Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 22a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

DAL QUINTO LIBRO (22a parte)

Da pag. 220 a pag. 264

Iniziamo con la richiesta di una moglie che desidera la conversione dello sposo, il rimprovero di Gesù a Giuda che si è affidato alla negromanzia e il significato della parola amico per Gesù.

(Gesù) “Sei una buona madre. Dio ti ama per questo. Lo vedi che ti ha aiutato in tutto.” … “… I rabbi ci sprezzano, noi, sposate a un romano… … Tito è buono. Per le nostre feste chiude la mascalcia, con grande perdita di denaro e mi accompagna coi figli al Tempio. Perché dice che senza religione non si può stare. Lui dice che la sua è quella della famiglia e del lavoro, come prima era quella del dovere di soldato… … Ho cercato, in questi venti anni che siamo insieme, di lavorargli l’anima, che è buona, con il lievito d’Israele. Ma egli non si decide mai… e vecchio è… Io lo vorrei con me nell’altra vita… Uniti dalla fede come lo siamo dall’amore… Io non ti chiedo ricchezze, benesseri, salute. Ciò che lode (2)abbiamo è sufficiente, ne sia lode a Dio! Ma questo lo vorrei… Prega per il mio sposo! Che sia del vero Dio…” “Lo sarà. Stanne sicura. Tu chiedi cosa santa e l’avrai. Tu hai compreso i doveri della moglie verso Dio e verso lo sposo. Così fosse di tutte le spose! In verità ti dico che molte dovrebbero imitarti. Continua ad essere così e avrai la gioia di avere il tuo Tito al tuo fianco, nella preghiera e nel Cielo. …” […] La disciplina delle armi non è invisa a Dio quando sia fatto con umanità il proprio dovere di soldato.

Lo spirito, quando è sovrano, non si altera per ogni soffio di vento, che non può essere sempre brezza profumata… potrà soffrire, ma non si altera. Io prego sempre perché voi giungiate a questa sovranità dello spirito. Ma voi mi dovete aiutare col vostro sforzo.

“Non ti accasciare, Natanaele. Tu vedi tutto ciò come un’enormità che ti sorprende. Ma il tuo Gesù sapeva che voi siete uomini… e non pretende nulla di più di quanto possiate dare. Oh! Mi darete tutto. Proprio tutto. Ma ora Natanaeledovete crescere, formarvi… E’ opera lenta. Ma Io so attendere. Ed Io gioisco del vostro crescere. Perché questo è un crescere continuo nella mia Vita. Anche il tuo pianto, anche la concordia di quelli che erano con Me, anche la pietà che succede a durezze che erano la vostra natura, ad egoismi, ad avarizie di spirito, anche la vostra serietà attuale, tutto è fase di crescita in Me.

Ma nelle profezie è detto, per simboli, che male avverrà a chi non accoglierà il Messia. Possono mai mentire i Profeti?” “No, Bartolomeo. E ciò che è detto avverrà. Ma l’Altissimo è tanto, infinitamente buono, che vuole molto più di quanto ora avviene, per punire. Siate buoni anche voi, senza desiderare sempre punizioni sui duri di cuore e di intelletto. Desiderate per loro conversione, non punizione…”

(Gesù a Giuda) “Disgraziato! Che hai fatto dell’anima tua?” “Maestro… io…” “Va! Ammorbi di inferno più dello stesso Satana! Taci!… E pentiti se puoi.” … “Perché, Signore, mi hai detto quelle parole? Mi hai dato dolore..” “Perché sono la verità. Chi commercia con Satana prende l’odore di Satana.” “Ah! E’ per la negromanzia? Oh! Che paura mi hai fatto! Uno scherzo! Non più di uno scherzo di bambino curioso. E mi è servito per avvicinare dei sadducei e per perderne voglia. Tu dunque vedi che mi puoi assolvere con piena pace. Sono cose inutili quando si ha il tuo potere. Avevi ragione. Suvvia, Maestro! La mia colpa è così lieve!… Grande è la tua sapienza. Ma chi ti ha detto questo?” Gesù lo guarda severo e non risponde. “Ma proprio mi hai visto in cuore il peccato?” Chiede un poco impaurito Giuda. “E, mi hai ripugnato. Va! E  non aggiungere parola.

lacrime(Una donna a Gesù) “Ma questo non lo salverai. Oh! Perdono di aver giudicato! Tu sai… Tutto è bene ciò che fai! Perdona alla mia lingua stolta e non mi punire.” “Non ti punisco. Ma non lo fare più. Ama anche i malvagi. Non per la loro malvagità, ma perché è con l’amore che si ottiene loro la misericordia che converte. Tu sei buona e vogliosa di esserlo più ancora. Tu ami la verità, e la Verità che ti parla ti dice che ti ama perché sei pietosa secondo la legge all’ospite e al pellegrino e così hai allevato i tuoi figli. Dio sarà il tuo compenso. Io devo andare da Ismaele che mi ha invitato per mostrarmi a molti suoi amici che mi vogliono conoscere. Non posso attendere oltre tuo marito che, sappilo, è sulla via del ritorno. Ma dì a lui di soffrire ancora per un poco e di venire subito da Ismaele. Vieni tu pure. Io lo guarirò.” “ Oh! Signore!…” La donna è a ginocchi ai piedi di Gesù e lo guarda con riso e pianto. Poi dice: “Ma è sabato oggi!…” “Lo so. Ho bisogno che sia sabato per dire qualcosa in merito ad Ismaele. Tutto quanto Io faccio, lo faccio con uno scopo chiaro e senza errore. Sappiatelo tutti, anche voi, amici miei che avete paura e vorreste Io seguissi una condotta secondo le convenienze umane per non averne danno. E’ l’amore che vi guida. Lo so. Ma dovete saper amare meglio chi amate. Non posponendo mai l’interesse divino all’interesse dell’amato vostro. …”

amici“Amico! Ma sai tu Ismaele, il significato che Io do a questa parola? Per molti amico vuol dire conoscente, per altri complice, per altri servo. Per Me vuol dire: fedele alla Parola del Padre. Chi non è tale non può essermi amico, né Io di lui.”

Verrà il Regno del Re dei re. … Ad esso si accede non per fiorita via di trionfi né su porpureo tappeto di sangue nemico. Ma per erto sentiero di sacrificio e per mite scala di perdono e d’amore. Le vittorie contro noi stessi ci daranno questo Regno.

(Un vecchio a Gesù) “Maestro. E’ vero quel che si dice, che Tu intendi modificare la Legge?” … “…l’uomo, per  l’antica superbia o per l’antico fomite della triplice lussuria, volle ritoccare la lineare parola e ne fece qualcosa che opprime i fedeli, mentre per i ritoccatori non è che un cumulo di frasi che… vanno lasciate agli altri. … I nostri rabbini iniziarono la loro fatica con lo scopo santo di rendere più facile vecchiol’applicazione della Legge. Lo stesso Iddio iniziò questa scuola quando alle parole dei dieci Comandi aggiunse più minute spiegazioniCiò perché l’uomo non avesse a sua scusa il non aver saputo capire. Opera santa, dunque, quella dei maestri che spezzano in briciole ai piccoli di Dio il pane dato da Dio allo spirito. Ma santa se segue retto fine. Ciò non fu sempre. Ed ora lo è meno che mai.

I morti piangono solo, nei loro sepolcri, udendo i singhiozzi dei figli infelici che gli altri trascurano. I morti però, col loro spirito, portano i loro pianti, e quelli degli orfani loro, a Dio e dicono: “Signore, fai Tu le nostre vendette, poiché il mondo opprime quando non ci può più sfruttare.” … Potevano morire di fame e freddo come due cani su una carraia. Potevano vivere divenendo uno ladro e una prostituta. Perché la fame porta al peccato. … E alla fine.. oh! Alla fine, che sorte beata a tutti i misericordiosi che saranno retribuiti da Dio alla resurrezione dei morti! … Io farò le vendette degli abbandonati.

Anche un’ora basta a mutare un cuore. Purchè quel cuore voglia. E basta una parola.[…] Amate,compatitevi, parlate poco e fate bene. La pace sia con voi.

Voi siete i lavorabili. Caldo di amore, pazienza di istruzione, freddo di rimproveri, fatica di scalpello, nulla serve su voi. Appena levo le mani, voi tornate quali eravate. Dovreste fare una cosa sola per essere mutati: abbandonarvi totalmente a Me. Non lo fate. Non lo farete mai. Il Lavorante, desolato, vi abbandona al vostro destino. Ma, poiché è giusto, non vi abbandona tutti ad un modo. Nella sua desolazione sa scegliere ancora i meritevoli del suo amore e li conforta e benedice.

Tanto può il sacrificio di un fanciullo giusto. […] Non bisogna stancarsi alle prime sconfitte.