TERRA SANTA 2020

TERRA SANTA 2020

La Terra Santa è il luogo per eccellenza più agognato da ogni fervente cristiano e non solo. Ripercorrere le orme del Signore, toccare con mano ciò che è stato a contatto con la Sua persona o semplicemente rendersi conto delle distanze,… diventa tutto più chiaro, più tangibile, più vero!

Al rientro da questo pellegrinaggio ci sono voluti giorni per raccogliere e catalogare tutto il materiale acquisito. Le foto e le informazioni dovevano essere da me archiviate in modo più che preciso, per non perdermi nulla.

Eppure, tante cose mi sembra di averle tralasciate, proprio a causa della ricchezza con cui ci è stata fornita dal nostro accompagnatore Don Angelo, una visione dettagliata e chiara, dal punto di vista religioso, artistico, storico e politico di questa terra.

Il Signore ha voluto che i nostri due gruppi si unissero per formarne uno solo. Inizialmente non è stato facile, i canti, le abitudini, tante cose ci sottolineavano abitudini differenti, ma alla fine siamo riusciti ad amalgamarci così bene, che i canti dell’ultima messa hanno finalmente visto la partecipazione di tutti, forse anche degli angeli, visto il risultato.

Allora non era una montagna?

Vista dal Golgota della Pietra dell’Unzione in basso, oltre la colonna bianca si trova il Santo Sepolcro

La meraviglia più grande è stata constatare che tante cose che ci vengono disegnate o illustrate in un certo modo, nella realtà sono assai diverse.

La più incredibile è stata venire a sapere che il Santo Sepolcro, la Pietra dell’Unzione e il Golgota, si trovano nello stesso edificio, insieme al sepolcro vuoto, il vestibolo e la Sua tomba.

L’intero edifico è custodito da più di 850 anni dalla famiglia di Omar, un mussulmano del posto che con un rumore simile a quello dei sonagli delle mucche, alle 18.30 avvisa tutti che si sta per chiudere.

Al mattino con la precisione di uno svizzero è sempre lui, con grande orgoglio ad aprire quella porticina. Un Golgota che si trova solo ad un primo piano rispetto a tutto il resto… chi se lo sarebbe mai immaginato?

Pace o guerra?

In questa terra dove ancora ci sono palesi ostilità e mostrano pattuglie per le strade, si respira un misticismo a volte esasperato, a volte raccolto, tutto nel rispetto del fedele, di qualunque fede e di qualunque nazionalità.

Qualcuno a casa parlava di guerriglie, di sommosse, noi abbiamo visto poliziotti pattugliare i luoghi sacri e allontanare agitatori, ma solo per la quiete di chi con fede desiderava onorare questi luoghi.

Meraviglia e gratitudine

Vista del Lago di Tiberiade, dove Gesù camminò sulle acque e sedò la tempesta.

Il monte delle beatitudini è di sicuro il giardino più bello ed emozionante che io abbia mai visto.

Arricchito da una moltitudine di passerotti che cinguettano allegramente, come per darti il benvenuto.

Il lago di Tiberiade ha un aspetto surreale. Si ha come l’impressione che qualcosa debba accadere da un momento all’altro, a causa dei giochi di luce ed ombra, che lo avvolgono.

Il più suggestivo però rimane il Golgota che entratomi nel cuore avrei desiderato non lasciare più. Davanti ad una pietra che ancora mostra una macchia rosso sangue, visibile solo a chi davanti ad essa si inginocchia, rende la crocifissione di Cristo ancora più drammatica.

Video del Golgota

Allo stesso tempo non dimenticherò mai la tenerezza provata all’interno della Basilica nell’Annunciazione, pari solo a quella della Basilica della Natività, dove abbiamo avuto l’impressione di essere seguiti dall’alto proprio dalla Santa Vergine.

Basilica della Natività

Ogni cristiano dovrebbe avere la possibilità di visitare questi luoghi. Un grazie speciale a tutti coloro che ci hanno seguito con la preghiera da casa. Abbiamo portato tutte le vostre intenzioni con noi nel cuore, passo dopo passo. Eravate al nostro fianco. Speriamo davvero che questa unione di cuori e di preghiere abbia toccato nel profondo il Signore Dio Nostro, per arricchirci di grazie, ma soprattutto di fede.

Un uomo di Pace

Grazie anche a padre Ibrahim, un francescano che ricorda tanto un san Francesco dei giorni nostri per il suo impegno di pace. Egli ha speso una parte del suo prezioso tempo per testimoniare quanto sta accadendo in queste terre e quanto sia prezioso il nostro aiuto. Ogni pellegrino cristiano che si reca a Gerusalemme, fa sentire con la sua presenza l’importanza della fede cattolica e impedisce la monopolizzazione di questi luoghi da parte di alcune frange più estremiste, che vorrebbero avere il pieno controllo di Gerusalemme.

 

Una messa di ringraziamento verrà celebrata dal nostro caro Don Angelo per tutti!

Pellegrinaggio di Luca in Francia

Pellegrinaggio di Luca in Francia

Santuario di Notre Dame du Laus e La Salette

Un pellegrinaggio ricco di silenzio in un’atmosfera di pace e misticismo, nella quale si sono trovati coinvolti non solo il nostro amico Luca, ma tutti coloro che si trovavano con lui. Grandi e piccoli uniti nella preghiera e nel raccoglimento. Forse è proprio questo uno dei miracoli più belli che un santuario possa offrire.

Carissimi amici, sono appena arrivato da un pellegrinaggio e voglio condividere con voi la mia esperienza avevo saputo dell’esistenza del santuario e la cosa mi attirava molto di Notre dame du Laus.

Per questo motivo il 22 ottobre con mia mamma Ornella e una coppia di amici Marco e Noemi, siamo partiti … destinazione … Francia!

Io ero emozionato e con la voglia di fare questa esperienza. Siamo arrivati alle 11.00, appena in tempo per la Santa Messa celebrata in francese da almeno 15 sacerdoti c’erano tanti fedeli, bimbi e famiglie e tutti attentissimi a ciò che si celebrava sull’altare.

Dopo pranzo, un riposino e visita a tutto il santuario. Il santuario di Notre dame du Laus, situato nelle alpi del sud, deve la sua origine alle apparizioni della Vergine Maria ad una pastorella di nome Benoitè Rencurel tra il 1664 e il 1718.

E’ aperto alle persone che desiderano concedersi un periodo di preghiera e rigenerazione.  L’animazione spirituale è gestita dai sacerdoti di Gap e di Embrum e dalle suore benedettine del sacro cuore di Montmartre e arrivano piu’ di 170.000 visitatori l’anno.

Abbiamo partecipato a tutte le attività e il giorno seguente ci aspettava la visita al santuario de La Salette.

Dopo aver oltrepassato il villaggio omonimo ed essere saliti fino a quota 1800 metri, siamo giunti esattamente nel luogo dove i 2 pastorelli Melanie e Maximin, custodendo le mucche incontrano la “bella signora”.

Ella affidò loro la missione di comunicare a tutti quanto sono amati dal Signore unitamente all’invito alla conversione. L’Apparizione venne riconosciuta solo dopo 5 anni, quando il vescovo scrisse: [L’apparizione] ha in sé tutte le caratteristiche della verità e […] i fedeli sono giustificati a credere al di là di ogni dubbio e con certezza. … (art. 1)

Nel maggio del 1852 si annuncia la costruzione  del santuario ultimato nel 1865 elevato a basilica nel 1879. Nel santuario oltre ad una congregazione di sacerdoti, sono presenti le suore di Notre Dame e de La Salette, con sedi anche in altre parti del mondo.

Ho trovato un silenzio e un atmosfera bellissimi in questi 2 santuari. Mi sono inoltre stupito di quanto le persone (bimbi compresi) fossero particolarmente coinvolti nelle funzioni e nelle altre attività. Ringrazio Maria per la sua presenza tra noi e vi invito a visitare questi luoghi della devozione mariana.

Uniti in preghiera, vostro amatissimo Luca Ongaro

 

LA GIOIA DI PREGARE INSIEME

LA GIOIA DI PREGARE INSIEME

Un pellegrinaggio ricco di testimonianze, di solidarietà, di collaborazione e amore. Tanti pellegrini che non erano mai stati nel gruppo, che abbiamo iniziato a definire allegramente “economico” quanto gratificante per la presenza costante della Madre di Dio, che sembra aver apprezzato la nostra semplicità.

E’ proprio così che ci siamo definiti:  “gruppo economico”. Non si poteva pretendere nulla, eppure non ci è mancato niente, poiché tutti hanno dato il loro piccolo o grande contributo per  la realizzazione di quello che per molti era solo un sogno. E non intendo solo il raggiungimento di questa terra prediletta dalla Vergine Maria, ma anche la realizzazione della pace familiare, riappacificazioni, miracoli del corpo e dell’anima.

Un’unione di preghiere e di intenti tra chi a casa provava la stessa pace che sentivamo noi salendo la collina delle apparizioni o si sentiva invaso da una forza che incoraggiava e motivava, mentre a fatica ci apprestavamo a salire il Krizevac, il faticosissimo monte della croce.

E poco alla volta… i volti tristi e gli occhi spenti dalle tribolazioni si accendevano. Venivo avvicinata da uno o dall’altro pellegrino che notava una nuova espressione nei compagni, senza accorgersi che allo stesso tempo anche i suoi occhi erano cambiati.

Per la prima volta, tutti hanno dato la loro testimonianza. Il nostro autista, ormai parte integrante del gruppo, che si è sempre lamentato delle troppe preghiere, non solo è salito con noi sul monte per la prima volta, ma mi ha anche espresso il suo disappunto perchè sperava di pregare di più… Sono rimasta sbalordita.

Non abbiamo mancato di ringraziare anche Don Fiorenzo che già all’andata ci aveva benedetto tutti inviandoci lo Spirito Santo  per accompagnarci verso la Mamma Celeste con cuore più aperto e sincero, con la massima fiducia e il desiderio di cambiare, di migliorare, di allenarci alla pazienza e alla carità.

Ora la parte più difficile sarà mantenere quest’armonia e questi buoni propositi. Il Signore ha accesso in noi un fuoco che non vogliamo più spegnere e con l’aiuto di Maria, ci sentiamo pronti ad affrontare questo cammino, sempre uniti dalla preghiera reciproca e dall’amore che scaturisce dal perdono e dalla buona volontà.

ANCORA UNA VOLTA GRIDIAMO LA NOSTRA GIOIA E TI DICIAMO GRAZIE MAMMA, PER AVERCI PORTATI A GESU’!!!!

Testimonianza di Luca Ongaro

TESTIMONIANZA DI LUCA ONGARO

La testimonianza di un nostro caro amico che ha vissuto da poco il suo ottavo pellegrinaggio a Medjugorje con il suo gruppo. Come sempre la Regina della Pace accoglie e dona grazie con la delicatezza di una premurosa e dolcissima madre.

Ho appena compiuto da 15 giorni il mio 8° pellegrinaggio a casa mia da Maria Regina della pace con il mio gruppo abbiamo passato meravigliose giornate vissuto emozioni forti.

Dopo un viaggio tranquillo ci siamo recati alla bella chiesa di S. Giacomo per la S. Messa felici di ritrovare l’atmosfera di quel posto. Rientrati in pensione da Annalisa siamo andati a letto pensando alle giornate piene di Maria che ci aspettavano.

Il mattino seguente abbiamo assistito all’apparizione della Regina della Pace a Mirjana, io ho avuto la fortuna di un suo abbraccio e di ricevere da lei in regalo una corona che mi è diventata particolarmente cara. Mirjana abbracciandomi mi ha chiesto di pregare per lei e altrettanto avrebbe fatto lei per me.

Surmanci

Nel pomeriggio abbiamo visitato Surmanci, mentre altri del gruppo sono saliti sulla collina: in questa chiesa ci sono esposte le reliquie di San Giovanni Paolo II e di Santa Faustina Kowalska e qui c’è vivo il culto della Divina Misericordia, iniziato proprio da Santa Faustina. Abbiamo ammirato anche il quadro di Ugo Festa un miracolato di Medjugorje.

Domenica abbiamo partecipato alla messa con una chiesa gremita di fedeli di tutte le nazionalita’. Nel pomeriggio abbiamo visitato Tihaljina dove abbiamo trovato un gruppo di amici bergamaschi accompagnati da Fra Vincenzo, un frate di Bergamo.

Abbiamo fatto visita poi al Cristo Risorto e lì un gruppo di messicani cantavano e pregavano mettendomi addosso il loro drappo della Madonna di Guadalupe il loro sacerdote mi ha benedetto. E’ stata un’esperienza molto bella.

Il Cristo Risorto di Medjugorje dalle lacrime miracolose.

Sono tornato a casa felice e pieno di entusiasmo una vera ricarica per la mia anima. Ringraziamo tutti insieme Maria per le gioie e le emozioni che ci fa vivere da ormai 37 anni. Ringrazio tutto il mio gruppo in modo particolare: Gabriella, Benny, Marco e Noemi per avermi permesso di ritornare ancora una volta a Medjugorje. E che la Regina della Pace vi strabenedica!!!

P.S. Per mia mamma, voglio tornare presto

Vostro Luka Ongaro

Padre Lijubo Kurtovic

PADRE LIJUBO KURTOVIC

Grazie al nostro inviato Marco Ripamonti, la testimonianza di Padre Lijubo Kurtovic, il sacerdote che ha sostituito Padre Slavko a Medjguorje, dopo la sua morte improvvisa sul monte Krizevac.

Padre Lijubo Kurtovic ci racconta come ha cominciato la sua missione a Medjugorje, lui che vi era andato da ragazzino e mai e poi mai aveva pensato di andare come Sacerdote in missione anni dopo, in sostituzione di Padre Slavko morto a questa vita improvvisamente il 24 Novembre 2000.

Inanzitutto studiavo all’istiuto tecnico da giovane e andavo spesso ad aiutare lo Zio nella vigna in estate. Fu li un giorno che sentii la voce del Signore il quale insistentemente mi parlava al cuore dicendomi, “non e’ questa la vigna che ho scelto per Te, tu devi lavorare nella mia vigna.Lasciai le scuole per diventare Sacerdote poi a mia insaputa mi trovai a Medjugorje a sostituire Padre Slavko nella lettura e commento dei messaggi di Maria e come cappellano a Medjugorje.”

Cosi ci racconta la sua stupenda testimonianza a Medjugorje.

E’ bastato il SI di Maria per salvare tutto il mondo. Anche noi non dobbiamo spaventarci dei nostri limiti. Dio ha bisogno del nostro SI piccolo perché possa operare le meraviglie e salvare il mondo anche attraverso noi. La vita sulla terra e’ minacciata, è in pericolo, perché l’uomo è come accecato e non vede che la vita è un dono di Dio, come ci ripete la Madonna. “Cari figli la vita non è vostra.” Dobbiamo difendere la vita con Maria. La vita e’ come un fiume, se non è collegato con la fonte, il fiume si secca. In uno dei primi messaggi la Madonna ha detto: “Cari figli, sono venuta a dirvi che Dio c’è, Dio è vivo.” Ecco la fonte. La Madonna dice: “Dio mi ha mandato, resterò con voi finché’ Dio me lo concede.

Sono stato molti anni a Medjugorje (ora e’ parroco in una parrocchia a circa 25 km, da Medjugorje, ma torna spesso a confessare e a celebrare le Sante messe). Medjugorje ci supera, e credo che Medjugorje sia un Mistero, in cui si rispecchia la mia debolezza. Se vogliamo rimanere con Dio dobbiamo cambiarci ogni giorno. Questo vogliono e desiderano Dio e la Madonna. I messaggi della Madonna sono cosi’ semplici e profondi, cosi’ materni. Non sono una novità, Lei e’ venuta come Madre a dirci che Dio è vivo e esiste. La Madonna e’ apparsa in tanti posti e credo che la Madonna apparirà sempre finché durerà la vita, perché Lei è Madre. Lei vede che l’uomo è in pericolo. La Madonna è vissuta qui sulla terra, ed è vissuta nella fede. Dobbiamo imparare tante cose da Lei. Ad esempio che Lei ha capito con il cuore e si è abbandonata nelle mani di Dio. Dio parla in modo semplice, ma da’ una forza che impedisce di dire NO.

Io l’ho provato nell’esperienza della mia vocazione: era una VOCE che mi attraeva e io non potevo dire di NO. E tutto per me è cominciato a Medjugorje. Io la ringrazio perché è per la Madonna che mi sono fatto Frate. Lo stesso è per voi che siete qui. Siete chiamati dalla Madonna secondo la vostra vocazione particolare. La Madonna vuole abitare nel nostro cuore. Le cose di DIO non si capiscono subito. Si capiscono attraverso la sofferenza; io ho capito la mia vocazione in ginocchio davanti alla Madonna.

E’ difficile definire la preghiera perché e’ sempre un rapporto vivo tra una persona e Dio. Ecco perché i veggenti non sono privilegiati rispetto agli altri perché vedono la Madonna. Vederla con gli occhi e’ una cosa superficiale. Quello che e’ importante e’ ascoltare la Madonna. Vedere la Madonna e’ un dono gratuito che i veggenti hanno. La preghiera e’ la via all’amore di Dio che e’ liberta’. Non e’ bene pregare solo quando piace, ma anche quando non ci si senta attratti, in questo caso la preghiera diventa qualcosa di grande. Nella preghiera dobbiamo essere figli e riconoscere Dio come Padre. La Madonna dice che la preghiera che piu’ le piace e’ quella del Rosario. Ma non e’ necessario pensare ad ogni parola che si pronuncia, il Rosario rivela il tuo stato d’animo e può diventare anche una preghiera contemplativa. Noi non siamo davanti ad una statua, ad una Madre morta: siamo davanti ad una Madre viva. Medjugorje e’ un dono e una Grazia e bisogna chiedere questa Grazia per capire Medjugorje.

Dio e’ colui che converte e che illumina, se glielo chiediamo Lui potra’ fare anche quello che noi non possiamo fare.

Dio ci parla in tanti modi, con le persone che incontriamo, con le sofferenze, in tantissimi modi, anche attraverso la Madonna. Spesso noi abbiamo paura di credere in Dio, ed e’ la stessa cosa di Adamo ed Eva quando si nascosero. Allora Dio ci chiama, ci cerca, ci grida per trovarci. Ecco, non dobbiamo avere paura di Dio, perché Dio si e’ fatto uccidere dall’uomo e nella Croce noi vediamo che Dio ci ha amati e ci ama. Con la Madonna siamo sicuri di incontrare l’amore di Dio. “Cari figli desidero che il mio cuore, il cuore di Gesu’ e il vostro cuore sia un unico cuore.” La Madonna ci dice ancora, “il mio scopo e’ che voi siate felici qui sulla terra.” Anche Lei non e’ stata senza sofferenze. Ma Lei ha potuto cantare :L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE, perché Lei era abbandonata a Dio. Ecco perché  ci dice, PREGATE CON IL CUORE, come sempre sottolineava Padre Slavko.

Le cose di Dio si capiscono se c’e’ liberta’, amore e umilta’. La Madonna non appare con il fucile. Lei si inchina alla nostra totale liberta’. Ecco perché Lei ci dice sempre, “Cari figli vi invito“, il vero amore non costringe mai.

Ringraziamo di vero cuore, un grandissimo amico e testimone della presenza di Maria a Medjugorje, e nelle nostre vite. Buon cammino di fede e di preghiera, sempre vostro Marco Ripamonti.

Nelle foto del servizio; padre Lijubo Kurtovic’ Medjugorje con Marco Ripamonti, Sabrina, Laura, Silvia Buso (guarita miracolosamente a Medjugroje), Daniela, Mario Sangalli e Diego,

Testimonianza di Milona D’asburgo

TESTIMONIANZA DI MILONA D’ASBURGO

Oggi il nostro caro inviato speciale Marco Ripamonti ci riporta la testimonianza di una sua grande e nobile amica: Milona d’Asburgo, della casa reale d’Austria.

Milona, discendente della famiglia imperiale degli Asburgo, si reca a Medjugorje per la prima volta nel 1984, in occasione del terzo anniversario delle apparizioni. Un esperienza che sconvolge la sua esistenza e la porta a rimanere a Medjugorje per ben undici anni al servizio della parrocchia e dei pellegrini. Lei racconta.

Sono sempre stata cattolica praticante e durante la mia gioventù ho vissuto belle esperienze spirituali. Tuttavia essendo cresciuta nel periodo delle contestazioni, degli hippies ( fra cui vi erano molti miei amici che non conoscevano DIO e criticavano la mia fede), mi sono sempre sentita un po’ sola, incompresa. Poi, nel 1984, una forte chiamata interiore mi spinse a venire a Medjugorje. Molti membri della mia famiglia erano gia’ venuti in pellegrinaggio, ma io non conoscevo niente.

Non cercai nessun veggente e nessun sacerdote. Salii sul Krizevac’. (il monte della Croce) e lassu’ comincio’ la mia nuova vita. Stavo salendo per il sentiero della Via Crucis e d’un tratto, non ebbi più la forza di continuare. Mi sedetti su una pietra. Sentii una presenza silenziosa, e viva (che non percepii con i sensi) che mi pose tre domande: Se cio’ che accade a Medjugorje e’ vero, come posso definirmi cristiana? Chi e’ questo Dio in cui dico di credere? Esiste veramente?“.

Nel cuore sentivo chiaramente le risposte, e in quel momento, mi resi conto che mai avevo conosciuto e vissuto la fede cristiana nella sua profondita‘. Dal Krizevac’ vidi la chiesa di Medjugorje illuminata da una luce intensissima che proveniva dal cielo. Poi di colpo, la luce scomparve; sopraggiunse un anziano sacerdote che mi aiuto’ a proseguire la salita sino alla cima del monte. Sotto la croce mi confesso’. Fu piu’ di una confessione, raccontai tutta la mia vita! Mi sentivo come un’esiliata che torna a casa.

Dopo quella  stupenda e inaspettata esperienza, mi resi conto che dovevo lasciare molte cose del mio passato. Allora lavoravo a Ginevra da Christie’s. Amavo molto il mio lavoro, ma, nel corso dell’anno, capii che dovevo veramente lasciare tutto per capire cosa Dio volesse da me. Tornai a Medjugorje ogni mese e, dopo poco tempo, lasciai tutto per seguire Dio. Avevo 25 anni, Padre Slavko mi chiese di collaborare in parrocchia come segretaria, nella corrispondenza delle migliaia di lettere e cartoline provenienti da tutto il mondo. In seguito collaborai come traduttrice durante le conferenze che Padre Slavko teneva ai pellegrini di lingua inglese.

Rimasi a Medjugorje per undici anni! E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere. Un dono, una scuola di preghiera e di vita. Il contatto con Padre Slavko, i francescani, i veggenti e le loro famiglie e’ stato davvero edificante. I miei famigliari rimasero molto stupiti del mio cambiamento e anche loro iniziarono un autentico cammino spirituale. Anche tutti i miei cugini (oltre trenta) sono venuti a Medjugorje. Sono moltissime le esperienze e i ricordi che mi sono rimasti impressi nel cuore. Ho visto gente guarire istantaneamente davanti a me, durante le apparizioni ( che all’epoca avvenivano in canonica). Alcuni arrivavano con le stampelle e se ne andavano via senza. Sono momenti che non potro’ mai dimenticare.

Spesso vedevo Marija, la veggente, che dopo una giornata faticosa di incontri con i pellegrini, giungeva sul luogo dell’apparizione in lacrime, carica di problemi, sofferente……..Poi dopo l’apparizione, il suo viso si era totalmente trasformato, i suoi occhi brillavano d’amore; era raggiante e pronta ad abbracciare il mondo intero! in quei momenti compresi veramente qual è la differenza tra un vero incontro con il cielo ed altre false esperienze spirituali, in seguito alle quali non si ama piu’ il mondo e il prossimo. A Medjugorje, tutto e’ semplicita’ e amore.

Di Padre Slavko ho moltissimi ricordi, Lui viveva cio’ che diceva, ripeteva spesso “Non voglio aver ragione, cerco sempre la Verita’ “. Era sempre alla ricerca della Verita’, e si sentiva un “umile servo”, al servizio della Verita’, e della Chiesa. Aveva il dono di accogliere la Grazia, e trasmetterla agli altri. Era amico e fratello di tutti e sei veggenti. Tutti noi lo amavamo.

Milona, grande ed umile serva di Gesu’ e Maria, grandissima e instancabile testimone della presenza di Maria a Medjugorje oggi sposa e mamma, conclude dicendoci che qui a Medjugorje, la gente si apre perché si sente accolta, amata e aspettata dalla Madonna e soprattutto dal suo cuore materno, e ognuno riceve ciò di cui ha bisogno. Milona cerca sempre di testimoniare l’amore di Maria per ognuno soprattutto nei piccoli gesti  e nelle piccole cose del quotidiano.

Impressionate e lodevole l’associazione creata con Magnus e Fergus Mac Farlane-Barrows, la Mary’s Meals, cioe’ i pranzi di Maria, nata dall’esperienza dei tre a Medjugorje, che si occupa di dare cibo e istruzione e ogni genere di cose ai piu’ bisognosi. Fino ad oggi raggiungono circa un milione e mezzo di bimbi bisognosi, denutriti e senza istruzione in moltissime zone dell’Asia, Africa, Brasile, e in moltissimi altri Paesi. Solo da questo ripete sempre il Cardinal Cristoph Schonborn, di Vienna, si attesta senza nessun dubbio ed equivoco, la veridicita’ delle apparizioni a Medjugorje.

 

Concludo ringraziando la mia grandissima amica Milona per cio’ che fa’, e per la sua stupenda e toccante testimonianza di grandissima testimone delle apparizioni di Maria, Regina della Pace a Medjugorje. Marco Ripamonti

TESTIMONIANZA DI PADRE EUGENIO LA BARBERA

TESTIMONIANZA DI PADRE EUGENIO LA BARBERA

Ancora una volta il nostro inviato super speciale Marco Ripamonti ha raccolto una straordinaria testimonianza, quella di Padre Eugenio la Barbera, un religioso definito dalla stessa Gospa, un ottimo sacerdote, che davvero non ha peli sulla lingua e professa la sua fede da sempre con grande coraggio e determinazione, come Marco del resto…

Padre Eugenio la Barbera si reco’ a Medjugorje nel 1987 per “smontare l’inganno” di cui aveva proibito parlarne ai suoi parrocchiani. Arrivato a Medjugorje lo accompagnarono per una Via Crucis sul monte Krizevac’. Non ne fu di certo entusiasta perché fra l’altro diluviava. Durante la salita qualcosa di inspiegabile successe. ”

Diluviava, il terreno era fangoso, quasi impraticabile, tutti erano fradici, ma lui completamente asciutto. Proseguendo il cammino un altro segno divino evidente successe, pioveva tantissimo , ma il cielo sulle loro teste era completamente stellato”. A quel punto il sacerdote decise di rivolgersi direttamente alla Gospa, dicendogli, “Io non credo che tu apparirai, ma sappi che io sono un buon sacerdote“.

Il giorno seguente, saliti di nuovo sul Krizevac’, gli si fece vicino un uomo dicendogli, “la Madonna conferma che sei un ottimo sacerdote, ma che non devi contrastare la fede del popolo di DIO, verso di LEI, nella tua parrocchia. Ti dara’ un Segno della Sua presenza“. Prima di tornare a casa, torno’ di nuovo sul Krizevac’, incontro’ un giovane tossicodipedente, gli si fece vicino dicendogli “La Madonna mi ha mostrato il film della mia vita e mi ha detto che i miei peccati saranno lavati per il mio pentimento, ma ho bisogno del perdono sacramentale della Chiesa e mi ha sottolineato di confessarmi da Padre Eugenio. Sono io il segno che ti ha promesso“.

Padre Eugenio e’ un sacerdote milanese, trapiantato in Brasile, dove ha fondato una grande comunita’ religiosa dal nome Regina Pacis, che si ispira a Medjugorje, costituita  nel 1995, riconosciuta subito dal Santo Papa Giovanni Paolo II, fra l’altro diventato poi suo grandissimo e fraterno amico. Concludo, dicendovi come Maria nelle sue apparizioni a Medjugorje, abbia cambiato i cuori sia dei piu’ atei e ostinati, ma fra l’altro come ha trasformato la vita di moltissimi dei suoi figli prescelti, cioe’ i sacerdoti, donando loro tutto il suo infinito amore e trasformando la loro vocazione in pura gioia e puro amore da donare a tutti quanti.

Sempre uniti in preghiera, vostro Marco Ripamonti.

Caro Marco è straordinario come la nostra cara Mamma celeste si rivolga al cuore di ognuno di noi in modo differente quanto significativo e a tal proposito mi hai fatto venire in mente un episodio di cui io stessa sono stata protagonista insieme ad una pellegrina di nome Marisa. 

Sono già passati diversi anni da quel giorno, ma lo ricordo ancora molto bene. Era la fine di maggio del 2013 e fuori dalla chiesa pioveva a più non posso. Tutti i pellegrini per assistere alla Santa Messa si erano recati dentro la Chiesa, che era davvero stipata, tanto che sembrava difficile anche respirare. Ancora non avevano costruito il porticato sulla destra, dove ci si può riparare, ne si utilizzava il padiglione giallo.

A metà della celebrazione un’anziana pellegrina di nome Marisa mi si avvicina bianca come un cencio, dicendomi che si sente male, che le manca l’aria. Io subito cerco di farle spazio, ma le persone sono così vicine l’una all’altra che è impossibile per noi raggiungere anche solo le panche, così decido di portarla subito fuori, anche se a fatica.

Appena aperta la porta sentiamo l’aria frizzante e ci rendiamo conto che non piove più, in compenso era tutto bagnato e il cielo cupo come se volesse ricominciare da un momento all’altro. Gli altoparlanti ci facevano sentire quello che stava accadendo dentro, e senza pensarci troppo ci accomodiamo su di una panchina sul lato sinistro della chiesa, che però era piena di acqua. Come ci fossimo sedute su di una pozzanghera, la guardo sconcertata e scusandomi, ma ormai è fatta. A quel punto sperai davvero di non prendermi un malanno, ma l’importante era che si sentisse meglio.

Alla fine della celebrazione Marisa mi dice: “Ma, sono asciutta!” “Come?” rispondo io allibita. “E’ impossibile eravamo zuppe!” Anch’io poso le mani sul mio di dietro e sento che non vi è alcun segno di bagnato e con quel tempo, vi posso assicurare che era assolutamente impensabile potersi asciugare in così breve tempo. 

Marisa, la prima a sinistra insieme ad alcuni pellegrini del gruppo Maria Regina dell’Universo!

La Madonna ci dona segni incredibili del suo amore e della sua presenza. Alcune volte servono a rafforzare la nostra fede, altre sono semplici consolazioni, o gesti di affetto, gli stessi che una tenera e premurosa madre ha per i suoi figli.

Buona preghiera a tutti in compagnia di Maria! E ancora grazie a Marco che mi dà la possibilità di condividere con voi i grandi miracoli del cielo.

IL PROFUMO DI MARIA

 IL PROFUMO DI MARIA

Grazie a Marco Ripamonti, eccovi due meravigliose testimonianze che ci parano dell’amore di Maria, del suo incredibile profumo e del suo straordinario potere di conversione.

Un’altra straordinaria testimonianza raccolta dal nostro amico Marco Ripamonti. Il miracolo della conversione, è qualcosa di straordinario, non solo perchè immediato, ma perchè sappiamo bene tutti che nessun essere umano può cambiare immediatamente il modo di pensare delle persone, se non interviene la grazia di Dio.

E’ una storia vera quella che Vincenzo racconta al nostro amico Marco Ripamonti e che dobbiamo assolutamente testimoniare.

Una giovane mamma di 45 anni di eta’, è venuta a Medjugorje per la prima volta in pellegrinaggio durante la Festa dell’Immacolata nel 2012. Mi racconta in pullman durante il viaggio, di notte, nel silenzio e nel pianto, che il 1 novembre dello stesso annoi suoi figli, una ragazzina di 20 anni che era alla guida della sua auto e un bambino di 12 anni, sono stati tamponati da un Tir che li ha sbalzati fuori dall’auto, uccidendoli all’istante.

Le chiedo il perchè della sua venuta a Medjugorje. Risponde:Io non credo in Dio, non credo in niente, non so nemmeno una preghiera, ma come madre, mi rifiuto di pensare che sia tutto finito cosi. Perché, NON puo’ essere finito tutto cosi‘. Mi confida poi che era stata la sorella a consigliarle quel pellegrinaggio a Medjugorje.

Abbiamo avuto la grazia di assistere all’apparizione della Regina della Pace, nel salone della veggente Marija. Io non so perché, ma ha voluto che questa Mamma, Claudia, si sedesse nella sedia del corridoio centrale, dove c’era piu’ spazio. Ad un certo punto, in attesa dell’Apparizione, mi dice sottovoceMamma mia, che profumo di rose, ma chi e’ che mette un profumo cosi’ intenso?” E io di rimando: “E‘ un profumo di rose o di viole?” “Ma e’ di rose, non senti che roba? Pero’ strano, non mi da fastidio, anzi! Ma tu non lo senti? E’ impossibile! Le dico ,No, non lo sento. Credo sia un segno per te. Capita che la Madonna si manifesti cosi’, ma non a tutti“.

Foto scattata da un pellegrino di Civitanova Marche nell’ottobre del 1988 ed inviata successivamente al direttore del mensile Senapa, Missione Maria, con il relativo negativo che attesta la veridicità.

La donna mi guarda seria, con quell’espressione come per dirmi, ma ti senti bene? Nemmeno lei riusciva a crederci, e pensava che la stessi prendendo in giro. Era molto seria. Si mise in ginocchio, come tutti, in silenzio e, a testa in giu’, aggiunse sottovoceChe profumo, che profumo, mamma mia che profumo“. La voce di Marija veggente si “spegne”, arriva la Madonna e, contemporaneamente la mia pellegrina, d’un colpo, Claudia atea, che non sapeva una preghiera, cade nel “Riposo nello Spirito“. La sistemò un po’ per farla sentire comoda in quel provvidenziale corridoio centrale dove c’era spazio. Il volto di quella Mamma, atea e che non conosceva alcuna preghiera, era sereno, rilassato, gli occhi socchiusi, il colorito roseo. Terminata quell’estasi spirituale, mi abbraccia esplodendo in un raccolto e silenzioso pianto di gioia.

Invito alcuni pellegrini “esperti” a tenere lontano i curiosi. La mia pellegrina non parla, ma e’ serena. Prima di uscire mi guida, tenendomi la mano, davanti alla statua della Madonna dove era avvenuta l’apparizione. Le due donne, Claudia e Maria, si guardano… Poi Mamma Claudia, con pacatissima serenità mi dice:

Ho visto tanta luce, il profumo che sentivo prima non mi ha mai lasciato. Ho visto i miei bambini, bellissimi, molto piu’ belli, luminosi e pieni di gioia. Non so spiegare bene quello che ho vissuto, ma sono certa che non era un sogno. Dovevo essere in Paradiso. Quanta pace, che pace, che luce: ho ritrovato i miei figli, adesso so dove sono, sono vivi, sono tanto belli“.

Sono accaduti altri segni, ma diventerebbe lungo raccontarli tutti. Ci tengo però a dirvi che sulla via del ritorno, in italia, di notte, quando si sono spente le luci del pullman, Claudia sottovoce, mi ha detto: Virgilio, mi insegni il Rosario? Perché quando pregate il Rosario, mi sento bene, ma io non sono capace, non lo conosco“. Le apro il libro di Padre Jozo, e le spiego quanto le serve sapere. Le regalo anche una corona che avevo acquistato proprio per lei, aspettavo solo l’occasione giusta. Era una corona bellissima, con i grani grossi e bianchi, ma soprattutto l’aveva benedetta anche la Regina della Pace, durante un’apparizione. Il giorno seguente, preghiamo il Rosario e Claudia si alza volontariamente per pregare una decina.

Concludo ringraziando personalmente Maria, Regina della Pace, la quale si china sempre sulle nostre miserie umane, donandoci tutto il suo amore , protezione materna, e grandissimi assaggi del Paradiso. Sempre uniti in preghiera, vostro Marco Ripamonti. 

Sono pienamente d’accordo con te Marco. Questa tua storia mi ha fatto venire in mente un fatto che spesso racconto ai miei pellegrini. Una volta è venuta con noi una giovane donna sposata con un viso serissimo e particolarmente duro. Si era volutamente spostata nel fondo del pullman per non essere disturbata dai nostri canti e dalle nostre preghiere. Quando ho potuto parlare con lei mi ha riversato addosso una grande rabbia nei confronti di Dio:

Io proprio non capisco perchè Dio permetta che una bambina tanto piccola debba soffrire. Io il dolore degli innocenti non lo capisco. Sono qui solo per questa mia amica che ha una figlia malata, ma tanto so già che sarà inutile.

Quante volte vi sarà capitato anche a voi di sentire queste parole. Di fronte alla durezza di cuore noi non possiamo fare nulla. Tanto che l’ho affidata a Maria e ho lasciato che fosse lei a toccarla con il suo amore. E quel momento arrivò proprio durante la preghiera di Vicka. All’improvviso cade in ginocchio piangendo e finita la preghiera si mette alla ricerca di un confessore, ma i disegni di Dio a volte sono incomprensibili, infatti nonostante Medjugorje venga chiamata il confessionale del mondo, sembrava non ci fosse modo per lei di confessarsi. Quando arrivava il suo turno i confessori dicevano che dovevano andare o che non sapevano la sua lingua o che semplicemente non avevano tempo. Sembrava davvero una cosa stranissima. Era rimasta l’unica che ancora non riusciva a trovare un confessore. Solo il giorno prima della partenza riuscì a fare quella tanto agognata confessione. E si tratta della stessa persona che all’inzio del viaggio aveva asserito che lei non aveva bisogno di confessarsi perchè non aveva fatto nulla di male e che i sacerdoti erano di sicuro peggiori di lei.

Fatto sta che quando tornò a casa dopo quei quattro soli intensissimi giorni di preghiera non sembrava più la stessa persona. Inoltre, fece di tutto per trovare un traghetto in grado di portare quella famiglia di amici con la bambina malata a Medjugorje, ospiti della nostra corrispondente. Sono riusciti anche a parlare con Vicka. Non ci sono state guarigioni fisiche, ma entrambe le famiglie hanno ricevuto un dono assai più grande, quello dell’accettazione, del perdono e dell’amore incondizionato. 

Un saluto a tutti e ancora un grazie a Marco Ripamonti che mi ha dato l’occasione per testimoniare questo miracolo.   

LA GIUSTA FREQUENZA

LA GIUSTA FREQUENZA

24-27 ottobre 2018

Come ogni anno il nostro pellegrinaggio a Medjuguorje ha avuto il suo tema e seguendo anche le indicazioni suggerite dal papa abbiamo scelto: il rosario!

La cosa particolare è stata che ho trovato i rosari per tutti “casualmente” (ovvio che per chi crede il caso è sostituito dalla grazia) poco prima della partenza. Queste corone le avevo acquistate da una vedova di fronte al luogo dove si trova Suor Cornelia e fatalità il pellegrinaggio è finito proprio nello stesso posto, con la sua testimonianza e un suo preziosissimo dono. Un rosario per tutti, precedentemente benedetto dalla Madonna durante una sua apparizione e che abbiamo provveduto la sera stessa a far benedire anche dal sacerdote dopo la Santa Messa. Quindi attraverso le mani della nostra Madre e quelle del suo Figlio ci siamo sentite accompagniate anche nel nostro rientro.

Ogni volta che mi reco a Medjugorje è un pellegrinaggio diverso, il gruppo stesso varia e si trasforma. In questi quattro giorni tutti questi meravigliosi pellegrini, molti dei quali non li avevo mai incontrati prima. Alcune coppie sposate e molti più uomini delle volte precedenti insieme al nostro piccolo angelo, un bambino dolcissimo di nome Antonio che la nonna porta sempre con noi volentieri e che quest’anno ha convinto anche il suo papà a seguirlo.

Un gruppo che mi ha donato tanta pace e serenità. Il nostro amato don Fiorenzo non potendo unirsi a noi ci ha accompagnato con la preghiera e la sua presenza era palpabile, tanto che in cima al Krizevac ho avuto un tuffo al cuore quando mi sono vista davanti un uomo che gli somigliava davvero tanto.

La nostra bandiera, quella che una carissima pellegrina di Firenze Maddalena Biancu ha creato facendoci una sorpresa, per ricordare tutte le persone che non possono unirsi a noi, o che non fanno parte del nostro gruppo attivamente, ma che ci seguono anche sul web, è finita sotto l’ombra potente di Maria sul Podbrdo. Ovviamente quando me ne sono accorta, l’ho considerato un segno d’affetto di questa nostra tenera e attenta Madre. Questa carissima amica che si è unita a noi dalla Toscana, continua tutt’ora ad aiutarci con le sue pubblicazioni e la ringraziamo di cuore per tutto quello che fa da sempre e con assoluta assiduità.

Anche sul Krizevac non ho dimenticato tutti coloro che si affidavano a noi per una preghiera e appoggiandola alla maestosa croce bianca ho pregato per tutti, per voi e per le vostre intenzioni.

Dopo tante riflessioni ci siamo resi conto che troppo spesso la nostra frequenza interiore è posizionata sulla funzione FM. Una posizione nella quale si sente tutto quello che ci circonda, ciò che ci è vicino, che fa rumore e confonde, mentre la frequenza di Dio di certo è un’altra, e la si trova più lontano. In questa direzione di pensiero siamo giunti alla conclusione che non ci farebbe male spostare ogni tanto la nostra frequenza mentale sulla posizione AM. Per raggiungere Nostro Signore ovunque si trovi, per non lasciarci confondere troppo dal rumore che regna intorno a noi ed immergerci così più facilmente in Dio.

Un grazie di cuore a tutti i miei cari pellegrini che ogni volta mi insegnano e mi trasmettono tantissimo, ma anche a tutti quelli che si sono uniti a noi nella preghiera con il cuore. Grazie anche alla nostra cara Mamma che non ci abbandona mai e continua a chiamarci tra le sue braccia per portarci al Suo Figlio Gesù.

biscobreak

Due pellegrine di Firenze che tornano felicemente a casa! Ci uniamo tutti al loro gioioso saluto

 

 

40 PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE

40 PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE

Il nostro caro amico e innamorato della Regina della Pace Marco Ripamonti ha raggiunto quota 40 pellegrinaggi e ne farà ancora molti altri, ne siamo sicuri, perchè la Madonna ha bisogno di persone che possano testimoniare con il sorriso e soprattutto con la vita, l’amore di Cristo per noi.

La Madonna non ci lascia soli, anche quando noi ci sentiamo lontani da lei, ella ci sta vicino e in mille modi ci chiama per portarci al Suo Figlio Gesù. Per adempiere a questo arduo compito, che Cristo stesso, sotto la Croce le ha affidato, adopera ogni mezzo, soprattutto l’arruolamento di anime disponibili a sacrificare il loro tempo e la loro vita, alla testimonianza, non solo attraverso le parole, ma soprattutto con i fatti.

Marco Ripamonti è uno di questi soldati di Maria, sempre pronto a dire il suo “Sì” chiaro e sincero, testimoniando con amore e tanta gioia come può cambiarti la vita essere toccati dalla carezza di una madre meravigliosa e unica come la Maria Vergine.

Eccovi dunque la sua testimonianza diretta, ricca di ringraziamenti per questo meraviglioso dono del quale il cielo lo ha, a giusto merito, gratificato:

Ringraziando dal profondo del mio cuore la Regina della Pace, per averci chiamato alla sua scuola d’amore e di pace. Dopo avere vissuto gioiosamente e condiviso con moltissimi amici ed amiche i miei 40 pellegrinaggi a Medjugorje, continuo con infinito amore a distribuire i suoi messaggi e a dare testimonianza della sua presenza a Medjugorje e nelle nostre vite.

Animato da una grandissima gioia nel mio cuore, ringrazio in particolar modo Vicka e la sua famiglia per tutto l’amore che ci ha donato in questi pellegrinaggi. Un caro saluto lo rivolgo anche a Padre Ljubo Kurtovic‘, con Marco  Padre Felice Monchieri, Padre Petar Ljubicic‘, Padre Antonio Dalberto, Don Adriano Ferrario, Alberto Bonifacio, Walter e Canzio

Perego,  Sangalli Mario, Elena Artioli, Giorgio Mariani, Sangalli Marco e Daniela, Teodori Luigi con Teresa e Federica, Sabrina e Mattia Rovelli, Laura Dutto,  Silvia Buso, Alice Arbarello, Costantino Suriano, Gabriele Clapis,  Marco e Donatella Agostoni, Alberto Vitali, Giorgio e Marco Piras, Enrica Ripamonti, Roberta e Salvatore, Angelo e Rosanna Ripamonti, Teresina, Giovanni, Monica e Piero Ravasi, Maria, Plinio, Nazzarena, Giovanni e Maddalena Agostoni, con i quali ho condiviso momenti di fervente preghiera ed infinita gioia.

Un grazie infinito a mia mamma Mariuccia con la quale ho organizzato numerosi pellegrinaggi con gli amici più cari di Merate e Lecco. Ricordiamo inoltre le nostre amiche , Lucia, Lella, Anna e Carmen, che sono state con noi piu’ volte in pellegrinaggio a Medjugorje,  e che ci hanno preceduto in cielo.

Ringraziando sempre nostro Signore centro della nostra vita e delle apparizioni a Medjugorje. Egli ha inoltre permesso alla Sua Santa Madre, di stare con noi, qui sulla terra da 36 anni, per insegnarci ad amare, a pregare, a perdonare e mai giudicare. Un grandissimo grazie alla Regina della Pace, per i suoi stupendi messaggi donati ad ognuno di noi, come personalissime letterine d’amore, in tutti questi anni della sua presenza a Medjugorje.

Maria fin dall’inizio delle apparizioni ci ha messo in guardia dal pericolo nel costruire un mondo senza Dio, senza amore e senza pace. Lo scopo della Sua venuta, qui sulla terra e’ quello di salvarci, di far saper a TUTTI che DIO ESISTE, che al termine della nostra brevissima passeggiata terrena esiste l’aldila’ con Lei, Gesu’, e i nostri cari fratelli e sorelle.

Sempre nel mio cuore, riecheggia lo stupendo messaggio:

Cari Figli sono qui con voi sulla terra  per offrirvi tutti quanti come un bellissimo bouquet di fiori a Mio figlio Gesù Cristo. Perché carissimi fratelli e sorelle senza DIO, non c’e’ pace, gioia, amore, futuro e vita eterna.

Buon cammino di fede a tutti quanti voi.

Vostro fratello in Cristo.

Marco Ripamonti.

NON SIAMO SOLI

NON SIAMO SOLI

Di ritorno dal nostro viaggio a Medjugorje ci siamo resi conto che alcune foto mostravano presenze non visibili ad occhio nudo ma solo attraverso l’occhio più attento e percettivo della telecamera.

Dopo aver fatto la salita con la recita del Santo Rosario sulla collina del Podbrdo ci siamo appartati sulla collina per recitare le preghiere di liberazione dell’albero genealogico. Mentre stavamo raccogliendoci tutti ecco che anche in cielo qualcosa stava accadendo. Una figura molto simile a quella della Santa Vergine sembrava indicarci la sua presenza e con un manto di luce la sua protezione. Al contempo sotto di lei sulla cima degli alberi apparivano due contorni di teste come se anche le nostre anime stessero per unirsi a noi. (lo si può notare solo ingrandendo la foto e guardando in basso a sinistra)

 

Un secondo scatto mostra come le anime sulla cima degli alberi sono diventate tre la prima delle quali a braccia aperte sembra anelare le nostre preghiere per una più veloce liberazione.

E guardando il cielo la Madre Celeste continua ad aprire anch’essa il suo luminoso Manto.

Controllando le foto fatte nel medesimo momento tutte ritrovano questo particolare pallino verde che ricorre in ogni scatto cambiando posizione e a volte anche volume, lo possiamo vedere in cielo come in questi 2 scatti, altre volte più in basso verso terra.

Guardate infatti dove si è posato proprio durante le preghiere...

 

 

 

 

 

Altri scatti che ci hanno fatto riflettere sono quelli relativi ad una figura rosea molto più alta del normale che ci ha ricordato gli angeli e in questi scatti sembra proteggere il più piccolo della comitiva da due loschi figuri che si sono come materializzati alle sue spalle, ma che in realtà nessuno ha visto. Significativo ci è sembrato anche il raggio di luce che non solo trapassa il ragazzino, ma fa chinare l’anima oscura alle sue spalle.

 

 

In ultimo vogliamo mostrarvi qualcosa di veramente straordinario che è comparso proprio davanti ad una pellegrina ignara.. in quanto lei non ha visto nulla del genere e possiamo testimoniare tutti che non vi erano uomini o donne con delle specie di tende illuminate sulla testa, eppure sgranando la foto ecco cosa abbiamo visto…

  Questi sono i segni che ci hanno dimostrato a parer nostro che non siamo soli, ma che l’al di là è ad un passo da noi, soprattutto su queste valli di Medjugorje dove ti senti veramente ad un passo dal cielo.

I nostri defunti hanno bisogno delle nostre preghiere per poter andare nella luce del paradiso e la Mamma del Cielo può intercedere per loro come per tutti noi. Non dimentichiamoci dei nostri cari defunti, preghiamo sempre ed offriamo loro sacrifici e Sante Messe affinchè possano liberarsi presto dalle pene del purgatorio ed intercedere per noi qui sulla terra.

Che la festa di Ognissanti possa farci sentire la vicinanza dei nostri cari e li possa portare tutti in paradiso! Buon 1° Novembre a tutti!

Pellegrini dell’amore

PELLEGRINI DELL’AMORE

Ottobre 2017

Il messaggio di domenica scorsa era chiaro: “siete stati scelti da lui” ed è proprio così che ci siamo sentiti: scelti … scelti per una missione: AMARE.

E proprio oggi la risposta a questa missione: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Possiamo dire di aver messo in pratica questo messaggio con assoluta naturalezza in questi pochi giorni.

Per la prima volta, da quando abbiamo istituito questo gruppo in onore di Don Fiorenzo Re che non può più accompagnare, abbiamo avuto la possibilità di ospitare nel nostro gruppo un sacerdote, oblate di Maria che ci ha accompagnato in questo pellegrinaggio mariano: Padre Paul della parrocchia di Nostra Signora della Fiducia di Bologna. Appena tornato da Lourdes e assai abituato a viaggiare non aveva mai incontrato un gruppo tanto chiassoso nei momenti di relax… quanto concentrato nei momenti di preghiera.

In effetti gli insegnamenti del nostro caro Don Fiorenzo ci avevano allenato ad una preghiera meditativa e raccolta, volta a cogliere la presenza del Signore in un ritmo lento e penetrante.

Un gruppo già per lo più consolidato che non temeva la preghiera e che accoglieva due angeli di 8-10 anni (Antonio e Damian) che ci hanno aiutato nella recita del rosario e della via Crucis fornendo una testimonianza commovente e lucida di quella che è stata per loro un’esperienza che non dimenticheranno e che desiderano condividere. 

La collina delle apparizioni come pure il Krizevac ci sono sembrate leggerissime mentre la recita del rosario e della Via Crucis veniva intercalata e arricchita da belle preghiere di liberazione dell’Albero Genealogico. I nostri cari defunti come pure tutti i nostri amici del gruppo che erano a casa e tutti i lettori del nostro blog erano con noi in ogni istante grazie alla bandiera che portavamo con una gioia e una disponibilità davvero sorprendente.

I più claudicanti alla Croce Blu o intorno al Cristo Risorto dietro la Chiesa con Padre Paul, ma sempre uniti nelle stesse preghiere, anche con chi a casa si univa a noi spiritualmente.. una vera comunione d’amore. Nessuno è stato dimenticato.

Per consolidare questa unione ecco la messa celebrata dal nostro Padre Paul alla chiesa della Madonna di Thialijna un villaggio che dista circa 30 km da Medjugorje, dove venne esiliato Padre Jozo dopo il periodo di carcere. Proprio qui, davanti a lui, la Madonna prese vita diventando di carne.

In questo luogo di pace meraviglioso abbiamo potuto fare una messa per tutto il nostro gruppo, per chi partecipava al pellegrinaggio e per tutti coloro che non sono potuti venire, ma che ci seguono anche sul web. Questa messa amici cari era per tutti noi, innamorati di Maria e desiderosi di imparare da Lei ad amare sempre più e sempre meglio il Figlio Suo. Un pensiero particolare è andato anche ad una cara pellegrina (Giulia) che purtroppo non c’è più … e ha lasciato un vuoto e tanta tristezza in tutti noi.

Anche l’incontro con Vicka e suor Emmanuel è stato veramente emozionante. La parola volontà… così come viene da loro scandita entra davvero nel cuore e spero che ci rimanga per tanto, tanto, tempo. Perchè solo una forte volontà può aiutarci a vincere le nostre debolezze. 

Quello che ci siamo portati a casa è proprio quell’amore grande e intenso che la Mamma Celeste ha fatto penetrare nel nostro cuore facendolo palpitare in modo inusuale, differente, come se non fosse più un unico cuore a battere, ma l’insieme dei cuori di tutti coloro che riescono ad unirsi in Cristo Gesù, per amore di Maria.

Pace e bene a tutti voi e che l’amore possa regnare sempre nei nostri cuori.

biscobreak

 

Il mantello di Maria

IL MANTELLO DI MARIA

24-27 ottobre 2016

medjugorje ottobre 2016Mai come in questo pellegrinaggio abbiamo visto il provvidenziale intervento della nostra cara Mamma Celeste. In un gruppo che definirei altamente partecipativo abbiamo avuto ancora una volta la grazia di godere della compagnia della Mamma del nostro amato Gesù.

In un clima di grande gioia e stupore per le solite sempre tanto gradite sorprese con le quali amo accogliere i miei pellegrini ci siamo avviati verso la nostra agognata Medjugorje. Peccato che tre persone del gruppo avessero problemi di documento…

Accompagnati dal canto: “Nulla ti turbi” siamo riusciti ad attraversare tutte le frontiere, grazie anche al nostro super autista, il quale da bravo ex chierichetto e “suona-campane” confidava egli stesso nell’aiuto divino partecipando con noi alla preghiera e alla fatica delle salite.

Medjugorje ottobre 2016Una persona completamente sprovvista del documento era diventata come invisibile, nessuno di coloro che dovevano controllarla sembrava accorgersi di lei. Sia all’andata, sia al rientro. Forse il fatto che si tratta di una persona che prega e digiuna con assiduità ha fatto la differenza… o vogliamo dire che è solo un caso? Noi non pensiamo proprio che lo sia, anzi ci piace pensare che la nostra Mamma Celeste abbia voluto coprirla con il suo manto d’amore che tutto può e tutto compie in chi ha fede e si sforza di compiere la volontà di Dio.

Non poteva mancare il rosario alla Madonna che scioglie i nodi e di nodi ne avevamo parecchi, soprattutto perchè nella salita al Podbrdo abbiamo offerto alla Vergine tutto il nostro albero genealogico, toccando tutti i possibili legami che impedivano ai nostri defunti di raggiungere la pace eterna. E le tre meravigliose benedizioni di un francescano, un salesiano ed un domenicano hanno completato l’opera.

Medjugorje ottobre 2016 mostar

Escursione a Mostar

Poichè metà di noi non erano in grado di salire la Montagna della Croce ci siamo divisi in due gruppi che contemporaneamente recitavano la Via Crucis per i sacerdoti: sul Krizevac e intorno al Cristo Risorto dietro la Chiesa di San Giacomo. Un’esperienza emozionante, soprattutto quando abbiamo saputo che nel gruppo vi era anche la mamma di un potenziale sacerdote. Il ragazzo ha appena intrapreso questo cammino e preghiamo con tutto il cuore che davvero possa diventare un santo sacerdote.

Il momento dell’adorazione del Santissimo è sempre più emozionante. Avere tante persone di nazionalità diverse riunite insieme mentre adorano la particola consacrata, vedendo in essa Cristo Gesù è un’esperienza che non si può descrivere a parole, la si può solo vivere.

Ogni volta qui a Medjugorje è un esperienza unica e irripetibile e sentirci così uniti non solo tra noi, ma con tutti quelli che a casa ci accompagnano con la loro preghiera e pensano a noi come noi facciamo con loro è di sicuro la strada per ottenere i più grandi favori e le maggiori grazie dal cielo.

Mostar ottobre 2016 Medjugorje

Grazie Mamma, grazie Spirito Santo, grazie Gesù, grazie Padre Nostro dolcissimo! Grazie e sempre grazie di tutto!

biscobreak

 

 

Percorso Giubilare in Veneto

PERCORSO GIUBILARE IN VENETO

Una domenica del Corpus Domini passata con un gruppo splendido. 

chiampo 2Questo pellegrinaggio di un giorno nel cuore del Veneto è stato piuttosto raccolto, non eravamo mai stati così pochi, (una ventina), ma forse proprio il numero ha contribuito a farci sentire tutti più vicini.

Ho voluto stupire ancora una volta i miei pellegrini con un piccolo pensierino che ci avrebbe accompagnato durante la giornata: una bustina a tracolla con tutte le informazioni e i santini dei luoghi che avremmo visitato e nei quali avremmo pregato più qualche biscottino, che ormai con me, non può mancare… giusto per addolcire il viaggio.

Prima tappa il Santuario di Chiampo dove Suor Maria Chiara ci aspettava per iniziare il nostro percorso giubilare dei 5 sensi. Ci ha accolto con una grande efficienza e preparazione. Abbiamo pensato di fare subito la Via Crucis per i sacerdoti. Un percorso che avevamo già deciso da tempo di offrire proprio a loro. E’ stata veramente toccante, in mezzo ai tenui profumi di un bosco ricco di fiori e piante aromatiche bagnate dalla pioggia.

sepolcroAlla dodicesima stazione ricordando la morte di Nostro Signore, le campane hanno iniziato a suonare ininterrottamente per alcuni minuti... mentre una pioggerellina ci accompagnava al sepolcro, come fossero le lacrime di Maria che ci seguivano nella preghiera.

Alla grotta di Lourdes del Beato Claudio suor Maria Chiara dopo averci parlato del Beato ci ha fatto toccare con le mani la grotta, perchè proprio le nostre mani tante volte sono fonte di peccato e con questo gesto volevamo santificarle, come pure tutti i nostri sensi…

Abbiamo vissuto con entusiasmo anche la bella Messa di Padre Damiano nella Chiesa Nuova, una perla per la vista, con i suoi splendidi mosaici dorati che risplendevano alla luce di un sole uscito timidamente dalle nuvole, come volesse ricordarci che Cristo Eucarestia è la vera luce del mondo, anche quando questo sembra avvolto dalle tenebre del male e del peccato.

Uscendo però sembrava d’obbligo bagnarci un po’, una specie di battesimo per lavare davvero via oltre che dal nostro cuore anche dalla nostra mente ogni pensiero dannoso e colpevole. Anche il museo è stato molto interessante, ma la vista del Cristo del Millennio ha lasciato senza parole.

cristo del millenioStrano a dirsi, visto che questo era il passaggio che riguardava il senso dell’udito, ma è proprio l’ascolto che ci manca nella nostra vita frenetica di tutti i giorni. Davanti alla croce stesa sulla nuda terra che fa capire come Cristo si sia avvicinato davvero al genere umano umiliando se stesso fino alla morte, e alla morte di croce, si sente davvero piccoli piccoli. “Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno…”

La Pieve, è la piccola chiesina che suor Maria Chiara ci ha aperto per passare la Porta Santa e gustare così il Perdono misericordioso di Dio.

Anche il Santuario di Monteortone ad Abano Terme è stata una tappa di tutto rispetto. La fonte madonna della salutesalutare termale che la Madonna ha usato per guarire tante piaghe, ha dato pace e serenità al nostro cuore. Il rifugio e i presepi ci hanno fatto tornare con la memoria ad un periodo che per alcuni non era poi così lontano…

Ma il rosario davanti al miracoloso quadro trovato intatto sotto la fonte è stato il coronamento di una giornata tutta abbandono, gioia e preghiera fatta con cuore umile e sincero. Non possiamo dunque che ringraziare il Signore e la Mamma Celeste per ogni dono di amore che riceviamo, anche per quelli che troppo presi dalle cose del mondo non comprendiamo.

Un saluto ed un grazie a tutti voi amici pellegrini.

Biscobreak

Monteortone 29.5.16.2Monteortone 29.5.16.3

 

 

38° Pellegrinaggio a Medjugorje

38° PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE

di Marco Ripamonti

marco ripamonti2Con il suo 38° pellegrinaggio il nostro caro Marco Ripamonti ci scuote dal nostro torpore e ci ricorda le parole di Maria. Grazie Marco!

Arrivato al 38° pellegrinaggio, il mio cuore sente di dover dire a tutti quanti e pure a me stesso che dobbiamo seriamente convertirci. Che assolutamente non dobbiamo perdere il nostro tempo, nelle cose vane e futili di questo mondo malato e lontano da Dio. Maria ci esorta piu’ che mai a donarci completamente al Signore, come mai prima.

La Gospa inoltre ci ha detto il 2 Novembre del 1983, che molti morendo vanno in Purgatorio, all’Inferno e che pochi vanno direttamente in Paradiso. Cari amici miei, prendiamo seriamente questi messaggi e preghiamo incessantemente per le anime del Purgatorio.

marco ripamonti gruppoMaria gia’ nella prima apparizione a Fatima, il 13 maggio del 1917, ammoni’ gli uomini, dicendo la realta’ terribile del Purgatorio, invitando seriamente a pregare per loro. La Gospa ci ha pure detto a Medjugorje, il 2 novembre 1982, che manchiamo di responsabilita’ e di amore nei confronti delle anime del purgatorio, pregando pochissimo per loro.

Riflettiamo pure il messaggio dato alla veggente Marija Pavlovic‘ il 6 novembre 1986, “Cari Figli, oggi desidero invitarvi a pregare ogni giorno per le anime del Purgatorio. A ogni anima sono necessarie la preghiera e la grazia per giungere a Dio e all’amore di Dio. Con questo anche voi, cari figli, ricevete nuovi intercessori che nella vita vi aiuteranno a capire che le cose della terra non sono importanti per voi, che solo il Cielo e’ la meta a cui tendere. Cari figli, pregate senza sosta perche’ possiate aiutare voi stessi e anche gli altri ai quali le preghiere porteranno la gioia.

Dunque concludendo cari amici, non perdiamo il nostro tempo, in cose inutili, ma aiutiamo nostra Madre a pregare incessantemente per le anime del Purgatorio e a pregare per la pace nel mondo, ricordando sempre a tutti quanti che siamo qui sulla terra solo per una breve passeggiata e che la nostra meta è solo il cielo.marco ripamonti1

Cosi facendo, rafforzeremo la nostra fede, il nostro amore con Dio Padre. Concludo dicendovi pure dalla mia esperienza personale, che se ci avviciniamo sempre più a Dio nella preghiera, anche la morte terrena di un nostro caro diventa gioia. Gioia di averlo avuto qui con noi sulla terra, ma grande gioia di averlo ridato con immenso amore, al Signore, perche’ e’ solo Lui che l’ha donato a noi. Capendo tutto questo, la nostra vita di fede sara’ piu’ forte e piu’ vera, perche’ cari fratelli nessuno muore, ma la vita continua per l’eternita’ con Gesù e Maria, e con i nostri cari.

CON IMMENSO AMORE PER OGNUNO DI VOI, sempre vostro MARCO RIPAMONTI. Buon cammino di fede, con GESU’ E MARIA, REGINA DELLA PACE.

Grazie Marco!

Biscobreak

UNA FATICOSA SALITA

UNA FATICOSA SALITA

podbrdoSiamo tornati da Medjugorje carichi di gioia ed energia! Questo viaggio aveva un’importante missione portare sulla collina delle apparizioni una cara amica che da qualche anno si trova sulla sedia a rotelle a causa di una brutta malattia…

La partenza è stata piuttosto faticosa, molti di noi erano stanchi sfiduciati, oppressi da problemi e preoccupazioni e il viaggio sembrava per la prima volta non finire mai.

Anche i ragazzi che dovevano portare la nostra cara amica di viaggio in cima al Podbrdo non sembravano disponibili, ma non ci siamo arresi. Abbiamo invertito tutti i nostri programmi salendo prima sulla montagna del Krizevac, e forse era proprio ciò che desiderava il Signore, perchè in questo modo anche i più claudicanti non hanno IMG-20151028-WA0001resistito a salire con noi e alcuni di loro hanno provato una grande forza che li ha accompagnati per tutto il faticoso percorso.

Alla fine siamo riusciti ad avere cinque ragazzi della comunità del Cenacolo di Suor Elvira per portare la nostra amica in cima alla collina delle apparizioni, partecipando con noi al rosario! La gioia è stata immensa! Volevamo farle una sorpresa all’ultimo ma per evitare che presa da timori rifiutasse abbiamo dovuto prepararla.

Non ci abbiamo messo molto a convincerla, forse più per non deluderci, temendo di soffrire durante la salita. Credevamo con tutto il cuore e speravamo di poterla portare giù liberata da quella terribile malattia. Ci saremmo accontentati anche di un piccolo miglioramento… Purtroppo ci siamo resi conto ben presto che questo non era nel progetto di Dio.

Ammetto che la discesa è stata più dolorosa della salita. Mi sentivo di aver fallito, di non aver fatto abbastanza per meritarmela, ma la risposta non ha tardato a farsi sentire. L’omelia del giorno della partenza mi apriva gli occhi:

IMG-20151028-WA0005“… dobbiamo avere insieme pazienza e fiducia. Pazienza perchè il miracolo non avviene in un attimo. […] Noi vogliamo veder subito il cambiamento e se questo non avviene ci sforziamo di affrettare i tempi, invece di fidarci del Signore e di aspettare con tranquillità. Sappiamo che la forza, il lievito, egli lo ha messo nella nostra vita e che quindi la difficoltà sarà superata, la cosa avverrà. Soltanto dobbiamo fidarci, invece di pensare che se facciamo più sforzi, se ce la mettiamo tutta, vedremo il risultato: questa in fondo è mancanza di fiducia. Pazienza e fiducia: il Signore vuole soltanto questo. …”

Avendo partecipato ad una messa in lingua croata mi ero stampata questa omelia prima della partenza, per poterla condividere con i miei pellegrini, ma non avevo avuto il tempo di approfondirla. Il Signore mi aveva risposto in maniera davvero precisa.

clara dietro chiesaLa nostra più importante compagna di viaggio ci aveva ancora una volta insegnato tanto e dato tanto, senza saperlo o senza rendersene conto. Nel tornare ci siamo accorti che la gioia e la voglia di vivere, l’amore, la fiducia e la speranza erano entrate nel nostro cuore. Non sentivamo più il peso provato durante il viaggio verso Medjugorje. Avevamo conseguito la vittoria contro i nostri demoni grazie all’aiuto di Maria. Le confessioni avevano lavato le nostre anime, la comunione ci aveva rigenerato e l’adorazione ci aveva dato la forza di lasciare il nostro abito vecchio per rivestirci del nuovo a immagine del nostro Creatore.

Bellissime le testimonianze. Chi aveva ricevuto piccole grazie di guarigione fisica, chi spirituale, chi aveva ritrovato la gioia di vivere… chi aveva preso di nuovo fiducia nella gioiaprovvidenza ed era pronto a testimoniare gioiosamente e senza troppi timori.

Ancora una volta potevamo cantare: “Ti ringrazio mio Signore non ho più paura!” Perchè attraverso l’amicizia con Dio e con gli uomini si raggiunge la piena maturità interiore, quella che ti da la carica per vivere una vita piena, gioiosa e realmente viva.

UNA MAMMA TUTTA PER NOI

UNA MAMMA TUTTA PER NOI!

gruppo reginaUn abbraccio grande a tutti i lettori di MARIA REGINA DELL’UNIVERSO! Anche questa volta siamo tornati e più che mai carichi di Spirito Santo!! Tantissimi i segni di affetto sincero che la nostra Mamma ci ha donato. E’ davvero un’attentissima donna di casa, infatti non ci ha fatto mancare nulla!

Voglio cominciare a raccontarvi tutto dal principio. Il nostro è un gruppo particolarissimo, infatti è nato con l’idea di dare la possibilità anche a chi non ha molte disponibilità, di andare a Medjugorje e sempre ci arrivano dei doni inaspettati. Anche questa volta ci sono stati regalati degli zainetti da donare ai pellegrini, ma arrivata al giorno della partenza mi accorgo che rispetto al nostro numero ne mancava uno, ho pensato che questa volta la Mamma si era sbagliata. Un partecipante scettico che aveva seguito questa cosa con bimbo gruppo Massimointeresse e non credeva in queste “premure” di Maria, già se la rideva, io stessa non potevo spiegarmelo. Quando è arrivato il momento di salire sul pullman ci siamo accorti che quello che doveva essere un bambino di 8 anni era in realtà un bebè di appena 8 mesi, un piccolo Gesù bambino! Ecco perché non avevamo lo zainetto per lui, non avrebbe di certo potuto indossarlo!! Come vi ho detto pensa proprio a tutto!

La benedizione che ci è stata data da Monsignor Testi (rettore del famoso santuario della Madonna di San Luca) è stata per noi una grande gioia!! Proprio lui ha accompagnato suor Bertha, una suora di origine messicana che insieme ad altre sue sorelle si occupano del Santuario Mariano più famoso di Bologna. E’ stata una fonte inesauribile di grazia per tutto il gruppo.

A causa di un visto di soggiorno abbiamo rischiato di veder diminuire il numero dei partecipanti, ma ancora una volta la protezione di Maria non si è fatta attendere e come ci aveva suggerito, siamo arrivati tutti a destinazione in tempo, anzi in anticipo, per la Messa di Pentecoste e un meraviglioso doppio arcobaleno!

P. SLAVKO BARBARIC1Ci siamo subito precipitati a trovare Padre Slavko alla sua tomba e lì è avvenuto il primo fatto curioso. Vicino alla Tomba vediamo un cane a pelo lungo bianco e nero. Torniamo verso la chiesa e ci accorgiamo che il cane si mette proprio di fianco a noi durante la celebrazione della Santa Messa. Non è finita, il simpatico cagnolino lo ritroviamo proprio sul Krizevac alla terza stazione della Via Crucis quella dove i pellegrini che salgono si incontrano con quelli che scendono… Un paio di ragazzi del gruppo cominciano a vedere “strana” l’apparizione di questo animale, percependo la presenza di questo animale come la presenza stessa di padre Slavko, ma non è finita qui. All’uscita dal Cenacolo dopo la testimonianza dei suoi ragazzi ecco che un inglese si avvicina loro e gli chiede se sanno l’inglese, perché un sacerdote gli ha detto di dare un’immaginetta, con un vecchio messaggio della Regina della Pace, a chi avessero incontrato che sapeva parlare inglese. I due ragazzi, che parlano correntemente la lingua, accettano il dono e si accorgono che sopra vi è l’immagine di Padre Slavko! Come diciamo noi: per chi non crede tutto è caso, ma per chi ha fede… tutto è grazia!!

Anch’io questa volta ho avuto un esperienza … canina. Mentre tornavamo in albergo dopo l’adorazione la mamma del nostro più piccolo pellegrino si accorge di essersi dimenticata lo zaino alla chiesa. IMG-20150520-WA0000Scendo dunque dal pullman e l’accompagno. Troviamo lo zaino e ci mettiamo in marcia per il ritorno. Mi accorgo di non avere il cellulare per avvisare… pazienza, ma la strada non è semplice e le vie da attraversare sono tutte buie. Invochiamo la Mamma e le chiediamo di darci una mano per non perderci. Dopo la nostra preghiera ci viene incontro un cane abbastanza grande e bianco, il quale comincia a fare la strada con noi. Finchè non si ferma. Eravamo ormai arrivate, ma al buio non riconoscevamo la strada e ancora ci rivolgiamo a Maria: “Se anche il cane ci abbandona, Mammina, chi ci trova più qui in mezzo alla campagna…” Non facciamo in tempo a finire la frase che il cane passando in mezzo a noi si mette davanti e ci accompagna fin sotto la porta della casa che ci ospitava. Non era il cane dei padroni e c’è chi lo ha visto fino all’una di notte sdraiato sullo stuoino.

Anche da Suor Kornelia abbiamo capito che la Madonna ci stava accompagnando nel nostro cammino spirituale. Dopo la sua testimonianza mi avvicino alla famosa religiosa di Medjguorje per avere alcune delle immaginette con la preghiera di Suor Josipa KordicFondatrice delle sorelle missionarie della famiglia ferita, che dona ai pellegrini che desiderano avere un bambino. Me ne porge alcune ma le dico che ho un gruppo, così me ne dà ancora. Le guardo e penso che siano più del necessario, ma quando le vado a consegnare erano esattamente quante ne servivano perchè uno del gruppo, vedovo e avanti negli anni declina il dono. Dunque anche questa volta nulla mancava e nulla era andato sprecato.  podbrdo croce

L’accoglienza più bella, la nostra Mamma, ce l’ha fatta in cima alla collina delle apparizioni, dove a causa della pioggia ben pochi pellegrini si erano decisi a salire. Era davvero molto scivoloso e nonostante la preoccupazione, tutti quelli che potevano camminare si sono aiutati a vicenda nell’impresa. L’acqua sembrava voler lavare via da noi tutti i pensieri, tutte le nostre preoccupazioni… ci stavamo preparando per incontrarla!! Che emozione! In effetti la prima Santa Messa con la preghiera di Guarigione e Liberazione era stata come un battipanni, la preghiera con Vicka e la confessione un trattamento pre-lavaggio, ora con la pioggia vi era la lavatrice vera e propria, un lavaggio profondo del nostro animo, pronti per scendere con il sole e asciugare così le nostre ferite. In cima al Podbrdo eravamo solo noi e un paio di pellegrini stranieri, una gioia immensa!!

Per questo viaggio Maddalena aveva preparato e regalato al gruppo, con l’aiuto di Paola, delle bellissime bandierine con l’immagine simbolo del nostro gruppo, una delle quali l’abbiamo piantata proprio nel terreno sotto i suoi piedi, per testimoniare che siamo Suoi, che l’amiamo e vogliamo davvero fare parte del Suo Esercito di consacrati al Suo Cuore e a quello del nostro amato Gesù! krizevakHo presentato personalmente tutte le vostre intenzioni al cuore della Mamma, le ho parlato di voi e dei vostri problemi del fatto che solo Lei con la sua immensa dolcezza può strappare a Gesù tutte le grazie a noi necessarie per dargli gloria e onore. Non i morti possono dare gloria, ma noi tuoi fedeli servitori, che desideriamo gridare l’amore che Dio ha dimostrato a tutti noi, proprio grazie alla Sua e nostra Tenera Madre!

Durante il viaggio di ritorno dopo la Messa in spagnolo (altra tenerezza che sicuramente ha voluto fare alle nostre pellegrine di lingua ispanica) ed il rosario di Ringraziamento, un pellegrino ha voluto fotografare il paesaggio ed è uscito un grande sole alto nel cielo, strano però, che il vero sole fosse alle sue spalle… Al suo vicino non è uscito nulla, eppure quel sole per noi era la “Donna Vestita di Sole” che ci salutava dimostrandoci la gioia che le aveva dato la nostra visita.

Con affetto un saluto di cuore a tutti

biscobreak

gruppo maggio 2015

Le più belle foto di Medjguorje

LE PIÙ BELLE FOTO DI MEDJUGORJE

La statua della Madonna prima dell'apparizione sul Podbrdo Non si va a Medjugorje per vedere dei segni, ma di certo ci si nutre volentieri l’anima con essi, quando Dio ce li concede. Le più belle foto che Medjugorje ci ha regalato in questi anni, quelle che rimarranno sempre nel nostro cuore e che guarderemo sempre con grande affetto.

FOTO 1Scattata sulla collina delle apparizioni, il Podbrdo tra il 25 e il 26 maggio 2012. Qui la Statua della Regina della Pace sembra quasi in movimento, manca la parte sottostante e appaiono 2 gruppi di figure a sinistra: in alto esseri luminosi come si trattasse di angeli e in basso possono sembrare anime del purgatorio le figure in primo piano sembrano a fuoco le altre no…    

In questi ultimi quattro anni in cui il nostro gruppo si è recato tutto unito a Medjugorje, abbiamo ricevuto davvero tante grazie, di conversione, di guarigione, nascite insperate e confessioni improbabili. Come se tutto ciò non fosse già di per se sufficiente a confermarci la presenza viva e palpitante di Maria sole maggio2013Vergine e dalla SS Trinità, ci è stato fatto dono di tanti piccoli segni, o se preferite, consolazioni, che come una carezza hanno toccato nel più profondo il nostro cuore e ancora oggi ci ricordano l’amore di Dio per noi.

FOTO 2Foto scattata il 26 maggio del 2013 dietro la chiesa di San Giacomo a Medjugorje alla fine della Santa Messa serale.

Possiamo iniziare parlando dei fenomeni riscontrati nel sole, quei colori meravigliosi, il palpitare e il risplendere senza dare alcun fastidio agli occhi, (VEDI FOTO 2) che sembra il modo più semplice per la “Signora vestita di sole”, nominata nell’Apocalisse di Giovanni, per farci comprendere quanto sia vicina a noi tutti, ma non è stato l’unico segno negli astri. Molte volte ci è capitato di vedere anche la luna risplendere più del dovuto in alcuni scatti notturni e durante la settimana della Pentecoste l’abbiamo addiritura vista spiccare il volo… (VEDI FOTO3)

FOTO 3 – Questi scatti sono stati fatti nella notte tra il 26 e il 27 maggio 2012 giorno di Pentecoste! Sarà stato un caso che la luna usando lo zoom dell’obbiettivo delle macchine fotografiche si trasformava da crescente a piena, per poi sorprenderci con questi voli … che oseremmo chiamare di colomba!foto della luna il 26.05.2012

luna 5.12.5

Poichè il compito di Maria SS sembra essere quello di portarci al suo Figlio Gesù, è proprio durante un’adorazione notturna del Santissimo che Gesù stesso si è palesato  prendendo le sembianze di un lattante in fasce (FOTO 4) che si muove e prende nuove posizioni all’interno della sua culla, in questo caso l’ostensorio.

FOTO 4Foto scattate durante un’adorazione notturna la notte tra il 26 e il 27 maggio 2012 nella chiesa di San Giacomo a Medjugorje. A questa immagine ne sono seguite altre dove la forma di un neonato compariva in posizioni diverse pur essendo scattate l’una dietro l’altra.gesù bambinoss 5.12.1

 Sembrava quasi voler dire ad ogni donna desiderosa di diventare madre:

Occupati di me, prenditi cura di me e sarò per te quello che sono stato per mia madre, un figlio amoroso e premuroso. Svegliati la notte per farmi compagnia, prega con me e ogni tua parola sarà per me dolce come una ninna nanna. Mi nutriranno i tuoi piccoli gesti d’amore verso i fratelli, mi spaventerò se alzi la voce contro il tuo prossimo, solo non sarai tu a pulire me, ma io che sono il Tuo Dio pulirò la tua anima da ogni lividura provocata dal peccato, da ogni sordido rancore, da ogni celata invidia, per farti risplendere attraverso la mia luce  

DSCI0304FOTO 5Scattata durante l’adorazione del 25 maggio del 2011 nella chiesa esterna di San Giacomo a Medjugorje. Si vede come l’Ostia Consacrata posta sull’ostensorio abbia preso la forma di un cuore trafitto dal quale sgorga una fortissima luce e a fianco compaiono figure simili a uomini alati 

DSCI0306Non si va a Medjugorje per vedere dei segni, ma di certo ci si nutre volentieri l’anima con essi, quando Dio ce li concede. Andando a Medjugorje si perde la fame di mondo, quella ricerca spasmodica del piacere e del piacersi, si ha l’occasione di mettere a nudo la propria anima davanti a Dio e se lo si fa si torna nuovi, si lascia il vestito vecchio e si vestono i panni nuovi, tessuti dalle mani di Maria, grande dispensatrice di grazie. E dev’essere stato proprio in un’esplosione di amore e di misericordia che Gesù Cristo stesso durante un’adorazione esterna ci ha mostrato il suo cuore trafitto (VEDI FOTO 5)e la sua regalità divina.(VEDI FOTO6)

FOTO 6Scattata durante l’adorazione del 25 maggio del 2011 nella chiesa esterna di San Giacomo a Medjugorje.

La fede è di certo un dono, ma spetta a noi alimentarlo e Cristo ci aiuta con questi doni meravigliosi!!

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FOTO 7Questi due scatti di venerdì 26 ottobre 2012 sono stati fatti durante l’esaltazione della Santa Croce sull’altare esterno della chiesa di San Giacomo a Medjugorje, ma uno è del tutto speciale.

Una ragazza di 15 anni del nostro gruppo la sera in cui si poteva Adorare la Santa Croce di legno che a Medjugorje viene esposta spesso il venerdì sera nella chiesa esterna, stanca di starsene seduta decise di fare la turista e si mise a fotografare. Ebbene a lei Dio si presentò con le sue vesti più umane (FOTO7) mostrandole probabilmente l’aspetto più umano di quel santo momento. Il legno sembrava diventato carne e la luce che emanava dall’altare sembrava un vero e proprio fuoco ardente d’amore quando due figure simili ad esseri umani si inginocchiavano offerenti davanti alla croce di un Dio che si era umiliano fino alla morte di croce. (FOTO 8) Ci piacque pensare che potevano essere i nostri angeli a portargli le offerete che in quel giorno avevamo preparato con amore per Lui. Ma bastarono queste immagini per renderci conto tutti di quanto fosse sacro e vero questo sacro rito.

DSCI0875FOTO 8Scattata venerdì 26 ottobre 2012 durante l’adorazione della Santa Croce sull’altare esterno della chiesa di San Giacomo a Medjugorje. Oltre ad una tridimensionalità  particolarmente luminosa della croce, appaiono figure simili ad uomini inginocchiati e offerenti.

Durante un’altra adorazione comparve qualcosa di incredible l’altare mi apparve pieno di anime, (FOTO 9) come se si aprisse un’altro mondo parallelo che noi non possiamo vedere con i nostri occhi, ma che esiste ed è più reale che mai. Al posto del Santissimo comparve un trono sul quale sembrava seduto un essere divino risplendente di una luce che non brucia se non l’anima che lo contempla. Creature simili ad angeli al suo fianco e una moltitudine ai nostri occhi invisibile davanti a noi. Se solo si pensa che davanti a me non vi era nessuno, le transenne lo avrebbero impedito, ma sagome umane si stagliavano all’intorno, viene da pensare… come possiamo passare tranquillamente e senza rendere omaggio noi poveri esseri umani davanti a tanta maestà e splendore?

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FOTO 9Scattata durante l’adorazione del Santissimo Sacramento il 25 maggio 2011 nella chiesa esterna di San Giacomo a Medjugorje. Di notevole impatto sono le anime fumiginose che si trovano a pari altezza sotto la statua della Madonna a livello delle sue mani e sembrano chiedere aiuto(una in particolare ricorda il famoso “Urlo”di Munch. Al centro l’ostensorio diventato come infuocato mostra sulla destra due luci una gialla e una verde con una specie di staccionata o cimitero dove un’anima si protende verso il centro dell’immagine dove si trova l’Ostia Consacrata. Davanti non vi era nessuno eppure sagome simili ad uomini affollano la gradinata esterna della chiesa.

candele 5.12.2Se Dio vorrà torneremo in questo piccolo paese dove il cielo sembra toccare la terra, dove ciò che a noi può sembrare sogno diventa realtà e la realtà sembra così lontana da apparire come un sogno. Medjuorje è un mistero, un mistero insondabile, e la Madonna più volte ce lo ha detto che ci sono molte più cose che noi non vediamo di quelle che ci è dato vedere con i nostri occhi terreni. Per questo sotto suo consiglio dovremmo adorare di più e staccarci con maggior entusiasmo dalle cose e dalle abitudini terrene per assaporare quell’anticipo di paradiso promesso alle anime belle.

 

FOTO 10Foto scattata nella notte del 25 maggio 2012 in quello che viene chiamato il Cristo delle Candele a fianco della Chiesa di San Giacomo a Medjugorje. La data riportata sulla fotografia non è corretta. Guardando bene si nota come un movimento nel Cristo che sembra voler scendere dalla croce mentre ai suoi piedi appoggiato alle candele possiamo notare una figura infuocata simile ad un uomo che sgrana un rosario, davanti ad una specie di piccolo incendio .

Dopo tutte queste foto che mostrano chiaramente l’esistenza di un mondo ultraterreno, formato da anime che pregano (FOTO 10) ed angeli che adorano (FOTO 8) abbiamo maturato la consapevolezza che Medjugorje per noi è davvero una porta o forse dovremmo dire l’anello di congiunzione tra il cielo e la terra. La presenza di Maria e della Trinità sono palpabili, si è fatta sentire con sensazioni indescrivibili, con immagini meravigliose e incredibili. Per tutto questo vogliamo dire grazie, grazie al Padre Creatore, al Figlio Signore e allo Spirito Santo Amore, grazie a Maria Vergine e a tutti gli Angeli e i Santi. GRAZIE

Per approfondire vedi gli articoli alla pagina dedicata alle FOTO-TESTIMONIANZE

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Foto scattata il 27 ottobre 2014 all’Orfanotrofio di Suor Kornelia durante la preghiera della Veggente Vicka

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Foto scattata il 25 maggio 2014 in un giardino privato a Medjugorje ai piedi della Collina del Podbrdo

ottobre 2014

Foto scattata il 27 ottobre 2014 all’Orfanotrofio di Suor Kornelia durante la preghiera della Veggente Vicka

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Foto scattata sulla Tomba di Padre Slavko dopo la Santa Messa serale dietro la chiesa di San Giacomo a Medjugorje il 26 ottobre 2012. Oltre ad una luce anomala (già la sera era calata) si notano luci molto particolari sul marmo della lapide.

 

NON C’È PROBLEMA

NON C’È PROBLEMA

10389424_1001406836543079_3711650725699184141_nAncora una volta di ritorno da questa meravigliosa terra che ospita la Madre Celeste, quella che qui tutti chiamano: “Gospa”. E l’insegnamento che mi ha voluto trasmettere fin dal primo giorno è stato: “Non c’è problema”.

Un abbraccio a tutti i nostri affezionati lettori e a quelli che per caso si troveranno a leggere la nostra pagina. Questo ultimo viaggio è stato davvero all’insegna dell’imprevisto, tutto sembrava essere contrario alla nostra partenza. Come tutti sanno a Medjugorje ci si va se si è chiamati, o meglio se la Madonna vuole, visto che è la sua dimora terrena e abbiamo visto come siano necessari tre fattori per riuscire a giungere fino a Lei:

Primo: la sua chiamata. Ma di cosa si tratta? Si chiederà qualcuno. Ebbene è una spinta interiore ad andare in questa strana terra, che magari prima di quel momento non si era nemmeno sentita nominare o non la si sa nemmeno pronunciare o addirittura ce ne guardavamo bene dal voler visitare… Eppure quando la “Chiamata” arriva la senti diretta al cuore, un impulso a lasciare tutto per dirigerti là, dove senti che ti aspetta un incontro straordinario, qualcosa di assolutamente personale.

Secondo: la tua risposta. Questa forza che sembra attirarti a se è fortissima, ma spesso facciamo fatica a staccarci dalle cose di questo mondo. Dalle nostre abitudini, dai nostri preconcetti, dalle amicizie e dalla famiglia. Eppure se si è così coraggiosi da dire il nostro “sì” ebbene tutto sembra più semplice, e la gioia ti esplode in cuore. Ma ancora non è sufficiente.

1505110_1001411983209231_9037370158939086881_nTerzo: l’abbandono. Vi chiederete che cosa significa abbandonarsi, se una volta chiamati si risponde: “Ok, vengo da te!” Ebbene non basta dire il nostro sì, bisogna fidarsi di Lei e per imparare questo affidamento nei giorni precedenti la partenza, sembra che il Signore permetta tanti piccoli impedimenti, tante piccole difficoltà, che alla fine fanno cedere molti, ma fortunatamente non tutti. Solo chi saprà vedere oltre e saprà riconoscere questi inciampi come dei trampolini potrà godere delle grazie che la Madonna ha in serbo per loro. Ma a volte è la Gospa stessa che non sente in noi il giusto spirito e fa si che non andiamo con avvenimenti che superano la nostra volontà, come a dirci: “Io ti vorrei qui con me… ma non sei ancora pronto per ciò che desidero offrirti.. ” Forse come disse al pastorello di Fatima “.. “Anche Francesco, ma prima dovrà recitare molti Rosari…“.

Ecco che quando tutti questi punti saranno superati ci si trova di nuovo in cammino verso questa terra che ha tanto il sapore del paradiso. Ma come diceva la beata Elisabetta della SS.Trinità: “… il paradiso è Dio e Dio è nella mia anima…” Solo che se non ne sono consapevole non posso ne sentirlo ne vederlo…

Con noi vi era una grande amica che purtroppo a causa di una brutta malattia è costretta a stare su di una sedia a rotelle. Fin dal principio le difficoltà non si sono fatte attendere: la persona che normalmente le sta accanto non poteva partire con lei, la camera che doveva essere idonea ad ospitare un pellegrino in sedia a rotelle purtroppo non aveva le misure adeguate e le piccole attività che per noi sono la normalità diventavano scogli enormi,… eppure, nonostante le nostre 10635936_1006033822747047_2543098419186971744_npreoccupazioni, con un sorriso meraviglioso ha sempre detto: “Non c’è problema“.

Con i suoi occhi verde acqua, con i suoi movimenti rallentati non tanto dalla malattia quanto da una tranquillità interiore che non si può descrivere a parole, ci immergeva nel suo cielo e ci ripeteva costantemente questa frase che è entrata nella nostra mente come fosse la Madonna stessa a suggerircelaNon c’è problema

La nostra piccola grande amica ci ha rivelato un’altra cosa molto importante: “Le persone non mi ascoltano, pensano di sapere cosa è meglio per me, anche se io cerco di dire loro come e cosa fare per aiutarmi.

Mi sembrava davvero un insegnamento mariano. Noi andiamo dalla Gospa pensando di volerci mettere al suo servizio e se Lei ci chiede qualcosa rispondiamo forse senza rendercene conto, che noi sappiamo cosa le serve. Lei ci chiede il digiuno a pane e acqua e noi rispondiamo, si ma sarebbe meglio non dire parole spiacevoli o non criticare; Lei ci chiede di confessarci almeno una volta al 10678698_1002347423115687_18888422651644901_nmese e noi rispondiamo, che sì, più o meno lo facciamo, ma se non ho niente da dire non ci vado; Lei ci chiede di leggere la Bibbia e noi diciamo: “Tanto la sento già quando vado a messa è sufficiente“!; Lei ci chiede di pregare con il cuore il rosario e noi rispondiamo meglio per me parlarle normalmente che recitare all’infinito Ave Maria in modo meccanico; Lei ci chiede di comunicarci spesso e noi le rispondiamo che se però abbiamo fretta e dobbiamo portare al mare i nostri figli… siamo scusati perchè è la famiglia che conta…

Questo mi ha portato a fare un bell’esame di coscienza e non vi dico quanto bene mi ha fatto!

Cuore a cuore vi abbraccio con affetto

Biscobreak

 

 

LA FORZA DELLE TESTIMONIANZE

LA FORZA DELLE TESTIMONIANZE

MEDJUOGJRJE – giugno 2014

PULLMANParte fondamentale di un cammino a Medjugorje sono le testimonianze. Già alla partenza ho persone che mi chiedono di dare la mia, ma ancora non sanno che il maggior beneficio lo si ricava nel farla più che nel riceverla da altri.

Non ho mai visto così tante persone a Medjugorje come in questo ultimo fine settimana fatta eccezione ovviamente… per il festival dei giovani. Lo Spirito Santo si è di nuovo fatto sentire e proprio sulla montagna del Krizevac siamo stati accolti da un sacerdote carismatico che ci ha donato anche il riposo nello Spirito.  

Non abbiamo avuto molto tempo a disposizione, quindi abbiamo cercato di sfruttarlo al meglio e le salite sui monti sono state davvero fonte di grandi grazie per tutti. L’apparizione è stato solo il coronamento di un pellegrinaggio volto con tutto il cuore a Maria e a Gesù che non abbiamo dimenticato di lodare e ringraziare più volte.podbrdo

Qui non c’è tempo per dormire, perchè senti la chiamata alla preghiera, alla confessione, all’aiuto reciproco e … all’amore. Ma è un amore nuovo, un amore che senti nascere dentro a poco a poco invadendoti completamente per donare nuova luce ai tuoi occhi e al tuo viso.

Al ritorno l’appuntamento con le consuete testimonianze è stato inizialmente difficile. Nessuno voleva parlare di se e di quello che aveva sentito. Ma il coraggio infuso dallo Spirito Santo in questi pochi giorni si è improvvisamente fatto sentire e le lacrime di gioia hanno riempito tutto il pullman.

Da una mamma affetta dal morbo di Parkinson che a Lourdes ha ricevuto la grazia di migliorare notevolmente dalla sua malattia e ora a Medjuogorje si è sentita invasa da una nuova forza che le ha dato anche una grande gioia: il marito che da anni non riusciva a trovare lavoro le ha comunicato che ora non è più disoccupato.

Ad un’altra donna che è riuscita a confessare una guarigione prodigiosa avvenuta nel pellegrinaggio avuto insieme a novembre 2013: le aveva riscontrato una ciste nell’addome, doveva operarsi proprio nel periodo del pellegrinaggio, ma in tal caso persone bisognose che lei desiderava portare con se a Medjugorje non sarebbero novembre 2014 010andate. Decise dunque di rimandare l’operazione, anche se la cosa era rischiosa perchè sicura che quel pellegrinaggio avrebbe portato salute e speranza a queste persone. Ebbene la Regina della Pace ha ben ricompensato la sua fede! Testimoniò che durante l’apparizione aveva sentito una strana sensazione e successivamente in bagno espulse la ciste naturalmente. Quando era tornata a casa i medici confermarono che la ciste non c’era più, anche i suoi problemi familiari in breve tempo si erano risolti.

E queste sono solo 2 delle testimonianze forti che ci hanno commosso, direi che le lacrime di gioia davvero non sono mancate! Ma quanto fanno bene al cuore, quanto ci aiutano ad andare avanti! Dovremmo davvero imparare a commuoverci di più a rendere il nostro cuore di carne e non di pietra per vivere veramente e pienamente la nostra esistenza terrena.

Ancora una volta ti diciamo: GRAZIE MAMMA!

ALTRE TESTIMONIANZE DEL GRUPPO
TESTIMONIANZE DEI PELLEGRINI