Beato Ludovico Morbioli

BEATO LUDOVICO MORBIOLI 

[1433-1485] 9 novembre

Vi è un mistero dietro alla vita di questo beato bolognese. Una gioventù passata Beato ludovicoin allegria, una malattia che lo porta drasticamente ad un completo cambiamento di vita, si separa dalla moglie per vivere la povertà e la carità. Dopo la morte tanti miracoli, ma la sua tomba sparisce nella cattedrale di Bologna…

La maggior parte delle notizie sul B. Ludovico è tratta da una Vita in versi scritta tra il 1485 e il 1489 da un frate carmelitano. Battista Mantovano, che visse per molti anni a Bologna; sebbene la cronologia non sia considerata totalmente attendibile, l’autore evita la licenza poetica e si basa interamente sulla sua conoscenza e sulle testimonianze oculari.

Ludovico Morbioli, nato nel 1433, era uno dei sei figli (cinque maschi e una femmina) di una coppia che apparteneva alla borghesia, Francesco Antonio e Agnese Morbioli. Giovane di bell’aspetto e spesso assente da casa in cerca di divertimentisposò Lucia Di Giovanni Torà, ma, invece di sistemarsi, continuò a condurre il suo stile di vita piuttosto frivolo. Nel 1462, ad ogni modo, si trovava al monastero dei Canonici Regolari di S. Salvatore a Venezia, quando si ammalò e rischiò di morire; questo episodio, unitamente ai consigli amorevoli di chi lo ospitava, determinarono in lui un profondo cambiamento.

Tornato a Bologna nel 1470, la trasformazione fu subito evidente ai suoi amici, dato che si rifletteva sul suo aspetto esteriore: invece di tenersi aggiornato sulla Beato ludovico1moda corrente, indossava gli stessi indumenti leggeri e semplici, sia in estate sia in inverno. La moglie, senza dubbio sorpresa del cambiamento improvviso del marito, accettò la separazione dopo essersi assicurata del proprio mantenimento; da quel momento, ignorando i consigli degli amici e compagni, Ludovico iniziò a peregrinare da un luogo all’altro, predicando il pentimento e chiedendo anche l’elemosina per i poveri, oltre a istruire il popolo, in particolare i giovani, nella fede cristiana e a trascorrere i momenti di tempo libero intagliando immagini nell’osso e nel legno.

Nei suoi ultimi anni di vita alloggiò in un sottoscala di una grande casa a Bologna. Quando contrasse quella che risultò poi essere la sua ultima malattiarifiutò di rivolgersi a un dottorechiedendo invece i sacramenti, che ricevette con grande devozione prima di morire il 9 novembre 1485. Fu sepolto nel cimitero della cattedrale di Bolognama dato che gli furono attribuiti così tanti miracoli, le spoglie furono trasferite nella cattedrale; sfortunatamente però la sua tomba è stata nascosta in seguito ad alcuni lavori di ricostruzione, nel XVI secolo, e non è mai stata ritrovata.

Questa perdita non ha posto fine al suo culto confermato da papa Gregorio XVI (1831-1846) nel 1843, per Bologna e per l’Ordine carmelitano; i carmelitani affermano che dopo la conversione, Ludovico divenne un membro del Terz’ordine. L’abito che indossava era simile a quello dei terziari, ma non esistono testimonianze valide che sia appartenuto a quest’ordine.

FonteIl primo grande dizionario dei santi di Alban Butler