San Gabriele dell’Addolorata

San Gabriele dell’Addolorata

PASSIONISTA (1838-1862) 27 febbraio

3 san gabriele dell'addolorata1Il santo dei giovani, il santo dei miracoli, il santo del sorriso: con questi tre appellativi è conosciuto San Gabriele dell’Addolorata. Ripeteva spesso: “Dio non guarda il quanto ma il come; la nostra perfezione non consiste nel fare le cose straordinarie ma nel fare bene le ordinarie“.

La sua fu una vita semplice, senza grandi gesta, contrassegnata dall’eroicità del quotidiano, che viveva da innamorato del Crocifisso e della Madonna. San Gabriele è il santo del sorriso. Seppe vivere sempre con gioia ed entusiasmo la sua esistenza. Né le varie sofferenze della sua vita, né la morte in giovane età riuscirono a spegnere il suo sorriso.

LA VIDEO-STORIA

27_san_gabrieleUndicesimo di tredici figli di un distinto avvocato Sante Possenti, che ricoprì diversi incarichi ufficiali nello Stato Pontificio,  Gabriele fu battezzato con il nome di FrancescoAlcuni fratelli morirono precocemente e così pure la madre, spentasi quando Gabriele aveva solo quattro anni. Quando il padre fu nominato cancelliere di Spoleto mandò il figlio a istruirsi nel collegio locale dei gesuiti: brillante studente, in tutte le fonti è descritto come un giovane cordiale, con la reputazione del “damerino”In casa sarà sempre chiamato Checchino.

 Vince numerosi premi scolastici. Sprizza vita da tutti i pori. Niente di strano se qualche ragazza fa sogni su di lui. Gli piace seguire la moda, veste sempre a puntino. Vuole primeggiare in tutto, “la bella vita non gli dispiace“.E’ un bel ragazzo e ne è consapevole. Alto, snello, moro, viso rotondo fragile, occhi neri vividi, labbra ondulate con finezza sempre in sorriso, capelli castano scuri dal ciuffo ribelle.  Elegante, vivace, spigliato, diventa un punto di attrazione per la sua allegria.  Ma è anche di animo buono, generoso sensibile alle sofferenze dei poveri, ama la preghiera.

3 san gabriele dell'addolorata2In alcune lettere, egli avrebbe accusato se stesso di essere un grandissimo peccatore, ma questa sembra piuttosto un’esagerazione dovuta al fervore del tempo del suo noviziato. Ammalatosi gravemente in due occasioni, Gabriele promise che, in caso di guarigione, avrebbe abbracciato la vita religiosa, voto che non adempì la prima volta ma che infine ottemperò dopo la seconda malattia. Il 22 agosto 1856, durante la processione, quando l’immagine della Madonna del duomo passa davanti a lui, gli risuonano nel cuore chiare parole: “Francesco, cosa stai a fare nel mondo? Segui la tua vocazione!” . Questa volta non riesce a resistere, è la madre che chiama. Superata un po’ di incertezza circa l’eventualità di entrare nella Compagnia di Gesù, optò infine, con l’approvazione del maestro dei gesuiti, per i passionisti (scelta forse determinata dalla morte per colera della sorella prediletta). Al suo ingresso come novizio, nel settembre 1856, assunse il nome religioso di Gabriele dell’Addolorata.

La scelta della vita religiosa è radicale fin dall’inizio: si butta anima e corpo, da innamorato. Ha trovato finalmente la pace del cuore e la felicità. Non gli fanno certo paura le lunghe ore di preghiera, le penitenze e i digiuni, perché ha trovato quello che cercava: Dio che gli riempie il cuore di gioia. Lo scrive subito al papà:

La mia vita è una continua gioia. La contentezza che io provo è quasi indicibile. Non cambierei un quarto d’ora di questa vita“.

gabriele21Per tutto il resto della sua breve vita fu un uomo estremamente attento all’adempimento dei suoi doveri e alle necessità degli altri in ogni più piccola azione, una persona libera dagli eccessi di scrupoli grazie all’inesauribile gaiezza (tema dominante nelle testimonianze rese a favore della sua beatificazione). Dopo soli quattro anni di vita religiosa mostrò i primi sintomi della tubercolosi, sopportando con pazienza e determinazione l’inesorabile avanzata della malattia, senza accettare speciali dispense. Non riesce a diventare sacerdote anche perché difficoltà politiche impediscono nuove ordinazioni. Gabriele si rende conto che non c’è niente da fare. Il viaggio è già finito. Ma non si sconvolge. E’ proprio quello che aveva chiesto qualche anno prima. Quel che conta è solo la volontà di Dio. “Così vuole Dio, così voglio anch’io“, scrive.
La mattina del 27 febbraio 1862 “al sorgere del sole” Gabriele saluta tutti, promette di ricordare in paradiso, chiede perdono e preghiere. Poi muore confortato dalla visione della Madonna che invoca per l’ultima volta: “Maria, mamma mia, fa’ presto“.

Poco prima della morte distrusse gli appunti che aveva scritto intorno alla propria vita spirituale, privando probabilmente le generazioni successive dell’equivalente maschile della Storia di un’anima: molti elementi della sua vita – come l’infanzia “normale”, l’indole gaia e la morte per tubercolosi a ventiquattro anni – lo fanno infatti assomigliare a S. Teresa di Lisieux (1 ott.) Morto nella pace la mattina del’27 febbraio 1862 a Isola di Gran Sasso negli Abruzzi, fu beatificato il 31 maggio 1908 e canonizzato da Benedetto XV 13 maggio 1920.

Urna_di_S._GabrieleEsperto nel tiro, nel 1860 avrebbe liberato l’Isola di Gran Sasso da alcuni assalitori e sulla base di questo racconto, in modo un po’ pretestuoso, è stato recentemente assunto come protettore dai venditori d’armi. San Gabriele è il santo dei miracoli, invocato in ogni parte del mondo come potente intercessore presso Dio. Il quotidiano è stato il suo pane, la semplicità il suo eroismo. Le piccole fragili cose di ogni giorno che diventavano grandi per lo spirito con cui le compiva. Tutti ricordano la sua vita trascorsa all’ombra del Crocifisso e di Maria Addolorata, che è stata la ragione della sua vita. Sulla sua tomba continuano ad accadere numerosi prodigi e sono tanti coloro che raccontano grazie e guarigioni da lui ottenute. Si contano a migliaia gli ex voto portati dai devoti al santuario in segno di riconoscenza.

racconti dei miracoli ottenuti per l’intercessione di San Gabriele dell’Addolorata 

È INVOCATO: – come protettore dei venditori d’armi

FONTI: Il grande dizionario dei santi di Alban Butlerhttp://www.sangabriele.org/

One thought on “San Gabriele dell’Addolorata

  1. San Gabriele dellAddolorata,prega per la conversione e per la via di perfezione di tutti noi peccatori,particolarmente per Filippo e per Riccardo.

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