Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 23a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

DAL QUINTO LIBRO (23a parte)

Da pag. 265 a pag. 365

Questi dialoghi tra Gesù e Giuda tolgono davvero il fiato e quanto da essi si può imparare sull’animo umano…

(Gesù e Giuda) Gesù dice, come parlando a Se stesso: “ Eppure, anche se si è caduti in disgrazia di Dio per avere contravvenuto alla sua Legge, sempre si può tornare ad essere ciò che eravamo, rinunciando al peccato…” Giuda non risponde niente. Gesù riprende: “E se si è capito che non si può più avere il potere da Dio, perché non è là dove è Satana, con facilità si può rimediare, preferendo ciò che Dio concede a ciò che vuole la superbia nostra.” Giuda tace. … “E pensare che Io ho sofferto aspra penitenza perché egli si ravveda e torni al Padre suo… … Giuda, a chi parlo?” “A me, Maestro. E’ per Te che io non ho più potere. Perché Tu me lo hai levato per aumentarlo a Giovanni, a Simone, a Giacomo, a tutti, fuorchè a me. Non mi ami, ecco! E finirò per non amarti e per maledire l’ora in cui ti ho amato, rovinandomi agli occhi del mondo per un re imbelle che si lascia soverchiare anche dalla plebe. Non questo speravo Giudada Te!”

Neppure Io da te. Ma non ti ho mai ingannato, Io. E non ti ho mai costretto. Perché dunque rimani al mio fianco?” “ Perchè ti amo. Non posso separarmi più da Te. Mi attiri e mi fai ribrezzo. Ti desidero come l’aria per il respiro e… mi fai paura. Ah! Sono maledetto! Sono dannato! Perché non mi cacci il demonio, Tu che puoi?” […]

Perché non c’è pentimento in te, ma solo ira contro Dio, quasi Egli fosse il colpevole del tuo peccato.”   

“In verità, Giuda, la tua morale è molto strana! E dovrei dire di più. Mai non si è visto un medico che si ammali volontariamente per poter poi dire: “Adesso so curare meglio i malati di questo male”. Sicché Io sono un incapace?” “Chi lo dice, Maestro?” “Tu. Io non faccio peccati, perciò allora non so curare i peccatori.”  […]

“… anche l’innocenza è sapienza, molto più sapienza della bassa e pericolosa conoscenza del peccatore. Dove l’ignoranza santa del male renderebbe limitata la capacità di guidarsi e di guidare, sopperisce il ministero angelico, che non è mai assente presso un cuore puro. E credi che gli angeli, purissimi quali sono, Angelo del buon consigliosanno però anche distinguere il Bene e il Male e condurre il puro, che custodiscono, sul sentiero giusto e ad atti giusti. Il peccato non è aumento di sapienza. Non è luce. Non è guida. Mai. E’ corruzione. E’ accecamento. E’ caos. Di modo che chi lo ha fatto ne saprà il sapore, ma anche avrà perduto la capacità di sapere molte altre spirituali cose e non avrà più un angelo di Dio, spirito di ordine e di amore, a guidarlo, ma avrà un angelo di Satana a condurlo su un disordine sempre maggiore per l’odio insaziabile che divora questi spiriti diabolici.” “E… senti, Maestro. Se uno volesse tornare ad avere la guida angelica? Basta il pentimento, oppure il veleno del peccato perdura anche dopo che si è pentito ed è stato perdonato?… Sai? Uno che si è dato al vino, ad esempio, se anche giura di non ubriacarsi più, e lo giura con vera volontà di farlo, sente sempre lo stimolo a bere. E soffre…” “ Certo. Soffre. Per questo non si dovrebbe mai rendersi schiavi di ciò che è male. Ma soffrire non è peccare. E’ espiare. Così come un ubriacone pentito non fa peccato ma acquista merito se resiste eroicamente allo stimolo e non beve più vino, altrettanto chi ha peccato, e si pente, e resiste ad ogni stimolo, acquista un merito, ne gli manca l’aiuto soprannaturale per questa resistenza. Essere tentati non è peccato. Anzi è battaglia che procura vittoria. E, credilo anche, in Dio non c’è che il desiderio di perdonare e di aiutare chi ha sbagliato ma poi si pente…”

“Il più grande peccato è disperare della misericordia divina…”

Giuda-IscariotaSi, si Perdono! Perdono, Maestro mio! Perdono! Aiutami! Aiutami! E’ più forte di me!Tutto è più forte di me”. “Fuorché l’amore che dovresti avere per Gesù. Ma vieni qui, che ti vinca la tentazione e te ne liberi.” E lo piglia fra le braccia, piangendo silenziose lacrime sul capo bruno di Giuda.

“…l’Altissimo sa tutti i pensieri degli uomini e li sa da sempre, da prima che fosse Caino da cui venite, e Abele al quale Io sono simile, da prima che fosse Noè mia figura, Mosè che per primo ha usato il mio simbolo, da prima che fosse Balaam che profetizzò la Stella, e Isaia e tutti i profeti. E sa i vostri, Dio, e ne inorridisce. Ne ha sempre inorridito, così come ha sempre giubilato per i giusti per i quali era giusto mandarmi, e che veramente, oh! Si! Veramente mi hanno aspirato dalla profondità dei Cieli per portare l’Acqua viva alla sete degli uomini. Io sono la Fonte di Vita eterna. Ma voi non vi volete bere. E morrete.”

“Per fare questa opposizione è lacerata la Legge, e sempre più lo sarà, fino ad essere abolita pur di commettere la suprema ingiustizia, che però non durerà a lungo. E l’opposizione abbia trionfato su Me, sapranno continuare a credere nel Gesù di Nazaraet, nel Figlio di Dio, nel Figlio dell’uomo, predetto dai Profeti. Io potrei compiere il giudizio di Dio fino in fondo, salvando tutti i figli d’Israele. Ma non lo potrò, perché l’empio trionferà contro se stesso, contro il suo se stesso migliore, e come conculca i miei diritti e conculca i miei credenti, così conculcherà i diritti del suo spirito, che ha bisogno di Me per essere salvato e che viene donato a Satana pur di negarlo a Me.”

evangelo5Anche ora abbiamo nemici materiali sopra Israele. Ma lasciate cadere il piccolo particolare della profezia e guardiamo solo il grande vaticinio tutto spirituale di essa. Perché le profezie, anche se sembra che abbiano un riferimento materiale, sono sempre di contenuto spirituale.

Se tarda, aspettatelo, perché chi deve venire verrà senza tardare” … “Chi è incredulo non ha in sé un’anima giusta.”

“Fiat!” disse l’Altissimo. E il mondo fu. “Fiat dirà il Redentore, e il mondo sarà redento. Io darò al mondo di che essere redento. E redenti saranno quelli che avranno volontà di esserlo.”

Non si deve odiare neppure chi ci è nemico. Non aprite neppure uno spiraglio a ciò che non è Dio. Dietro al primo entrerebbero altri elementi contrari a Dio. Talora, per troppo volere combattere con armi uguali i nemici, si finisce a perire o a essere vinti. E, vinti che siate, potreste per contatto assorbire le loro dottrine. No. Abbiate carità e riservatezza. Voi non avete in voi ancora tanto da poterle combattere, queste dottrine, senza esserne infettati. Perché alcuni elementi di esse li avete pure voi. E l’astio per loro ne è uno. … Non dovete sfuggirli. Ma quando essi cercheranno darvi le loro dottrine, sappiate non accoglierle. Ecco quale è il lievito di cui parlo. Il malanimo, che è contro l’amore, e le false dottrine. Vi dico: siate prudenti. Giacomo il maggiore

In verità vi dico che quelli che alle mie asserzioni o alle vostre aggiungono la fede perfetta e il perfetto amore, giungono a sapere il vero significato delle parole “Gesù, il Cristo, il Verbo, il Figlio dell’uomo e di Dio“.

… vi dico che c’è un altro nome denso di significati. Ed è quello di mia Madre. Solo coloro che uniranno perfetta fede a perfetto amore giungeranno a sapere il vero significato del nome “Maria”, della Madre del Figlio di Dio. E il vero significato comincerà ad apparire chiaro ai veri credenti e ai veri amorosi in un’ora tremenda di strazio, quando la Genitrice sarà suppliziata col suo Nato, quando la Redentrice redimerà col Redentore, agli occhi di tutto il mondo e per tutti i secoli dei secoli.

Maria non deluderà il desiderio di Dio. Non lo ha mai deluso. Dalle richieste di amore totale a quelle di sacrificio totale, Ella si è data e si darà. E quando avrà consumato il massimo sacrificio, con Me, per Me, e per il mondo, allora i veri fedeli e i veri amorosi capiranno il vero significato del suo Nome. E nei secoli dei secoli, ad ogni vero fedele, ad ogni vero amoroso, sarà concesso di saperlo.[…]

addolorataOgni madre piange. E la mia piangerà più d’ogni altra.

… Io non le do infatti dolore come Figlio suo. Ma gliene darò tanto come Redentore. Due saranno quelli che faranno piangere di un pianto senza fine la Madre mia: Io per salvare l’Umanità, e l’Umanità col suo continuo peccare. Ogni uomo vissuto, vivente, o che vivrà, costa lacrime a Maria. … Perché ogni uomo costa torture a Me per redimerlo. La mia sofferenza sarà del corpo, della carne e del sangue, per riparare i peccati della carne e del sangue. Sarà morale per riparare i peccati della mente e delle passioni. Sarà spirituale per riparare alle colpe dello spirito. Completa sarà.

(Pietro non vuole accettare l’idea che Gesù dovrà soffrire e Gesù gli risponde) Tu non capisci che la grandezza sta non negli onori ma nel sacrificio e che nulla è apparire un verme agli uomini se Dio ci giudica angeli? Tu, uomo stolto, non capisci ciò che è grandezza di Dio e ragione di Dio e vedi, giudichi, senti, parli, con quel che è dell’uomo.

 (Andrea e Gesù) “… Perché severo così con lui?” “ Perché egli ha il dovere di essere “il primo” così come Io gli ho dato l’onore di esserlo. Chi molto riceve molto deve dare…  (a Pietro)… Ti ho amato. E’ amore non permettere che in te prendano radice deviazioni di sentimento e di sapienza. Devi essere il primo in tutto, Simon Pietro.  … Ringrazia tuo fratello. E sappi in futuro portare il tuo peso con giustizia ed eroismo.”

…chiunque risponde alla mia chiamata e si mette nelle mie file per cooperare alla redenzione del mondo deve essere pronto a morire per dare ad altri la Vita. Perciò chiunque voglia venire dietro a Me deve essere pronto a rinnegare se stesso, il vecchio se stesso  con le sue passioni, tendenze, usi, tradizioni, pensieri e seguirmi col suo nuovo se stesso. Prenda ognuno la sua croce come Io la prenderò. La prenda se anche gli sembra troppo infamante. Lasci che il peso della sua croce stritoli il suo se stesso umano per liberare il se stesso spirituale, al quale la croce non fa orrore ma anzi è oggetto di appoggio e di venerazione perché lo spirito sa e ricorda. E con la sua croce mi segua. Lo attenderà alla fine della via la morte ignominiosa come Me attende? Non importa. Non si affligga, ma anzi giubili, perché l’ignominia della Terra si muterà in grande gloria in Cielo, mentre sarà disonore l’essere vili di fronte agli eroismi spirituali.

gesù bambino (3)

Immortale è chi, essendo nato, non muore più. Così l’anima dei giusti è immortale in Cielo, l’anima dei peccatori è immortale nell’inferno, perché l’anima, creata che sia, non muore più che alla grazia. Ma l’anima ha vita, esiste dal momento che Dio la pensa. E’ il Pensiero di  Dio chela crea. L’anima di mia Madre è da sempre pensata da Dio. Perciò è eterna nella sua bellezza, nella quale Dio ha riversato ogni perfezioneper averne delizia e conforto.

 “Agli appuntamenti di Dio si va sempre veloci. …”

(La trasfigurazione) […] appaiono due maestosi e luminosi personaggi. L’uno più anziano, dallo sguardo acuto e severo e da una lunga barba bipartita. Dalla sua fronte partono corni di luce che me lo indicano per Mosè. L’altro è più giovane, scarno, barbuto e peloso, su per giù come il Battista, al quale direi assomiglia per statura, magrezza, conformazione e severità. Mentre la luce di Mosè è candida come è quella di Gesù, specie nei raggi della fronte, quella che emana Elia è solare, di fiamma viva. I due Profeti prendono una posa di riverenza davanti al loro Dio Incarnato e, sebbene Questi parli loro con famigliarità, essi non abbandonano la loro posa riverente. Non comprendo neppure una delle parole dette. I tre apostoli cadono a ginocchio tremanti, col volto fra le mani. Vorrebbero vedere, ma hanno paura.

trasfigurazione(Pietro e Gesù) “Ma non deve venire Elia per preparare al tuo Regno? I rabbi dicono così.” “Elia è già venuto ed ha preparato le vie al Signore. Tutto avviene come è stato rivelato. Ma coloro che insegnano la rivelazione non la conoscono e non la comprendono, e non vedono e riconoscono i segni dei tempi e i messi di Dio. Elia è tornato una volta. La seconda verrà quando il tempo ultimo sarà vicino per preparare gli ultimi a Dio. Ma ora è venuto per preparare i primi al Cristo, e gli uomini non lo hanno voluto riconoscere e lo hanno tormentato e messo a morte. Lo stesso faranno col Figlio dell’uomo, perché gli uomini non vogliono riconoscere ciò che è loro bene.

(Gesù al padre di un indemoniato) “Se puoi credere così, tutto mi è possibile, perché tutto è concesso a chi crede.

(dice Gesù alla Valtorta) “… Chi sa stare meco nel dolore deve avere parte meco nella gloria. …” […] “Voglio che tu, davanti al tuo Gesù che ti si mostra, abbia gli stessi sentimenti di umiltà e pentimento dei miei apostoli. Mai superbia. Saresti punita perdendomi. Continuo ricordo di Chi sono Io e di chi sei tu. Continuo pensiero alle tue manchevolezze e alla mia perfezione per avere un cuore lavato dalla contrizione. Ma insieme anche tanta fiducia in Me. …

GESùNon temete di Me. Mi mostro per elevarvi, non per incenerirvi. Alzatevi: la gioia del dono vi dia vigoria e non vi ottunda nel sopore del quietismo, credendovi già salvi perché vi ho mostrato il Cielo… […]

“Vi associo alla mia opera. Ma Io non ho conosciuto e non conosco riposo. Perché il Male non riposa mai e il Bene deve essere sempre attivo per annullare il più che si può l’opera del Nemico. Riposeremo quando il Tempo sarà compiuto. Ora occorre andare instancabilmente, operare continuamente, consumarsi indefessamente per la messe di Dio. Il mio contatto continuo vi santifichi, la mia lezione continua vi fortifichi, il mio amore di predilezione vi faccia fedeli contro ogni insidia. […]

“… quello che molti crederanno vittoria sull’Anticristo, la pace ormai prossima, non sarà che sosta per dare tempo al Nemico del Cristo di ritemprarsi, medicarsi delle ferite, riunire il suo esercito per una più crudele lotta. …

[…] “Avermi sarà la vostra beatitudine. Sarà dimenticare il dolore.

Sarà quanto ogni rivelazione è ancora insufficiente a farvi capire, perché troppo superiore è la gioia della vita futura alla possibilità di immaginare della creatura ancora unita alla carne.”