spirito_santo1

O Dio nostro Padre, che ci hai rivelato per mezzo del tuo unico Figlio, generato dal tuo amore, il mistero e la grandezza della nostra rinascita dallo Spirito, concedici di essere fedeli alla nostra dignità di tuoi figli. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

 

 

MADONNA DELLA CASTAGNA

MADONNA DELLA CASTAGNA

Bergamo – 28 aprile 1310

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Un’apparizione attestata da un atto notarile e da una lettera indirizzata a Re Lodovico, per confermare la richiesta della Madonna della Castagna, di costruire una chiesa in suo onore.

L’unico racconto dell’ Apparizione a cui attinsero, fino a ieri, gli storici del Santuario, è quello che il notaio Gerolamo Ceres Oli trascrisse e, trascrivendo, riassunse da un’antica “scrittura” circa il 1646, ai tempi della contesa fra Ossanesga e Fontana. Un’altro recente documento che attesta questa apparizione proviene da una lettera indirizzata a Re Lodovico, un documento risalente all’aprile del 1511.

La tradizione riassume così il racconto dell’apparizione:

Nel bosco di castagni dove oggi sorge il Santuario, apparve a due uomini, probabilmente padre e figlio,intenti a raccogliere la foglia, la madonna della castagna di bergamo1Beata Vergine Maria. La Madonna chiese ai due veggenti di raccontare a tutta la popolazione dei villaggi vicini l’eccezionale evento, e di riferire che la Santissima Madre di Dio chiedeva espressamente che in quel luogo isolato venissi edificata una chiesa in suo onore. Per dare forza al Suo messaggio e per fugare ogni dubbio dell’effettiva presenza della Madonna, improvvisamente, su un grande albero di castagne, i frutti divennero maturi e fu questo miracoloso evento a dare il nome all’attuale santuario. Era il 28 Aprile 1510.

Il bosco, alla periferia di Bergamo, era di proprietà del sacerdote Giovannino Moroni, che felice per tanto onore, raduna i maggiorenti di Breno, di Ossanego, di Fontana, e dona il suo podere perché vi costruiscano una chiesa in onore della Madonna. Ottenuta la piena approvazione del vescovo diocesano, si iniziano subito i lavori con l’erezione di un altare e, in seguito, anche della chiesa.

Questa, secondo i documenti notarili, l’origine storica della chiesa di Santa Maria della Castagna.

Questa poetica tradizione è confermata da un antico affresco murale conservato in una cappella poco distante della chiesa. Il prof. Tacchi scrive:

madonna_della_castagna“In esso si vedono due contadini in atto di grande riverenza, l’uno in ginocchio, l’altro in piedi con le mani giunte e col rastrello ai suoi piedi“.

Poi si ammira la Beata Vergine loro apparsa che alza il dito verso un alto castagno sul quale, in mezzo alle foglie, si vedono i ricci che mostrano i frutti già maturi. In un angolo è dipinto il Santuario della Vergine.

PREGHIERA A S. MARIA DELLA CASTAGNA

Maria, Madonna della Castagna, frutto meraviglioso del’albero della vita, in questo luogo Tu hai accolto ed esortato i tuoi figli a perseverare nella preghiera, a vivere concordi nella carità. Insegnaci a gustare il silenzio, ad ascoltare la Parola di Dio, a seguire le buone e sante ispirazioni. Nelle prove e nei pericoli della vita, fa’ che possiamo sperimentare il tuo soccorso materno. Sostieni chi vacilla sotto il peso della croce e incoraggia che si impegna per un mondo migliore. Ti affidiamo le nostre famiglie, le nostre comunità parrocchiali, i nostri paesi. Intercedi per noi presso il tuo Figlio Gesù. Egli ci conceda l’abbondanza del suo Spirito affinchè possiamo percorrere insieme i sentieri di una vita buona e felice. Amen.

Maria, Donna orante e Madre della concordia, prega per noi.

3 Ave Maria…

Fonti: rivista “Maria Ausiliatrice”, aprile 2006; Il libro delle novene ed. Ancilla; http://www.donbosco-torino.it; http://www.mariadinazareth.it/www2006/Apparizioni/Apparizione%20Bergamo.htmhttp://www.madonnadellacastagna.it/MadonnaDellaCastagna/La_storia_dellapparizione.html

Madonna di Montserrat

Madonna di Montserrat

Spagna – 27 aprile

Madonna di Montserrat1La Madonna di Monteserrat detta “La Moreneta”, sembra sia stata scolpita direttamente da San Luca e affidata poi a San Pietro. Davanti a lei si convertirono tante anime e tra queste anche quella di Sant’Ignazio di Loyola.  C’è anche chi afferma che l’abazia di Monteserrat abbia ospitato il Santo Graal.

Montserrat è una montagna misteriosa relazionata con l’esoterismo e centro di numerose leggende. Prima di diventare l’Abbazia di Montserrat era un monastero medievale con una cappella che conteneva “la Moreneta”, la Vergine del Montserrat.

L’Abbazia di Montserrat si trova nei pressi di Monistrol di Montserrat nella regione Catalana del Bages, provincia di Barcellona, Spagna.

La leggenda relativa alla Madonna di Montserrat, conosciuta come La Moreneta, racconta che l’immagine in legno raffigurante la Madre di Cristo, fu scolpita da San Luca in Gerusalemme , quindi venne affidata a San Pietro che nel suo lungo viaggio la lasciò a Barcellona ed in seguito all’invasione Monestir_de_Montserrat_2006_-_06musulmana per ragioni di sicurezza sarebbe stata portata sulla montagna del Montserrat dove rimase nascosta nella Santa Cova fino all’anno 880… 

Si racconta inoltre che in questo anno, un sabato pomeriggio alcuni bambini che accudivano un gregge videro discendere dal cielo una forte luce accompagnata da una melodia. Questo tornò a ripetersi varie volte. Cercarono il luogo colpito dalla luce, trovarono in una grotta la statua della Madonna che chiamarono la Vergine Nera, “La MORENETA”.

Secondo la leggenda, quando il vescovo seppe del ritrovamento cercò di far trasportare la piccola statua a Manresa, ma non gli fu possibile perché la statua divenne troppo pesante. Il vescovo interpretò questo segnale come il desiderio della Vergine di rimanere nei pressi del luogo del ritrovamento e perciò ordinò la costruzione del santuario.

Ad eccezione dei volti e delle mani, l’immagine è dipinta d’oro. Una sua copia è venerata a Sassari ed è patrona del gremio dei sarti (sotto questo titolo la Vergine Maria è comunque venerata in tutta la Sardegna). L’11 settembre 1881, ricorrenza della Festa nazionale della Catalogna, papa Leone XIII dichiarò ufficialmente la Madonna di Montserrat patrona della Catalogna, oltre a beneficiarla di poter tenere un propria festività nel calendario, il 27 aprile.Madonna di Montserrat

La Madonna di Montserrat fu poi messa in una cappella e si cominciò a parlare di una serie di miracoli fino a quando, nell’anno 1025, l’Abat Oliba figlio di Oliba Cabreta, Conte di Besalú e di Cerdanya, bisnipote di Wifredo il Villoso fu scelto come abate di Ripoll il quale inviò i monaci benedettini da San Pedro de les Puelles un monastero benedettino di Barcellona, a fondare in quel luogo il Monasterio de Montserrat.

Tuttavia entrando dal Piazzale di Santa Maria, sulla sinistra incontriamo oltre la statua di San Benedetto una scultura che rappresenta il ritrovamento nel 880, epoca in cui visse Giufré el Pilos o Wifredo el Velloso al quale si attribuisce la riconquista ed il ripopolamento avvenuto durante la dominazione araba.

Le analisi del legno con il quale è stata fatta l’immagine sacra, sembra che provenga veramente dai luoghi della Palestina, questo fatto si è potuto verificare nel corso dei commerci con la terra santa, il fatto che sia nera dipende dal fumo delle candele che nel tempo hanno fatto si che le statua diventasse di color nero.

Le Storie di grazie ricevute e guarigioni miracolose fecero in modo che molte persone si recassero in pellegrinaggio al monastero di Montserrat. Molte sono le donazioni che i credenti lasciarono in beneficio al monastero per cui la semplice cappella nel XII secolo si convertì in una Chiesa romanica. La prospera crescita della Catalogna fece in modo che il monastero e la devozione alla Vergine del Montserrat si estendessero a tutta l’Europa.

Montserrat_monastery3Il Monastero si trasformò in Abbazia di Montserrat grazie ai fatti storici relativi Benedicto XIII – Pedro Martínez di Luna conosciuto come il Papa Luna. Il periodo conosciuto come lo Scisma di Occidente ( 1378 – 1417), vide una lotta ai vertici della chiesa che conseguentemente portò i vescovi a schierarsi per due differenti fazioni:  Papi e Antipapi.

Il Re della Corona di Aragona, Martino l’Umano, Martí I l’Humá (1356 1410) (decimo re della Corona di Aragona e ultimo discendente del Conte Guifré el Pilós) fece in modo che il Monasterio de Montserrat appoggiasse l’antipapa Benedetto XIII il quale promosse il Monastero ad Abbazia nominando Marc di Vilalba, Abate di Montserrat (1409). Successive tensioni portarono nel 1462 alla Guerra Civile Catalana.

L’abate di Montserrat Antoni Pere Ferrer, in questo periodo, fu nominato Presidente delle Generalità di Catalogna la cui politica era quella di sostenere le persone influenti che garantivano l’autonomia al Principato di Catalogna tra questi, vi era Carlo di Viana. Per quanto detto, l’Abbazia si schierò contro il Re.

Alla morte del Re Juan el Grand, succede sul trono di Aragona il figlio, Fernando II de Aragón che per volere del padre si era sposato con la cugina Isabella di Castiglia, figlia dello zio e fratello di Juan. Ferdinando II e Isabella la Cattolica, (chiamati i re cattolici), per i fatti sopra riportati, annessero il Montserrat-Monasterymonastero di Montserrat alla congregazione Benedettina di Valladolid. Quindi Montserrat perse l’autonomia che riconquistò nel 1858 quando venne nominato abate Miguel Muntandes.

Con la scoperta delle Americhe, un frate eremita di Montserrat di nome Bernat Boïl con 12 monaci si recò insieme a Cristoforo Colombo (nel secondo viaggio) per evangelizzare le Americhe. Ancora oggi nelle Piccole Antille nel mar dei Caraibi esiste una piccola isola con il nome di Montserrat.

Nell’Abbazia di Montserrat viene conservata una biblioteca di grande valore sia per quantità che per qualità. Tra i circa 300 mila volumi vengono conservati testi e manoscritti in catalano risalenti al XII secolo anche se le successive devastazioni dovute alla guerra dei francesi o alla legge della mano morta ci hanno privato di reali tesori. E alcuni dati leggendari affermerebbero che nel Monastero di Monteserrat sia stato ospitato il Santo Graal

Sant’Ignazio di Loyola cortigiano del regno di Castiglia, praticando una vita dissoluta nell’ambito della corte, non potette esimersi dal partecipare alla Battaglia di Pamplona (20 maggio 1521) nella quale rimase ferito. Durante la sua convalescenza si recò in visita nel Monastero Benedettino di Montserrat (25 marzo 1522), e dopo una veglia militare probabilmente S. IGNAZIO di LOYOLA3proprio davanti all’immagine della Madonna di Monteserrat rinunciò alla vita militare appendendo gli abiti proprio davanti all’immagine della Madonna. Entrò successivamente nel Monastero di Manresa in Catalogna, dove praticò un vita ascetica e penitente. In Manresa si può visitare la grotta ( La Cava de San Ignacio) dove Sant’Ignazio visse dieci mesi gettando le basi del libro degli “Esercizi Spirituali”. Nel percorso che porta al Tempietto della Modonna del Montserrat, si incontra la copia della spada di San Ignazio di Loyola.

Successivamente l’abate Bartolomeo Garrica nel 1560 costruì un nuovo monastero con i fondi delle donazioni e dei pellegrini, ma con la guerra dei francesi (1811-1812) nella quale venne conquistata la Montagna sacra di Montserrat ed il successivo decreto della “mano morta” del 1835, con il quale lo stato Spagnolo mise all’asta le proprietà terriere appartenenti alle varie congregazioni ecclesiastiche, il monastero venne privato di molti dei suoi beni e tesori.

Con la Guerra di indipendenza Spagnola, Montserrat fu fortificato ben due volte ma nonostante ciò non si salvò dalla distruzione. Il motivo per il quale le truppe di Napoleone conquistarono questo luogo privo di importanza strategica, sono sconosciute.

Nel 1881  Leone XIII fece del Monastero un Basilica e la facciata principale fu realizzata nel 1901. Alla ricostruzione parteciparono molti architetti e scultori di Barcellona; Josep Llimona, Antoni Gaudí, Venanci e Agapit Vallmitjana, lo stesso Subirachs e moltissimi altri descritti nella pagina Descrizione del Monastero.

montserrat

Oggi a Montserrat vivono 80 monaci insieme ai ragazzi della Escolanía  conosciuti per la loro bravura. I piccoli cantori, oltre frequentare le scuole nel monastero, studiano musica e canto. Per questo, ogni giorno possiamo ascoltare con piacere le loro voci mentre eseguono un brano tradizionale in onore della Madonna di Montserrat, El Virolai che inizia con queste parole:

“Rosa d’abril, Morena de la serra, de Montserrat estel”

La Montagna del Montserrat con la sua Vergine è un posto di pellegrinaggio per molti credenti ed è una visita turistica obbligata dove si può ammirare l’immensa bellezza della natura senza contare che è il simbolo del paese catalano, in quanto l’11 settembre del 1884, Papa Leone XIII dichiarò la Vergine di Montserrat Co-patrona di Catalunya. Il co-patrono è San Jorge o Sant Jordi o San Giorgio di Capadocia.

Curiosamente nello stesso giorno, ricorre anche la festa della Diada, Festa Nazionale di Catalunya, che celebra la perdita dell’autonomia e delle istituzioni proprie del Principato di Catalunya durante la guerra di successione combattuta contro le truppe di Filippo V nel 1714, chiudendo così un ciclo storico iniziato circa mille anni prima.

FONTI:  http://www.portalturismohotel.com/storia-montserrat.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_di_Montserrat

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Letture di domenica 27 aprile 2014

LETTURE DI DOMENICAmisericordia5

27 aprile 2014  

II Domenica del Tempo di Pasqua

Domenica “in albis” o della Misericordia

La festa della Misericordia 

”Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia” Come ottenere in questo giorno le maggiori grazie dall’Infinita Misericordia di Dio, inno e link collegati

INDULGENZA PLENARIA al fedele che alla presenza del Santissimo Sacramento reciterà con devozione il Padre Nostro e il Credo, più un’invocazione a Gesù misericordioso ( es. Misericordiosissimo Salvatore, io mi consacro totalmente a Te, trasformami in un docile strumento della Tua Misericordia oppure Sangue ed Acqua che scaturisci dal S. Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi io confido in Te) E’ inoltre necessaria la confessione almeno una settimana prima o dopo e le preghiere per il papa.

Madonna di Montserrat1

Madonna di Montserrat

Spagna – La Madonna di Monteserrat detta “La Moreneta”, sembra sia stata scolpita direttamente da San Luca e affidata poi a San Pietro. Davanti a lei si convertirono tante anime e tra queste anche quella di Sant’Ignazio di Loyola. C’è anche chi afferma che l’abazia di Monteserrat abbia ospitato il Santo Graal.

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SANTA ZITA

vergine (ca. 1218-1278) A Lucca grande festa per la loro patrona! Santa Zita è la serva di casa, umile e ubbidiente, che moltiplica quel che riesce a risparmiare per darlo ai poveri, che con la sua pazienza e dedizione riesce a cambiare il cuore di chi inizialmente la criticava.

Come bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale, che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del Tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 2, 42-47 – Dagli Atti degli Apostoli

pane al farro[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal. 117

RIT: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

lode1Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre». RIT

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze. RIT

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! RIT

SECONDA LETTURA

1 Pt 1, 3-9 – Dalla prima lettera di San Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande lode8misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo. Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

VANGELO

Gv 20, 19-31 – Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! tommaso apostolo1Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

COMMENTO

Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.

Le piaghe alle mani e al costato identificano Gesù e lo fanno riconoscere nel suo primo saluto alla comunità dei discepoli, ancora timorosa e sbigottita. Certamente la fede nella risurrezione fa fatica a prendere consistenza. E’ una verità inimmaginabile per la mente umana. E’ l’evento che completerà la nuova creazione, che Gesù è venuto a costituire per l’umanità. Allora è plausibile ritrovarci anche noi dalla parte di Tommaso all’annuncio degli altri: “Abbiamo visto risurrezione incredulita_santommasoil Signore”. Perché si crei questa sicurezza occorre smontare o sfumare le nostre convinzioni, giacché il disfacimento del corpo, il nostro annientamento costituiscono una vera tomba sepolcrale. Riconosciamo sì l’immortalità dell’anima, tuttavia, la sua impalpabilità, il suo essere spirituale ci porta nell’astratto. L’esigenza di Tommaso di “vedere per credere” per sé è legittima. Non si crede per leggerezza. Ma è disapprovabile il suo modo di pretendere, di condizionare il suo credere a una richiesta di un segno tangibile, rifiutando anche apertamente la testimonianza unanime della sua comunità. “Se non vedete segni e prodigi non credete”, era stato già un lamento precedente di Gesù. Il Maestro, pur riservando una beatitudine particolare per coloro che credono: “beati quelli che pur non avendo visto crederanno”, si accosta benevolmente a questo fuggitivo discepolo “otto giorni dopo”, per illuminarlo con la sua presenza e con la sua parola. Tommaso si sente umiliato a tale vista e professa energicamente più degli altri la sua fede: “Mio Signore e mio Dio”. Questo “credo” pasquale è l’attestato più alto della risurrezione. A questa fede si può giungere per vie più o meno diritte, ma per la maggior parte dei casi per vie contorte, come Tommaso. “Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli”, li fa ancora il Signore nel tempo, che è occasione di salvezza, “perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché credendo, abbiate la vita eterna nel suo nome”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAeucarestia (8)

O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del Tuo Figlio risorto
ci introduca nella pienezza della verità pasquale e ispiri i gesti e le parole per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen

MADONNA DI BORGO INCORONATA

MADONNA DI BORGO INCORONATA

Foggia aprile 1001 – Ultimo sabato di aprile

madonna incoronataNell’aprile del 1001 la Madonna apparve ad un conte e ad un contadino nel bosco del Cervaro nei pressi di Foggia. Proprio ai piedi di una quercia fu accesa una lampada d’olio che non finiva mai di ardere. Nel 1950, furono iniziati i lavori per la costruzione del santuario e della annessa “opera don Orione“.

L’ultimo sabato di aprile dell’anno 1001 la Madonna apparve su una quercia nel bosco del Cervaro a due persone: il conte di Ariano Irpino, cacciatore, e ad un pastore di nome Strazzacappa. Il conte di Ariano Irpino, dopo aver stranamente sognato di cacciare nel bosco del Cervaro, decide di recarvisi sperando in una buona caccia.

Era l’alba quando inseguendo un daino che aveva appena ferito lo trovò accasciato ai piedi di una quercia avvolta da uno strano e grande bagliore che come “lampi di fuoco” sembravano bruciarla. La Vergine si presentò come la Madre di Dio e domandò la costruzione di una chiesa sul luogo dell’apparizione promettendo gioie e benedizioni. La Vergine era accompagnata foggia_madonnaincoronatacelebrazionida due angeli che reggevano sul Suo capo una triplice corona. Il conte stava cacciando sul luogo, quando a sera un grande bagliore si levò da un albero e vide Maria che gli disse:

“Non paventare, o figliuolo, perché io sono la Madre di Dio. troverai su quest’albero una statua che diverrà un pegno di benedizione per molti. Tu la farai collocare in una chiesa che avrai cura di costruire qui in mio onore”.

Nel frattempo sopraggiunse un pastore, il cui nome era Strazzacappa, come vuole la tradizione. E il pastore vide, con stupore, che i suoi buoi si piegavano, inginocchiati come in adorazione, ai piedi della quercia. Sempre più meravigliati, il conte ed il pastore scorsero, tra i rami dell’albero, una statua raffigurante la Madonna con il bambino Gesù. Subito il pastore prese la caldarella di rame che portava con sé, vi versò dell’olio e, appesa ad un ramo a guisa di lampada, l’accese in onore della Madonna. Quell’olio durò mirabilmente per molti anni, senza che se ne rifondesse altro.  I fedeli che si ungevano ottenevano guarigioni fisiche e spirituali. Questo succede anche oggi.

Secondo le ricerche e gli studi fatti finora, quella del bosco dell’Incoronata risulta essere la prima volta che la Vergine si proclama Madre di Dio, dopo che questo titolo le era stato conferito al concilio di Efeso nell’anno 431. Tutta la chiesa la  festeggia il 1° gennaio. Maria, apparendo,  fece ritrovare la statua in legno di noce scuro, scolpita a mano, che probabilmente era stata portata qui dall’oriente e nascosta nel bosco per salvarla dalla distruzione icono clasta. La tradizione vuole che questa sacra immagine sia stata “incoronata” nella notte stessa dell’apparizione da una schiera di angeli, che dettero vita ad una madonna incoronata1straordinaria “cavalcata”. Oggi dell’antica quercia dell’apparizione è rimasto un pezzo, il “santo legno”, che viene custodito sotto l’altare nella cripta del Santuario, nel luogo dove è avvenuta l’apparizione. La statua del Bambino, che era posta al centro sulle ginocchia  della Madonna, è andata perduta. L’attuale Bambino, anch’esso in legno di noce scuro, è stato posto tra le braccia della Madonna il 24 maggio 1987 dal Papa Giovanni Paolo II. 

In un primo tempo sorse una cappella custodita da un anacoreta. In seguito i monaci Basiliani ingrandirono la chiesa, lasciando nel centro la primitiva costruzione e fondarono un convento con annessa casa di accoglienza per viandanti e pellegrini. Nel 1140 si stabilirono i Verginiani e nel 1230 circa divennero custodi del santuario i monaci Cistercensi che vi rimasero sino al 1500, quando terminarono i lavori della costruzione del nuovo complesso.

Dal XVI secolo divenne commenda cardinalizia, fino al tempo dell’occupazione napoleonica, e cioè all’inizio del XIX secolo, tempo di decadenza per il santuario, che riprese vita a partire dal secolo dopo. Il 1° aprile 1950, il vescovo di foggia_madonnaincoronataFoggia, monsignor Fortunato Maria Farina, affidò il santuario alla congregazione di don Orione che costruì il nuovo tempio inaugurato l’11 aprile 1965.

La “festa dell’apparizione” ricorre l’ultimo sabato di aprile, preceduta dalla “cavalcata degli angeli” il venerdì antecedente e dalla “vestizione” e dall'”incoronazione” della venerata statua il mercoledì precedente.

In occasione della festa si rinnova il rito dell’offerta dell’olio per la lampada, donato da uno dei comuni in cui è particolarmente viva la devozione all’immagine sacra. Anche la veste con cui il vescovo riveste ogni anno la statua, che la indossa per tutto l’anno successivo, viene donata ogni anno da una comunità diversa.

Molti santi sono venuti pellegrini all’Incoronata, tra i quali S. Francesco d’Assisi, S. Tommaso d’Aquino, S. Guglielmo da Vercelli, S. Antonio da Padova, S. Vincenzo Ferreri, S. Alfonso, S. Gerardo. San Pio da Pietrelcina, qui pellegrino nel 1916, raccomandava ai suoi figli spirituali di visitare il Santuario dell’Incoronata. Anche il Papa Giovanni Paolo II il 24 maggio 1987 è venuto a rendere devoto omaggio alla Madonna, alla quale ha affidato tutta la sua vita e il suo apostolato di testimonianza e di missione evangelizzatrice.

santuario della madonna incoronataDal 2006 è stato istituito il Parco naturale regionale Bosco Incoronata.

ORARIO SANTE MESSE

Ora solare: feriale: 11,00 – 17,00

festivo: 8,30 – 10,00 – 11,30 – 17,00 – 18,30

Ora legale: feriale: 11,00 – 18,00

 festivo: 8,30 – 10,00 – 11,30 – 17,00 – 19,00

PREGHIERA PER L’UNZIONE

Signore Gesù Cristo, che unto di Spirito Santo, hai portato il lieto annunzio ai poveri, fasciato le piaghe dei cuori spezzati, proclamato la liberazione degli schiavi e consolato gli afflitti; per intercessione di Maria, tua Madre, da te incoronata Regina di misericordia, concedi a me, nel segno di quest’olio benedetto, la grazia dello Spirito Santo, la salute del corpo, la consolazione dello spirito e la liberazione dalla schiavitù del peccato. Amen.

Un ringraziamento speciale al Rettore del Santuario per le informazione forniteci  

Fonti: http://www.mariadinazareth.it/borgo%20incoronata%20(FG)%20apparizione.htm; http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_della_Madonna_Incoronata; http://it.wikipedia.org/wiki/Borgo_Incoronata

Letture di sabato 26 aprile 2014

LETTURE DI SABATOPadre Giovanni Battista Piamarta

26 aprile 2014

I Settimana del Tempo di Pasqua

Ottava di Pasqua

San Giovanni Battista Piamarta

Sacerdote (1841-1913) Nella celebrazione della Santa Messa «si trasfigurava»: è una testimonianza frequentissima. Ardente sostenitore della devozione al Sacro Cuore e un «innamorato della Vergine Maria», specie della Immacolata Concezione, fu soprannominato “don Argento vivo”.

Il Signore ha liberato il suo popolo, e gli ha dato esultanza, ha colmato di gioia i suoi eletti. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che nella tua immensa bontà estendi a tutti i popoli il dono della fede, guarda i tuoi figli di elezione, perché coloro che sono rinati nel Battesimo ricevano la veste candida della vita immortale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 4, 13-21 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, san-pietrorimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome». Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.117

RIT: Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.

PREGHIERA (6)Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze. RIT

La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. RIT

Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 16, 9-15 – Dal Vangelo secondo Marco

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di gesu-risortoMàgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo…

La fede degli Undici nella risurrezione di Gesù è fondata sulle ripetute apparizioni del risorto, ma è stato per tutti un cammino molto lento. Infatti pur costatando l’assenza del corpo del Maestro dalla tomba, e ricevendo numerose e qualificate cristo risorto4assicurazioni di apparizioni, singolarmente e dal gruppo delle donne, i discepoli non vi prestarono tanta considerazione. “In fine Gesù apparve agli Undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò dell’incredulità e durezza di cuore, per non avere creduto a quelli che lo avevano veduto risuscitato dai morti”. A questo meritato rimprovero, immediatamente fa sèguito un solenne comando. Gesù dice loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”. Sulle prime può apparire molto strano questo passo: affidare la propagazione della fede a degli increduli, affidare la predicazione a coloro che hanno dubitato. Sarebbero gli uomini meno idonei a tale compito. C’è tuttavia un significato ben preciso in tutto ciò. Al di là del fatto che questi uomini, come avrebbero fatto tanti altri, hanno dubitato, e giustamente dovevano essere rimproverati, viene ora richiesto un loro coinvolgimento che non c’era stato prima. Il tempo non è dato perché lo si scruti secondo le proiezioni umane, ma perché lo si viva nella testimonianza e nella vitalità del Risorto. E’ al Signore che appartiene la storia. E’ lui il garante della salvezza dell’umanità. Noi siamo, per grazia, i suoi collaboratori. Dove? Fino ai confini del mondo, abitazione dell’uomo. Di più: La nostra fede cresce nella misura in cui la facciamo oggetto serio del nostro coinvolgimento in Cristo. Siamo tanto più cristiani quanto più diventiamo missionari, mandati. “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

cristo risorto1

PREGHIERA DELLA SERA

Signore, Tu conosci la nostra durezza di cuore che spesso si traduce in incredulità o indifferenza; fa’ che la luce della fede pasquale ci illumini e riscaldi, fino a spingerci alla diffusione coraggiosa del Tuo vangelo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

Madre del Buon Consiglio

Madre del Buon Consiglio

Scutari (Albania)- Genazzano (Italia) 25 aprile 1467

consiglioSi tratta di un dipinto su di un sottile strato di intonaco, che misura 31 cm di larghezza e 42,5 cm di altezza. Questo miracoloso affresco è avvolto nel mistero, si ignora infatti quando e da chi fu dipinto, ma si sa di per certo che fu scortato dagli angeli dentro una nuvola oltre il mare Adriatico dall’Albania all’Italia.

L’affresco della Madre del Buon Consiglio si trovava nella città di Scutari (Albania), in un santuario meta di pellegrinaggio. Esso rappresenta la Santissima Vergine, che tiene tra le braccia Gesù Bambino, entrambi incoronati da un semplice arcobaleno. Con indicibile tenerezza, il Divino Infante preme leggermente il suo viso contro quello della Madre.

Nella metà del XIV secolo, l’Albania fu invasa dal potente impero turco. Essendo sprovvista di una struttura militare capace di resistere al potente avversario, il popolo afflitto pregava, confidando nell’ausilio dei cieli. L’effetto di queste preghiere non si fece attendere: in quest’emergenza apparve Madre del Buon Consiglio Genezzano1un uomo di Dio, di nobile lignaggio e devotissimo alla Madre del Buon Consiglio chiamato Giorgio Castriota, in albanese Scanderbeg. A costo di immensi sforzi bellici, egli riuscì a mantenere l’unità e la fede del suo popolo. Le cronache dell’epoca esaltano le sue gesta e quelle dei valorosi albanesi che, spinti dal suo ardore, lottavano al suo fianco.

Negli gli intervalli tra i combattimenti, essi si inginocchiavano supplicanti ai piedi di “Santa Maria di Scutari”, e da li uscivano rafforzati; grazie a ciò ottenevano portentose e decisive vittorie contro il nemico della Fede. Già allora splendeva una caratteristica di Colei che futuramente sarebbe stata conosciuta in tutto il mondo come la Madre del Buon Consiglio: quella di fortificare tutti coloro che nel combattere in un buon combattimento, Le si avvicinano alla ricerca di animo e coraggio. Alla morte del valido condottiero , il popolo cade nello sconforto, ma la Vergine dell’affresco compare in sogno a due dei valorosi soldati di Scanderbeg, chiamati Georgis e De Sclavis, ordinando loro di seguirLa in un lungo viaggio.

Quadro Madonna del Buon ConsiglioMentre i due soldati il giorno seguente si trovano in preghiera davanti al dipinto ecco che lo stesso si stacca dal muro e, condotto da angeli, avvolto in una candida e luminosa nuvola, si ritira soavemente dalla stanza. Seguono quindi sbalorditi l’immagine e senza rendersene conto arrivano al Mare Adriatico. Avevano percorso trenta chilometri senza stancarsi! Sempre avvolta in una candida nuvola, la miracolosa immagine avanza dentro il mare.

I due devoti soldati pur di non abbandonare l’immagine continuano il loro cammino e il mare diventa di solido diamante ad ogni loro passo per poi ritornare acqua dopo il loro passaggio. Si ritrovano così in Italia ma a quel punto perdono di vista la miracolosa immagine.  

Era il 25 aprile 1467, festa di San Marco, patrono di Genazzano.

La beata Petruccia di Nocera alle due del pomeriggio, si incammina verso la chiesa, passando per il movimentato mercato. In mezzo a questo tumulto, il popolo ascolta una melodia di rara bellezza, proveniente dal cielo. Si fa silenzio e tutti notano che quella musica proveniva da una nuvoletta bianca. Si trattava della famosa immagine rincorsa dai due soldati.

Madre del Buon Consiglio Genezzano2L’affresco scende piano e si dirige verso la parete incompiuta di una cappelletta. La folla vi accorre stupefatta, riempie la piccola stanza e vede la nuvola disfarsi. Ebbe inizio, quindi, a Genazzano, un lungo e ininterrotto susseguirsi di miracoli e di grazie che la ” Madre del Buon Consiglio ” concedette in quel luogo.

Il Papa Paolo II, appena seppe di ciò che era accaduto, vi inviò due prelati di fiducia per verificare cosa fosse avvenuto. Essi constatarono la veridicità di ciò che si diceva e testimoniarono, quotidianamente, innumerevoli guarigioni, conversioni e prodigi realizzati dalla Madre del Buon Consiglio. Nei primi 110 giorni dopo l’arrivo di Nostra Signora furono registrati 161 miracoli.

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VERGINE DI LORETO

Fonte: http://it.arautos.org/view/show/14746-la-meravigilosa-storia-della-madre-del-buon-consiglio

 

 

Letture di venerdì 25 aprile 2014

consiglio

LETTURE DI VENERDÌ

25 aprile 2014

I Settimana del Tempo di Pasqua

Ottava di Pasqua

Madre del Buon Consiglio

Scutari (Albania) – Genazzano (Italia) 25 aprile 1467 – Si tratta di un dipinto su di un sottile strato di intonaco, che misura 31 cm di larghezza e 42,5 cm di altezza. Questo miracoloso affresco è avvolto nel mistero, si ignora infatti quando e da chi fu dipinto, ma si sa di per certo che fu scortato dagli angeli dentro una nuvola oltre il mare Adriatico dall’Albania all’Italia. La storia e il video.

marco evangelista

SAN MARCO EVANGELISTA

evangelista (I sec.) Cosa si sa dell’evangelista Marco? Era il segretario di San Pietro oppure il suo nemico? Quando venne scritto e a chi era indirizzato il suo Vangelo? Fu veramente martirizzato e che fine hanno fatto le sue spoglie?

SAN PIETRO DI BETANCUR

5betancur

Fond. della Congregazione Betlemita (1619-1667) Una delle devozioni che il beato propagò con maggior zelo fu la recita o il canto del rosario che si faceva in processione ogni sabato nei diversi sobborghi di Guatemala. Come pure l’istituzione delle Quarantore, a partire dalla mezzanotte del Natale, con l’esposizione del SS. Sacramento sotto un tronetto di paglia. 

Il Signore, ha liberato il suo popolo e gli ha dato speranza; i suoi nemici li ha sommersi nel mare. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che nella Pasqua del Tuo Figlio hai offerto agli uomini il patto della riconciliazione e della pace, donaci di testimoniare nella vita il mistero che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 4, 1-12 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e 4Pietroannunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.117

RIT: La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.

5pietra d'angolo
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo

Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre». RIT

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! RIT

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Alleluia.

VANGELO

Gv 21 1-14
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.barca 6
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà ad essi, e così il pesce…

Ci viene narrata da Giovanni un’altra manifestazione del Risorto. Sette discepoli erano andati a pescare, ma per quanto si dèssero da fare durante la notte, non presero nulla. Sul far del mattino Gesù dalla spiaggia (non l’avevano riconosciuto), disse loro: “Figlioli, non avete qualcosa da mangiare?” Risposero: “No”. E indicò barca2loro dove avrebbero trovato il pesce. Avvenne una pesca prodigiosa. Allora Giovanni intuì e gridò: “E’ il Maestro!” E Simon Pietro sùbito si tuffò in mare, e nuotando in fretta, giunge prima dinanzi a Gesù, poi vennero anche gli altri con le barche piene di pesci. Gesù risorto è il Gesù che prende l’iniziativa per non lasciarci soli. Egli sa come è facile per noi rinchiuderci nella vita che facciamo, dimenticando le cose più importanti. I discepoli non si erano riuniti a pregare, ma erano semplicemente andati a pescare per procurasi da mangiare. Proprio in un momento come questo, Gesù appare. E’ chiara dunque la sua volontà di non essere dimenticato. Ma Gesù fa di più. Quando i discepoli giunsero alla riva, se ne stavano imbarazzati con lui, non osando tuttavia domandargli: “Tu chi sei?”. Erano grandemente stupìti, e per la strepitosa pesca, non potevano pensare che non fosse lui. Gesù, dice Giovanni, si avvicinò, prese il pane che era preparato e lo diede a loro, e così pure del pesce”. E’ evidente che Dio va adorato. E’ evidente che noi siamo peccatori. Ma Gesù risorto intende mettersi con noi in un rapporto diverso, che è un rapporto di fraternità, di comunione e di servizio. I discepoli lo riconobbero non soltanto perché i loro occhi si aprirono alla fede, ma perché il loro cuore conobbe, una volta di più, quel maestro che avevano già imparato ad amare proprio per la sua mansuetudine. Non potrebbe essere anche la nostra esperienza? (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)barca1

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, Tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i Tuoi discepoli; fà che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da Te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

 

Letture di giovedì 24 aprile 2014

LETTURE DI GIOVEDÌbonaria light

24 aprile 2014

I Settimana del Tempo di Pasqua

 Ottava di Pasqua

NOSTRA SIGNORA DI BONARIA

PATRONA DELLA SARDEGNA e PROTETTRICE DI TUTTI I NAVIGANTI (Cagliari – XIV secolo) 

SUPPLICA ALLA MADONNA DI BONARIA  (da recitarsi il 25 marzo, il 24 aprile e la prima domenica di luglio)

S. Benedetto Menni

SAN BENEDETTO MENNI

fondatore (1841-1914) Ispirato da una devozione intensa al Sacro Cuore e alla Madonna sotto il titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, scrisse: «Dobbiamo diffidare di noi stessi, avere fiducia in Gesù e gettarci tra le sue braccia», poiché, diceva spesso, «noi nulla siamo e nulla possiamo fare senza l’aiuto di Dio». 

Si leva un coro di lodi, o Signore, alla tua vittoria, perché la sapienza ha aperto la bocca dei muti e ha sciolto la lingua dei bambini. Alleluia. 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che da ogni parte della terra hai riunito i popoli per lodare il Tuo nome, concedi che tutti i tuoi figli, nati a nuova vita nelle acque del Battesimo e animati dall’unica fede, esprimano nelle opere l’unico amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 3, 11-26 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, mentre lo storpio guarito tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone. Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o sanpietro apostoloper la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest’uomo? Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi.Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. Bisogna che il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall’antichità. Mosè infatti disse: “Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo”. E tutti i profeti, a cominciare da Samuèle e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch’essi questi giorni.Voi siete i figli dei profeti e dell’alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: “Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra”. Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità».C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.8

RIT: O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

pietà di me o DioO Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? RIT

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi. RIT

Tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 24, 35-48 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] ascensione 450narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno.

Assistiamo, in questo brano evangelico, ad un commovente tentativo di Gesù Risorto, di stabilire la sua perfetta identità tra la sua precedente vita e quella attuale: “Guardate!… Toccate!... Avete qui qualcosa da mangiare!… Sono proprio io”! Perché Gesù si è espresso così? Perché è un fatto naturale, umano: si è più propensi a credere ciò che si vede o si tocca, e molto meno a ciò che non si vede e non si tocca. Questa specie di materialismo pratico, che ci corre nel ascensione3sangue, evidentemente deve essere superato, se vogliamo dare la ‘dovuta’ importanza alla presenza di Dio nel mondo e in noi. Nessuna radicale diversità tra Gesù storico e il Gesù della fede, tra il figlio di Maria, morto sulla croce e il Signore, annunciato dai profeti. “Il Messia dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno”. Entrato nella gloria con la sua risurrezione Gesù è altro ed è lo stesso. Il passaggio dalla precarietà della vita terrena, quasi schiavitù, alla libertà dei figli di Dio, dalle tenebre alla gloria, avviene nello stesso Figlio dell’uomo. Egli giustamente ora si preoccupa di dimostrarlo, mangiando con loro, facendosi toccare le cicatrici da coloro che poi dovranno diffondere nel mondo il grande ‘kèrigma’ annuncio pasquale. “Questi erano i discorsi che vi facevo quando ancora mi trovavo con voi: che dovevano compiersi tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture”. Se il Gesù risorto non fosse identico al Servo sofferente del Getsèmani, la gloria che ci è promessa non ci riguarderebbe. Se tra i due Gesù non ci fosse l’identità, ricadremo totalmente nelle tenebre, e la nostra speranza, il nostro futuro sarebbero un illusorio sogno. La comunità cristiana vive alla presenza del suo Signore, il Gesù crocifisso e risorto, che è altro ed è lo stesso. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

preghieraPREGHIERA DELLA SERA

O Dio dei nostri padri, che hai disposto gli eventi della storia per prefigurare il mistero del Tuo Figlio divenuto per noi Servo sofferente e Signore glorificato, rendici degni della grazia che ci hai donato con la fede nel Cristo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

LES ENFANTS de MEDJUGORJE

LES ENFANTS de MEDJUGORJE

suor_Emmanuel

APRILE 2014 di suor Emmanuel

sito in francese www.enfantsdemedjugorje.fr; e-mail gospa.fr@gmail.com

Suor Emmanuel sta continuando la stesura del suo nuovo libro (la continuazione de “Il Bambino nascosto di Medjguorje e ci anticipa una bellissima testimonianza.

Fulminata dallo Spirito Santo!

Battistina è una italiana “aggiornata”. Ha 47 anni, contabile via internet, ma lascio a lei la parola…

In principio non ero interessata alla proposta del mio compagno di un viaggio a Medjugorje, poi una mattina all’alba accompagnando degli amici all’aeroporto, sentii la canzone di Radio Maria, quella stessa canzone che da anni mi infastidiva quando cercavo stazioni radio, improvvisamente era diventata commovente, le lacrime scendevano ininterrottamente senza un apparente motivo … capii più tardi che la Madonna  mi chiamava

La mia conversione è avvenuta a Medjugorje nel luglio 2012 durante l’Adorazione Eucaristica, mi sono ritrovata in ginocchio con il cuore “vivo” tra  le mani, e ho visto passare davanti ai miei occhi tutta la mia vita, distinguendo chiaramente bene e male, tutto quello che mi era sembrato bene in quel PREGHIERA (5)momento, diventava male, incominciai a sentire un grandissimo dolore per il mio divorzio, come avevo potuto rompere una promessa fatta davanti a Dio? Risuonavano nella  mia mente le parole “non osi separare l’uomo ciò che Dio unisce.” Capii che la mia serenità’ era solo nella mente, il cuore era congelato, mi ero sempre sentita dalla parte del giusto, la vittima. Vidi in quel  momento quanto era stato duro il mio cuore, vidi il dolore che avevano provato i miei 4 figli, mio padre i miei suoceri e soprattutto vidi che non ero affatto vittima … in realtà non avevo mai perdonato nessuno; quando la  più grande in 4 elementare aveva insistito per fare la comunione le dissi che non significava niente, e il più’ piccolo non era neanche battezzato; vidi tutti i libri che avevo comprato in 20 anni sulla New Age, come avevo potuto impiegare tutto quel tempo in letture e corsi di formazione alla ricerca di me stessa che avevano il solo fine di allontanarmi da Dio e dalla mia famiglia.

 Il dolore si faceva sempre più forte e piano piano mi ritrovai con la faccia a terra, dissi: “ Signore fammi morire qui perché non sono degna neanche di sollevare la faccia da terra” , e poi sentii come un abbraccio immenso di amore e una gioia che non è di questa terra e pensai: “ai miei figli in 18 anni ho dato tutto ma non ho dato niente, perché’ non gli ho dato “questo”, forse se rimango qui a pregare per il resto della mia vita per loro, faccio meglio di quanto potrei fare tornando a casa.”

sposi1Se io che ero la mamma “ il focolare della casa” , avessi coltivato la preghiera anziché altre cose inutili , i miei figli avrebbero ancora una famiglia unita.

Quando decidiamo di  liberarci della croce del matrimonio in realtà la mettiamo sulle spalle dei nostri figli. Sentii in quel momento che dovevo rimanere legata alla mia promessa di fedeltà e decisi di fare voto di castità’ e offrire questo  affinché 1000 famiglie non si separino. Il mio compagno sentì la stessa cosa e mi disse che dovevamo consacrarci  totalmente. Tornata a casa mi confessai più volte, qualche sacerdote di fronte alla scelta di castità mi disse che non era necessario, qualcuno disse che era una nostra invenzione, ma io ero così’ sicura e decisa e mi sembrava ben poco davanti all’infinita misericordia che avevo ricevuto.

I miei figli iniziarono a pensare che ero impazzita, perché andavo alla Santa Messa e avevo appeso il crocifisso nel soggiorno, la più grande era molto arrabbiata di fronte al mio entusiasmo e mi disse:e allora tutto quello che mi hai raccontato in 18 anni?”, “ scusami” le dissi “ mi sono sbagliata”.

chiedere podbrdo1Nel mese di novembre ritornai  a Medjugorje con tutti e quattro , affinché potessero capirmi e nella speranza del loro incontro con il Signore, li osservavo da lontano  e nell’attesa  pensavo: “ma se io, mamma , con il poco amore di cui sono capace, sono così felice quando i miei figli pregano, quanto sarà felice la nostra  Mamma celeste? E quanto sarà infelice per i figli che si perdono?”.

Tutti sono stati toccati nel cuore, abbiamo fatto tutti insieme il catechismo e nove mesi dopo,  il più piccolo all’età di 10 anni ha ricevuto il Battesimo e poi nella stessa celebrazione hanno fatto la Comunione tutti insieme , quel giorno e’ stato il giorno più bello della mia vita, e’ stato come vederli rinascere tutti in una volta.

Io e il mio compagno siamo rimasti insieme per un anno come fratello e sorella, ma ogni giorno chiedevo a Dio di capire qual era la sua volontà, se dovevamo rimanere vicini per sostenerci a vicenda o se dovevamo separarci completamente, per molto tempo ho sentito questo dubbio nel cuore ma molto lentamente il Signore ha fatto in modo che il lavoro ci allontanasse.

Dopo la conversione ricominciai a comunicare con il mio ex marito, da 9 anni ogni nostra telefonata finiva urlandoci  a vicenda. Tanto che per un anno non parlammo più’ e lui comunicava con me solo attraverso i ragazzi. Quando riconobbi le mie colpe, vidi i suoi errori solo come conseguenza dei miei, svanì il rancore, ero io che dovevo chiedere perdono. A poco a poco ho ricominciato a sentire quel legame profondo sigillato da Dio, ho ricominciato a sentirmi moglie dopo tanto tempo, ma non capivo, ero molto  confusa, andai  dal mio sacerdote, per chiedere se era lecito che mi sentissi moglie, anche se lui era legato ad un’altra persona con un figlio, mi disse che il matrimonio e’ indissolubile davanti a Dio. Ora quell’amore che pensavo cancellato o addirittura cielo7mai esistito, l’ho ritrovato intatto nel profondo del mio cuore, lo custodisco nella sua purezza e prego ogni giorno per la sua conversione e per tutte le famiglie. Ringrazio Gesù e Maria per le infinite grazie che ogni giorno riceve la mia famiglia, proseguendo su questo cammino di conversione”.

Battistina

ha vissuto in modo concentrato una dopo l’altra tutte le tappe di conversione che avvengono frequentemente nei pellegrini a Medjugorje. Invitata dalla Madonna senza sapere perché, va a Medjugorje e per una grazia speciale vede tutta la sua vita sotto la Luce dello Spirito Santo. Comprende col cuore la Misericordia di Dio verso di lei, si pente dei suoi peccati (che prima lei non vedeva), li piange, ci rinuncia e li confessa. Si vede trasformata in profondità e imposta la sua vita secondo quello che le sembra piaccia a Dio. Con l’aiuto di un buon sacerdote fedele al Magistero della Chiesa. Che esempio! Molti si fermano alle grazie ricevute, ma è bene fare degli atti concreti per tornare a casa! Questa testimonianza  ci aiuta ad entrare completamente con Gesù in questo tempo di misericordia che ci è dato adesso come mai prima!

Incontro ad Andria

L’8 giugno al Palazzetto dello Sport per il V° Congresso dei Discepoli della Divina Misericordia con la presenza di Suor Emmanuel. Venite numerosi!

divina misericordiaUn dono celeste da Dio

La Novena alla Divina Misericordia comincia Venerdì Santo. La Novena termina la domenica dopo Pasqua, dichiarata da Giovanni Paolo II, domenica della misericordia. Possa questa potente preghiera e le promesse che vi sono connesse, portare a ciascuno di noi un vero rinnovamento d’amore verso Cristo! Possa aiutarci ad abbandonare il peccato ed a deciderci per la santità.

Voi potete aiutarmi.

Ho quasi finito di scrivere il mio libro sulla pace (la continuazione del “Bambino Nascosto”). Vi ringrazio per tutte le testimonianze ricevute! Se non avete ancora mandate le vostre, non è troppo tardi, anche per le foto. Pensate ai non-credenti che si apriranno a Dio scoprendo le grazie che voi condividete!

Cara Gospa, celebriamo con gioia la Tua Maternità divina verso di noi, perché anche oggi Gesù ci dice: “Ecco tua Madre!” Come Giovanni ti prendiamo presso di noi per vivere ogni minuto della nostra vita con Te! Il tuo Cuore Materno è la nostra delizia! In questi giorni di grandi benedizioni, confidaci tutti i segreti del Cuore di Tuo Figlio!

Suor Emmanuel +

(Tradotto dal francese)

La Vergine ama ricevere la posta!Medj.25.10.2011

Lei risponde nei cuori durante la preghiera. Inviate la vostra lettera a “Reine de la Paix”, BP 2157, Nice cedex , 06103 Francia. Consegneremo la lettera ad un veggente.

Il festival dei giovani

…sarà dall’1 al 6 agosto 2014. Perché non invitare un giovane? Potete salvare un’anima!

Una bella iniziativa.

La nostra amica la dott.sa Benedetta Foà, di Milano, laureata in psicologia clinica propone altri Seminari Internazionali per la guarigione delle donne che hanno vissuto un aborto.  Il primo è stato un seminario tanto bello quanto intenso e solo la Gospa poteva renderlo così pieno di grazie! Il prossimo sarà a Medjugorje (Bosnia-Erzegovina) 15-19 giugno 2014 presso la Domus Pacis con la benedizione del parroco Padre Marinko Skoda. Per Informazioni www.benedettafoa.it oppure info@benedettafoa.it

Il Prof Tarcisio Mezzetti 

…terrà a San Giovanni Rotondo (Foggia), a due passi dal Santuario di Padre Pio, un seminario di guarigione interiore dal titolo “Come albero piantato lungo corsi d’acqua” dal 14 al 19 giugno 2014. (Per info: Paolo 393/1912510).

IL PIANTO DELLA MADONNA AVVOCATA

IL PIANTO DELLA MADONNA AVVOCATA

22 Aprile 2012

madonna avvocata2Domenica 22 aprile 2012 alle ore 20.45,  presso il santuario dell’Avvocatella a Cava de’ Tirreni la statua della Madonna Avvocata ha iniziato a lacrimare.

Dopo una lunga peregrinatio, la statua della Madonna Avvocata, che ha il suo Santuario sull’omonimo monte sopra Maiori, si trovava temporaneamente presso il Santuario dell’Avvocatella per l’ultima domenica; al termine della Messa i fedeli hanno intonato il canto “Evviva Maria”, ma non appena sono usciti dalla chiesa, qualcuno si è accorto che la statua presentava strani segni sul volto. Ci si è poi accorti che si trattava di liquido trasparente che fuoriusciva dagli occhi, come se fossero delle vere lacrime.

LA STORIA

DELLA MADONNA AVVOCATA E DEL SUO SANTUARIO

Il rettore del Santuario, il monaco benedettino don Gennaro Lo Schiavo, inizialmente non ha divulgato la notizia, per evitare che si generasse un atteggiamento di fanatismo. Ma la mattina seguente numerosi fedeli si sono recati al Santuario dell’Avvocata, affrontando la difficile madonna avvocatascalata, per salutare la Madonna, che nel frattempo era stata riportata nella sua chiesa sul monte, dove li attendeva una lieta sorpresa: la pubblicazione delle foto scattate al momento della lacrimazione.

Il Rettore, durante la Messa, che si celebra nel Santuario una volta al mese, ha affermato che ha interpretato questo evento, ancora tutto da verificare, come un segnale di commozione da parte della Madonna, che ha visto ai suoi piedi tanti fedeli acclamarla con il canto “Evviva Maria”. Come di consueto in questi casi, la Chiesa utilizza un’estrema prudenza, prima che si gridi al miracolo. Ma il popolo, si sa, non si comporta alla stessa maniera e inizia a divulgare la notizia in lungo e largo, senza attendere le varie procedure, che normalmente si affrontano nel caso di eventi del genere.

Questa statua della Madonna Avvocata, già considerata  miracolosa dai numerosi devoti che la venerano, ha sempre attirato, e continua tuttora a farlo, folle immense al suo Santuario, nonostante l’erta salita, soprattutto nel giorno della festa, che ogni anno ricorre il lunedì dopo la Solennità di Pentecoste. Negli ultimi anni il fervore verso questa Madonna e il suo Santuario si è già incrementato, grazie all’entusiasmo trasmesso dal Rettore ai tanti collaboratori, che gratuitamente si prodigano per la manutenzione e l’abbellimento della Chiesa e dell’intero sito.

Ma nel 1796 accaddero fatti miracolosi che colpirono tutta la nostra penisola, ed in particolare Roma. Di fronte a decine e centinaia di persone per settimane a volte mesi gli occhi di diverse immagini della Madonna in tutta la penisola 122 casi e cento nella sola Roma aprirono e chiusero gli occhi, assunsero colori diversi…

https://www.youtube.com/watch?v=DgfHA63a9GA

Fonte: articolo di Giampiero Della Monica su http://laprimaora.blogspot.it

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Letture di mercoledì 23 aprile 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌsan giorgio3

23 aprile 2014   

I Settimana del Tempo di Pasqua

Ottava di Pasqua

SAN GIORGIO

martire (ca. 303) Santo cavaliere che come nelle più belle favole arriva al momento giusto per salvare la principessa e sconfiggere il drago. Ma quanto c’è di storico in tutto ciò che si dice di questo santo tanto amato dagli inglesi?

Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparato per voi fin dall’origine del mondo. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che nella liturgia pasquale ci dai la gioia di rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fà che l’esultanza di questi giorni raggiunga la sua pienezza nella Pasqua del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 3, 1-10 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo pietro miracoloponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.104

RIT: Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

gioiaRendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. RIT

Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. RIT

Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi. RIT

Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 24, 13-35 – Dal Vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si discepoli-camminoavvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».

E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece comegesu-spezza-il-pane se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Lo riconobbero allo spezzare del pane…
Ci viene presentata dall’evangelista Luca una narrazione di rara bellezza, sotto l’aspetto letterario e di annuncio catechetico. E’ l’episodio dei due discepoli di Èmmaus, ormai completamente allo sbando, diretti verso casa, delusi di essere stati con Gesù. “Noi speravamo che egli fosse Colui che doveva redimere Israele”. Eppure sapevano tutto di lui, ma non si erano affatto lasciati afferrare da in camminoquesto giovane e per tanti versi straordinario Maestro. Sono pure al corrente degli ultimi avvenimenti, sono aggiornati su alcune visioni che riguardavano lui, che alcune donne dicevano di averlo visto vivo, ma forse esse – dicono allo sconosciuto – vaneggiavano per il forte desiderio di rivederlo. Ora essi sono in cammino, lasciando alle spalle una esperienza esaltante da dimenticare, e non si sono per nulla incuriositi per quanto stava accadendo. “Gesù si accostò da semplice viandante, e prese a camminare con loro”. Li ascolta interessato, chiedendo loro il perché di tanta tristezza, così a modo di conoscere il loro disagio. Ora può anche rimproverarli su alcune cose che dovevano già sapere. “O tardi di cuore a credere a tutto quello che hanno detto i profeti! Non doveva forse il Messia patire tali cose, ed entrare poi nella sua gloria?” E mentre camminano verso Èmmaus, Gesù, da Mosè e da tutti i profeti fa percorrere ai due il cammino scritturistico che lo riguardava.
La narrazione fu così convincente, che i due discepoli rimasero affascinati da costringere il loro compagno di viaggio a fermarsi con loro. Gesù acconsentì e quando fu a tavola “prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, e sùbito si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”.camminerò nelle Tue vie
Ecco un altro di quegli attimi intensi, indescrivibili, nei quali Gesù improvvisamente diventa il Gesù della fede, il tutto dell’esistenza umana, il compagno indispensabile del cammino. E’ un’esperienza che si fa quando, come quei due discepoli, si accoglie e si ascolta il Signore tramite la sua parola. E quella sera inaspettatamente giungono fino a sedere a tavola per spezzare il pane con lui, ormai convinti di condividere la loro stessa vita con il Maestro. Non sono più per Èmmaus, ritornano a Gerusalemme, ed era notte, non più per loro, nel cuore palpitava la Vita, quella stessa del Risorto. “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre discorreva con noi lungo la via?” (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore, fa’ che ogni partecipazione all’eucaristia ci faccia divenire ciò che riceviamo: una vita donata agli altri, unita al Tuo corpo che per noi e per tutti è stato spezzato e crocifisso ed è ora vivente per sempre. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.

LO SPIRITO FILIPPINO

LO SPIRITO FILIPPINO

MEDJUGORJE – PASQUA 2014

podbrdoStupenda questa Pasqua a Medjugorje!! Quanto ho imparato da questi pellegrini Filippini! E quanti doni da “Mamma Mary” e da Gesù!

Eccomi tornata dopo un’esperienza favolosa! Siamo stati accompagnati dallo Spirito Santo per tutto il viaggio e un sacerdote Carismatico che celebrava messa alla Chiesa di Tihaljina, ci ha davvero commosso e riempito di doni e grazie.

Lo spirito dei pellegrini filippini è davvero eccezionale, l’umiltà e la gioia che mi hanno trasmesso non potrò mai descriverla a parole, insieme ad un grande spirito di adattamento son un esempio per tutti noi. Sono partita davvero molto stanca, erano diverse notti che dormivo pochissimo e temevo di non riuscire a trasmettere loro il vero spirito di Medjugorje, ma la Madonna ha spazzato via da tutti noi ogni stanchezza e ogni paura!

Temevo ci sarebbe stato difficile pregare visto che per Pasqua mi aspettavo tantissima gente, ma alla fine non è stato così. Sul Krizevac a causa del brutto tempo c’eravamo solo noi, e sotto una pioggia fortissima, che aveva addirittura creato un piccolo corso d’acqua, non ci siamo fermati fino a che non siamo arrivati in cima.

pasqua 2014 htlUn bimbo di 7 anni dopo essere sceso dalla famosa montagna con estrema facilità senza mai cadere, sotto lo sguardo stupito di tutti ha confessato che non era caduto perchè “Mamma Mary” lo teneva per mano.

Purtroppo non sono riuscita a seguire come avrei voluto con altrettanta assiduità anche il secondo pullman, composto non solo da filippini, ma anche da italiani. Devo però ammettere che quando ho avuto modo di pregare con loro sono stati bravissimi! Mi hanno aiutato tanto nel coinvolgere tutti nella preghiera. Si sono impegnati a pregare anche quelli non abituati a farlo e alcuni mi hanno confessato che qualcosa ha toccato il loro cuore.

pasqua 2014 bus 2

L’unica cosa che mi ha deluso un po’ è stato il trovare così tanti nuovi alberghi 4 stelle, lussuosi e pieni di ogni confort gestiti da gente del posto sui quali speculano imprenditori stranieri. Purtroppo dove c’è il Signore si sa che arriva anche il padrone di questo mondo, per questo non dovremmo voler andare in questi alberghi. 

Io mi impegnerò a portare almeno i miei pellegrini in famiglia, o presso pensioni del posto, gestiti da persone umili e semplici che ti fanno sentire il vero spirito di Medjugorje. Non si può andare in questo luogo per entrare in una “SPA”! Pellegrini esigete un vero pellegrinaggio, fatto di semplicità, di raccoglimento, spirito di aggregazione e adattamento, e davvero le grazie non mancheranno!

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Un abbraccio a tutti i miei pellegrini! Vi ho portati tutti con me, anche voi, lettori di Maria Regina dell’Universo, le vostre intenzioni e le vostre famiglie! Siete nel mio cuore sempre e ogni benedizione, ogni preghiera, ogni sacrificio è anche per tutti voi!!

Con affetto

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