La Madonna di Luggau

La Madonna di Luggau

AUSTRIA – 29 giugno

La storia di questa Madonna è alquanto curiosa, tutto ebbe inizio mutter gottes1con un sogno, fatto da una povera contadina che alla fine riuscì a realizzarsi. La festa del santuario si svolge proprio in occasione della festività dei Santi Pietro e Paolo

Sono poche le notizie che possediamo relativamente al paese di Luggau, a 1170 m sul mare nella Valle del Gail in Carinzia. Oggi vanta circa 550 abitanti, ma alla fine del secolo XVI il paese era composto da circa 16 case abitate dai contadini che lavoravano nei campi e nei boschi dei signori di Pittersberg. La narrazione sulle origini del santuario della Madonna di Luggau venne posta per iscritto allorchè il conte Giovanni di Ortenburg, governatore della Carinzia, radunò gli anziani della vallata per raccogliere dalla loro viva voce quanto sapevano sulla storia del santuario mariano. Tra gli altri era presente un vegliardo di 116 anni soprannomi nato “Mattia dei Prati.” Secondo questo racconto, dove sorge oggi la Chiesa si trovava un campo assai fertile, coltivato da una donna pia, ma povera. Un giorno, stanca dal lavoro, si pose a sedere e si appisolò. Nel sogno ebbe come una visione: in quel medesimo luogo sarebbe sorta una chiesa ed ella stessa anzi avrebbe dovute impegnarsi in questa costruzione.

VIDEO AMATORIALE DEL SANTUARIO

imagesSvegliatasi dal sonno, in un primo momento non pensò più alla visione, anche perchè non riusciva a capacitarsi come una povera donna come lei avrebbe potuto erigere una chiesa. Ma l’idea, nonostante gli sforzi, le rimaneva fissa nella mente e la tormentava giorno e notte. Disse allora a se stessa: “Se in tutto questo c’è qualcosa di vero, io accenderò una candela nel campo e questa dovrà ardere continuamente per tre giorni e tre notti. In tal caso dovrò ritenere che la visione è venuta dal Cielo“. Detto e fatto: la candela arse per tre giorni senza mai spegnersi nonostante il forte vento. Convinta allora che l’ordine veniva dall’Alto, con i suoi risparmi comprò prima di tutto una immagine dell’Addolorata, una “Pietà” che portò di casa in casa raccontando l’accaduto e chiedendo aiuti per la costruzione della Chiesa. Ma Elena (questo era il nome della donna) raccolse solo derisioni e scherni; venne anzi presa per pazza e truffatrice e chiusa in prigione. I giudici però dovettero riconoscere la sua rettitudine e la rilasciarono.

Le sofferenze e le umiliazioni subite, indubbiamente per volere del Cielo, mutarono l’atteggiamento dei compaesani verso di Lei ed alcuni contadini, senza averne avuto richiesta fornirono il legname necessario per la costruzione della cappella dove venne collocata l’immagine dell’Addolorata che Elena aveva acquistato.

Mentre il falegname stava lavorando per la copertura del tetto, un abitante del luogo – minorato mentale – entrò nella piccola cappella e colpito forse dalla vivacità dei colori della statua, la prese con se e stava per portarla via quando il falegname lo ammonì invitandolo a rimettere la sacra immagine al suo posto. La narrazione ci dice che il poveretto obbedì al comando dell’operaio, e contemporaneamente riacquistò l’uso della ragione. Il fatto contribuì a spargere ancor più la fama del piccolo santuario.altare-santuario-luggau

Elena ne trasse motivo per recarsi dal conte Giovanni di Manndorf, a Pittersberg perchè la cappella in legno potesse essere sostituita da una costruzione in muratura. Le sue parole dovettero essere efficaci perchè il conte Giovanni stesso si recò a Luggau per fare in modo che la costruzione fosse completata al più presto. Ma incontrò viva resistenza da parte dei contadini, probabilmente perchè venivano toccati i loro interessi. Viste le difficoltà, abbandonò il progetto e riprese il cammino per Pittersberg. A metà strada però il cavallo si imbizzarrì ed il conte, rimasto appeso per una staffa, venne trascinato a lungo per la strada, quando il cavallo all’improvviso si fermò; Giovanni si ritrovò del tutto illeso. Interpretò l’accaduto come un segno del Cielo, ritornò a Luggau e si diede da fare perché la chiesa venisse costruita al più presto.

La chiesetta, dato il continuo e crescente affluire dei pellegrini, risultò ben presto troppo stretta ed insufficiente. Dopo due anni venne demolita e sostituita da una nuova costruzione assai ampia. I lavori ebbero termine nel 1536 ed il 26 agosto di quell’anno, Daniele de Rubeis, vescovo di Caorle, consacrò la chiesa dedicandola alla Madonna della Neve.

Nel 1593 il conte di Ortenburg fece costruire, accanto alla Chiesa, un convento che venne affidato ai Minori Francescani. Nel 1594 Francesco Barbaro, patriarca di Aquileia, eresse in chiesa la parrocchia. Ritiratisi i Francescani, nel 1635 il conte Giorgio di Ortenburg donò chiesa e convento ai Servi di Maria, così come aveva consigliato percorrendo-la-gail-tal-luggauClaudia de’ Medici, vedova dell’arciduca Leopoldo d’Austria. Nel 1640 un incendio distrusse il convento, ma la chiesa non subì alcun danno. 

I Pellegrini di Maria Luggau provengono dalla Carinzia, dalla Stiria e dal Salisburghese. I pellegrinaggi dall’Italia provengono dalla Carnia, da Sappada, dal Comelico e Cadore, e si svolgono tra giugno e settembre. La devozione popolare verso la Madre del Signore è documentata anche dalle tavolette votive che adornano il Chiostro: sono una ingenua ma valida testimonianza di fede e di fiducia nella intercessione della Madonna da parte del popolo cristiano. I quadri del Chiostro raffigurano la storia di Luggau, la vita del beato Giacomo Filippo Bertoni da Faenza dei Servi di Maria ed altri Santi e Beati dello stesso Ordine.

Fonti: http://www.valcomelicodolomiti.it/storia-maria-luggauhttp://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Luggau

One thought on “La Madonna di Luggau

  1. Ave Maria
    piena di grazia
    il Signore è con Te
    Tu sei la benedetta tra le donne
    e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù
    Santa Maria
    Madre di Dio
    prega per Noi peccatori
    e adesso e nell’ora della nostra morte
    Amen

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