SANT’AGOSTINA PIETRANTONI

SANT’AGOSTINA PIETRANTONI

Suora martire (1864-1894) 13 novembre

SANT’AGOSTINA PIETRANTONIAncora giovane decide di dedicare la sua vita a Dio e al prossimo in un momento in cui il clima anticlericale non aveva pietà per chi sceglieva questa strada. Fu uccisa a coltellate da un ex paziente violento e vendicativo.

Livia Pietrantoni nacque in una povera famiglia di contadini a Pozzaglia Sabina, vicino a Rieti, il 27 marzo 1864; a ventidue anni entrò nelle Sorelle della Carità di S, Giovanna Antida Thouret, a Roma, prendendo il velo il 3 agosto 1887, con il nome di Agostina. 

Nei due anni successivi svolse varie mansioni all’ospedale Santo Spirito della città, poi, nell’estate del 1893, cominciò ad assistere pazienti affetti da tubercolosi e, al momento della professione dei voti, nel settembre del 1893, aveva già contratto quella malattia, a quel tempo SANT’AGOSTINA PIETRANTONI2incurabile; soffrì molto, non solo fisicamente, ma anche spiritualmente, dato che sopportò pazientemente anche il risentimento dei pazienti nei suoi confronti, esacerbato dal clima anticlericale che in quell’epoca dilagava in Italia.

Uno di questi pazienti, Giuseppe Romanelli, più violento degli altri, alla fine fu cacciato dall’ospedale per il comportamento aggressivo; questi si convinse, senza alcun motivo, che Agostina fosse responsabile della sua espulsione e progettò di vendicarsi.

Alla fine, il 13 novembre 1894, entrò nell’ospedale dalla porta principale incustodita, e si nascose nel vano di un corridoio attendendo l’arrivo di Agostina, poi la pugnalò SANT’AGOSTINA PIETRANTONI1ferocemente sette volte; anche se la giovane riuscì a chiedere aiuto, i soccorsi giunsero troppo tardi per evitarle la morte, che sopraggiunse mentre rassicurava la superiora di non preoccuparsi per lei, perché moriva felice.

Il popolo di Roma la considerò un’eroina, non solo per le circostanze violente della sua morte, ma per la carità, la sincerità, l’apertura e il fervente spirito di preghiera, che la caratterizzarono. Le spoglie sono rimaste a Campo Verano fino al 15 marzo 1941, allorché sono state trasferite nella chiesa della casa madre della congregazione.
E stata beatificata da papa Paolo IV (1963-1978) il 12 novembre del 1972 e canonizzata da Giovanni Paolo II il 18 aprile 1999.

LA PREGHIERA DI INTERCESSIONE

S.-AGOSTINA_PREGHIERA

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler