Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 10a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

3° LIBRO (10a parte)

In questa decima parte Gesù affronta con i suoi discepoli uno studio dell’animo umano, delle debolezze e tentazioni, parla nuovamente della separazione tra i coniugi e della sua seconda e terza venuta, finendo con lo spiegare i dogmi e l’infallibilità del papa.

(Un uomo a cui Gesù ha appena guarito la figlia da un demonio)” Dammi un filo della tua veste. Lo metterò nel capezzale di mia figlia. Mentre dorme il demonio non la tenterà.” Gesù sorride e crolla il capo… ma accontenta l’uomo dicendo: “Perché tu sia più tranquillo. Ma credi che quando Dio dice: “Voglio”, il diavolo se ne va senza bisogno di altro. Vuol dire che terrai questo per ricordo di me”, e dà un fiocchetto delle sue frange.

Se uno è moralmente e spiritualmente sano e forte, credete pure che non è esente da essere tentato, ma il male non attecchisce in lui. … anche dai nostri nemici dobbiamo trarre del bene. Osservando i loro errori dobbiamo imparare a non cadere negli stessi. … Perciò sappiate, dei due sentieri, scegliere il buono e proseguire su quello resistendo, resistendo, resistendo agli allettamenti del senso, del mondo, della scienza e del demonio. … Quando uno è corrotto trascina a corruzione, a meno che l’altro non sia un santo nel vero senso della parola.

sguardo

Attenti allo sguardo, uomini. Allo sguardo dell’occhio e a quello della mente. … Lume del corpo è l’occhio. Lume del cuore è il tuo pensiero. …

Sorvegliatevi attentamente contro tutte le tentazioni. Essere tentati non è male. L’atleta si prepara alla vittoria con la lotta. Ma il male è essere vinti perché impreparati e disattenti.

Si comincia a peccare col desiderio, si continua con la seduzione, si completa con la persuasione, si corona con l’atto. Come si incomincia? Generalmente con uno sguardo impuro. … per l’occhio entra la sete nelle fauci, la fame nel corpo, la febbre nel sangue. … Se l’altro, il guardato, è un onesto, ecco che il delirante resta solo a rivoltolarsi sui suoi carboni ardenti, oppure giunge a denigrare per vendetta. Se è disonesto anche il guardato, ecco che risponde allo guardo ed ha inizio la discesa nel peccato.

uomo“… l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne”  … l’eterna Luce approvò … diventò la prima, incancellabile legge. Ora, se per la sempre crescente durezza dell’uomo, l’uomo legislatore dovette mettere un nuovo codice; se per la sempre crescente volubilità dell’uomo dovette mettere un freno e dire: “Se però l’hai ripudiata non la puoi più riprendere”, questo non cancella la prima, genuina legge, nata nel paradiso terrestre e approvata da Dio. Io vi dico: “ Chiunque rimanda la propria moglie, eccetto il caso di provata fornicazione, l’espone all’adulterio”. … Non sapete che potete provocare incesti involontari con questo sistema? … Tutto si può superare quando lo spirito è retto. Ma tutto si presta a motivo per soddisfare il senso quando lo spirito è lussurioso. Frigidità femminile, pesantezza di lei, incapacità relativa alle faccende, lingua bisbetica, amore al lusso, tutto si supera, anche le malattie, anche le irascibilità, se si ama santamente. Ma siccome dopo qualche tempo non si ama più come il primo giorno, ecco che allora si vede impossibile ciò che è più che possibile, e si getta una povera donna sulla via e verso la perdizione. Fa adulterio chi la respinge. Fa adulterio chi la sposa dopo il ripudio. Solo la morte rompe il matrimonio. Ricordatevelo. E se avete fatto una scelta infelice, portatene le conseguenze come una croce, essendo due infelici, ma santi, e senza fare maggiori infelici nei figli, che sono gli innocenti che più soffrono di queste disgraziate situazioni. L’amore dei figli dovrebbe farvi meditare cento volte e cento, anche nel caso di una morte di coniuge. Oh se sapeste accontentarvi di quanto avete avuto e al quale Dio ha detto: “Basta”!

La carità è già un’assoluzione. Abbiate la carità in voi, per tutti e su tutto. Se Dio vi dà tanti aiuti per mantenervi retti, non inorgoglitevene. … porgete la mano agli stanchi, agli ignari, a coloro che sono preda di subite delusioni.

albero (3)… è imprudenza rivelare le verità eterne agli infetti di satanismo, i quali se ne appropriano per fingersi profeti, insinuarsi fra i semplici, corrompere, traviare sporcare sacrilegamente le cose di Dio. Rispetto assoluto, saper parlare e saper tacere, saper riflettere e saper agire, ecco le virtù del vero discepolo per fare dei proseliti e per servire Iddio. Avete una ragione, e se sarete giusti Dio vi darà tutte le sue luci per guidare ancora meglio la vostra ragione.

Chi ascolta con superficialità e non si sforza di incidersi nel cuore le mie parole, perché sa che per fare ciò dovrebbe fare fatica, provare dolore, estirpare troppe cose, è simile a chi per pigrizia e stoltezza edifica la sua casa sulla rena. Non appena vengono le intemperie, la casa, presto costruita, presto cade, … Nell’altra vita non si edifica. Guai a presentarsi là con delle macerie!

La carità è contagiosa quando è in comune. […] Come gli altri. La mia forza si nutre di preghiera e la mia gioia di fare ciò che vuole il Padre mio.

(I discepoli sono rammaricati per la tristezza di Gesù e vorrebbero dargli sollievo) Essere buoni, sforzatevi ad essere buoni e fedeli. Ecco il sollievo. Non ce ne è nessun altro, Pietro. Hai inteso? Deponi il sospetto. Vogliatemi e vogliatevi bene, non vi fate sedurre da chi mi odia, vogliate soprattutto bene alla volontà di Dio.

bambini7La rugiada leva la polvere dai fiori. L’amore dei bambini leva le tristezze dal mio cuore.

Verrà un giorno in cui Io che vi parlo, dopo essere stato Pastore, sarò Giudice. Non vi lusinghi l’aspetto attuale. Ora il mio vincastro aduna tutte le anime disperse ed è dolce per invitarvi a venire ai pascoli della Verità. Allora il vincastro sarà sostituito dallo scettro del Giudice Re e ben altra sarà la mia potenza. Non con dolcezza ma con giustizia inesorabile Io allora separerò le pecore pasciute di Verità da quelle che mescolarono Verità ad Errore o si nutrirono solo di Errore. Una prima volta e poi una ancora Io farò questo. E guai a coloro che fra la prima e la seconda apparizione davanti al Giudice non si saranno purgati, non potranno purgarsi dai veleni. La terza categoria non si purgherà. Nessuna pena potrebbe purgarla. Ha voluto solo l’Errore e nell’Errore stia. … Avete osato rivestirvi del mio Nome per apparire quali non siete. Il vostro satanismo lo avete voluto far passare per vita in Gesù. Ma il frutto delle vostre opere vi accusa. … I vostri prodigi che compare ebbero? Oh! Ben egli è potente il Nemico mio! Ma non è da più di Me. Vi ha aiutati ma per fare maggior preda, e per opera vostra il cerchio dei travolti nell’eresia si è allargato. Sì, avete fatto prodigi. Ancor più apparentemente grandi di quelli dei veri servi di Dio, i quali non sono istrioni che angeli21sbalordiscono le folle, ma umiltà e ubbidienze che sbalordiscono gli angeli. Essi, i miei servi veri, con le loro immolazioni non creano i fantasmi, ma li debellano dai cuori; essi, i miei servi veri, non si impongono agli uomini, ma agli animi degli uomini mostrano Iddio. Essi non fanno che fare la volontà del Padre e portano gli altri a farla …

Essi, i miei servi veri, fanno ciò che Io dico, senza pensare che a fare, e le loro opere hanno il mio segno di pace inconfondibile, di mitezza, di ordine. 

… la condiscendenza attira. Perchè chi vuol curare deve curvarsi su ogni piaga. Dopo ci sarà la purezza del Cielo. Ma qui siamo nel fango e occorre strappare al fango, su cui posiamo i piedi, le vittime già sommerse.

Non piangere del vuoto che la Vita ti ha fatto intorno per averti suo discepolo. Le mutilazioni dell’affetto sono radici alle ali che nascono dall’uomo mutato in servo della Verità. … Dio chiama e passa. Domani non troveresti più il tuo cuore di oggi e l’invito di Dio. … Al servizio di Dio si viene con spirituale libertà. Nulla deve fare laccio a chi si dona. (risponde un uomo:)… Giungerò lentamente alla libertà che dici…(Lo interrompe Gesù) No. Non lo faresti mai più. Dio è esigente così come è discepoliinfinitamente generoso nel premiare. Se vuoi essere discepolo, bisogna abbracciare la croce e venire. Altrimenti si sta nel numero dei semplici fedeli. … Lavora te stesso. Virilizza te stesso e poi vieni. Non ora.

Anche gli altri appoggiano i lamenti di Pietro, lamentandosi di non ritrovare mai niente di tutto quello che sentono, quando vorrebbero trovarlo per rispondere ai molti che li interrogano. … “Non ti denigrare troppo Simone.” “Non mi denigro. Mi conosco.” “ E’ la più difficile delle sapienze. Ma Io ti voglio levare questa grande paura. Quando Io ho parlato, e voi non avete potuto tutto comprendere e ritenere, domandate senza timore di apparire noiosi o di sconfortarmi. … Hai parlato di onda che va e nulla resta alla riva. Verrà un giorno in cui ti accorgerai che ogni onda ti ha deposto un seme, e che ogni seme ha fatto pianta. … ti stupirai di te stesso dicendo: – Ma che mi ha fatto il Signore? – perché tu allora sarai redento dalla schiavitù del peccato e le tue virtù attuali si saranno perfezionate a grande altezza.   

L’eroismo nel seguire Iddio è sempre prova di forte preparazione spirituale. I più preparati a ricevere il Cristo, quale che sia la loro casta e la loro cultura, vengono a Me con una prontezza e una fede assoluta. I meno preparati mi osservano come un uomo che esce dal consueto, oppure mi studiano con diffidenza e curiosità, oppure ancora mi attaccano e mi denigrano accusandomi in vari modi. Le diverse maniere di agire sono in proporzione della impreparazione degli spiriti. 

simone ZeloteI figli d’Israele sono ancorati, anzi sono incrostati come ostriche perlifere al banco su cui sono nate. Perché sono saturi, ricolmati, obesi della loro sapienza, e non sanno fare largo alla mia col gettare il superfluo per fare posto al necessario.

(Simone Zelote l’ex lebbroso) Simon Pietro ha ragione. Io pure costruivo una torre di Babele con le autolodi e le soddisfazioni del mio Io. Quando tutto mi crollò addosso, e fui un verme schiacciato dal peso di tutto questo inutile umano, allora non discussi più con Dio, ma con me stesso, col mio pazzo me stesso, e finii di demolirlo. E più lo facevo, facendo strada a ciò che io penso sia il Dio immanente sul nostro essere di terrestri, ecco che raggiungevo una forza, una ricchezza nuova. La certezza che non ero solo e che Dio vegliava sull’uomo vinto dall’uomo e dal male. 

…Noi siamo tutti figli della legge. Tutti.” dice l’Iscariota … “I figli delle leggi. Non della Legge. E’ una lieve differenza. Dal singolare al plurale. Ma nella sua realtà ciò è: che siamo figli di ciò che abbiamo creato, e non più di ciò che Dio ci ha dato,” ribatte di Taddeo.

(Simone ZeloteNoi abbiamo bisogno di crearci una figura di Dio, la quale figura è fatta delle qualità essenziali che doniamo a Dio per dare un nome alla sua perfezione assoluta, infinita. Più l’anima si concentra e più riesce a raggiungere l’esattezza nella cognizione di Dio. Ecco ciò che io dico: il Dio immanente. … Ma insomma per me il Dio immanente è il sentire, il percepire Dio sul nostro spirito , e sentirlo e percepirlo non più come idea astratta ma come reale presenza datrice di una fortezza e di una pace nuova …

pietro apostolo1(Pietro“Vuol dire che senti che quando tutto il mondo ti odiasse tu sentiresti su te un amore più grande di tutto il mondo. .. si accetta, si opera, si prende o si lascia senza misure umane, pensando solo a rendere amore per amore, a copiare il più possibile Dio nelle proprie azioni”… “Non è superbia. L’amore porta all’ubbidienza copiare Dio mi sembra ancora una forma di ubbidienza, perché Dio dice di averci fatto a sua immagine e somiglianza.

Per questo Io dico: “Siate perfetti come è perfetto il Padre che è nei Cieli”. …

Domandate se non comprendete lo spirito della parabola. Voi date tutto, e tutto vi va dato perché a vostra volta tutto voi possiate dare. Voi tutto date a Dio: affetti, tempo, interessi, libertà, vita. E tutto Dio vi dà per compensarvi e per farvi capaci di tutto dare in nome di Dio a chi è dopo di voi. … Solo Dio disvela Se stesso. Quando la sua luce si ritrae, terminato il suo scopo di illuminare il mistero, l’incapacità di intendere fascia, come le bende di una mummia, la regale verità della parola ricevuta. Per questo Io ti ho detto stamane: (a Pietro)  “Verrà un giorno che ritroverai tutto quanto ti ho dato”. Ora non puoi ritenere. Ma dopo la luce verrà su te, e non per un attimo ma per un inseparabile connubio dello Spirito eterno col tuo, onde infallibile sarà il tuo ammaestramento in ciò che è cosa del Regno di Dio. E, così come in te, nei tuoi successori, se vivranno di Dio come di unico pane.

(nota in calce relativa a quest’ultima frase che ha probabilmente sollevato un’ obiezione da parte di  Padre Migliorini – guida spirituale- ,al  quale ella trasmise la risposta di Gesù ) E’ vero che l’infallibilità papale su cose di spirito è verità definita pietroesistere in qualunque mio Vicario a prescindere dalla sua forma di vita e possesso di virtù. Ma è anche vero che voi non potrete trovare un dogma definito e proclamato da Papi che siano , notoriamente o meno, privi della mia Grazia. Non può avere amico lo Spirito Santo l’anima in disgrazia. (…) Riposate dunque su questa certezza: che i dogmi sono veri, che l’infallibilità esiste, perché Io non concedo dogmi a chi non lo meritasse. E questo era incluso nella frase che ha suscitato l’obbiezione.

La lotta fra il bene e il male è continua. … bisogna sorvegliarsi per estirpare le male piante non appena spuntano. … Le cure mondane, l’inganno delle ricchezze creano il groviglio, affogano la pianta del seme di Dio e non le fanno fare spiga.