San Lorenzo Martire

SAN LORENZO MARTIRE

martire (258) 10 Agosto

san lorenzo matireLorenzo è uno dei santi più celebrati nella storia della Chiesa. La sua fama straordinaria è dovuta principalmente ai racconti fantastici che combinano in maniera originale ironia sacra (o impertinenza) e miracolo, come nel Fabliaux e nelle Gesta Romanorum, e al suo emblema, la griglia sulla quale pare sia stato bruciato (senza soffrire, per grazia divina ottenuta dalla sua profonda fede).

La vita e il martirio del santo sono divenuti un soggetto di così grande attrattiva per i mecenati degli artisti religiosi, che sarebbero necessari numerosi volumi solo per raccogliere le principali variazioni sul tema. Lorenzo era uno dei sette diaconi della Chiesa romana, un incarico di grande fiducia che comportava l’amministrazione dei beni della Chiesa e la distribuzione delle elemosine ai bisognosi. Nel 257 l’imperatore Valeriano pubblicò diversi editti contro i cristiani; l’anno successivo papa S. Sisto (7 ago.) venne arrestato e condannato a morteQuattro giorni dopo anche Lorenzo venne martirizzato. Queste sono le sole notizie certe riguardo la sua vita e morte.

(Puntata de “L’angolo della fede” del 12-07-2014 , puntata dedicata a San Lorenzo Martire e al miracolo del prodigioso sangue .che avviene ogni 10 Agosto ad Amaseno) .

Una leggenda sostiene che nacque a Huesca in Aragona. Altri particolari, forniti da S. Ambrogio (7 dic), Prudenzio e altri ancora, hanno aggiunto informazioni storicamente non accertabili, come l’episodio della sua distribuzione dei beni della Chiesa; dettagli sulla morte che sono entrati a far parte delle leggende cristiane, sono stati ripresi da diversi artisti o entrati nella devozione popolare e meritano perciò di essere citati. Secondo la leggenda, Sisto predisse a Lorenzo che egli l’avrebbe seguito nella sorte entro tre giorni. Lorenzo vendette immediatamente i vasi sacri per aumentare il patrimonio in suo possesso e diede tutto ai poveri, alle vedove e agli orfani.

S. LORENZO1

Il prefetto di Roma, saputo ciò che aveva fatto, lo mandò a chiamare e gli disse che non era sua intenzione torturarlo ma che l’imperatore aveva bisogno di oro e argento per le sue truppe. Gli consigliò perciò, appellandosi al detto di Gesù di rendere a Cesare ciò che è di Cesare, di consegnargli il denaro e conservare per lui la ricchezza del Vangelo.

Lorenzo domandò tempo per fare un inventario dei beni della Chiesa. Gli furono concessi tre giorni e in questo tempo egli chiamò a raccolta tutti i poveri aiutati dalla Chiesa. Il terzo giorno infine radunò insieme vecchi, ciechi, lebbrosi, orfani, vedove, zoppi e storpi e disse al prefetto: «Ecco il vero tesoro della Chiesa». Questi sentenziò che un tale insulto meritava la morte e fece preparare una graticola su carboni ardenti, perché la fine fosse lenta. Lorenzo fu bruciato piano piano e fece una misera fine, ma solo agli occhi dei pagani: ai credenti, invece, si rivelò circondato da stupenda luce e profumo delizioso e tanto desiderava l’unione con Cristo che non sentì alcun dolore. Dopo essere rimasto sul fuoco per un certo tempo, chiese che lo girassero, così da bruciare anche dall’altro lato.

(TG3 Miracolo del sangue di San Lorenzo martire Amaseno 10 Agosto 2013)

SAN LORENZO

I suoi aguzzini eseguirono la richiesta, fino a che egli disse: «Ora sono cotto a puntino. Potete iniziare a mangiare». Poi pregò per la conversione di Roma e morìAlcuni senatori si convertirono all’istante e seppellirono il suo corpo sulla via Tiburtina. La morte di Lorenzo mise fine all’idolatria a Roma e la conversione di tutta la città testimoniò l’efficacia delle sue preghiere.

Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa romana fin dal IV secolo. L’ipotesi più probabile sulla sua morte è che sia stato decapitato, come Sisto, ed è certo che il suo corpo si trova nel cimitero di Ciriaca sulla via Tiburtina, dove Costantino costruì la prima cappella sul sito dell’attuale chiesa di S. Lorenzo fuori le mura, la quinta basilica patriarcale della città, ampliata in seguito da Pelagio II (579-590). Vi sono altre quattro basiliche dedicate al santo.

S. LORENZO2

Il particolare della graticola sembra che sia stato preso dagli Atti di S. Vincenzo di Saragozza (22 gen.); le origini della storia ci sono ignote ma potrebbero derivare da una fonte della Frigia. In ultima analisi essa rielabora l’antica dottrina dell’ordalia, del battesimo di fuoco e del fuoco stesso come elemento divino che lascia indenni i buoni e terrorizza i cattivi.

La leggenda di Lorenzo si diffuse rapidamente nel mondo cristiano grazie agli scritti di Prudenzio, Ambrogio e Agostino: Spagna e Africa settentrionale furono i maggiori centri di culto in epoca patristica. La popolarità del culto è attestata in tutta Europa da molte leggende e racconti, come quella diffusa nei Paesi Bassi, dove l’aiuto di S. Lorenzo veniva invocato con una speciale preghiera quando si accendeva il fuoco alla mattina.

https://www.youtube.com/watch?v=oJxluvYp5FU

Attraverso i secoli la sua leggenda ha dato vita a descrizioni che lo rappresentano ora uomo umile e ora personaggio straordinario, e alcuni dei più grandi artisti del Rinascimento si sono ispirati ad essa. Le loro opere mostrano come certi racconti fantasiosi della vita di santi possano innalzarsi alla potenza del mito e riverberarsi come figure ed eventi che illuminano la vita cristiana, cioè proprio quel tessuto da cui sono sorte. Alcune leggende, che sotto un certo aspetto possono apparire banali o noiose, racchiudono un nucleo profondo misterioso che solo l’amore personale di singoli individui o le sensibilità più altamente creative possono dischiudere. Come molti altri santi, lo spirito e la forza di San Lorenzo sono svelati non dai pochi particolari storici della sua vita, sopravvissuti all’analisi degli studiosi, bensì dall’innegabile riconoscimento ricevuto dai fedeli. Quasi tutti i più grandi musei conservano immagini del santo che testimoniano l’antica forza di un culto che si è affievolito solo in un’epoca dimentica dei propri terribili episodi di martirio.

É INVOCATO: – contro scottature, lombaggini – come protettore di cuochi, librai, poveri, rosticcieri, vigili del fuoco, bibliofili e bibliotecari, carbonai

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FonteIl primo grande dizionario dei santi di Alban Butler