LA SACRA ICONA DI CRISTO SPOSO

LA SACRA ICONA DI CRISTO SPOSO

VENERATO DURANTE LA SETTIMANA SANTA

ICONA CRISTO SPOSONelle chiese di rito bizantino, l´icona   “Cristo Sposo” viene
usualmente presentata alla venerazione dei fedeli durante la Settimana Santa, che nella tradizione orientale è dominata dal tema delle nozze di Dio con l’umanità, da cui deriva il nome dell´Icona.

L’Icona di Cristo Sposo costituisce una porta d’ingresso alla preghiera della Chiesa nel triduo pasquale e sintetizza tutti gli elementi del mistero della Pasqua del Signore. Al canto del tropario “Ecco lo Sposo viene nel mezzo della notte, beato quel servo che troverà vigilante, indegno quel servo che troverà negligente”, la sacra immagine viene portata in processione ed i fedeli hanno così modo di baciarla.

Il modello dell’Icona di “ Cristo Sposo ” fece la sua comparsa intorno al XII secolo, in Oriente; ben presto guadagnò un’enorme celebrità, al punto da essere rappresentato non solo su tavola, ma come affresco sui muri delle chiese, in specie dentro il “santuario” e sui codici miniati. Il successo dell’Icona di Cristo Sposo fu così grande, che il modello rapidamente passò nell’arte Occidentale, ove l’iconografia medioevale ha voluto anch’essa rappresentare l’immagine di Maria-Chiesa come Sposa di Cristo. Questa continua tensione verso una sempre più profonda comprensione del mistero dell’amore di Cristo verso la Chiesa-Maria-Sposa ha caratterizzato infatti la riflessione teologica su Maria di tutta la Chiesa, sia d’Oriente sia d’Occidente.

Il video


3SposoIn Maria è prefigurata tutta la Chiesa
 perché in modo del tutto singolare a Maria viene data tutta la Grazia – “Piena di grazia”(Lc. 1,28) –  di cui è colmata la Chiesa intera. Come sostengono i padri della Chiesa: “La Vergine risplendette di tale abbondanza di doni celesti, di tale pienezza di grazia e di tale innocenza, da divenire il culmine di tutti i miracoli di Dio, una seconda Eva uscita illibata dalle mani di Dio e capace di accrescere continuamente il dono ricevuto, tanto da riuscire ad infrangere completamente la violenza e il potere del demonio”. Il Figlio dunque, che è onnipotente, ha fatto onnipotente la Madre. Il Figlio è onnipotente per natura, la Madre è onnipotente per grazia” (Sant’Alfonso Maria de Liguori, da “Le Glorie di Maria”).

Maria è Madre della Chiesa. Dalla Croce il Cristo dice alla Madre: “Ecco il tuo figlio (Gv 19,26). Qualsiasi credente segua l’esempio di Cristo (ipse Christus), diviene pienamente figlio di Maria e figlio adottivo di Dio. Se tu battezzato non hai riposato sul petto di Gesù e non hai ricevuto da Gesù Maria come tua madre, non puoi comprendere Cristo” (Origene) o ancora: Come Eva è madre di Abele e dei suoi discendenti, così Maria, Eva nuova, è madre di Cristo (vero Abele) e di tutti noi” (Sant’Ireneo).

3Cristo sposo

La Chiesa come Maria è Madre; questo parallelismo fu già abbozzato da san Giustino, martire e apologeta del II sec. (ca. +165): Adamo ed Eva erano stati, in mano al diavolo, strumenti di morte; Cristo e Maria, in mano a Dio, sono strumenti di salvezza. Ecco che la Chiesa è madre come Maria. Cristo ricolma la Chiesa del suo amore forte, fedele e tenero, fino a morire per lei; la Chiesa gli risponde catturata dall’amore con cui è amata”.

La Chiesa è la Sposa del Signore. Cristo è “lo sposo con noi” (Mt 9,15). Attraverso il Suo Sangue, Cristo genera l’umanità nuova. La Chiesa è amata da Cristo con trasporto nuziale: vive nel suo amore, in intimità totale con Lui. Riama Cristo con cuore di sposa. La sua vita di “sposa di Cristo” “è ormai nascosta con Cristo in Dio” (Col 3,3). O ancora La nuova Gerusalemme ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo” (Ap 21,2).  Tutti i battezzati partecipano così della nuzialità della Chiesa.

Maria è la Sposa del Signore. “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.” (Lc 1,35). La Chiesa è la Sposa del Signore Gesù. Maria prefigura la Chiesa. Quindi Maria è anche Sposa. “Gioisci Vergine e Sposa” (Inno Akathistos).
Maria è anche Madre e Figlia del suo Figlio ed è amata di quell’amore con il quale il Cristo ha dato la sua vita per la sua Sposa (cf Ef 5,23-25) per renderla santa e immacolata nell’amore. In modo così sublime Dante, grande poeta dell’Occidente, ispirandosi a san Bernardo di Chiaravalle, il dottore dei dottori mariani, sintetizza questi concetti nella mirabile preghiera di lode e di invocazione alla Vergine che apre il canto XXXIII del Paradiso (vv. 1-45):

3Cristo sposoVergine Madre, figlia del tuo figlio,
Umile ed alta più che creatura,
Termine fisso d’eterno consiglio,
Tu se’ colei che l’umana natura
Nobilitasti sì, che ‘l suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore
Per lo cui caldo nell’eterna pace
Così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridiana face
Di caritade, e giuso [intra] mortali
Se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande, e tanto vali, Che qual vuol grazia, e a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
A chi domanda, ma molte fiate
Liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietade,
In te magnificenza, in te s’aduna
Quantunque in creatura è di bontade.

Su uno sfondo dorato si erge l’Immagine di Cristo, molto frequentemente caratterizzata dagli attributi della passione. Gesù è in piedi, dentro il sepolcro vuoto, che si presenta come una cavità nera posta in primo piano. Il Suo corpo nudo, umiliato dalla morte, viene sostenuto dalla Madre, che si immedesima così anche fisicamente nel supremo sacrificio.

Alle spalle delle due figure ormai totalmente accomunate nella partecipazione al mistero della redenzione, si presenta la Croce con all’estremità superiore, un cartiglio: RE DI GLORIA. In alcune Icone di questo tipo, sul bordo superiore si legge la scritta:

Non piangermi, Madre, vedendomi nel sepolcro”.3LoSposo

L’oro dello sfondo annulla la prospettiva ed elimina l’ambientazione. Il riflesso dell’oro è luce increata che emerge spontanea dall’icona e copiosa si riversa sul fedele che la contempla, annullando il tempo.

La posizione eretta di Gesù simboleggia il suo sacerdozio eterno, Gesù risorto è stantem, sta in piedi ed intercede a favore degli uomini (cfr. Eb 7,25; cfr. Rm 8,34). I segni della passione non incutono pietà nel fedele, ma in quanto segni del martirio sono segni di bellezza e di luce.

Nell’Icona di Cristo Sposo il volto di Gesù è luminoso e sereno, non ci sono né contrazioni della bocca né occhi incavati. Attraverso questa espressione viene raffigurata la regale nobiltà di Gesù, che per amore della Chiesa sua Sposa si sacrifica volontariamente. Le braccia di Gesù sono incrociate sul petto: Egli è legato, ma non si vedono i legacci. Il laccio che lega le braccia dell’Agnello è l’amore sponsale di Cristo verso la Chiesanon dipinto, perché deve essere trovato e compreso da chi contempla l’Icona. Su molte icone di Cristo Sposo è posta parecchia enfasi sul costato di Cristo trapassato, da cui è uscito “sangue e acqua”, cioè la nuova effusione dello Spirito, realizzazione della promessa.

Il capo è reclinato verso la Madre in segno di accettazione: gli occhi di Gesù sono chiusi per rappresentare il misterioso passaggio dalla morte alla vita, a cui nessuno poté assistere e che nessun evangelista poté descrivere. Maria è raffigurata sempre alla destra di Gesù: dolcemente abbraccia il Figlio, lo contempla con sguardo addolorato e pieno di umana commozione. Ella è avvolta in un manto color terra simbolo della sua condizione di creatura, Maria-Chiesa indossa il colore dell’ umiltà della serva. L’espressione intensa con cui Maria fissa gli occhi chiusi del Figlio fa intuire quel celestiale dialogo che nessuno riuscì mai a scrivere. Ella, come recita il cantico dei cantici, è appoggiata al suo Sposo e da Lui è stata redenta.

Nell’Icona di Cristo Sposo, anche la Vergine sta “in piedi” accanto alla croce. Ella è la madre di tutti i dolori, ma sta “intrepida” presso la croce (sant’Ambrogio). Eva, in disobbedienza generò i dolori dell’Uomo; Maria, in obbedienza a Dio, elargisce ai fedeli il frutto del suo grembo immacolato.

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Fonte: http://www.reginamundi.info/icone/madonna-addolorata.asp