Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 60a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

10° LIBRO (60a parte)

Da pag. 396 alla fine del decimo e ultimo volume

Gesù parla ai discepoli della Pentecoste, dell’importanza del Vangelo e dell’apostolato, per poi lasciare questo compito alla Sua Madre, che prenderà il posto del Figlio suo nel catechizzare ogni assettato di verità e di amore. Per finire con i misteri della Sua assunzione al Cielo.

“Ma tu, Pontefice, e voi, Pastori, in voi e nei vostri successori vegliate perché non si perda lo spirito del Vangelo, e instancabilmente pregate lo Spirito Santo perché in voi si rinnovelli una continua Pentescoste – voi non sapete cosa voglio dire, ma presto lo saprete – […] tua bussola il Vangelo. In esso è la Vita e la Salute. E tutto è detto in esso. Ogni articolo del Codice santo, ogni risposta per i casi eucarestia5molteplici delle anime sono in esso. E fà che da esso non si scostino Sacerdoti e fedeli. Fa che non vengano dubbi su esso. Alterazioni ad esso. Sostituzioni e sofisticazioni di esso. Il Vangelo è Me stesso. Dalla nascita alla morte. Nel Vangelo è Dio. Perché in esso sono manifeste le opere del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il Vangelo è amore. Ho detto: “La mia Parola è Vita”. Ho detto: “Dio è carità”. Conoscano dunque i popoli la mia Parola e abbiano l’amore in loro, ossia Dio. Per avere il Regno di Dio. Perché chi non è in Dio non ha in sé la Vita. Perché quelli che non accoglieranno la Parola del Padre non potranno essere una sola cosa col Padre, con Me e con lo Spirito Santo in Cielo[…]

Lasciatevi condurre dallo Spirito Santo.

Se la mia Mano era dolce nel guidarvi, la sua Luce è dolcissima. Egli è l’Amore di Dio. Così Io me ne vado contento, perché so che Egli prenderà il mio posto e vi condurrà alla conoscenza di Dio.

Io me ne torno al Padre mio, ma non vi lascio soli perché lascio a voi l’Eucarestia,spirito_santo ossia il vostro Gesù fatto cibo agli uomini. E vi lascio l’Amico: il Paraclito. Esso vi condurrà. Passo le vostre anime dalla mia luce alla sua luce ed Egli compirà la vostra formazione”.

Non mancano i giusti in nessuna nazione e religione. Dio osserva le opere degli uomini, non le loro parole. E se vede che un gentile, per giustizia di cuore, fa naturalmente ciò che la Legge del Sinai comanda, perché dovrebbe averlo abbietto?

L’uomo è circonciso nel cuore, d’ora in poi; nello spirito, meglio ancora che nel cuore, perché al sangue dei circoncisi, per significare purificazione dalla concupiscenza che escluse Adamo dalla figliolanza divina, si è sostituito il mio Sangue purissimo.

Combattete con tutte le forze l’eresia in sé stessa, ma con ogni mezzo cercate di convertire al Signore gli eretici. Non stancatevi di cercare le pecore che si sono sviate per riportarle all’Ovile. Pregate, soffrite, fate pregare, fate soffrire, andate elemosinando sacrifici e sofferenze ai puri, ai buoni, ai generosi, perché con queste cose si convertono i fratelli. La Passione di Cristo continua nei cristiani. No vi ho escluso da questa grande opera che è la Redenzione del mondo. Siete tutti membra di un unico corpo. Aiutatevi fra voi, e chi è forte e sano lavori per i più deboli, e chi è unito tenda le mani e chiami i fratelli lontani.

anime purgatorio

[…] il suffragio ai morti, perché entrino nella pace, è grande opera di misericordia, della quale vi benedirà Iddio e vi saranno riconoscenti i suffragati. Quando alla risurrezione della carne, sarete tutti raccolti davanti a Cristo Giudice, fra quelli che Io benedirò saranno anche coloro che ebbero amore ai fratelli purganti, offrendo e pregando per la loro pace. Io ve lo dico. Non una delle azioni buone rimarrà senza frutto, e molti splenderanno vivamente in Cielo senza aver predicato, amministrato, compiuto viaggi apostolici, abbracciato stati speciali, ma soltanto per avere pregato e sofferto per dare pace ai purganti, per portare alla conversione i mortali. Anche questi sacerdoti ignoti al mondo, apostoli sconosciuti, vittime che solo Dio vede, avranno il premio degli operai del Signore, avendo fatto della loro vita un perpetuo sacrificio d’amore per i fratelli e per la gloria di Dio. In verità vi dico che alla vita eterna si giunge per molte vie, e una è questa, ed è tanto cara al mio Cuore.

Il primo miracolo lo feci per la gioia di Maria, a Cana di Galilea. L’ultimo miracolo, anzi gli ultimi miracoli, per il conforto di Maria, a Gerusalemme. L’Eucarestia e il velo della Veronica. Questo, per dare una stilla di miele all’amaritudine della Desolata. Quello, per non farle sentire che non c’era più Gesù sulla Terra.

Tutto, Tutto, Tutto, ma capitelo una volta, voi avete per Maria! Dovreste amarla e benedirla ad ogni vostro respiro.

Il velo della Veronica è anche un pungolo alla vostra anima scettica. volto (5)
Confrontate, voi che procedete per aridi esami, o razionalisti, o tiepidi, o vacillanti nella fede, il Volto d’un vivo, l’altro quello d’un morto. Ma lunghezza, larghezza, caratteri somatici, forma, caratteristiche, sono uguali. Sovrapponete le immagini. Vedrete che corrispondono. Sono Io. Io che ho voluto ricordarvi come ero e come ero divenuto per amore di voi. Se non foste dei perduti, dei ciechi, dovrebbero bastare quei due Volti a portarvi all’amore, al pentimento, a Dio. Il Figlio di Dio vi lascia benedicendovi col Padre e collo Spirito Santo”.

State là dentro in questi giorni e pregate assiduamente per prepararvi alla venuta dello Spirito Santo, che vi completerà per la vostra missione. Ricordatevi che Io, che pure ero Dio, mi sono preparato con una severa penitenza al mio ministero di Evangelizzatore. Sempre più facile e sempre più breve sarà la vostra preparazione. Ma non esigo altro da voi. Mi basta solo che preghiate assiduamente, in unione coi settantadue e sotto la guida di mia Madre, che vi raccomando con premura di figlio. Ella vi sarà Madre e Maestra di amore e sapienza perfetta.

[…] deve sorgere il Tempio nuovo al quale accorreranno genti d’ogni nazione. Leggete i profeti. In essi tutto è predetto. Mia madre prima, poscia lo Spirito Paraclito, vi faranno comprendere le parole dei profeti per questo tempo. Rimanete qui sino a quando Gerusalemme ripudierà voi come mi ha ripudiato e odierà la mia Chiesa come ha odiato Me, covando disegni per sterminarla. Allora portatela altrove, la sede di questa mia Chiesa diletta, perché essa non deve perire. Io ve lo dico: neppur l’inferno prevarrà mondosu essa. Ma, se Dio vi assicura la sua protezione, non tentate il Cielo esigendo tutto dal Cielo. Andate in Efraim come vi andò il vostro Maestro perché non era l’ora di esser preso dai nemici. Vi dico Efraim per dirvi terra di idoli e pagani. Ma non sarà Efraim di Palestina che dovete eleggere a sede della Chiesa mia. Ricordatevi quante volte, a voi uniti o a un di voi singolarmente, ho parlato di questo, predicendovi che avreste dovuto calcare le vie della Terra per giungere al cuore di essa e là fissare la mia Chiesa. E’ dal cuore dell’uomo che il sangue si propaga per tutte le membra. E’ dal cuore del mondo che il Cristianesimo si deve propagare a tutta la Terra.

[…] Ora, il consiglio di Dio è cosa così sublime che occorre prepararsi ad esso con una volontà eroica di una perfezione che vi faccia somiglianti al Padre vostro e al vostro Gesù, e al vostro Gesù nei suoi rapporti col Padre e con lo Spirito Santo. Quindi, carità perfetta e purezza perfetta, per poter comprendere l’Amore e riceverlo sul trono del cuore. Perdetevi nel gorgo della contemplazione. Sforzatevi di dimenticare che siete uomini e sforzatevi a mutarvi in serafini. Lanciatevi nella fornace, nelle fiamme della contemplazione. La contemplazione di Dio è simile a scintilla che scocca dall’urto della selce contro l’acciarino e suscita fuoco e luce. E’ purificazione il fuoco che consuma la materia opaca e sempre impura e la trasmuta in fiamma luminosa e pura.

Non avrete il Regno di Dio in voi se non avrete l’amore.

cuore[…] in verità vi dico che coloro che possiedono la Grazia e vivono in santità per amor del Signore sono più santi del Santo dei santi, perché Dio non si posa soltanto su essi, come sul propiziatorio che è nel Tempio per dare i suoi ordini, ma abita in essi per dare ad essi i suoi amori.

Amatevi fra voi, aiutandovi scambievolmente, perché questo è il comandamento nuovo e il segno che voi siete veramente di Cristo. 

Non turbatevi per nessuna ragione. Dio è con voi. Voi potete fare ciò che Io voglio da voi. Non vi imporrei delle cose che non potreste fare, perché non voglio la vostra rovina, ma anzi la vostra gloria.

Voi lo sapete che il mondo non sa amare. Ma voi d’ora in poi amate il mondo di amor soprannaturale, per insegnargli ad amare.

morte - sepolturaLa morte e il dolore sono entrati nel mondo per invidia del demonio, ma Dio non è autore della morte e del dolore e non gode del dolore dei viventi. Tutte le cose di Lui sono vita e tutte sono salutari” Rispondete: “Al presente noi sembriamo perseguitati e vinti, ma nel giorno di Dio, cambiate le sorti, noi giusti, perseguitati sulla Terra, staremo gloriosi davanti a coloro che ci vessarono e disprezzarono”. Però anche dite loro: “Venite a noi! Venite alla Vita e alla Pace. Il nostro Signore non vuole la vostra rovina, ma la salute vostra. Per questo ha
dato il suo Figlio diletto, acciò voi tutti foste salvati
”. E rallegratevi di partecipare ai patimenti miei per poter poi essere con Me nella gloria. “Io sarò la vostra ricompensa oltre ogni modo grande” […]

[…] la medicina che dà forza […] E’ l’amore. Sempre l’amore. Tutto diviene possibile quando in noi è l’amore. E tutto l’amore vi darà l’Amore che vi ama, se voi chiederete in Nome mio tanto amore da divenire atleti nella santità.

(Gesù si riferisce all’Iscariota) […] credeva di trionfare e godere, comprese che l’uomo che si fa schiavo di Satana, della carne, del mondo, non trionfa, ma anzi morde la polvere come chi è sconfitto. E conobbe che il sapore dei cibi dati dall’uomo e da Satana è amarissimo e diverso totalmente dal pane soave e semplice che Dio dà ai suoi figli. E allora conobbe la disperazione e odiò tutto il mondo dopo avere odiato Dio, e maledisse tutto ciò che il mondo gli aveva dato, e si detta la morte appiccandosi ad un ulivo dell’uliveto che si era comperato con le sue iniquità, e il giorno che il Cristo risorse glorioso da morte il suo corpo putrido e già vermoso crepò e le sue viscere si sparsero a terra a piè dell’ulivo, rendendo immondo quel luogo. […] Perché non poteva nessuna altro sangue mescolarsi a quello santissimo in quei giorrni di purificazione, nei quali l’Agnello ci lavava nel suo Sangue, e men che mai poteva la Terra, che beveva il Sangue del Figlio di Dio, bere anche il sangue del figlio di Satana.

[…] coloro che si affaticano per far conoscere Iddio splenderanno come stelle nell’eternità, dando gloria al loro Amore col farlo noto e amato, e a molti.

martiriosettefratelli[…] il martirio, qualunque nome e aspetto abbia, è la chiave per aprire senza indugio il Regno dei Cieli a quelli che lo patiscono per continuare la mia Passione.

(Maria SS) […] solo io e Gesù, finchè fu sulla Terra, sappiamo quale sofferenza, quale… sì, anche vergogna, disagio, tormento si provi quando la curiosità umana scruta, sorveglia, spia i nostri segreti con Dio. E’  qualcosa come se ci mettessero nudi in mezzo ad una piazza.

(Maria SS) […] io lo so da Lui stesso, Egli soffriva – uno dei molti motivi della sua severità e tristezza che balenavano dai suoi grandi e potenti occhi – Egli soffriva, dicevo, per l’esaltazione delle folle, per la curiosità più o meno buona con cui era osservato in ogni suo atto. Quante volte non comandò ai suoi discepoli e miracolati: “Non dite ciò che avete visto. Non dite ciò che vi ho fatto”! … Ora io non vorrei che occhio umano indagasse sui misteri di Dio in me, misteri che non sono, no, cessati con il ritorno al Cielo di Gesù, mio Figlio e mio Dio, ma anzi durano, e direi che crescono, per sua bontà e per tenermi in vita sino a che l’ora, tanto da me desiderata, di ricongiungermi a Lui, per l’eternità, non sarà venuta.

(Gamaliele) Ognuno ha un’intelligenza per adoperarla e una libertà per applicarla. Ognuno dunque l’usi secondo quella libertà che Dio ha dato ad ogni uomo e quella luce che ha messo nel cuore di ognuno. I giusti, prima o poi , li useranno, questi due doni di Dio, nel bene, ed i malvagi nel male”.

preghiera (5)(Gesù alla Valtorta) […] ad ogni mia manifestazione corrisponda una santificazione di coloro che possedevano la buona volontà richiesta agli uomini pera vere Pace, Vita, Giustizia. […] Buona volontà è il desiderio del Bene e della Verità. […] Giovanni, il puro, non ebbe bisogno di perdono. Fu il fedele, l’eroe, l’amante sempre. L’amore purissimo che era in lui e la sua purezza di mente, di cuore, di carne, lo preservò da ogni debolezza.

(Maria SS) Credilo, Gamaliele, ogni tuo atto di dolore, di giustizia, di amore, ha accresciuto in te il tuo spirituale vedere”.

(Gamaliele) […] Cocciutamente attendevo il segno umano, le pietre scosse… E non vedevo che tutto in Lui era un segno sicuro! E non vedevo che Egli era la Pietra angolare predetta dai profeti, la Pietra che già scuoteva il mondo, tutto il mondo, ebraico e gentile, ola Pietra che scuoteva le pietre di cuori con la sua parola, con i suoi prodigi! […] Come può Egli perdonare a tanta ostinazione?

(Maria SS) […] l’umiltà è simile a fertilizzante del terreno più arido per prepararlo a dare piante e messi opime. E’ scalino per salire. Anzi, è scala per salire a Dio, il quale, vedendo l’umile, lo chiama a Sé per esaltarlo, per accenderlo della sua carità e illuminarlo delle sue luci perché egli veda. Per questo ti dico che tu sei già nella Luce, sulla Via giusta, verso la Vita vera dei figli di Dio”.

Filippo-e-Giacomo-il-Minore

(Maria SS parla a Giovanni) Tu, nei dodici, fosti sempre l’amore, il puro e soprannaturale amore. Forse, anzi, certamente perché sei scosì puro, sei così amante. Pietro, invece, fu sempre l’uomo, e l’uomo schietto e impetuoso. Suo fratello, Andrea, fu il silenzioso e timido quanto l’altro non lo era. Giacomo, tuo fratello, l’impulsivo, tanto che Gesù lo disse figlio del tuono. L’altro Giacomo, fratello di Gesù, il giusto ed eroico. Giuda d’Alfeo, suo fratello, il nobile e leale, sempre. La discendenza di Davide era palese in lui. Filippo e Bartolomeo erano i tradizionalisti. Simone Zelote il prudente. Tommaso il pacifico. Matteo l’umile che, memore del suo passato , cercava di passare inosservato. E Giuda di Keriot, ahimè!, la pecora nera del gregge di Cristo, il serpe scaldato dal suo amore, fu il satanico menzognero, sempre. Ma tu, tutto amore, puoi capire meglio e farti voce d’amore agli altri tutti, ai lontani, per dire ad essi questo mio ultimo consiglio. Dirai loro che si amino e amino tutti, anche i loro persecutori, per esser una sol cosa con Dio, come io lo fui, al punto da meritare di essere eletta sposa dell’Amore eterno perché concepissi il Cristo.      

(Maria SS) Molte volte l’uomo diviene malvagio perché nessuno l’amò mai, o lo amò male.

Tutto nella mia vita fu volere di Dio e ubbidienza mia al suo volere. Ma questo, di voler riunirmi a Gesù, è un volere tutto mio.

In proporzione di come amerete, Dio vi aiuterà e vi farà trionfatori su tutto e su tutti.

san giovanni ev1Se gli uomini sapessero amare come ordina l’antica Legge e come amò ed insegnò ad amare il figlio mio, tutto otterrebbero.

(Giovanni) L’amore sarà la mia arma e dottrina. E con esso vincerò il demonio, il paganesimo, e conquisterò molte anime.

(Maria SS e il mistero dell’assunzione)… Mi destai da quella misteriosa e mistica dormizione, sorsi, volai infine, perché ormai la mia carne aveva conseguito la perfezione dei corpi glorificati. E amai. Amai il mio ritrovato Figlio e mio Signore, Uno e Trino, lo amai come è destino di tutti gli eterni viventi”.

(Gesù) Una tradizione dice che nell’urna di Maria, riaperta da Tommaso, vi furono trovati solo dei fiori. Pura leggenda. Nessun sepolcro inghiottì la salma di Maria, perché non vi fu mai una salma di Maria, secondo il senso umano, dato che Maria non morì come muore chiunque ebbe vita Ella si era soltanto per decreto divino, separata dallo spirito, e con lo stesso, che l’aveva preceduta, si ricongiunse la sua carne santissima. Invertendo le leggi abituali, per le quali l’estasi finisce quando cessa il rapimento, ossia quando lo spirito torna allo stato normale, fu il corpo di Maria che tornò a riunirsi allo spirito, dopo la lunga sosta sul letto funebre. Tutto è possibile a Dio.

(Maria SS) La casa, da dove fui assunta al Cielo, era una delle innumerevoli generosità di Lazzaro per Gesù e la Madre sua. La piccola casa del Getsemani, presso il luogo della sua Ascensione. Inutile cercarne i resti. Nella distruzione di Gerusalemme ad opera dei romani fu devastata e le sue rovine furono disperse nel corso dei secoli.

L’Eucarestia, che era per me come una rugiada per un fiore assetato, era, sì, vita, ma più il tempo passava e più diveniva insufficiente a soddisfare l’incontenibile ansia del mio cuore.

(Gesù) Vi è differenza tra la separazione dell’anima dal corpo per morte vera, e momentanea separazione dello spirito dal corpo e dall’anima vivificante per estasi o rapimento contemplativo. Mentre il distacco dell’anima dal corpo provoca la vera morte, la contemplazione estatica, ossia la temporanea evasione dello spirito fuor assunzione4dalle barriere dei sensi e della materia, non provoca la morte. E questo perché l’anima non si distacca e separa totalmente dal corpo, ma lo fa solo con la sua parte migliore, che si immerge nei fuochi della contemplazione. Tutti gli uomini, finché sono in vita, hanno in sé l’anima, morta o viva che sia per peccato o per giustizia; ma soltanto i grandi amanti di Dio raggiungono la contemplazione vera. Questo sta a dimostrare che l’anima, conservante l’esistenza sinché è unita al corpo – e questa particolarità è in tutti gli uomini uguale – ha in se stessa una parte più eletta: l’anima dell’anima, o spirito dello spirito, che nei giusti sono fortissimi, mentre in coloro che disamano Dio e la sua Legge, anche solo con la loro tiepidezza e i peccati veniali, si fanno deboli, privando la creatura della capacità di contemplare e conoscere, per quanto lo può fare un’umana creatura, a seconda del grado di perfezione raggiunta, Dio ed i suoi eterni veri. Più la creatura ama e serve Dio con tutte le sue forze e possibilità, e più la parte più eletta del suo spirito aumenta la sua capacità di conoscere, di contemplare, di penetrare le eterne verità.