VALTORTA 36a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO 

COME MI è STATO RIVELATOMaria_Valtorta

di MARIA VALTORTA

7° LIBRO (36a parte)

da pag 138 a pag 192

Qualè la condizione primaria per entrare nel Regno dei Cieli? Perchè è necessaria la sofferenza? La Madonna risponde ad una donna che afferma che Dio a lei non ha mai chiesto nulla.. ma sarà proprio così? Chissà quanti lo pensano anche oggi!

Condizione prima per entrare nel Regno dei Cieli: “Vivere senza macchia”. Il pentimento del peccatore, la buona volontà di riparare, ambedue nati da un vero amore per il Signore, detergono la macchia della colpa e rendono degni del perdono divino. E quando colui che vi parla avrà compiuto la sua missione sulla Terra, alle assoluzioni dell’amore, del pentimento e della buona volontà si unirà, potentissima, l’assoluzione che il Cristo vi avrà ottenuta a prezzo del suo sacrificio. […] a chi crederà in Me scaturiranno dal seno fiumi d’acqua viva detergenti anche la colpa d’origine, causa prima di ogni debolezza dell’uomo, potrete aspirare al Cielo, al Regno di Dio, ai suoi Tabernacoli. Perché la Grazia che Io sto per rendervi vi aiuterà a praticare la giustizia, la quale aumenta, tanto più quanto più è praticata. […] vi entreranno gli adulti, i vecchi, coloro che hanno vissuto, lottato, vinto e che alla candida corona della Grazia uniranno quella multicolore delle loro opere sante, delle loro vittorie su Satana, il mondo e la carne, e grande grandissima sarà la loro beatitudine di vincitori, gran, quale l’uomo non può immaginare. Come si pratica la giustizia? Come si conquista la Vittoria? Con onestà di parole e di azioni, con carità di prossimo. […] il bene, la giustizia, la gloria è nel compiere ciò che il Decalogo insegna e ordina di fare. Non c’è altra dottrina. […] E non può mutare […] il Salvatore non è venuto a mettere una nuova Legge, ma a riconfermare laprima, l’unica Legge.

mosè1[…] i dieci comandamenti. Il vostro Dio li ha scolpiti e messi sul sentiero che porta al Tesoro eterno, e ha sofferto per condurvi a quel sentiero.

Voi soffrite? Anche Dio. Voi dovete forzare voi stessi? Anche Dio. Sapete sino a che punto? Soffrendo di separarsi da Se stesso e di forzarsi a conoscere l’essere Uomo con tutte le miserie che l’umanità porta seco: il nascere, il patire freddo, fame, fatica e sarcasmi, affronti odii, insidie e infine la morte dando tutto il Sangue per darvi il Tesoro. Questo soffre Dio sceso a salvarvi. Questo soffre Dio nell’alto del Cielo permettendo a Se stesso di soffrirlo. In verità vi dico che nessun uomo, per faticoso che sia il suo sentiero per giungere al Cielo, non farà mai un sentiero più faticoso e doloroso di quello che il Figlio dell’uomo percorre per venire dal Cielo alla Terra e dalla Terra al Sacrificio pera aprirvi le porte del Tesoro.

[…] l’elemosina data con amore passa dal grado di soccorso materiale a quello di amor di prossimo e attira grazie.

provvidenza3La Provvidenza c’è, e voi ne siete i ministri, voi, i ricchi del mondo. Considerate questo esserne i mezzi come il più grande onore che Dio vi fa e come l’unico mezzo per rendere sante le ricchezze pericolose.

Venite a Me, voi che siete poveri di sapienza. Nella mia parola è sapienza. Venite a Me, rifatevi una vita nuova su altri concetti. Non temete di non sapere, di non potere fare. La mia dottrina è facile, il mio giogo è leggero, Io sono il Rabbi che dà senza chiedere compenso, senza chiedere altro compenso che il vostro amore. Se mi amerete, amerete la mia dottrina e perciò anche il prossimo vostro, e avrete la Vita e il Regno.

[…] la vostra durezza di cuore. Levatela e sarete benedetti. Ricordate: Dio promise di non distruggere Sodoma se in essa fossero stati dieci giusti. Voi non sapete il futuro, Io lo so. E in verità vi dico che è gravido di punizione più che nuvola estiva di grandine.Salvate la vostra città con la vostra giustizia, con la vostra misericordia.

(La Madonna parla con Maria D’Alfeo la quale è sconvolta per l’accettazione tacita di Maria SS all’annuncio della passione di Cristo)“[…] Io sono la Donna e la Madre come ogni donna e madre. Il dono di Dio non sopprime la creatura. Essaha la cuoresua umanità come ogni altra, anche se il dono le dona una spiritualità molto forte. Tu sai, ormai, che io ho dovuto accettare il dono di mia spontanea volontà e con tutte le conseguenze che esso comportava. Perché ogni dono divino è una grande beatitudine, ma anche un grande impegno. E Dio non violenta nessun uomo perché accetti i doni suoi, ma interroga la creatura, e se la creatura alla voce spirituale che le parla dice: -No-, Dio non la forza.Tutte le anime, almeno una volta nella vita, sono interrogate da Dio se…” “Oh! Io no! A me non ha mai chiesto nulla!” esclama sicura Maria d’Alfeo. Maria Vergine sorride mitemente rispondendo: “Non te ne sei accorta e ha risposto l’anima tua senza che tu te ne accorgessi, e ciò perché ami già molto il Signore”.   

(GesùE’ Satana che crea i fumi perchè non vedano, e siano come ebbri e non intendano, e perciò impreparati… e più facili ad essere piegati

(Gesù a Sua Madre) Madre, tutti sotto il tuo manto! Tu sola puoi e potrai mutare i decreti di castigo dell’Eterno per uno o per molti . Perché nulla la Triade potrà mai negare al suo Fiore.

“Preparate le vie del Signore, raddrizzate nella solitudine i sentieri di Dio. Ogni Valle sarà colmata, ogni montagna abbassata, le vie storte diverranno diritte, le malagevoli piane. Allora apparirà la gloria del Signore e tutti gli uomini senza popoli2eccezione la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato” […] armi soprannaturali […] nell’interno dell’individuo, solo con se stesso, che lavora a santificarsi elevando monti di carità, abbassando cime di superbia… raddrizzando vie storte di concupiscenza, levando ostacoli di senso dal suo cammino. Allora apparirà la gloria del Signore, e l’uomo avrà la difesa di Dio contro le insidie dei nemici spirituali e materiali.

Servire il Signore è amare. Amare la volontà di Dio perché amate Dio. La volontà di Dio si cela anche nelle cose più apparentemente umane.

Le mutilazioni, storpiature, le menomazioni della carne cessano con la carne. Quelle morali, quali la prigione e la schiavitù, cessano pure un giorno; quelle dello spirito, ossia i frutti delle colpe passate, si riparano col buon volere. E le mutilazioni materiali non contano agli occhi di Dio, e quelle spirituali si annullano al suo occhio quando le copre il pentimento amoroso. […] dove è buona volontà è tendenza naturale alla giustizia, e chi tende alla giustizia non trova difficoltà ad adorare il Dio vero quando pervenga a conoscerlo, a rispettarne il Nome, a santificare le sue feste, ad onorare i genitori, a non ammazzare, rubare, testimoniare il falso, a non essere adultero e fornicatore, a non esser avido di ciò che non è suo.

[…] le difese naturali o materiali sono inutili se chi le fa costruire non le rende potenti con l’aiuto di Dio, e Dio non aiuta se non si è suoi amici.

inferno1Nell’Inferno l’odio e la punizione accecano  ferocemente. Nel Purgatorio la sete di espiare annulla ogni altro  pensieroNel Limbo la beata attesa dei giusti non è profanata da sensualità alcuna. La Terra è lontana, con le sue miserie; è invece vicina solo con i suoi bisogni soprannaturali, bisogni di anime, non bisogni di oggetti. I trapassati, che dannati non siano, solo per amore soprannaturale volgono alla Terra il loro spirito, e a Dio le loro preghiere, per coloro che sono sulla Terra. Non per altro. E quando poi i giusti entreranno nel Regno di Dio, che vuoi che sia più, per uno che contempla Iddio, questa misera carcere, questo esilio che ha nome Terra? Che, le cose lasciate in essa? Potrebbe il giorno rimpiangere una lampada fumigante, quando lo illumina il sole?  […] il distacco dalle ricchezze è scala per possedere le ricchezze eterne

Madre si è quando ci si cura soprattutto di ciò che non muore più, ossia dello spirito, non soltanto di quello che muore, ossia della materia. E credi, o donna che chi amerà lo spirito, amerà anche il corpo, perché possederà un amore giusto e perciò sarà giusto.

Maria Madre di Dio

Ricordare al colpevole la colpa è avvilirlo. Basta la sua coscienza risvegliata a far questo. Ricordare alla creatura il suo passato è suscitare dei risvegli di passioni e, delle volte, dei ritorni a passioni superate, dei consentimenti. Nel migliore dei casi è sempre dare delle tentazioni.

Non sempre la vita è un dono, non sempre la prosperità è un dono, non sempre un’elezione è un dono. Dono divengono e restano quando chi li riceve sa farne buon uso e per fini soprannaturali di santificazione. […] E talora Dio fa un dono, che più grande non potrebbe farlo, non dando ciò che gli uomini vorrebbero o penserebbero giusto avere come buona cosa. […] Dio sa ciò che è bene dare per il bene di uno spirito.