IL DIARIO DI UNA GEMMA DI DIO

IL DIARIO DI UNA GEMMA DI DIO

Dal diario di Santa Gemma Galgani

S.Gemma4

Per ogni santo, che in terra, come Gemma Galgani accetta sofferenze e umiliazioni per amore di Cristo, divenendo in tutto simile a Lui, si ottiene la liberazione delle anime dalle spire del Maligno e questo perché il malcapitato non è in grado di accettare e soprattutto sopportare un sacrificio disinteressato.  

Venerdì 20 luglio 1900 – Il confessore

[…]Gesù poi mi domandò diverse cose; io pure gli dissi che non mi mandasse a confessare dal padre Vallini, ché non ci vado volentieri; Gesù allora si fece serio e un po’ arrabbiato mi disse che, subito che ne avessi bisogno, ci andassi. Glielo promisi e ci vado volentieri. Avevo sempre tante cose da dire a Gesù e lui sentivo che a poco per volta mi veniva a mancare; allora mi promise che più tardi, alle preghiere della sera, sarebbe tornato; ma allora era anche più contento: mi aprì il suo cuore, che vidi scritte due parole che non capivo. Glielo chiesi di saperle; mi rispose Gesù: « Io ti amo tanto, perché molto mi somigli ». « In che cosa, o Gesù », gli dissi, « ché mi vedo tanto dissimile a te? ». « Nell’essere umiliata », mi rispose. Capii allora bene ogni cosa, confessione1mi tornò alla mente la mia vita passata. Un grosso difetto è stata sempre la mia passione, la superbia. Quando ero piccola, in ogni posto ove andavo, da tutti si sentiva dire che ero una gran superba. Ma Gesù, che mezzi ha usato per umiliarmi, specialmente in quest’anno! Infine ho capito chi sono veramente. Sia sempre ringraziato Gesù. […]

Sabato 21 luglio 1900 – L’inquietudine non viene mai da Dio

[…] dopo uscita di con­fessionario, mi sono sentita subito agitata e inquieta: era se­gno che il diavolo era vicino. Purtroppo se era vicino! Ben me ne avvidi più tardi, quando mi misi a dire le mie preghiere. Già, come ho detto, internamente e anche esternamente ero tutta in tempesta; avrei preferito entrare nel letto e addormentarmi anziché pregare; ma no, volli provare. Incominciai a dire tre invoca­zioni, che sono solita ogni sera dire al Sacro Cuor di Maria; appena mi fui messa in ginocchio, il nemico, che già da qual­che ora stava nascosto, si fece vedere nella forma di un uomo piccino piccino; ma così brutto, che fui presa tutta da spa­vento. La mia mente era tutta rivolta a Gesù e nulla mi curavo di lui; continuavo a pregare, ma tutto ad un tempo cominciò a darmi dei colpi nelle spalle e più giù ancora: me ne dette assai. Sarò stata circa una mezz’ora in quella tempesta; mi sono bene avveduta però che la cosa che più gli dispiaccia a lui è il raccoglimento, che Gesù spesso spesso mi fa provare. […]

Domenica 22 luglio 1900 –Angelo2
Gli avvertimenti dell’angelo custode

[…] alcuni avvertimenti, che mi dette il mio santo angelo. Il primo fu in tempo di desinare; mi si accostò. Devo dire ancora che in quel momento mi era venuto un pensiero… Lui si vede lo capì, mi disse: « Figliuola, vuoi proprio che me ne vada e non farmi più vedere? ». Mi vergognai e rientrai in me stessa. Queste parole le pronunziò assai forte, e non so se possono aver sentito anche gli altri. Un’altra volta fu ieri il giorno, mentre ero in chiesa; mi si accostò anche allora e mi disse: « La grandezza di Gesù e il luogo ove tu sei meritano altra maniera di operare». In quel tempo avevo alzato gli occhi per guardare due bambine come erano vestite. L’ultimo stanotte: ero nel letto in una maniera non tanto ammodo; mi ha rimproverato dicendomi che invece di progredire nei suoi insegnamenti divento sempre peggiore, e continuamente mi rallento nel bene. […]

Il mistero del diario di Santa Gemma Galgani, quello stesso libro che il demonio cercò più volte di bruciare e nel quale lasciò le sue impronte.

Martedì 24 luglio 1900 – Mai diminuire la preghiera

[…] Arrivata a ieri sera, aspettavo con impazienza il momento di andare in camera, presi il crocifisso e andai a letto. Fu contento anche il mio angelo che andassi a letto,
bambino (2)perché… Sentii che ero per raccogliermi, venne il mio Gesù, ma stava assai scostato da me. Che bei momenti che sono quelli! Gli dimandai subito se mi amasse sempre, e mi rispose queste parole: « Figlia mia, ti ho arricchito di tante belle cose, senza nessun tuo merito, e mi domandi se ti amo? Temo tanto per te ». « Perché? », gli dissi. « O Figlia, nei giorni che più volte godevi della mia presenza, eri tutta fervore, non ti costava fatica il pregare; ora invece ti noia la preghiera; qualche negligenza nei tuoi doveri comincia a insinuarti­si nel cuore. O Figlia, perché ti avvilisci così? Dimmi: nei giorni passati, ti sembrava lunga l’orazione come ora? Qualche piccola penitenza la fai, ma quanto stai per risolverti!» […] In ultimo gli raccomandai il mio povero peccatore. Mi benedì e nell’andar via mi disse: «Ricordati che ti ho creato per il cielo: non hai che far nulla con la terra ».

Sabato 28 Luglio – L’angelo custode le detta gli insegnamenti e la Madonna le rivolge un piccolo rimprovero

La notte la passai benissimo; la mattina mi venne l’angelo custode: era contento, mi disse che prendessi della carta e scrivessi quello che lui mi dettava. Ecco tutto:

«Ricordati, figlia mia, che chi veramente ama Gesù, parla poco e sopporta tutto._gen_img5_3280

«Ti comando, per parte di Gesù, di non dire mai il tuo parere, se non sei dimandata; di mai non sostenere il tuo sentimento, ma subito cedere.

« Ubbidire puntualmente al confessore e a chi lui vuole, e senza replica; e nelle cose che tu devi, farai una replica so­la, ed essere sincera con l’uno e colle altre.

« Quando hai commesso qualche mancanza, accusati subito, senza aspettare che te lo dimandino.

«Infine ricordati di custodire gli occhi, e pensa che l’occhio mortificato vedrà le bellezze del cielo ».

[…]  la Madonna mi disse che non mi avrebbe fatta la solita visitina, perché nei giorni passati avevo disgustato Gesù. Gli dissi che Gesù mi aveva perdonato, ma lei: « Io non perdono tanto facilmente alle mie figlie; io voglio assolutamente che tu diventi perfetta: vedremo se sabato potrò venire a condurti confratel Gabriele»; non di meno mi benedì, e io mi rassegnai.[…]

Lunedì 30 Luglio 1900 – Il riposo sarà dopo morte

[…] si mise a sedere accanto a me, [l’angelo custode] e mi diceva ammodino ammodino: « O figlia, ma non sai che tu devi essere in tutto conforme alla vita di Gesù? Egli patì tanto per te, e tu non sai che devi in ogni occasione patire per lui? E poi perché dai questo dispiacere a Gesù, di lascia­re ogni giorno la meditazione sopra la Passione? ». Era vero: mi ricordai che la meditazione sulla Passione la faccio solo il venerdì e giovedì. « Devi farla ogni giorno, rícordatelo ». Infine mi diceva:
angelo del paradiso«Coraggio, coraggio! Questo mondo non è mica il luogo del riposo: il riposo sarà dopo morte; ora tu devi patire, e patire ogni cosa, per impedire a qualche anima la morte eterna». […]

Lunedì 6 agosto 1900 –Cosa offrire alle anime purganti

[… l’angelo custode è accanto a lei] «Quanto tempo è che non hai pregato per l’anime del purgatorio? O figlia mia, ci pensi così poco! Madre Maria Teresa soffre sempre, sai?». Era dalla mattina che non avevo pregato per loro. Mi disse che avrebbe piacere che ogni cosetta piccola che soffro la regalassi alle anime del purgatorio. « Ogní piccola pena, loro le solleva; anche ieri e oggi, se tu avevi offerto per loro quel poco ». Ma risposi un po’ meravigliata: «Mi sentiva il corpo; e che i dolori di corpo sollevano le anime del purgatorio? ». « », mi disse; « sì, figlia: ogni più piccolo patimento le solleva». Gli promisi allora che da quel momento ogni cosa avrei offerto per esse. Soggiungeva: «Quanto soffrono quelle anime! Vuoi fare qualche cosa stanotte per esse? Vuoi soffrire?». «E che cosa? », gli dissi; « è lo stesso soffrire di Gesù nel giorno di venerdì? ». « No », rispose. « Di Gesù non sono; saranno dolori corporali». Io dissi di no, perché fuori di giovedì e di venerdì Gesù non vuole; le altre notti vuole che dorma. Ma siccome le anime del purgatorio, e in particolare madre Maria Teresa, mi sta molto a cuore, gli dissi che un’ora volentieri avrei patito. Gli bastarono queste parole, ma vedeva bene che facendo questo avrei disobbedito; mi ha lasciata dormire. Stamattina, quando mi sono svegliata, era sempre presso di me; mi ha benedetto ed è andato via.[…]

angelo custode5Giovedì 9 agosto 1900

L’importanza dell’obbedienza

[…l’angelo custode l’ammonisce] «Figlia, ricordati che, mancando a qualsiasi obbedienza, commetti sempre peccato. Perché così restia a obbedire al confessore? Ricordati ancora che non vi è strada più corta e più vera, quanto quella dell’obbedienza». […]

Mercoledì 15 agosto 1900 – Si può donare il cuore a Dio, ma più di tutto… la volontà gradisce.

[… la Madonna] Mi rimproverò un po’, ma si rallegrò anche di una cosa (che qui credo bene di non nota­re), e quella cosa fece tanta consolazione anche a Gesù! È per premiarmi di quella fu appunto che venne (la Madonna), ma, come ho detto, seria; mi disse alcune parole, tra le quali disse: «Figlia, quando io andrò in cielo, stamattina porterò con me il tuo cuore ». In quel momento allora mi sembrò che mi si avvicinasse… me lo tolse, lo prese con sé, nelle sue mani, e mi disse: «Non temere di nulla, sii buona; io terrò il tuo cuore sempre lassù con me, sempre in queste mie mani». Mi benedì in fretta, e nell’andar via pronunziò ancora queste parole: «A me mi hai dato il cuore, ma Gesù vuole ancora un’altra cosa». «Che co­sa? », gli dissi. «La volontà», mi rispose, e sparì.

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Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/angeli/diario.html