Letture di martedì 5 giugno 2018

LETTURE DI MARTEDI’

5 giugno 2018 

SAN BONIFACIO

In tre anni percorse gran parte del territorio germanico fondando un’abbazia, che divenne il centro propulsore della spiritualità e della cultura religiosa della Germania. A Lui si deve l’usanza della decorazione dell‘albero di Natale.

“…«Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». …”

BEATA VERGINE DELL’AIUTO

BOBBIO (Piacenza) 5 giugno 1611 – La storia del santuario inizia con un “miracolo”. Il proprietario di un vigneto fece dipingere una madonna su di un muro che delimitava la sua proprietà. L’immagine della Madonna in trono però, cambiò i suoi lineamenti e il colore del volto e guarigioni inspiegabili.

Questo santo lottò fino alla morte per la legge del Signore, non temette le minacce degli empi, la sua casa era fondata sulla roccia.

PREGHIERA DEL MATTINO

Interceda per noi, Signore, il santo vescovo e martire Bonifacio, perché custodiamo con fierezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Per Cristo nostro Signore. Amen

Prima Lettura

2Pt 3,11-15.17-18 – Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza. Voi dunque, carissimi, siete stati avvertiti: state bene attenti a non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore dei malvagi. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.89

RIT: Beato l’uomo che teme il Signore.

Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio. Rit.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. Rit.

Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, e il loro agitarsi è fatica e delusione; passano presto e noi voliamo via. Rit.

Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli. Rit.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12,13-17 – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

COMMENTO

E’ lecito o no pagare il tributo?

…Nel Vangelo leggiamo ancora una volta il contegno astuto dei nemici del Signore: E’ lecito o no pagare il tributo a Cesare? Gesù comprende l’inganno e si fa mostrare una moneta. “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?”, domanda. –”Di Cesare”, rispondono. E Gesù pronuncia quella sentenza diventata proverbiale: “Rendete a Cèsare ciò che di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”. Egli ci insegna così a contribuire allo sviluppo della società civile con il nostro apporto personale senza pretendere che altri paghino per noi, d’altra parte però di riconoscendoci creature di Dio e quindi debitrici a lui del dono della vita e della grazia, di riservare a Lui e Lui solo l’adorazione, la lode, il ringraziamento per quello che siamo e abbiamo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

SCuore_di_MCO Signore, che ci hai chiesto di dare a Dio e a Cesare secondo rettitudine, aiutaci a vivere la nostra appartenenza a questo mondo come figli dello stesso Padre. In cambio affidiamo al Tuo cuore, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo E Ti lodiamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, guidaci con il Tuo Spirito perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita possiamo renderti testimonianza e così entrare nel regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen.