S. GIOVANNA FRANCESCA de CHANTAL

S. GIOVANNA FRANCESCA de CHANTAL

Fondatrice (1572-1641) 12 agosto

San Francesco di Sales era il suo confessore, San Vincenzo de Paoli la definì “una delle anime più sante mai incontrate”.  Fatto sta che nonostante una vita realmente segnata dalla sofferenza e dalle crisi interiori ebbe la grazie di seguire i loro insegnamenti, creando  la congregazione della Visitazione della Vergine Maria.

Giovanna era figlia di Bénigne Frémiot, presidente del parlamento di Borgogna, e della moglie, che morì mentre i figli erano ancora bambiniIl marito si dovette occupare della loro crescita, con una grande attenzione per l’istruzione religiosa. Giovanna prese il secondo nome di Francesca, al  momento della sua confermazione; all’età di vent’anni sposò Christophe de Rabutin, barone di Chantal, e divenne castellana a Bourbilly.

Nei successivi nove anni, ripristinò l’ordine e amministrò la casa e la proprietà, trascurata sin dalla morte della suocera. La vita coniugale era destinata però a essere segnata dalla tragedia: i suoi tre figli maggiori morirono subito dopo la nascita, il marito morì nel 1601, per un incidente durante una battuta di caccia.

San_Francesco_di_Sales_ e Giovanna ChantalSopravvisse per nove mesi, soffrendo pene atroci, e ricevette gli ultimi sacramenti con dignità e rassegnazione. Dopo la sua morte, la vedova pronunciò un voto di castità e visse con i figli che le restavano a casa di suo padre, a Digione, o in quella dello suocero, il vecchio barone di Chantal, a Montelon, vicino ad Autun. Durante uno dei soggiorni a Digione nel 1604, udì le omelie di S. Francesco di Sales e lo persuase a diventare suo confessore. In base ai suoi consigli, Giovanna Francesca osservava il culto e seguiva una severa regola di vita, allo stesso tempo dedicando molto tempo ai figli e assistendo i poveri, i malati e i morenti della zona. Per un certo periodo, influenzata dall’amicizia con le monache carmelitane di Digione, pensò di abbracciare la vita monastica, ma dopo aver pensato e pregato molto, accettò la proposta di S. Francesco di fondare la congregazione della Visitazione della Vergine Maria.

Secondo i progetti, il convento sarebbe stato a disposizione delle donne che, a causa di malattie, vecchiaia o altri motivi, non potevano entrare a far parte degli ordini claustrali. Le consorelle non avrebbero avuto l’obbligo della clausura e avrebbero liberamente lavorato all’interno della congregazione. Il convento  (sulla riva del lago di Annecy) fu inaugurato la domenica della Trinità del 1610. Con Giovanna Francesca de Chantal ricevettero il velo altre due sorelle, Marie Favre e Charlotte e Bréchard, assieme a una servitrice, Anne Coste. Presto furono raggiunte da altre dieci suore; S. Francesco scrisse il suo famoso Trattato dell’Amore di Dio specificamente per questa chantalcongregazione. La proposta di eliminare l’obbligo della clausura suscitò molte opposizioni, in ambito ecclesiastico, e alla fine S. Francesco fu costretto ad accettare che l’Ordine della Visitazione osservasse questa norma, anche se fu redatta con moderazione.

Madre de Chantal era ovviamente libera di lasciare Annecy per badare ai figli e fondare nuove case. L’anno seguente prese il velo, e, alla morte del padre, si recò a Digione dove trascorse alcuni mesi per sistemare i suoi affari e iscrivere il figlio in collegio.

Ebbe un ruolo fondamentale nella fondazione di monasteri a Lione, Moulins, Grenoble e Bourges, inoltre nel 1619, nonostante la grande ostilità e le opposizioni, riuscì a istituire una casa a Parigi. Per richiesta di San Francesco di Sales, San Vincenzo de’ Paoli ne fu direttore, e la badessa di PortRoyal, Angelica Arnaud, fu così colpita dall’attività dell’ordine della Visitazione, da tentare, senza risultati, di dimettersi dal suo ufficio ed entrarvi. Attraeva, a quanto pare, l’insegnamento di S. Francesco di Sales (che diversamente da molti suoi contemporanei, attribuiva molta importanza alla qualità spirituale dell’umiltà piuttosto che alle punizioni corporali) e la buona e saggia direzione dei madre de Chantal, che San Vincenzo de’ Paoli descrisse come “una delle anime più sante mai incontrate”.  

Giovanna Francesca de ChantalMa la tragedia giunse presto: la morte di S. Francesco di Sales nel 1622 fu un brutto colpo per lei, e nel 1627 il suo unico figlio maschio fu ucciso  durante i combattimenti contro gli inglesi e gli ugonotti nell’Ile de Ré. Quest’ultimo lasciava una moglie giovane e una figlia, che non aveva ancora compiuto un anno, che più tardi divenne nota come Madame de Sévigné. Nel 1628, una terribile epidemia di peste infuriò in Francia, Savoia, e Piemonte; madre de Chantal rifiutò di partire, offrendo le risorse del monastero alle necessità degli ammalati e spingendo le autorità locali a compiere sforzi maggiori. La morte di un genero amatissimo e di P. Michele Favre, confessore di S. Francesco e intimo e leale amico delle visitandine, furono altre prove difficili. Anche se rimase ferma nella fede e nella rassegnazione, attraversò periodi di grande depressione spirituale e angoscia interiore, che si può rintracciare in molte sue lettere. A dispetto di questo, i conventi della Visitazione continuavano a moltiplicarsi: nel 1635 ce n’erano già 65, alcuni mai visitati da lei.

Madre de Chantal cominciò a visitarli tutti. Nel 1641, a 69 anni, si recò in Francia per intraprendere un pellegrinaggio di carità. La regina, Anna d’Austria, la invitò a Parigi, e (suo malgrado, dato che preferiva lavorare in secondo piano) fu trattata con molto riguardo e onore. Sulla via del ritorno, s’ammalò vicino al convento di Moulins, dove morì il 13 dicembre 1641 (Il 13 dicembre: Nel monastero della Visitazione a Moulins in Francia, si celebra l’anniversario della morte di santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, la cui memoria si celebra per tutti il 12 agosto). Il corpo fu trasportato a Annecy e seppellito vicino a quello di S. Francesco di Sales; fu canonizzata nel 1767.    

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 Fonte: Il grande dizionario dei Santi di Alban Butler