Letture di venerdì 22 giugno 2018

LETTURE DI VENERDÌ

22 giugno 2018 

XI Settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

“…dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. …”

Notre-Dame du CapNOSTRA SIGNORA DEL CAPO

Il santuario più antico del Canada – 22 giugno del 1888 –Il Santuario di Nostra Signora del Capo, in Québec, è il santuario mariano più antico del Canada. Dopo due straordinari miracoli: “Il ponte del rosario” e gli occhi viventi di Maria, abbiamo la seconda statua mariana del nuovo mondo ad essere incoronata dopo quella di Guadalupe. In articoli vari la storia del santuario, la video-storia e la preghiera.

ritratto-di-tommaso-moroSan Tommaso Moro

martire (1478–1535) 22 giugno – Sia Giovanni Fisher, studioso e sacerdote, che Tommaso Moro,uomo di stato e consigliere del re, furono messi a morte perché ostacolarono le ambizioni dinastiche di un monarca assoluto, determinato a piegare alla sua volontà le coscienze più deboli, spaventandole con tali condanne capitali. In briciole di luce la storia, e la sua preghiera per il buon umore. Un saggio della sua più famosa opera: UTOPIA

Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fortezza di chi spera in Te, ascolta benigno le nostre invocazioni, e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il Tuo aiuto, soccorrici con la Tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Re 11, 1-4.9-18.20 – Dal secondo libro dei Re.

In quei giorni, Atalìa, madre di Acazìa, visto che era morto suo figlio, si accinse a sterminare tutta la discendenza regale. Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazìa, prese Ioas, figlio di Acazìa, sottraendolo ai figli del re destinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalìa ed egli non fu messo a morte. Rimase nascosto presso di lei nel tempio del Signore per sei anni; intanto Atalìa regnava sul paese. Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei Carii e delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore. Egli concluse con loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio del Signore; quindi mostrò loro il figlio del re. I comandanti delle centinaia unzione di Ioasfecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà. Il sacerdote consegnò ai comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenenti al re Davide, che erano nel tempio del Signore. Le guardie, ognuno con l’arma in pugno, si disposero dall’angolo destro del tempio fino all’angolo sinistro, lungo l’altare e l’edificio, in modo da circondare il re. Allora Ioiadà fece uscire il figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato; lo proclamarono re e lo unsero. Gli astanti batterono le mani e acclamarono: «Viva il re!». Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalìa si presentò al popolo nel tempio del Signore. Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna secondo l’usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalìa si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!». Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti delle centinaia, preposti all’esercito: «Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non sia uccisa nel tempio del Signore». Le misero addosso le mani ed essa raggiunse la reggia attraverso l’ingresso dei Cavalli e là fu uccisa. Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché fosse il popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. Tutto il popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi completamente gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal, davanti agli altari. Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del Signore. Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalìa era stata uccisa con la spada nella reggia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 131

RIT: Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza.

Il Signore ha scelto Sion, l'ha voluta per sua residenza.Il Signore ha giurato a Davide, promessa da cui non torna indietro: «Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono! RIT

Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò loro, anche i loro figli per sempre siederanno sul tuo trono». RIT

Sì, il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza: «Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre: qui risiederò, perché l’ho voluto. RIT

Là farò germogliare una potenza per Davide, preparerò una lampada per il mio consacrato. Rivestirò di vergogna i suoi nemici, mentre su di lui fiorirà la sua corona». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mt 6, 19-23 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi cuorediscepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

Con orrore ascoltiamo quanto ci narra la prima lettura. Atalia, madre del re deceduto Azarìa, per assicurarsi il regno, fa uccidere tutti i possibili pretendenti, tutta la famiglia regale. A sua insaputa, viene salvato però un figlio del re di due anni, che
viene tenuto nascosto. Quando egli raggiunse il settimo anno, per opera di sommo sacerdote Ioiàda, viene fatta giustizia. Jòas viene acclamato re e Atalia, uccisa fuori del tempio. Sono vicende umane che si ripetono nella storia delle nazioni in cui CUOREl’ambizione del comando e del potere, della ricchezza, con la sete di felicità e di successo perverte l’animo umano, spingendolo a esecrandi misfatti. Gli ammonimenti che ci vengono dal brano del vangelo potremmo vederli sulla stessa linea. Anche Gesù mette in guardia dal pericolo delle ricchezze. Sono beni effimeri che ci possono essere rubati da un momento all’altro. Non costituiscono la vera felicità dell’uomo che è altrove, nella umile obbedienza alla volontà del Signore. Non le porteremo con noi… Ci invita a procurarci quei tesori di grazia che nessuno potrà mai rubarci, se nel nostro cuore ci sono sincerità e rettitudine. E’ dal cuore che escono fuori tutti i cattivi pensieri e indegne intenzioni. La limpidezza dello sguardo denota anche la rettitudine delle intenzioni. Quando entra dentro di noi il peccato, lo sguardo si fa oscuro, torbido… Suona dentro di noi come un campanello di allarme che ci mette in guardia contro deviazioni e ingiustizie. Allora dovremmo seguire il consiglio che San Benedetto, seduto a cena, suggeriva al monaco che gli reggeva il lume, agitato da pensieri di superbia: “Segna il tuo cuore, fratello, segna il tuo cuore! Non è retto quello che tu pensi!” Quante volte i nostri pensieri, le nostre intenzioni, le nostre azioni… sono contro la verità, benché avvolti da un manto di perbenismo. Ci liberi il Signore da tante doppiezze; ci doni la forza della sincerità del “sì, sì” e del “no, no”!  
(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAcielo (5)

O Dio, eterna luce e giorno senza tramonto, assisti il Tuo popolo e conducilo alla meta del suo pellegrinaggio terreno, Cristo nostro Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.