NATALE DEL SIGNORE

NATALE DEL SIGNORE

25 dicembre 

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Dopo tante teorie sul Natale del Signore, la scoperta archeologica del Calendario di Qumran e il ritrovamento del Libro dei Giubilei, dimostrano l’autenticità della data di nascita di Nostro Signore Gesù Cristo.    

Da molto tempo si ritiene che il 25 dicembre sia una data convenzionale, scelta dai cristiani come nascita di Gesù Cristo per contrastare la festa pagana del Sol Invictus.

Una seconda tesi, si rifà alla tradizione dei patriarchi ebrei e all'”ipotesi del calcolo”. Una terza tesi, sostenuta da ben più validi e decisivi argomenti, si basa invece sull’archeologia e sostiene che il 25 dicembre sia effettivamente la data storica della nascita di Gesù Cristo. A sostegno di questa tesi un ben ampio articolo dell’UCCR, (Unione Cristiani Cattolici Razionali).

sacra famiglia con gioacchino ed annaL’unica data certa che abbiamo avuto fin ora relativamente alla figura di Cristo è la data della sua morte. La Pasqua è infatti astronomicamente fissata al 14 del mese ebraico di Nisan, poco prima dell’inizio della festa ebraica, ovvero all’alba della domenica 9 aprile dell’anno 30 d. C , così come la data della sua morte: circa alle 15 pomeridiane del venerdì 7 aprile del medesimo anno 30.

Ma perchè nei vangeli non viene specificata la data di nascita del redentore? Gli antichi ebrei non celebravano un santo se non nel giorno della sua morte, ecco spiegato perchè non si era data la giusta importanza a questo evento.

“Soltanto nel II e III secolo i cristiani cominciarono a prendere in considerazione anche la data di nascita di Gesù, anche se con una certa diffidenzaOrigene di Alessandria (185-254 d.C.) dichiara infatti che «nelle Scritture sono i peccatori, e non i santi, che celebrano la loro nascita», facendo riferimento alle “feste di compleanno” (natalia) degli imperatori. Nel 200 d.C. Clemente d’Alessandria affermò lamentandosi: «C’è poi chi, con più minuziosa pedanteria, cerca di assegnare alla nascita del Salvatore non solo l’anno, ma il giorno: e sarebbe il 25 del mese di Pachon [ossia il 20 maggio] del ventottesimo anno di Augusto» (Stromati, I,21,145.6).”

Nel momento in cui si è cercato di dare una data alla nascita del Cristo non vi fu concordanza se non nel IV secolo in Occidente, fissando in tal modo l’attenzione sulla realtà umana di Cristo. Ma rimane il dubbio di chi abbia usato per primo la data del 25 dicembre.

Ia teoria

Natalis Solis InvictiSecondo la prima teoria la data del 25 dicembre venne fissata per sostituire la festa del Natalis Solis Invicti, con la celebrazione della nascita di Cristo, indicato nel Libro di Malachia come nuovo “sole di Giustizia” (cfr. Malachia III, 20)

[…] diversi autori cristiani contemporanei ai fatti, come Ambrogio (c. 339-397) hanno avanzato una connessione tra il solstizio d’inverno e la nascita di Gesù, descrivendo Cristo come il vero sole che ha eclissato gli dei caduti del vecchio ordine, ma mai alludendo a una “operazione politica” della Chiesa, piuttosto osservando la coincidenza come un segno provvidenziale, come prova naturale che Dio aveva scelto Gesù nel corso dei falsi dei pagani.

II teoria

Diversi studiosi hanno avanzato un’altra ipotesi rispetto a quella precedentemente esposta: hanno anch’essi appoggiato l’idea che la scelta del 25 dicembre sia stata convenzionale/simbolica da parte della chiesa primitiva, ma affermano che natale3essa sia stata identificata usando criteri indipendenti e non necessariamente legati alle feste pagane, anche se sovrapponibili.

Si parla di “ipotesi del calcolo ovvero ci si rifà alla tradizione dei patriarchi ebrei che per la loro santità dovevano essere morti nella data del loro compleanno. Attraverso questo calcolo e facendo riferimento al giorno in cui fu concepito Gesù Cristo (25 marzo), il Natale del Signore doveva essere posizionato esattamente 9 mesi dopo e lo stesso giorno della sua morte: il 25 dicembre (solstizio d’inverno).

Secondo le idee del tempo si riteneva che la creazione del mondo fosse avvenuta all’equinozio di primavera, assegnato allora al 25 di marzo (non al 21). Ragionando secondo questa idea, si riteneva che anche la seconda creazione, ossia la concezione di Cristo nel seno di Maria, doveva essere avvenuta il 25 di marzo. Ne derivava di conseguenza che la nascita del Salvatore andava assegnata al 25 dicembre, nove mesi dopo la sua concezione.

[…] il 25 dicembre il sole riprende la sua ascesa dopo il solstizio invernale. Era questo un particolare che induceva gli antichi a collegarvi il sorgere del Sole di giustizia, che è Cristo Signore.

III teoria

Calendario di QumranAltri studiosi si discostano dalle due tesi precedenti e affermano che il 25 dicembre non è affatto una data simbolica-convenzionale, ma è la vera data storicamente esatta della nascita di Cristo.

“Questa teoria è basata sulle importanti scoperte archeologiche di Qumran, grazie al Calendario di Qumran e al ritrovamento sopratutto del Libro dei Giubilei (II secolo a.C.). L’evangelista Luca riferisce che l’arcangelo Gabriele annunciò a Zaccaria la nascita del figlio Giovanni Battista, mentre egli stava svolgendo le sue funzioni sacerdotali davanti a Dio nel tempio, nel turno di Abia (Lc 1,62). Nel 1953 la grande specialista francese Annie Jaubert ha studiato il calendario del Libro dei Giubilei, scoprendo che numerosi frammenti di tale testo dimostrano non solo che esso era stato fatto proprio dagli esseni, ma che essi lo avevano usato almeno fino al I secolo d.C.[…] Una volta accertata l’autenticità di tale testo il calcolo della distanza tra la nascita di Giovanni Battista e il Natale del Signore nostro Gesù Cristo, porta proprio alla data del 25 dicembre, possiamo dunque affermare che è storicamente fondata.

IV teoria
shemaryahu-talmon

Shemaryahu Talmon

In un articolo sul Corriere della Sera Vittorio Messori ha svelato l’arcano, citando uno studio del professore israeliano Shemaryahu Talmon che è riuscito a verificare le date in cui Zaccaria, padre di Giovanni il Battista, era di servizio al tempio di Gerusalemme.

Dato che sappiamo dal Vangelo che il concepimento di Giovanni avviene in quel periodo, e che precede di sei mesi l’annuncio a Maria, e considerati altri riferimenti incrociati, possiamo affermare con una certa sicurezza che Gesù nacque proprio il 25 dicembre. Il suo studio risale addirittura al 1958, anche se la sua portata è stata presa in seria considerazione solo recentemente.

In particolare, la vera “disvelazione” di questa storia del 25 dicembre avvenne alla vigilia di Natale del 1998, quando sull’Osservatore Romano apparve l’articolo “24 giugno, 23 settembre, 25 dicembre: date storiche” del professor Tommaso Federici.

shemaryahu-talmonQuello che viene fuori da tutto questo, però, è anche un’altra cosa: la conferma che, prendendo a prestito le parole di Federici, “il 23 settembre e il 24 giugno per l’annuncio e la nascita di Giovanni il Battista, e il 25 marzo e il 25 dicembre per l’annunciazione del Signore e per la sua nascita, non furono arbitrarie, e non provengono da ideologie di riporto. Le Chiese avevano conservato memorie ininterrotte, e quando decisero di renderle celebrazioni “liturgiche” non fecero che sanzionare un uso immemoriale della devozione popolare.

In altre parole, il fatto che attraverso studi lunghi e accurati finiamo per confermare che la Chiesa ha tramandato per migliaia di anni, quello che il Papa non fa altro che riconoscere e avallare nel momento in cui rischiano di essere dimenticate o confuse. Vedi il caso dell’Immacolata Concezione, o di tutti quei dogmi che, tutt’altro che essere imposti dall’alto, erano verità conosciute da sempre ai fedeli e a cui mancava semplicemente la “carta da bollo”.

L’articolo dell’UCCR

Fonti: http://www.uccronline.it/2012/12/23/la-festa-del-25-dicembre-e-storicamente-accertata-non-e-pagana/; http://it.wikipedia.org/wiki/Natale

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One thought on “NATALE DEL SIGNORE

  1. Mi piace l’articolo. Tuttavia, bisognerebbe diffondere questa verità perché molti cattolici si fanno fuorviare dai testimoni di Geova e dai massoni, ivi compreso il papa Benedetto XVI. Dovrebbero i vertici delle autorità pontificie spazzare via tutti i dubbi e farlo con una dichiarazione solenne, anche per sostenere che la Chiesa non ha maii ingannato i pripri fedeli.
    Un abbraccio.
    David

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