Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 19a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

DAL QUARTO LIBRO (19a parte)

da pag. 357 a pag. 458

L’ultima parte del quarto volume è un’insieme di risposte ricchissime che più volte l’uomo nel corso della sua vita si pone: Chi è DioPerché Gesù esige tanta fede per fare miracolo? O perché prima chiede il pentimento? Cos’è la fede e come la si può testimoniare? Sono solo alcune delle risposte che darà Gesù ai suoi interlocutori.

Lo scriba Giovanni dice: “Devo allora distruggere ciò che ho, spogliando i miei del loro?” (Gesù) No. Dio ti ha dato dei beni. Falli servire alla Giustizia e servitene con giustizia. Ossia, con essi soccorri la tua famiglia, è dovere; tratta umanamente i servi, è carità; benefica i poveri, sovvieni ai bisogni dei discepoli poveri. Ecco che le tue ricchezze non ti saranno inciampo, ma aiuto. […] Non patteggiare mai con la colpa. Neppure con la scusa di usare quell’oro a pro’ Dei poveri. E’ oro maledetto e non darebbe loro del bene.

Veramente le alterazioni dell’animo si riflettono sul volto. E’ come se il demonio affiorasse alla superficie di quel suo possesso.

farisei_2Pochi sono quelli che, essendo demoni, o con atti o con aspetto non tradiscano ciò che sono. E questi pochi sono i perfetti nel male e i perfettamente posseduti. Il volto del giusto invece è sempre bello, anche se materialmente deforme, per una bellezza soprannaturale che si effonde dall’interno all’esterno. E, non per modo di dire, ma per verità di fatti, noi osserviamo nel puro dai vizi una freschezza anche di carni. L’anima è in noi e ci abbraccia tutti. E i fetori di un’anima corrotta corrompono anche le carni. Mentre i profumi di un’anima pura preservano. L’anima corrotta spinge la carne a peccati osceni, e questi invecchiano e deformano. L’anima pura spinge la carne a vita pura. E ciò conserva freschezza e comunica maestà. Fate che in voi permanga giovinezza pura di spirito, o risorga se già perduta, e badate di guardarvi da ogni cupidigia, sia del senso che del potere. La vita dell’uomo non dipende dall’abbondanza dei beni che possiede. Né questa, né tanto meno l’altra: quella eterna. Ma dalla sua maniera di vivere. E, con la vita, la felicità di questa Terra e del Cielo. Perché il vizioso non è mai felice, realmente felice. Mentre il virtuoso è sempre felice di una letizia celeste anche se povero e solo. Neppure la morte lo impressiona. Perchè non ha colpe e rimorsi a fargli temere l’incontro con Dio, e non ha rimpianti per ciò che lascia sulla Terra. Egli sa che in Cielo è il suo tesoro e, come uno che vada a prendere l’eredità che gli spetta, e eredità santa, va lieto, sollecito, incontro alla morte che gli apre le porte del Regno dove è il suo tesoro.

… non rimandate il lavoro di farvi un tesoro di virtù e di buone opere per l’altra vita, onde non vi raggiunga la morte senza che voi abbiate messo un tesoro di meriti in Cielo. … Il tesoro del Cielo deve aumentare anno per anno per essere buono. il tesoro è il Regno dei cieliChé, se la Misericordia sarà benigna anche con chi ebbe pochi anni per formarlo, non sarà complice dei pigri che avendo lunga vita fanno poco. E’ un tesoro in continuo aumento. Se no non è più tesoro fruttifero, ma inerte, e ciò va a detrimento della pronta pace del Cielo.

Il vostro lavoro sia costante, fiducioso, pacifico. Senza brusche partenze e bruschi arresti.

… Pacifici nelle vittorie, pacifici nelle sconfitte. … L’accasciamento, il rancore verso se stesso, è sempre sintomo di superbia e così anche di sfiducia. Se uno è umile sa di essere un povero uomo soggetto alle miserie della carne che talora trionfa. Se uno è umile ha fiducia non tanto in sé quanto in Dio … Di quanto avete di sapienza e virtù , date. Siate operosi nello spirito come gli uomini lo sono per le cose della carne.  … Non imitate quelli del mondo, che sempre tremano per il loro domani, per la paura che manchi loro il superfluo, che la malattia venga, che venga la morte, che i nemici possano nuocere e così via. Dio sa di che abbisognate. Non temete perciò per il vostro domani. … Non vi prendete pena della vostra vita, né per il mangiare, né per il bere, né per il vestire. La vita dello spirito è da più di quella del corpo, e il corpo è da più del vestito,perché col corpo, non col vestito, voi vivete, e con la mortificazione del suora2corpo aiutate lo spirito a conseguire la vita eterna. … Avrete sempre di che vi è necessario. Non vi appenate come le genti del mondo, che si arrabattano per provvedersi di che godere. Voi avete il Padre vostro che sa di che abbisognate. Voi dovete solo cercare – e sia la prima delle vostre cure –  il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in più.

… è giusto non levare il pane ai figli e alle spose. E, se non potete perciò sacrificare le ricchezze di denaro, sacrificate le ricchezze di affetto. … rinunciare alla famiglia per Me è carità perfetta più di oro senza atomo impuro, è perla fatta di pianto, e rubino fatto di sangue… 

Credete voi che Io sia venuto a metter pace sulla Terra? E secondo il modo di vedere della Terra? No. Ma anzi discordia e separazione. … Perché un linguaggio nuovo sarà su certe labbra e accadrà come una Babele, … Non è riposo il servirmi, secondo quanto dà, l’uomo, di significato a questa parola. Occorre eroismo e instancabilità. Ma Io ve lo dico: alla fine sarà Gesù, sempre e ancora Gesù, che si cingerà la veste per servirvi, e poi si siederà con voi ad un banchetto eterno e sarà dimenticata fatica e dolore.

antipatia, distacco e indifferenza sono già odio. … se uno ha indifferenza per uno, è segno che non l’ama più. Voi vedete dunque che queste tre cose sono ramificazioni di un’unica pianta: quella dell’odio. … Nel novanta per cento, se non viene odio, viene antipatia, distacco o indifferenza. No. Così non fate. Non gelatevi il cuore invidiacon queste tre forme dell’odio. Amate. … Se tuo fratello ti offende, non avvilirlo pubblicamente col riprenderlo pubblicamente, ma spingi il tuo amore a coprire la colpa del fratello agli occhi del mondo. Perché ne avrai gran merito agli occhi di Dio, precludendo per amore ogni soddisfazione al tuo orgoglio. Oh come piace all’uomo far sapere che fu offeso e che ne ebbe dolore! Va come un mendico folle, non a chiedere obolo d’oro dal re, ma va da altri stolti e pezzenti come lui a chiedere manciate di cenere e letame e sorsi di tossico bruciante. Il mondo questo dà all’offeso che va rammaricandosi e mendicando conforti. Dio, il Re, dà oro puro a chi, offeso, ma senza rancore, va a piangere solo ai suoi piedi il suo dolore e a chiedere a Lui, all’Amore e Sapienza, conforto d’amore e insegnamento per la contingenza penosa. Perciò, se volete conforto, andate da Dio e agite con amore.

… giustizia umana è sempre imperfetta, e generalmente l’astuto la vince sulla giustizia e potrebbe il colpevole passare per innocente e tu, innocente, passare per colpevole. … Sii conciliante. Il tuo orgoglio ne soffre? Molto bene. La tua borsa si smunge? Meglio ancora. Basta che cresca la tua santità. Non abbiate nostalgia per l’oro. Non siate avidi di lode. Fate che sia Dio colui che vi loda. … E pregate per coloro che vi offendono. Perché si ravvedano. Se ciò avviene, essi stessi vi renderanno onori e beni. Se non lo fanno, ci penserà Iddio.

large_preghieraMolti non ottengono perché pregano soli, o per motivi illeciti, o con orgoglio, o con peccato sul cuore. Fatevi il cuore mondo, onde Io possa essere con voi, e poi pregate e sarete ascoltati. […] Le uniche cose di cui dovete temere sono la sensualità, la superbia, l’avarizia. Per esse potrete consegnarvi a Satana e agli uomini-satana, ché ci sono essi pure.

Venire a Me come discepolo vuol dire rinuncia di tutti gli amori a un solo amore: il mio.

Amore egoista verso se stessi, amore colpevole verso le ricchezze o il senso o la potenza, amore onesto verso la sposa, santo verso la madre, il padre, amore amabile dei e ai figli. … Lo spirito abbisogna di questa libertà di dare, di questa generosità di dare, per poter essere certo di non essere impigliato nella ragnatela delle affezioni, consuetudini, riflessioni, paure, tese come tanti fili da quel ragno mostruoso che è Satana, rapinatore di anime. … Anche la vostra vita dovete esser pronti ad odiare per seguire Me. Odia la sua vita colui che, senza paura di perderla o di renderla umanamente triste, la fa servire a Me. Ma non è che una apparenza di odio. Un sentimento erroneamente detto “odio” dal pensiero dell’uomo che non sa elevarsi, dell’uomo tutto terrestre, di poco superiore al bruto. In realtà questo apparente odio, che è il negare le soddisfazioni sensuali alla esistenza per dare una sempre più vasta vita allo spirito, è amore. Amore è, e del più alto che esista, del più benedetto. Questo negarsi le basse soddisfazioni, questo interdirsi la sensualità degli affetti questo procurarsi rimproveri e commenti ingiusti, questo rischiare punizioni, ripudi, maledizioni e forse anche persecuzioni, è una sequela di pene. Ma occorre abbracciarle imporsele per andare giustificati a Dio.giovani_in_preghiera

… se non sentite in voi il coraggio di rinunciare a tutto per amor mio, non venite a Me perché non potete essere miei discepoli. 

… A chi ha e, su quanto ha, lavora, sarà dato più ancora e fino alla sovrabbondanza. Ma a chi non ha, perchè non volle avere, sarà tolto anche quello che gli fu dato. …  Infinite sono le sorprese del Signore, perché infinite sono le reazioni dell’uomo.  […]  “… tempi atroci che viviamo. Non è meglio tornare ad Abramo?”  “Si. Ma più atroci verranno, sacerdote”. “Tu dici? Roma eh?” “Non Roma solaIsraele colpevole ne sarà la causa prima.”

… molti altri peccheranno se non vi convertite al Signore. Se non farete tutti penitenza, perirete tutti in ugual misura, in Galilea e altrove. Dio è sdegnato del suo popolo. Io ve lo dico. Non bisogna credere che i colpiti siano sempre i peggiori. Ognuno esamini se stesso, sé giudichi e non altro. … Io ve lo dico. Fate, fate penitenza se non volete essere stritolati come essi, e anche nello spirito. […] Oh! Che non sapete voi di Israele che, proprio perché l’uomo possa avvicinare Dio e non morirne, ho messo sulla mia Divinità insostenibile il velo della carne.

Solo in una cosa potete differenziarvi: nella santità. Quella sarà individuale e nella misura che ognuno saprà raggiungere.

peccatori… Il nemico è il peccato. Non altro. […] “Che hai capito?” “Che questa esistenza non è che il principio embrionale della vita, e che la vera Vita ha inizio quando la morte ci partorisce… all’Ade, come pagana, alla Vita eterna, come in Te credente. Ho detto male?” “ Bene hai detto, donna”, approva Gesù.

Parti sempre dal pensiero: “Amerai per me ciò?”. Vedrai che non peccherai mai più contro la carità. E avrai sempre tanta pace in te. Guarda là Marziam come salta e canta beato. E’ perché lui non ha nessun pensiero in cuore. Lui sa che altri pensano a tutto questo per lui. Anche tu fa così. Abbandona tutto a Dio. Anche il giudizio sulle persone. Finché puoi essere come un bambino che il buon Dio conduce, perché ti vuoi caricare del peso di decidere e giudicare?

… con la scienza puoi reggerti sulla Terra, ma con la sapienza conquisti il Cielo.

(Gesù ad una donna greca) Non devi anelare a spogliarti di tutto quanto sai. Ma devi scegliere, fra questo tuo sapere, ciò che è atomo di Intelligenza eterna conquistato da menti di innegabile valore. […] … che benedizioni sui figlie e sulle attività dei figli può portare un’anima che è nella pace del Signore![…] Ma non vi è solo la società quale voi la pensate, la società dei cittadini, o dei connazionali, o la piccola e cara società della famiglia. Vi è una società più vasta, infinita: quella degli spiriti.

L’uomo moralmente buono non uccide. La violenza gli fa ribrezzo. Sente che non è lecito levare la vita a nessuno, che solo Dio che l’ha data ha diritto di levarla. E rifugge dall’omicidio. Ugualmente, il moralmente sano non si prevale delle cose altrui. … E, se è moralmente sano, non è avido di più donne che sue non siano, … L’uomo di animo retto, anche se naturalmente retto, senza altra conoscenza del Bene che quella che gli viene dalla sua conoscenza buona, non si permette mai di testimoniare ciò che non è gioia2vero, parendogli ciò uguale ad omicidio e furto, e così è. … l’appetire è il primo stimolo al peccare. …

Il buono non invidia mai. Sta sereno nella sua sorte. 

Ma se l’uomo vive in Dio, mediante la fedeltà alla Legge e la giustizia santamente praticata, Dio è con lui, Io sono con lui, e nulla di male può accadergli. L’unione con Dio è l’arma che nessun forte può vincere. … Chi respinge Dio chiama Satana. Chi chiama Satana distrugge quanto aveva per conquistare il Regno. Perciò, chi non è con Me è contro di Me. E chi non coltiva ciò che Io ho seminato raccoglie ciò che semina il Nemico.[…] … in cielo… mia Madre stessa sarà beata non tanto per la sua immacolata anima, quanto per avere ascoltato la parola di Dio ed averla messa in pratica con l’ubbidienza.

… è amore anche occuparsi dei giuochi di un bambino… 

Le anime non sono separate dalla morte. Parlo dei giusti. … Fa conto un grande tempio, dove siano quelli che adorano e pregano e quelli che si affaticano. I primi pregano anche per quelli che si affaticano, i secondi lavorano per questi oranti. Così è delle anime. Noi ci affatichiamo sulla Terra. Essi ci sovvengono delle loro preghiereMa noi dobbiamo offrire le nostre sofferenze per la loro pace. E’ una catena che non anime1si rompe. E’ l’Amore che lega quelli che furono con quelli che sono. E quelli che sono devono esser buoni per potersi riunire a quelli che furono e che ci desiderano con loro.

… divenendo un giusto, ritroverò mai il padre, la madre, i fratelli, gli amici…”… “Colpa diviene quando, conoscendo il Vero, si persiste nell’Errore. Non quando si è convinti di essere nella verità, né nessuna voce è mai venuta a dire: “Questa che io porto è verità. Lasciate le vostre chimere per questo Vero e avrete il Cielo”. Dio è giusto. Vuoi tu che non premi la virtù perché si è formata tutta sola fra la corruzione di un mondo pagano?…”

La colpa d’origine è comune a tutti, d’Israele e non d’Israele. Non è prerogativa dei pagani. Il culto pagano sarà colpa dal momento che sarà diffusa nel mondo la Legge di Cristo. La virtù sarà sempre virtù agli occhi di Dio. … le vie del potere misericordioso di Dio sono tante, e così tutte intese a dar gioia ai virtuosi, che saranno sollevate le barriere da anima ad anima, e pace sarà per coloro che meritarono pace. … è il vivere vizioso quello che realmente separerà in eterno le anime dei giusti da quelle dei peccatori.

… Queste malinconie sono un assalto infernale per l’ira che Satana ha per te, preda per sempre perduta. … Nulla della Verità deve essere cagione di abbattimento o dubbio. 

(Un mercante a Gesù) “Perché esigi tanta fede per fare miracolo?” “Perché la fede testimonia presenza di speranza e di amore in Dio.” “E perché prima hai voluto il pentimento?” “Perché il pentimento fa amico Dio.” “Io che non ho malattie, che dovrei fare per testimoniare che ho fede?” “Venire alla Verità.” “E potrei venirci senza amicizia di Dio?” “Non ci potresti venire senza la bontà di Dio. Il Signore permette che chi, ancora senza pentimento, lo cerca, lo trovi; perché il pentimento discepolo1generalmente viene quando l’uomo, scientemente o con appena una larva di coscienza di ciò che vuole la sua anima, conosce Iddio. Prima è come un ebete guidato dal solo istinto. Tu non hai mai sentito il bisogno di credere?” “Molte volte. Non ero soddisfatto, ecco, di ciò che avevo. Sentivo che c’era dell’altro. Più forte del denaro e dei figli, speranze mie… Ma non mi davo poi la cura di cercare di sapere ciò che senza sapere cercavo.” “La tua anima cercava Dio. La bontà di Dio ha permesso che tu trovassi Dio. Il pentimento per il tuo inerte passato lontano da Dio ti darà l’amicizia di Dio.” “Allora per…per avere il miracolo di vedere con l’anima la Verità, dovrei pentirmi del passato?” “Certamente. Pentirti e risolverti ad un completo mutamento di vita…”

L’animale non può ricordare nulla nascendo una volta sola. L’uomo può ricordare, pur nascendo una volta sola. Ricordare con la sua parte migliore: l’anima. Da dove viene l’anima? Ogni anima d’uomo? Da Dio. Chi è Dio? Lo Spirito intelligentissimo, potentissimo, perfetto. … l’anima, cosa da Dio creata per dare all’uomo la sua immagine e somiglianza come segno indiscutibile della sua Paternità SS.., risente delle doti proprie di Colui che la crea. E’ dunque intelligente, spirituale, libera, immortale, come il Padre che l’ha creata. Essa esce perfetta dal Pensiero divino e nell’attimo della sua creazione essa è uguale, per un millesimo di attimo, a quella del insegna 14primo uomo: … Poi, formata che sia, è lesionata dalla colpa d’origine. Per farti capire meglio dirò che è come se Dio fosse gravido dell’anima che crea e che il creato, nel nascere, venisse ferito da un segno incancellabile. … Ecco perché i virtuosi di ogni paese sentono la Verità, non  perfettamente, perché ottusi da contrarie dottrine o da ignoranze letali, ma sufficientemente per dare pagine di formazione morale ai popoli ai quali appartengono.

… la religione delle virtù praticate eroicamente predispone l’anima alla Religione vera e alla conoscenza di Dio.