SANTA MARIA DELLA CROCE

SANTA MARIA DELLA CROCE

Cubas de la Sagra

Madrid (Spagna) – 3 marzo 1449

santa maria della croceDurante questa apparizione la Santa Vergine per dimostrare l’autenticità della sua venuta trasformerà il braccio e le mani di una fanciulla di dodici anni. Solo davanti a questo doloroso miracolo che poi si risanerà il popolo credette e numerosi furono poi i miracoli di guarigione che ne seguirono.

Apparizioni molto documentate (“Si sa più riguardo alle apparizioni di Inés Martínez nel 1449 che su qualunque altro episodio simile in Spagna fino al secolo XX”, scrive William A.Christian) Esse diedero origine alla “Casa” della Vergine, in seguito ad un Santuario e finalmente al Monastero, per opera di Madre Juana della Croce, detta “La Santa Juana” (1481-1534).

In quel periodo la regione della Castiglia si trovava nella tormenta delle guerre tra principi, di cui il popolo faceva le spese per i numerosi morti e prigionieri. Quel lunedì 3 marzo 1449, Inés, dodici anni, accudiva ai maiali di suo padre, Alfonso Martinez. La loro famiglia era la più povera del villaggio. Era circa verso mezzogiorno”, quando una Signora molto magnifica”appare, splendente nelle sue biancherie di ori” parlandogli in castigliano di allora:

Che fai tu qui, figliola? 
Custodisco i maiali. 
immacolatadiaramaPerché lo fai nel giorno di Santa Maria, il venerdì? 
Perché i miei genitori me lo comandano. 
Fai bene, ma digiuna i giorni della festadi Santa Maria, alle Guardie notturne, perché chi lo fa guadagna 80000 anni di perdono. (Hai capito bene?). Ti ordino di dire a tutti di confessarsi, di alzare e di fortificare le loro anime; che sappiano che altrimenti verrà una grande pestilenza con dolori… un male come la peste di cui molti morranno. 
Ma allora mio padre, mia madre ed io moriremo di questa pestilenza? 
Sarà come Dio lo vorrà.

Poi la “Signora sparì” secondo i termini riportati nelle dichiarazioni sotto giuramento raccolte dal cappellano di allora. La povertà non impediva alla famiglia di Inès, che si confessava dall’età di sei anni, di essere molto devota. Recitava il Santo Rosario custodendo le bestie, e le Guardie notturne dei santi fin dall’età di quattro anni. Tuttavia, l’apparizione della Signora snella, molto magnifica”dalla voce soave” fecero paura alla veggente. Continuando il suo lavoro, recitava il Santo Rosario tutto intero; ma temendo le osservazioni della sua famiglia, la bambina non ne parlò a nessuno. Martedì 4 marzo uscì con gli stessi compagni, ma verso il ruscello di Torrejon questa volta. Alla stessa ora verso mezzogiorno”, ebbe un’altra apparizione della Signora:
Figliola, perché non hai detto ciò che ti ho ordinato di ripetere ieri? 
Non ho osato, ho avuto paura di non essere creduta. 
Ti ordino di dirlo e se non ti credono, ti darò un segno affinché ti credano.
Ma voi chi siete, mia Signora? 
Non lo dirò ora. 
Madonna di Guadalupe1Questo volta Inés raccontò l’accaduto ai suoi genitori… che non credettero e gli intimarono di tacere. Il venerdì 7, la veggente si recò alla località Prado Nuevo, Nuovo Prato, dove, a digiuno, portò i suoi maiali. Sempre alla stessa ora la Signora ritornò, tanto magnificamente ornata:
Figliola, hai detto ciò che ti ho comandato?
Sì, mia Signora, ai miei genitori ed ad altri. 
Devi dirlo al prete ed a tutti, senza paura né timore. 
Fatto ritorno alla casa, Inés ripete nuovamente tutto ai suoi genitori.. Suo padre la rimproverò: “Figlia mia, tu menti“. Sua madre invece l’incoraggiò… e la notizia si sparse in fretta. La domenica 9 marzo, il cappellano, Juan Gonzalez, giunse accompagnato da alcuni uomini dai genitori di Inés Martinez. Dopo averla ascoltata, il sacerdote disse alla bambina: “Vai lì e se rivedi questa Signora, chiedigli un segno affinché crediamo“. Poi partì per celebrare la sua Messa. Accompagnata da suo padre e da suo fratello, Inés, coi maiali, prende la direzione della “Ciroleda”, Il Luogo delle Ciliegie. Lasciando suo fratello a custodire le bestie, si inginocchia, con la faccia per terra, piena di timore, chiedendo con ansia alla Signora di mostrarsi. Tutto il villaggio aspetta! verso mezzogiorno…” 
Sollevati, figliola, non aver paura. 
Voi chi siete mia Signora? 
Sono la Santa Vergine Maria. 
Avvicinandosi allora alla bambina, gli afferra la mano diritta, e stringendogli le dita si ritrovano “come gommati, il pollice che forma una croce con gli altri”In quanto al suo braccio, è “indolenzito e come secco fino al gomito”.
Ecco, dice la Vergine: va’ affinché credano con questo segno e con ciò che vai a soffrire per essi. Va’ alla chiesa, all’uscita della Messa, mostralo a tutti affinché credano a ciò che dirai poiché porti questo segno“.

croce e corona di spineFu proprio alla fine della Messa che il prete la vede giungere in lacrime ed inginocchiarsi davanti all’altare della Madonna. Inés si mise a raccontare pubblicamente tutto. Tutto il villaggio esaminò la sua mano, senza poter allentare le dita. Molti depositarono un bacio sul miracolo”. 
Il cappellano, il sindaco e tutti gli uomini buoni del luogo, molto devoti di suddetta Signora Vergine Santa Maria, seguiti per tutto il villaggio in grande fervore, portante delle croci, dei ceri e delle candele accesi se ne fu in processione, scalzata, coi bambini ed Inés. Portarono una Croce di bosco per piantarla al luogo stesso dove suddetta Dama gli aveva preso la mano”, attestano le cronache.
Inés sente la Vergine chiamarla Vieni di qua”. Si ferma la processione e si rimette la Croce di bosco alla veggente che si scosta, per andare con la Vergine Maria, alla sua destra: Andavano a piccoli passi ma giunsero, non si sa come, in un lampo”, al posto del segno. Allora, Nostra Signora prende la Croce dalle mani di Inés e si inginocchia verso il bosco. Poi alzandosi, la pianta nel suoloverso mezzogiorno” e si inginocchia di nuovoil tempo di un salmo e mezzo”.

La vergine Maria chiese ad Inès di inginocchiarsi e di dirlo a tutta la processione e che…. “Si deve costruire qui una chiesa, che si deve chiamare Santa Maria. Ritornerai con la processione. Con alcuni bambini innocenti, resterai davanti al mio altare fino alla notte. Si devono dire due messe in mio onore, al mio altare…. Una volta dette queste messe, dovrai recarti a Santa croce1Maria di Guadalupe (in Estrémadure, Spagna) dove porterai quattro libri di cera. Resterai due giorni. Per la preghiera, il segno sarà disfatto e ritornerà“.

La processione giunse sui luoghi dove adesso si trovavano, e videro la Croce piantata da Maria e la piccola Inés che ripetè il messaggio. Notando delle leggere tracce di passo, alcuni raccolsero devotamente un poco di questa terra sabbiosa. Poi lasciando là alcuni fusti per custodire la Croce, la processione ripartì per la chiesa dove si fece tutto ciò che Maria aveva chiesto.
Fin dal lunedì 10, tutti i paesani che avevano chiamato quelli dei borghi vicini, cominciarono per ripartire in processione generale in onore e riverenza alla Madonna fino alla sua Croce”. Siccome la Chiesa locale prese seriamente ciò che chiameremmo oggi “una presunta apparizione della Vergine“, organizzarono, fin dal loro ritorno, il processo immediato del caso, nella chiesa Sant’Andrea: in presenza delle autorità religiose e civili, notai compresi per redigere gli atti delle dichiarazioni dei testimoni. Poi partirono il pomeriggio stesso, a schiena di asino ed a cavallo per Guadalupe, a… 150 km, con Inés, suo padre ed alcuni uomini. Quattro giorni di viaggio all’epoca.

mano apertaAl suo passaggio, la mano paralizzata di Inés guarisce un primo malato. Arrivarono al Santuario di Estrémadure, il venerdì 14 alle tre del pomeriggio. Allora al suo apogeo, il monastero contava cento monaci e non era solamente un luogo di pellegrinaggio per tutta l’Europa ed il Portogallo, ma anche l’ospedale era famoso per essere la migliore e più avanzata scuola di medicina dell’epoca. (Primo luogo al mondo dove si cominciò a praticare delle autopsie, con autorizzazione della Santa Sede)
Buoni fratelli e medici opinarono che la mano ed il braccio di Inés dovevano essere sicuramente malati dalla sua nascita. Prima sorpresa, Inés non riconosce, quando la vede, la statua della Vergine di Guadalupe, ma la descrive come se vedesse un’altra Madonna, più piccola tanto minima e tanto coperta di oro, come gli era apparsa e che la guardava”.

I monaci allora la chiudono, per la notte, in una cella all’interno di una torre. Seconda sorpresa, l’indomani mattina: monaci e medici constatano che Inés aveva ritrovato l’uso della sua mano. Come? Non aveva visto la Vergine né nessuno. Come aveva ripreso vita il braccio? E le dita una posizione normale? I monaci riconobbero con umiltà “che essi non ne sapevano niente”.c72450e7f8
Sulla strada del ritorno, lunedì 17, uno dei viaggiatori si ammala: dolore ai fianchi e forte febbre (sintomi della peste annunciata?). Si chiede ad Inés di pregare la Vergine affinché La Madonna gli permetta di ritornare a casa. Dolori e febbri spariscono e tutti ritornano a casa salvi.

Mercoledì 19, Inés tornò al Ciroleda e si mette in preghiera. La Madonna gli riappare per quella che doveva essere la penultima volta. La bambina chiede:
Signora, la vostra Signoria mi ha detto che la mia mano non si sarebbe riaperta prima di ritornare qui. Perché non fu così? 
Nella tua grande fretta ad interrogarmi, hai male compreso. Perché ti ho mandato per ciò, nella mia Casa di Guadalupe, affinché ciò si decida laggiù. 
Poi alla domanda di un nuovo segno, La Vergine risponde “Darò loro questo segno…. Beati quelli che senza vedere crederanno”.
Frase stupefacente e che sembra rinviare ad Is 6, 10,; Mt 13, 13-15 e Gv 12, 37-40. Il primo segno che diede la Vergine: la peste che non fece vittime, evitata grazie alla fede spontanea del villaggio. Poi, col passare del tempo, degli innumerevoli miracoli debitamente constatati ed un santuario sempre benedetto.

Le tradizioni rimangono incerte sul destino della piccola Inés. Diventata vedova, avrebbe finito la sua vita dalle Clarisse di Zamora?

La Santa Vergine mandò, nel 1496, un’altra ragazza di quindici anni che diventerà una badessa celebre:la Santa Juana” (Jeanne), rivelandogli che era stata scelta per supplire alla defezione di Inès”. Sotto l’influenza di questa grande badessa carismatica – più tardi dichiarata Venerabile -, il béguinage diventò monastero. All’epoca della riforma francescana del cardinale Cisneros, la comunità diventò Terzordine, accettando la chiusura ed una regola rigorosa. Dal 1974, le religiose sono delle Clarisse. 

Fonte: http://www.mariadinazareth.it/www2005/Apparizioni/Cubas%20de%20la%20Sagra.htm